FOTO DI STABIA

sabato 18 dicembre 2010

Botta e risposta fra operai e CGIL. Distinti saluti.

Riportiamo di seguito un botta e risposta tra Claudio, giovane cassintegrato Vinyls di Porto Torres, e Antonio Rudas, segretario della CGIL Sassari. Nei giorni scorsi il segretario aveva scritto a L. Bellodi (ENI) chiedendo garanzie di un futuro lavorativo alternativo alla chimica per i lavoratori Vinyls. Gli operai, di cui molti tesserati Cgil, si sono chiesti come mai un segretario facesse della affermazioni di questo tipo nel mezzo di una battaglia operaia fortissima, quella della vinyls, unica in Italia ad avere ben tre presidi: carcere isola Asinara (295 giorni), Torre Aragonese di Porto Torres (335 giorni), e l’occupazione recente della torcia a 160mt di altezza a P.toMarghera (Venezia). Le richieste di Rudas sono legittime…ma di fatto parlano già di sconfitta. Forse Rudas dovrebbe seguire più da vicino la lotta e gli operai, dovrebbe andare ogni tanto anche in visita nei presidi. Nel mentre constatiamo che mentre Claudio chiude con “distinti saluti”, il segretario Cgil firma solo “saluti”. Che dire? Gli operai sono dei signori…
“Salve sig.Rudas, vorrei formularle solo una domanda: perché oggi leggo una sua lettera rivolta all’avvocato Bellodi dove richiama ENI alle responsabilità chiedendo un tavolo della chimica, mentre solo pochi giorni fa scriveva di funerale della chimica e cercava percorsi alternativi per i dipendenti?
Distinti saluti”
Claudio Leverino Delogu
“La sua domanda correttamente formulata sottintende una contraddizione che è solo apparente. La CGIL di Sassari, con qualche eccezione comprensibile, sostiene fin dal giugno 2009 che senza investimenti la chimica è destinata a morire. L’ENI ha quasi attuato il suo programma di dismissione e ora cerca di evitare di essere chiamata in causa per concorrere alla soluzione di un problema che in larga parte ha causato. Un sindacato attento e più lungimirante, dovrebbe chiamare il Governo e la stessa ENI, ponendo loro la seguente domanda: Ci avete tolto quasi tutte le produzioni chimiche quali sono le alternative? A tal proposito la invito a guardare quanto sta avvenendo a Termini Imerese, dove la FIAT ha annunciato la chiusura dello stabilimento ma ha dovuto prendere l’impegno, a seguito della mobilitazione dei lavoratori e delle popolazioni di quel territorio, di non attuare i suoi propositi prima che il Governo insieme alle parti sociali non avranno trovato le soluzioni alternative per gli oltre 2.200 addetti che intanto continuano a lavorare in fabbrica.
Le sembra che lo stesso impegno non deve essere chiesto all’ENI che pure è controllata dal tesoro? Peraltro chi impedisce alla stessa ENI di rispondere a quella domanda attuando investimenti nel comparto chimico? Di riaprire almeno gli impianti recentemente fermati? Di rimettere a nuovo il cuore pulsante dello stabilimento che è il craking? In realtà siamo in presenza di un classico gioco delle parti che la CGIL, intesa come Confederazione, sta cercando di smascherare, e che per il momento come dimostra anche la sua domanda è ben al di là dall’essere compreso. Anzi come avrà potuto constatare questo tentativo è purtroppo contrastato da una parte degli stessi lavoratori e dal loro sindacato di categoria, posizionato su una impostazione legittima e comprensibile ma altrettanto priva di una reale prospettiva, se non di breve periodo.
Questi lavoratori giustamente innamorati del loro lavoro, difendono un patrimonio di grande professionalità da loro stessi costituito, nella speranza che la chimica di base possa ancora avere un futuro. Credo che ci si renderà conto dello sbaglio che secondo me si sta commettendo, solo quando verranno messi a nudo gli ultimi tentativi di sviare il punto fondamentale del problema, che risiede nella mancanza di una seria politica industriale, di cui il Governo e l’ENI non si sono voluti dotare. Mi auguro solo che quando ciò avverrà, non sia troppo tardi per reimpostare la battaglia nella maniera corretta. Temo a prescindere dalla vertenza Vinyls, che ovviamente auspico possa concludersi positivamente, anche se ad oggi non ci sono elementi concreti per poterlo nemmeno ipotizzare, che quando verrà completato il programma di dismissioni nello stabilimento di Porto Torres, ormai entrato nella sua fase terminale, non ci saranno gli operai nè per difendere quello che in realtà già non c’è più, nè tantomeno per approntare una nuova battaglia indirizzandola ad ottenere le alternative.
A quel punto la più grande industria di Stato sarà riuscita a realizzare un capolavoro, quello di dismettere completamente le attività attuali da Porto Torres, forse lasciandone qualche traccia marginale, ma senza immettere le risorse dovute, per risarcire il territorio dai danni economici, sociali e ambientali che ha causato.
Saluti”
Antonio Rudas

Marghera: “Romani si impegna ma ENI è intoccabile”

Continua la “protesta ad alta quota” (VEDI LE FOTO) degli operai in cassa integrazione della Vinyls di Porto Marghera (Venezia), i fratelli continentali degli operai Vinyls sardi che da 295 giorni occupano il carcere dell’isola Asinara.
“Le tredicesime e gli stipendi di dicembre sono quasi assicurati, e lo saranno anche i prossimi, fino a marzo” dice il ministro Romanial telefono direttamente a Nicoletta, l’unica lavoratrice donna che sta sopra alla torre di Vinyls; era scesa l’altra sera bloccata dal mal di schiena, ma ieri mattina alle sette e mezza è tornata su. I lavoratori hanno ringraziato il ministro per l’interessamento, ma hanno risposto che dalla torre e dall’arco (ponte Bossi) non scendono, sono disposti a stare lassù fino a Natale: “Per noi il Natale non esiste se non esiste un futuro di lavoro”.
I lavoratori, dunque, minacciano di non scendere fino a che il ministero non si farà carico di convocare un tavolo nazionale sulla chimica, e non solo coi sindacati, ma anche con l’ENI. Molto raramente in questa vertenza, infatti, ENI si è seduta allo stesso tavolo dei sindacati, ed è ora che il colosso petrolifero perda il suo status di intoccabile e incontestabile. Di ENI non ci fidiamo, dicono gli operai al telefono, e come potrebbe essere altrimenti?
Quali sono le garanzie che l’ENI non tiri sul prezzo degli asset anche questa volta come fece con la Ramco, che lasciò le trattative di punto in bianco a maggio?
Vertenza Vinyls, si dice, ma vertenza significa: ministero, sindacati, ENI e compratori svizzeri GITA. Non può mancare neanche uno di questi componenti affinché si chiuda la vicenda, e in bene per i lavoratori. E serve anche, nell’eventuale tavolo, che il sindacato nazionale faccia il suo lavoro diversamente dall’ottobre 2009, quando abbassò la testa di fronte a ENI firmando per la chiusura di fenolo e cumene, dando via così – contravvenendo a ogni impegno preso coi lavoratori iscritti – all’inizio della morte della chimica.
Romani afferma che entro Natale sarà a Porto Marghera ad incontrare i lavoratori, come aveva fatto con i colleghi sardi, e in quell’occasione annuncerà la data del Tavolo nazionale sulla chimica. E domani venerdi 17 (!) incontrerà i rappresentanti sindacali. Quanto alle trattative per la vendita di Vinyls e dell’intero ciclo del cloro, ai lavoratori il ministro ha detto che crede in questa partita tanto quanto gli operai, e ha ribadito di ritenere Gita un soggetto affidabile; ha ammesso che c’è qualche problema sul clorosoda di Assemini, che Eni dovrebbe cedere assieme agli altri asset necessari al completamento del ciclo del cloro, ma ha concluso affermando di essere convinto che una soluzione su questo aspetto si troverà.
Insomma, la buona volontà di Romani sembra esserci, ma neanche lui si sente di garantire sulla disponibilità dell’ENI. E purtroppo, dopo un anno di protesta, tante passerelle politiche, pacchi di promesse…il punto è sempre lo stesso: il ministero deve convincere ENI.
Il ministero deve convincere ENI, lo ripetiamo visto che ancora non si è capito, l’ENI che per il 33% è del Ministero del Tesoro. Ce la farà Romani a tenere a bada Paolo Scaroni? Questo vorremo chiedere al ministro.
Nel frattempo gli operai Vinyls di Marghera dormono a 160 mt di altezza, con meno 6 gradi. Grado più, grado meno, metro più metro meno, mese più o mese meno di occupazione.
saluti – infreddoliti, come dice Danilo sulla torcia di Marghera – a tutti gli operai Vinyls

Marghera: “Andremo sino in fondo!”

Ecco il servizio del Tg3 del 15 dicembre sull’occupazione degli operai Vinyls di Porto Marghera (fratelli continentali di quelli dell’Asinara) sulla torcia dello stabilimento alta 160 metri. Gli operai, a turni, dormono sulla torcia già da cinque giorni (VEDI LE FOTO). Fra loro anche una donna incinta.
Non è bastata loro la chiamata del ministro Romani, non è bastato l’incontro – che avviene in questo momento – tra ministero e rappresentanti sindacali. Anche la convocazione del tavolo nazionale della chimica, che alla fine il ministero ha convocato per il 22 dicembre, non ha smosso la convinzione degli operai veneti, decisi a rimanere sulla torcia. Perchè di ENI non si fidano, come ci diconoal telefono, e per questo vogliono che sia presente al tavolo del 22, assieme ai sindacati, al ministero e ai compratori svizzeri GITA.
Ecco cosa ci dicono gli operai oggi: “I lavoratori tutti stanno prendendo coscienza di poter resistere e soprattutto della portata della protesta. Qui tutti noi vogliamo andare sino in fondo: non ci basta la solidarietà, le promesse o i mezzi impegni, vogliamo i fatti. Possono venirci a trovare politici, istituzioni anche religiosi, ognuno con il suo bel pacco di belle parole, ma non riusciranno mai a tirarci giù dalle torce se non arriva la convocazione di un tavolo che metta insieme sindacati, governo, ENI e GITA. I lavoratori sono determinati di andare sino in fondo. Qui fa molto freddo e passare le notti a più di cento metri d’altezza non è uno scherzo, ma siamo bene organizzati. Siamo continuamente sotto pressione, ma il maggiore impegno per noi è quello di contrastare le bufale, le minacce da parte delle aziende, chi propone facili soluzioni che non portano a niente, chi si inventa qualsiasi cosa pur di vederci mollare. Penso siano cose che voi dell’isola dei cassintegrati avete già vissuto e state vivendo, ma sono convinto che insieme stiamo giocando l’ultima partita: o la va o la spacca, e noi qui a Porto Marghera questa volta la giochiamo sino in fondo.”
Lunedi 20 alle 23.00 su La7 (probabilmente, dunque, su L’Infedele di Gad Lerner) sarà presente il ministro Romani e Lucio Sabbadin, operaio di Marghera rimasto per tre giorni di fila sulla torcia. Vi aggiorneremo nel weekend a questo riguardo.
Dall’Asinara a Porto Marghera il grido è uno solo: CHI LOTTA PUò PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIà PERSO!

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venerdì 17 dicembre 2010

Incontro FIM CISL con Gruppo Gefa: Fumata Nera!!

L'impegno dichiarato a tutti i livelli di intervenire per aiutare le aziende dell'indotto in difficoltà finora non ha dato nessun risultato.
Le aziende sono lasciate sole immerse nei loro problemi e con nessuna possibilità d'intervento.
Chi deve intervenire per risolvere i problemi dell'accesso al credito che viene negato?
La Regione oltre ad assicurare gli ammortizzatori sociali,cosa altro intende mettere in campo?
La Fincantieri cosa fa per aiutare le aziende di C.mare di Stabia per acquisire commesse anche in altri cantieri?
L'assenza di interventi riguarda tutti, anche quelli che in questi anni hanno investito in termini di attrezzature e macchinari per meglio rispondere alle esigenze qualitative e di costo della committente.
L'informativa che Gruppo Gefa ha dato nell'incontro del 17 è drammatica, l'assenza di commesse, la mancata previsione di commesse a breve, l'impossibilità di accedere al credito nonostante la mancanza di  liquidità, costringono il gruppo a decidere la cessazione di attività di due società del gruppo e di tenere le altre due quasi interamente in GIGS, con pesanti ripercussioni sia dal punto di vista industriale che occupazionale.
Facciamo appello anche alla RSU Fincantieri che intervengano in modo deciso e consequenziale verso le suddette strumentalizzazione che si vogliono mettere in campo.
E' ancora possibile evitare che ciò avvenga, ma è necessario che tutti facciano la loro parte per le loro funzioni e i loro poteri, ed è per questo che ci rivolgiamo alla Prefettura, alla Regione, al Comune di C.mare di Stabia, con un grande appello accorato la RSA del gruppo si rivolge direttamente al Signor Sindaco Luigi Bobbio, di intervenire anch'esso verso questo gruppo di lavoratori e alla Fincantieri di fare presto prima che la situazione precipiti in modo irreversibile.

                                                                                                             FIM CISL NAPOLI
                                                                                                             (Salvatore Maglione)
                      
                                                                                                            RSA GRUPPO GEFA
                                                                                                              (Rolando Cardone)

Europa League: il quadro dei sedicesimi

Ecco le gare dei sedicesimi di finale Europa League che vedranno il Napoli come unica squadra italiana impegnata:


Napoli - Villareal
Rangers - Sporting Lisbona
Sparta Praga - Liverpool
Anderlecht - Ajax
Lech Poznan - Braga
Besiktas - Dinamo Kiev
Basilea - Spartak Mosca
Young Boys - Zenit San Pietroburgo
Aris Salonicco - Manchester City
Paok - CSKA Mosca
Siviglia - Porto
Rubin Kazan - Twente
Lilla - PSV Eindoven
Benfica - Stoccarda
Bete Borisov - Paris Saint-Germain
Metalist Khakiv - Bayern Leverkusen

Castellammare: il sindaco anti-minigonna vieta anche la musica di Natale


cosi pubblica il metropolisDoppia ordinanza contro il consumo d'alcol fuori dai locali e l'uso di altoparlanti ad alto volume davanti agli esercizi commerciali, in occasione di Natale e Capodanno. Il sindaco di Castellammare di Stabia interviene per frenare gli eccessi che negli anni passati hanno reso la città difficile da vivere, multando chi nei giorni 24 e 31 dicembre contravviene ai due provvedimenti firmati ieri. Per gli esercenti che somministrano alimenti e bevande (ristoranti, rosticcerie, bar, pub, circoli e simili) sarà vietato - dalle ore 8 alle ore 22 - di vendere alcool in contenitori di vetro, qualora comprendano l'asporto delle bibite dai locali. Vietato anche "installare anche fuori dai locali sistemi di amplificazione, altoparlanti e quant'altro per intrattenere frequentatori occasionali o abituali che intralciano la viabilità per gli utenti deboli e la fruizione e utilizzazione degli spazi pubblici". Le ordinanze prevedono contravvenzioni da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro, con la possibilità, da parte dell'amministrazione comunale, di sospendere da tre a cinque giorni la licenza commerciale. "Ho adottato i due provvedimenti nel solco delle iniziative della mia Amministrazione, tese a recuperare a Castellammare di Stabia condizioni di ordine, civiltà, decoro e legalità - spiega Bobbio - l'amministrazione, nella giornata del 31 dicembre prevede l'organizzazione di un punto di incontro per i giovani, per i cittadini, in Villa comunale all'altezza della Cassarmonica, dove sarà possibile, per tutti coloro che vorranno esservi, ascoltare musica con la presenza anche di disc-jockey e brindare al nuovo anno"ma quale musica natalizia?è GIUSTO ......che si riporti un po' di decoro alla città di Castellammare.  Ma il giornalista di questo articolo, con il titolo """"il sindaco ...omissis... vieta anche la musica di Natale"" ma cosa vuole sottollineare? Il sindaco ha per caso proibito della piacevole musica natalizia o solo degli schiamazzi???? Se un lettore si ferma al titolo e non va avanti, sicuramente non approverebbe. Forse il giornalista è di altra corrente politica del sindaco Bobbio e cerca di ineggiare alla disapprovazione. Ma vi rendere conto che a Castellammare i cittadini onesti approvano tutto del sindaco? Lo volete lasciare lavorare in pace? Non sapete più cosa inventare per criticarlo. Il personale dirigente dei quotidiani locali, persone istuite e competenti, devono controllare che certe cose non accadino. Spero che il mio commento venga inserito. Buon lavoro a tutti e tanti aguri per le feste natalizie.

Circum Napoli-Sorrento Costretti a viaggiare come bestie

Per l'ennesima volta le condizioni di viaggio dell'utenza della circumvesuviana oggi sono state disastrose. Il treno metrostar delle 16.09 in partenza da Napoli e diretto a Sorrento ha sfiorato la tragedia, nel treno ci sono state persone che hanno accusato soffocamento in un convoglio esageratamente affollato, dove la maggior parte delle persone viaggiava in piedi sballottata da brusche frenate o accellerazioni, il tutto in un caldo infernale con il riscaldamento al massimo e senza poter aprire i finestrini.

L'organizzazzione della Circumvesuviana sa benissimo che per la direzione Sorrento un materiale composto da due soli elementi non basta, ma nonostante lo sappia, continua noncurante a far partire treni che - sia i vecchi che nuovi, disastrosi mestrostar- infliggono gravissimi disagi e sofferenze all'utenza, nell'indifferenza generale. Il sottoscritto, già infartuato e bypassato, sarà a costretto a chiedere risarcimenti fisici per i danni che giornalmente gli vengono inflitti da un servizio a dir poco indecente, nonostante i rincari degli abbonamenti mensili. Non credo di essere stato l'unico a lamentare questi disagi sulla zona costiera, lascia però indignati l'indifferenza di chi è preposto all'organizzazione ed al controllo. Mi chiedo quanto durerà ancora tutto questo? Quando cadranno le prime teste ai vertici dell'azienda e se non cadono perché?


P.S.: Questa denuncia è stata anche inoltrata alla Procura della Repubblica.

Bobbio una volta c'erano i cartonari stabiesi

Ricordo che diversi anni fa la notte si aggiravano strani “TRERUOTE” con tanto di reti inserite nei laterali e che vagavano per le strade della città alla ricerca dei cumuli di cartoni. Gli “OPERATORI”, una volta trovato il mucchio, si industriavano per caricarlo sul loro triciclo e ripartivano per un nuova meta e continuavano instancabili come se ogni sera partecipassero ad una strana caccia al tesoro.

Da alcuni anni questa figura notturna è scomparsa e con essa la raccolta dei cartoni che i negozianti accatastavano nei pressi dei loro negozi in maniera abbastanza ordinata. 

Adesso invece noi abbiamo la raccolta affidata agli operatori ecologici, inquadrati con tanto di compattatori e che devono rendere questo servizio in maniera organizzata ed efficiente.

La realtà è che il servizio non funziona la raccolta differenziata non è mai partita nonostante siano in tanti i cittadini che strenuamente cercano di farla, ma tutti con il dubbio che il loro sforzo sia vanificato dall’unione finale dei rifiuti in un unico calderone.

Mi domando perché non ritornare al vecchio sistema che in qualche modo funzionava senza aggravi per il comune pur dando un “LAVORO” ad un gruppo di persone che comunque oggi, probabilmente, ha difficoltà maggiori a sbarcare il lunario? Perché invece non allargare il discorso anche agli altri rifiuti come plastica, vetro, alluminio e quant’altro può essere differenziato superando o modificando le attuali leggi? 

Basterebbe creare un interesse economico ai vari “RACCOGLITORI” per metterli in condizione di spingere ed aiutare la fantomatica DIFFERENZIATA” e ridurre quanto più è possibile la ”INDIFFERENZIATA”. In questo modo anche i cittadini virtuosi certamente continuerebbero la loro opera giornaliera con più entusiasmo sapendo che oltre a prodigarsi per la propria città il loro sforzo aiuta qualcuno a sopravvivere in maniera operosa ed onesta. 

Mi rendo conto che quello che penso è pura utopia perché gli operatori indipendenti NON interessano ai politici ed a coloro che occupano le poltrone nei “PALAZZI”, ma potrebbe certo interessare ai cittadini, ai commercianti, agli albergatori, ai ristoratori e a tutti quelli che operano in una città tanto bella quanto straziata dalla presenza dei rifiuti dappertutto. 

Yacht affondato a Gaeta, recuperati gli altri due cadaveri L'imbarcazione era partita ieri da Castellammare di Stabia Il «Gianetti 48» navigava a sei miglia dalla costa laziale

Recuperati questa mattina i cadaveri degli altri due occupanti del motoscafo affondato ieri al largo di Gaeta, dopo che ieri era stato trovato il corpo di una donna, Concilia Iodice, 73 anni. Il corpo di Leo Mancuso , 77 anni, proprietario dell'imbarcazione, è stato trovato intorno alle 17,30 a circa 17 miglia dalla costa, 9 miglia a est di Zannone.

Intorno alle 11 mezzi aerei hanno segnalato alle motovedette la presenza del corpo della terza persona dispersa, Fulvio Castaldo, 41 anni.

Nel tardo pomeriggio di ieri un elicottero dell’Aeronautica militare aveva individuato il corpo senza vita di Concilia Iodice. La donna era amica di uno dei due uomini e sarebbe partita soltanto all’ultimo momento, senza avvertire la famiglia del viaggio in motoscafo. 

giovedì 16 dicembre 2010

Ora anche il divieto per il 24 e il 31

Stiamo proprio alla frutta, al ridicolo, all'inacetabbile politicamente parlando. I decreti fioccano come in una bufera, prima abiti succinti, poi il divieto dei fuochi dell'immacolata, poi ancora le ronde cittadine ed ora per chiudere il quadro, il divieto nel 24 e 31 Dicembre di manifestare con gioia al Natale e all'anno nuovo come siamo sempre stati abituati ha fare. Nel modo più  gioioso e naturale che il momento offre alla città. Le musiche degli anni prima, per le strade del corso durante la vigilia di Natale, ormai diviene un tabù. Brindare in piazza alla vigilia dell'anno è diventato degrado cittadino, in pratica dovete fare come piace a me, nel pensiero del sindaco. La mia parola e vangelo e tutto il resto  non conta. Mi sa tanto di fascismo.
Qua non si tratta di scegliere il colore politico o l'idea, qua si margina all'orizzonte un qualcosa che la città non deve abituarsi, a quel fascio sistematico e anti democratico. Questo e un film che la mia città non merita, il film che i miei concittadini vuole vedere, e quello dove i figli di questa terra, già martoriata nell'anima, trovino quella soluzione al problema lavoro, alla spazzatura per le strade.

CASTELLAMMARE IMMONDIZIA DAL CENTRO SI DALLE PERIFERIE NO

IERI era la tua notte “Napoli”

Erano anni che non si respirava intorno a questa squadra, ed anche a questa società, tanto entusiasmo. Un entusiasmo insolito, misurato, in virtù del fatto che ora i tifosi azzurri sognano ma lo fanno con i piedi per terra. 

Questo grazie anche al nostro grande tecnico che sa bene preparare non solo la squadra ma soprattutto la piazza in modo che i tifosi possano anche sognare ma senza voli illusionistici, sapendo bene che questa squadra, se la lasciano crescere in pace e se non interverranno altri fattori, può migliorare per diventare giorno dopo giorno sempre più grande. 

Oggi è la tua notte “Napoli” e noi tutti con il cuore a mille ti spingeremo nella nobile Europa che da tempo ti aspetta e che non può far a meno di una squadra di rango come la nostra, certi che uscirete dal campo dopo aver speso fino all’ultima goccia di sudore per farci rivivere quei magici ed indimenticabili momenti di immensa gioia che ancora sono vivi nei sette milioni di cuori azzurri sparsi nel mondo. 

Vola Napoli, portaci in Europa, prova attraverso i tuoi gol spettacolari a farci dimenticare almeno per una notte i tanti problemi, la munnezza su tutti, di una delle città più belle al mondo, portaci a bordo della tua spettacolare giostra azzurra e faci godere il gusto della vittoria per un popolo che spesso ha dimostrato di saper vincere contro tutto e tutti. 

Lotta, soffri, ritorna grande!!

Video-choc, i boss infuriati perché le immagini fecero il giro del mondo

Affonda motoscafo partito da Castellammare Una donna morta: avvistati due naufraghi

NAPOLI (15 dicembre) - Tragedia al largo delle coste di Gaeta. Un motoscafo partito in mattinata da Castellammare di Stabia con a bordo tre persone (due uomini e una donna) è affondato intorno alle 9,30. Dopo ore di ricerche ininterrotte, è stato recuperato il cadavere di una donna
Il «Giannetti 48», l'imbarcazione andata a picco al largo delle coste di Gaeta questa mattina intorno alle ore 9,30, sarebbe stato avvistato dall'alto da un elicottero che sta sorvolando la zona. È la voce diffusasi a Castellammare, porto dal quale era partito il motoscafo. Secondo notizie raccolte a Castellammare e non confermate dalle autorità, al largo delle acque di Gaeta sarebbe stata avvistata anche una scialuppa di salvataggio con alcune persone a bordo. Sul «Gianetti 48» c'erano Fulvio Castaldi, 35enne, esperto conducente di imbarcazioni da diporto, che ha lavorato in passato anche per una società di Dubai, insieme con Leo Mancuso, 70enne proprietario dell'imbarcazione e una sua amica. Castaldi e Mancuso erano partiti questa mattina alle ore 5,30 diretti a un cantiere di Livorno. 

Il Napoli stacca il biglietto per l'Europa Unica squadra italiana ad andare avanti L'urlo dei 50mila del San Paolo ha riscaldato l'aria polare della notte azzurra. Arbitraggio abbastanza scadente

Napoli - Cavani aveva aperto con uno spreco, Cavani ha chiuso guadagnando i tre punti necessati per proseguire il viaggio europeo azzurro. Un viaggio che il Napoli faràda solo, essendo l'unica squadra italiana ad aver superato il turno a gironi. Quello che accadrà lo vedremo. 

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Il primo tempo degli azzurri è stato discontinuo con numerose palle sprecate, ma anche con una serie di errori nei passaggi. Pessimo il gioco dei Romeni che sono schierati con una sorta di 4-1-4-1 tutto a difesa alta, con la squadra costantemente schierata dietro la linea della palla. Per le punte azzurre difficile filtrare. Unica occasione quella di Cavani, cui ha fatto seguito nela ripresa, anche un palo.

Come spesso capita, nella seconda frazione di gioco il Napoli è apparso molto più intraprendente, anche se le diverse incertezze nei passaggi e i malintesi non hanno permesso di concretizzare a rete. Scorretto e a tratti cattivo il gioco dei Romeni: in un paio di occasioni il signor Kralovec è dovuto intervenire fisicamente per sedare gli animi, mentre in altre occasioni ha lasciato correre plateali scorrettezze, da ambo le parti. 

Nei cinque minuti di recupero concessi anche per il tempo platealmente perso dai Romeni, il Napoli cingfe d'assedio l'area della Steaua, scompaginando gli schemi difensivi, grazie anche agli innesti fatti da Frustalupi, con Sosa su Campagnaro, e Dumitru su Yebda, che ha mostrato di non gradire per niente il rientro anticipato. A recupero quasi terminato Cavani trova lo spunto giusto sul corner preciso tirato da Hamisik e insacca. Nei due minuti successivi saltano i nervi: Cannavaro reagisce a un fallo di Martinovic con una manata al volto e il romeno sanguina. Ammoniti entrambi, ma Cannavaro esce per somma di ammonizioni.

mercoledì 15 dicembre 2010

Tavolo tecnico Unimpresa, Sindacato e imprenditori

Stamattina verso le 10 nella sede di Unimpresa si è vista aprire la riunione tra la stessa, e gli imprenditori dell'indotto stabiese, verso la questione delle future casse da fare. Si sono ritrovati in un unico tavolo congiunto, dopo l'invito fatto in prefettura il giorno 18/11, dové che in quella riunione Unimpresa dichiarava a titolo gratuito, di offrire un consulto professionale e tecnico, a quei non attrezzati nei dovuti modi con i decreti in via di sviluppo che potessero fare.
Finalmente questo tavolo ha portato in una unica sede il 90% degli imprenditori stabiesi, che si sono visti fare, dal segretario nazionale della Fim-Cisl Salvatore Maione un quadro tecnico, pratico dell'attuale momento, sia di crisi e sia per i processi di cassa che possono accedere nei singoli casi. Tutto è potuto avvenire anche in onore del fatto che lo stesso Maione già in quest'anno a curato le pratiche di cassa per 62 imprese. Fatta questa premessa si è vista proiettare la riunione verso il progetto "Campania lavoro", ed e qui che entra in campo Unimpresa. Anch'essa, riconfermando la sua disponibilità a titolo gratuito, ha dato un quadro tecnico di come affrontare, in prospetto di tali finanziamenti il prossimo anno. Unimpresa non solo offre un contributo per poter accedere alle casse, ma offre con veri riferimenti di conversione al lavoro, o visioni ai mercati esteri coordinati anche con Regione e Ministero degli Esteri, una vera è propria via di fuga, che non solo investisce il settore metalmeccanico ma anche altri settori sul mercato nazionale. In questi passaggi si e vista un totale accordo da parte degli stessi imprenditori, che si sono visti ad eccetto di qualche uno, d'accordo sia per le conversioni, che per creare un unico tavolo di trattative per le casse.
In questa sede erano presente sia il segretario nazionale di Failms-Cisal Scarica Luigi, firmatario di contratto, e l'operatore territoriale UGL,  anche qualche rappresentante del Comitato Operai Stabiesi.
Oggi, si fa un passo avanti verso un futuro dai caratteri incerti, ma oggi finalmente al di la del fatto che fra gli stessi imprenditori ci possono essere delle controversie, si può vedere attraverso un'ecografia, un futuro forse fatto da un grande Consorzio professionale e competitivo?

martedì 14 dicembre 2010

Defezioni in Fli, Camera respinge sfiducia Berlusconi: lo sapevo. Alle 17 al Quirinale Finisce 314 a 311. Fini: vittoria numerica, vedremo se politica. Insulti Pdl: dimettiti. Bossi: unica igiene il voto. Bersani e D'Alema: scandalosa compravendita




Berlusconi e Casini (foto Borgia-Ap)

ROMA (14 dicembre) - Prima il Senato a metà mattina poi la Camera alle 13,42, hanno confermato la fiducia al governo Berlusconi. Al Senato la mozione di fiducia è passata 162 a 135, mentre alla Camera le due mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni e da Fli sono state respinte con 314 voti contrari e 311 favorevoli (2 gli astenuti sui 625 votanti). Decisive le defezioni all'interno di Fli. Il tutto mentre a Roma scoppiavano incidenti durante le manifestazioni di protesta inscenate dagli studenti.

Battaglia in piazza a Roma: 20 feriti Barricata di fuoco nel centro della città Bomba carta contro Del Turco. Incidenti davanti a Camera e Senato. Assalto alla sede della Protezione civile Lancio di oggetti contro la polizia, incendiati cassonetti e moto



Palermo, treni bloccati (foto Ansa-dba)
ROMA (14 dicembre) -Studenti in piazza, scontri, cortei e manifestazioni in tutta Italia nel giorno della fiducia al governo. A Roma scontri fra forze dell'ordine e manifestanti con feriti e momenti di grave tensione in centro. Oltre agli studenti, partecipa alla manifestazione il coordinamento Uniti contro la crisi, di cui fanno parte gli operai della Fiom, gli aquilani, gli esponenti dei centri sociali e i cittadini di Terzigno che protestano contro il termovalorizzatore.

Venti feriti. Il bilancio è di 20 feriti fra manifestanti e forze dell'ordine. Durante la manifestazione sono stati dati alle fiamme mezzi dell'Ama, distrutti bancomat e vetrine, bruciata una Mercedes su Lungotevere, divelti sanpietrini. Feriti anche tre carabinieri.

Assalto ai finanzieri. In via del Corso Guardia di Finanza assaltata con fumogeni, pietre, bastoni. Un gruppo di manifestanti si è scagliato contro i blindati con dentro i finanzieri che sono stati picchiati con mazze. Le camionette della Guardia di finanza sono riuscite a sfuggire all'assalto e sono state oggetto del lancio di pietre e bastoni. Contro i mezzi i teppisti hanno scagliato anche cassonetti. In aiuto dei finanzieri sono arrivati polizia e carabinieri che hanno lanciato lacrimogeni. Il gruppo è stato caricato dalla polizia. I teppisti, alcune centinaia, sono arretrati verso piazza del Popolo, lanciando pietre, bottiglie e fumogeni contro gli agenti, dopo aver tentato di costruire una barricata con qualunque cosa alla loro portata, anche panchine e cassonetti di ghisa. Lungo il percorso molti atti di vandalismo, danneggiati anche alcuni motorini. Un teppista mostra anche lo scudo di un poliziotto come un trofeo. 

Petardi e lanci di vernice al Senato. Le esplosioni sono state almeno sei. Cariche della polizia nei pressi di Palazzo Madama quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati armati di pale e mattonelle, prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni è parcheggiato a corso Rinascimento. Il bilancio è di quattro feriti in modo lieve: uno studente e 3 carabinieri. 

Scontri anche alla Camera. Scontri anche vicino alla Camera dove alcuni manifestanti hanno esploso tre bombe carta in via degli Uffici del Vicario. Le forze dell'ordine hanno tentato di respingere un gruppo di manifestanti che avevano lanciato vernice ed uova. 

Bomba carta contro Del Turco. Una bomba carta è stata lanciata contro Ottaviano Del Turco, che lasciava il Senato da alcuni manifestanti.

Assalto alla Protezione Civile. Un gruppo di manifestanti staccatisi dal corteo in corso per le vie di Roma ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. I manifestanti hanno rotto alcune vetrate e lanciato all'interno uova, fumogeni e bombe carta. Nell'assalto nessuno sarebbe rimasto ferito.

Piazza Augusto Imperatore. Scenario da guerriglia urbana in Piazza Augusto Imperatore a Roma. Mentre carabinieri e polizia sono schierati, con tanto di scudi e manganelli, per bloccare l'ingresso della piazza verso via del Corso, alcuni manifestanti hanno dato fuoco a insegne, cassonetti dei rifiuti e pancali di legno, bloccando così a metà la piazza. Hanno divelto anche alcuni sanpietrini che ora sono in mezzo alla strada, mentre al lato della piazza i vigili del fuoco continuano a lavorare per spegnere l'incendio provocato dai manifestanti ad un mezzo della raccolta differenziata dell'Ama. 

I manifestanti sono stati respinti a piazzale Flaminio dalle forze dell'ordine che hanno posizionato dei blindati per chiudere la storica porta d'accesso a piazza del Popolo. Da piazzale Flaminio continua il lancio di oggetti verso le forze dell'ordine mentre i vigili del fuoco stanno spegnendo i due incendi, quello in via del Corso e in via del Babuino dove erano andati in fiamme rispettivamente vari oggetti e un blindato: intanto un'altra colonna di fumo nero si alza da via Maria di Savoia, dove i manifestanti hanno incendiato tre cassonetti e svariati motorini.

Milano. Una cinquantina di studenti ha fatto irruzione in piazza Affari, all'interno della sede della borsa, dove hanno esposto uno striscione con scritto: «Siete un'accozzaglia di affaristi razzisti, dovete darci il denaro». Ricacciati fuori dall'edificio, gli studenti sono rimasti in piazza lanciando numerosi petardi contro gli ingressi della borsa e scandendo slogan. 

Torino. Gli studenti che da questa mattina in corteo stanno sfilando per le vie del centro città per protestare contro il governo e la riforma della scuola hanno raggiunto poco fa la sede del Pdl piemontese. I manifestanti hanno lanciato uova e fumogeni contro il palazzo che è presidiato dalle forze dell'ordine. 

Palermo. Un gruppo di studenti ha bloccato l'aeroporto di Palermo, un altro lunghissimo corteo, formato da circa diecimila ragazzi, il traffico nel sottopassaggio che congiunge la zona della Cala con il porto di Palermo. Gli studenti sembrano intenzionati ad entrare anche al porto, dove sono stati chiusi i cancelli d'accesso. Tantissimi gli striscioni e i cori contro il governo Berlusconi e il ministro Gelmini. 

Genova. Un corteo di circa 500 studenti ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa. Gli studenti hanno steso lo striscione studenti e lavoratori uniti verso lo sciopero generale e hanno letto al megafono l'articolo 9 della Costituzione e la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.

L'incontro: Imprenditori Cimmino,Failms,Ugl e il Comitato Operai Stabiesi

Ieri si è svolto un'incontro, tra alcuni esponenti del comitato operaio stabiese, il segretario nazionale di UGL Giovèdi Giuseppe e il segretario di Failms-Cisal Scarica Luigi, con il rappresentante commerciale di 14 imprese dell'indotto stabiese (gruppo Conav, Tefin, gruppo Grim, Ideal Gruppo e Mario Masella), operante in Fincantieri, Castellammare di Stabia,  il sign. Cimmino Mario.
Da questa riunione emerge in modo forte ed inequivocabile la richiesta da parte dei sindacati e del comitato operai stabiese le posizioni di questi imprenditori all'invito di Unimpresa per i corsi di specializzazione, che si terra il giorno 15 nella loro sede, quale essa fosse.
Dopo aver esposto le problematiche che ci possono essere sia per le parti di costo gestionale di cassa e sia per il modo in cui opera Fincantieri per le gare di appalto si è venuta alla conclusione che anche gli imprenditori sono solidali è parteciperanno alla riunione di Unimpresa.Ad eccetto del gruppo Grim, dove a fatto capire la sua chiusura verso il sito di produzione di Castellammare di Stabia. La sintesi c'è la esposta in modo chiaro e conciso il segretario della Failms Scarica Luigi

  •  "Allora io mi domando e dico, la cigo aperta l'anno 2009 sia per Fincantieri che per l'indotto non è stata una vittoria?, ma una normalizzazione del mondo del lavoro a Stabia, visto che negli anni, l'abitudine era che quando finiva il lavoro c'era il licenziamento, ora gli imprenditori paventano spese di gestione per la cig, ma allo stesso tempo dimenticano chi per loro negli anni ha fatto la loro ricchezza e fortuna".  Continuando Scarica dice:
  • "dalla crisi si esce piu' forti solo se si fa' squadra e ognuno mette in campo le propie forze, con Lavoro e dignita', per il bene della Citta'. Perche Fincantieri è Castellammare..........." Voglio solo chiudere con un eufemismo "NUN FACIMME ADDURMI' A NONNE"

L'Aliante AssDisabili

L'Associazione L'Aliante sarà presente con un proprio stand di oggettistica realizzata dai ragazzi diversabili associati presso la sede BNL di Castellammare di Stabia in occasione di Telethon 2010, da venerdì 17 a domenica 19.

La guida dei lavoratori 1.La cassa integrazione guadagni

La riduzione parziale o totale dell'orario di lavoro nei casi previsti dalla legge dà luogo all'intervento della cassa integrazione guadagni (gestita dell' INPS). La legge distingue due tipi d'intervento: quello ordinario e quello straordinario, entrambi finanziati attraverso un contributo posto a carico del datore di lavoro.
La misura dell'integrazione è per entrambi l'80% della retribuzione globale spettante per le ore non lavorate tra le 0 e 40 settimanali, ma viene ridotta di una percentuale pari alla contribuzione in atto a carico degli apprendisti (che attualmente è pari al 5,84%). Inoltre, l'integrazione non può superare un tetto massimo aggiornato annualmente in base al costo della vita che è pari, per il 2010, a 892,96 euro (al lordo della suddetta riduzione del 5,84%), ed è elevato a 1.073,25 euro in caso di retribuzione mensile superiore a 1.931,86 euro.
I trattamenti concessi per intemperie stagionali nel settore edile hanno una maggiorazione del tetto massimo pari al 20% (per il 2010, 1.071,55 euro, elevati a 1.287,90 euro in caso di retribuzione mensile superiore a 1.931,86 euro).

Integrazione salariale ordinaria

  • Imprese ammesse: quelle del settore industriale, indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati, più alcune ulteriori tipologie di imprese ( in particolare cooperative esercenti attività industriale; cooperative agricole o loro consorzi che trasformano,manipolano e commercializzano prodotti agricoli; industrie boschive, forestali e del tabacco; imprese adatte agli impianti elettrici e telefonici, aziende che operano nei settori dell'istallazione di impianti, anche ferroviari, che effettuano attività connesse alla costruzione di opere di natura edile). Nel settore edilizio e lapideo la cassa integrazione guadagni ordinaria è regolata da particolari disposizioni.
  • Requisiti soggettivi richiesti al lavoratore: viene corrisposta a operai, impiegati e quadri anche con contratto a termine, senza vincolo di anzianità contributiva (sono esclusi i cosiddetti "contratti atipici", quali apprendistato, somministrazione, ma anche lavoratori a domicilio).
  • Cause di intervento: l'integrazione è corrisposta nei casi di sospensione o riduzione di orario per eventi transitori non imputabili all'impresa o ai lavoratori, o per situazioni temporanee di mercato.
  • Richieste:l'imprenditore deve consultare preventivamente le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per informarle sulle cause della sospensione e sul numero dei lavoratori interessati. Su domanda di una delle parti può seguire un esame congiunto.La procedura deve concludersi entro 25 giorni dalla richiesta, ridotti a 10 per le aziende fino a 50 dipendenti. La domanda per ottenere il trattamento di cassa integrazione va presentata dal datore di lavoro alla sede locale dell'Inps entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in corso nella settimana in cui è iniziata la sospensione o la riduzione dell' attività lavorativa.
  • Durata: normalmente è di 13 settimane continuative; in casi eccezionali può essere prorogata di 3 mesi in 3 mesi fino a un massimo di un anno nel biennio.La circolare Inps n.58 del 20 aprile 2009 ha modificato il computo dei periodi di cassa integrazione ordinaria: prima ogni settimana  in cui era effettuato un periodo di sospensione, anche parziale, veniva contata per intero, ora il computo è in base alle giornate effettivamente utilizzate, considerando usufruita una settimana solo allorché la contrazione del lavoro abbia interessato 6 giorni, o 5 in caso di settimana corta. Ciò consente, di fatto, un allungamento del periodo utilizzabile di cassa ordinaria. 

lunedì 13 dicembre 2010

ASPETTANDO JUVE STABIA- COSENZA

BINACOLINO IL BIDONE

FRANCIA: PANICO IN SCUOLA MATERNA, BIMBI PRESI IN OSTAGGIO POI LIBERATI


Un mattina all'insegna del terrore in Francia, dove cinque bambini e la loro insegnante di una scuola materna di Besancon, nell'est del Paese, sono stati tenuti in ostaggio per oltre quattro ore da un giovane squilibrato, prima della loro definitiva liberazione, intorno alle 12:45, e la cattura del ragazzo da parte della polizia. Il giovane, 17 anni, si era introdotto nell'asilo - armato di due sciabole - intorno alle 8:30 di questa mattina. Inizialmente ha preso prigionieri 20 piccoli, un'insegnante e un'assistente. Quindi ha rilasciato 5 bimbi, poi altri 10.
Dopo l'irruzione delle teste di cuoio francesi nei locali della scuola, il ragazzo ha cominciato a trattare per telefono con un negoziatore chiedendo un'arma per togliersi la vita. Diverse fonti hanno confermato che il ragazzo e' in cura psichiatrica ma avrebbe ''sospeso i farmaci''. Attorno alla scuola e' stato subito dispiegato un importante dispositivo di agenti di polizia, mentre Luc Chatel - ministro dell'Istruzione - si e' recato sul posto. ''E' un immenso sollievo'', ha commentato il ministro dopo la liberazione dei ragazzi, rendendo omaggio al coraggio degli agenti e del personale scolastico.
Il ministro ha anche riferito che lo squilibrato e' ora nelle mani della polizia. I cinque bambini, tutti sani e salvi, sono usciti dalla scuola mano nella mano, e hanno ritrovato i loro genitori. Le autorita' hanno anche attivato una cellula di sostegno psicologico.

DISCARICA IN VIA CUPA SAN MARCO

La guida dei lavoratori. La crisi dell'impresa:Cig,Mobilità,Licenziamenti collettivi

  1. La cassa integrazione guadagni
  2. I contratti di solidarietà
  3. La mobilità
  4. Gli ammortizzatori sociali  "in deroga"
  5. I licenziamenti collettivi
  6. I lavori socialmente utili
  7. L'indennità ordinaria di disoccupazione
  8. La dichiarazione di disponibilità
  9. La normativa per il settore edile
  10. Il trasferimento dell'azienda in crisi
  11. Il prepensionamento
Viste le tante domande che i lavoratori stabiesi si fanno in questi giorni, è considerando il grande momento di crisi ho voluto numerare le 11 più frequenti. In Italia esiste un articolato sistema di ammortizzatori sociali, cioè interventi volti a mitigare gli effetti sociali della perdita del lavoro, che tuttavia mostra vistosi limiti.
Il sistema attuale, valido per le sole aziende con oltre 15 dipendenti nel settore industriale e indotto e della grande distribuzione, può essere cosi riassunto:
  • se l'azienda e colpita da crisi, temporanea o strutturale, il cui superamento permetterà di mantenere gli stessi livelli occupazionali è previsto l'intervento della cassa integrazione guadagni (cig) ordinaria o straordinaria; 
  • se l'azienda non è in grado di mantenere gli stessi livelli occupazionali è previsto l'avvio di procedure che portano ai licenziamenti collettivi e alla conseguente collocazione in mobilità dei lavoratori licenziati con relative indennità; in alternativa, si può ricorrere ai contratti di solidarietà.
Coloro che restano esclusi da questo sistema hanno diritto, in caso di licenziamento, indipendentemente dal numero di addetti e del settore di provenienza, all'indennità di disoccupazione.
Il tradizionale difetto di questo complesso di interventi sta nel carattere quasi esclusivamente assistenziale, senza collegare le indennità a interventi mirati alla ricollocazione dei disoccupati. Inoltre, in questi ultimi anni i cambiamenti dell'economia, che hanno esposto sempre nuove aziende e interi settori a una maggiore concorrenza, anche internazionale, hanno evidenziato un ineludibile problema di equità. L'attuale sistema, infatti, tutela soprattutto i lavoratori sospesi o licenziati dalle grandi imprese dei settori industriale e commerciale, mentre per tutti gli altri c'è solo l'indennità di disoccupazione che, nonostante i miglioramenti apportati nel tempo, eroga prestazioni esigue rispetto a quelle previste nei settori suddetti, senza contare i lavoratori con contratti di lavoro flessibile.
Da diversi anni, per offrire coperture proprio ai lavoratori esclusi, è stato attivato il sistema dei cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga, in base alla quale i dipendenti di aziende non appartenenti ai settori visti sopra e con numero di dipendenti inferiore a 15 possono usufruire, sulla base di accordi sindacali in sede istituzionale, della cassa integrazione e della mobilità entro i limiti finanziari stabiliti annualmente.
Proprio gli ammortizzatori in deroga, potenziati negli stanziamenti, sono stati utilizzati negli ultimi 2 anni e continueranno ad esserlo per fronteggiare la crisi produttiva in atto dall'autunno 2008. Va osservato che, se lo strumento degli ammortizzatori in deroga è stato l'unico utilizzabile nell'immediato per poter assicurare la tutela del reddito ai lavoratori colpiti dalla crisi, si presta tuttavia a critiche non di poco conto, poiché il sistema degli ammortizzatori sociali a regime è finanziato con contributi che l'imprese pagano all'INPS, mentre gli ammortizzatori in deroga sono a carico della fiscalità generale e ciò deresponsabilizza le aziende che lo utilizzano.E' dunque sempre più urgente una riforma che renda più equa e finanziariamente sostenibile la materia, magari ricercando soluzioni specifiche per le imprese più piccole. 

Ciò premesso, vi descriveremo nei giorni avvenire i tratti fondamentali del sistema di ammortizzatori sociali, come emergono da una lettura coordinata delle normative in vigore, resa difficile dalla complessità del sistema e dalla stratificazione legislativa negli anni, nonché dalle modifiche più recenti volte a rendere più flessibile e utilizzabile il sistema di ammortizzatori in un momento di forte crisi produttiva.

LA ZONA PLAYOFF SI AVVICINA LA JUVE STABIA BATTE IL BENEVENTO PER 2-1


Una buona Juve Stabia, nei primi 15 minuti del primo tempo grazie ad un ottima prestazione del centro campo  è  soltanto al minuto 40 esimo, la Juve Stabia passa in vantaggio con un ottima azzione di Mbakogu.
Il quale strappa la palla al  centrocampo avversario, dribla Siniscalchi e trafigge il portire con un ottimo sinistro. Il menti diventa una bolgia grazie al gol del giovane attaccante. Finisce il primo tempo senza nuove emozioni .  Nella ripresa al 4° minuto il Benevento pareggia  grazie ad una papera di Fumagalli che rimane inerme, ad una punizione di Pintori, questa  e’  la  svolta della partita.  La Juve Stabia inizia  a subbire  le incursioni del  Benevento, ma  si  difende bene  grazie  ad  un  ottimo  Molinari ( a’  pret) .  Mister braglia,  nel giro di due minuti fa  tre  cambi ,  al 40 esimo come nel primo  tempo  Formigoni tocca la palla con una mano, l’ albitro prima da punizione dal limite poi grazie alla segnalazione del segnalinee sancisce il calcio di rigore per le vespe. Corona va dal dischetto e  sigla, ma il direttore di  gara annulla perche’ Dianda stava in area prima  che Corona tirasse.  Tutto  da  rifare ma Corona non  si  innervosisce  e  sigla un  ottimo  rigore  spiazzando  il portiere .   La  partita  finisce  2 a  1  per  le  vespe   LA JUVE STABIA  AD  UNO  SOLO PUNTO DAI PLAYOFF         

"Risposta" all'Interrogazione a risposta scritta ed orale in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche

OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta e orale in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche ed alla mobilità dei diversamente abili
Facendo seguito a quanto richiesto dal consigliere comunale Antonio Carrello con nota del 1.10.20 10 acclarata al proi. comunale n°47829 in pari data, si relaziona quanto segue.
Non risulta agli atti di questa Amministrazione una mappa con l’indicazione delle barriere arehitettoniche da abbattere e quant’altro necessario per l’accessibilità. la visibilità e l’adattabilità degli spazi e degli edifici pubblici, al fine di consentire una programmazione degli interventi da adottare sull’intero territorio.
Per quanto riguarda gli edifici scolastici e gli uffici comunali risultano ancora presenti solo pochi ostacoli da eliminare per quanto riguarda Le,disabilità di tipo motorio. Difatti so!o alcuni edifici scolastici non sono ancora dotati di impianti ascensore per il raggiungimento dei piani superiori (lst. Comprensivo “Panzini”, n°1 padiglione della scuola elementare e materna “S. Marco Evangelista”, scuola elementare “S. Giovanni Bosco”, scuola elementare e materna “Annunziatella”. scuola elementare e materna “Postiglione”, scuola materna “Tavernola”) e solo pochi non sono in possesso di servizi igienici adeguati per i diversamente abili sui vari livelli. Tuffi gli edifici però non presentano ostacoli per l’accesso al primo livello, essendo tutti dotati di rampe per disabili odi monta-scale elettrici.
Per quanto riguarda i portatori di altri tipi di handicap (non vedenti. ipovedenti e sordi), per i quali è necessario adottare accorgimenti soprattutto sulle strade e sui marciapiedi cittadini, con la realizzazione di attraversamenti semaforizzati. adeguati percorsi pedonali, piste tattili, idonei parcheggi ed arredi, essendo la città completamente inadeguata, sono stati attivati gli uffici comunali preposti per il reperimento di finanziamenti per la realizzazione degli interventi richiesti.
Nel redigendo piano triennale delle OO.PP. sono state comunque previste da questo Assessorato opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche per un importo di € 500.000,00.
Considerata la complessità e lo svariato tipo di interventi da eseguire per poter soddisfare le diverse esigenze dei diversamente abili, questo Assessorato, unitamente all’Assessorato ai Servizi Sociali, è favorevole all’istituzione di un Tavolo di concertazione sulla problematica, al quale potranno partecipare, oltre ai tecnici facenti capo a questo Assessorato, anche i servizi sociali comunali e le associazioni di categoria.


domenica 12 dicembre 2010

Interrogazione a risposta scritta ed orale in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche

Alla c.a. del Sindaco On. Luigi Bobbio
Al Presidente del Consiglio dott. Catello Gargiulo

Oggetto: interrogazione a risposta scritta ed orale in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche ed alla mobilità dei diversamente abili;

Io sottoscritto Carrillo Antonio, nella qualità di consigliere comunale del PdL, chiede che venga fornita risposta scritta ed orale alla seguente interrogazione;

premesso che

- da parte della cittadinanza, sono continue le rimostranze, e le sollecitazioni in tal senso, in merito all’esigenza di rendere Castellammare di Stabia una città vivibile anche e soprattutto per i cittadini portatori di handicap, ed in particolar modo per i non vedenti;

considerato

- che non si ha, attualmente, coscienza e  precisa conoscenza delle dimensioni della suddetta problematica e della percentuale di territorio cittadino che effettivamente sia conforme o meno alla normativa vigente in materia;

- che accessibilità, visitabilità ed adattabilità devono essere non solo esigenze dettate dal senso civico e dall’onere della rappresentatività, ma sono in primisobblighi cui assolvere ai sensi del DM 236/89, del DPR 503/96 e dello stesso Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285;

rilevato

- che la città è purtroppo interessata dal permanere, visti gli sforzi esigui in tal senso, delle cd. barriere architettoniche, ovvero 
-- di ostacoli fisici, fonte di disagio per la mobilità di chiunque abbia una capacità motoria ridotta o impedita, che limitano o impediscono la comoda e sicura utilizzazione di spazi e strumenti;
- che mancano, ad oggi, accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi, ovvero:
-- Marciapiedi ai sensi degli  articoli 5 e 6, D.P.R. 503/96
-- Percorsi ai sensi dell’ articolo 4, comma 2.1, D.M. 236/89
-- Pavimentazione ai sensi dello stesso articolo 4, comma 2.2, D.M. 236/89
-- Arredo urbano ai sensi del medesimo articolo 4, comma 1.4, D.M. 236/89 e articolo 9, D.P.R. 503/96
-- Parcheggi ex  articolo 4, comma 2.3, D.M. 236/89 e articoli 10 e 11, D.P.R. 503/96
-- Attraversamenti pedonali ai sensi del vigente Codice della Strada 
-- Piste tattili
-- Attraversamenti semaforizzati per non vedenti ed ipovedenti;

CHIEDE

- che questa Amministrazione proceda alla realizzazione di una mappa, cartacea prima e digitale poi, che segnali ed evidenzi agli addetti ai lavori le barriere architettoniche da abbattere con urgenza, gli accorgimenti architettonici e le segnalazioni da adottare, ed infine che indichi al diversamente abile gli itinerari da preferire;
- che alla realizzazione della stessa si pervenga non in maniera “squisitamente tecnicistica”, ma con la collaborazione attiva dei diversamente abili e dei non vedenti, e finanche della cittadinanza tutta, come mirabilmente già fatto in altre città d’Italia attraverso apposite iniziative (forum, laboratori, segnalazioni, et cetera);
- che si formi e convochi un Tavolo Permanente sulla problematica, e che in esso siano presenti quantomeno un disabile con difficoltà motorie ed uno non vedente, in modo da attingere parte delle risposte alla fonte dei problemi.
Vista la delicatezza estrema della problematica, certo di un precipuo riscontro.

Castellammare di Stabia, 28 settembre 2010

Con osservanza
Antonio Carrillo – consigliere PDL

Colmi