sabato 2 luglio 2011
Caos Hamsik, DeLa “l’Inter ha una prelazione morale”
Il tormentone Hamsik è diventato un vero e proprio braccio di ferro tra il patron De Laurentiis eMino
Raiola due esponenti di un modo di far calcio completamente diverso. Il presidente del Napoli sin dal suo sbarco nel complicato mondo del calcio ha dichiarato guerra ai procuratori prediligendo il rapporto diretto con i giocatori e imponendo le ferree regole societarie in termini di contratto, il “pizzaiolo olandese” che con le sue beghe e sotterfugi riesce sempre a svincolare i suoi assistiti portandoli nella destinazione decisa ovviamente guadagnandoci in prima persona.
DeLa considera Hamsik incedibile ma si dice pronto a sedersi ad un tavolo se qualcuno è disposto a parlare sulla base di cento milioni di euro o come disse qualche tempo fa 50 milioni più Pato riferendosi al Milan. Ma per aumentare la contesa il patron mette in mezzo l’Inter svelando una sorta di patto morale promesso a Moratti quando gli chiese di voler trattare il giocatore.Ecco quanto confessa De Laurentiis al Corriere dello Sport.
C’è una possibilità che Hamsik vada via?
«Hamsik non è sul mercato, l’ho detto e lo ripeto. Se poi volete una cifra, allora vi accontento: viste le valutazioni che sento in giro, valutato il calciatore, allora dico che per prendersi Hamsik si può cominciare a discutere partendo da 100 milioni. Poi magari uno si siede e trova un punto d’incontro: ma per cominciare a chiacchierare, ci vogliono cento milioni di euro».
È il gioco delle parti…?
«Scherza? Io non faccio il mercante e dunque non vendo Hamsik, ragiono in funzione del Napoli, tant’è vero che cerco già il nuovo Marek, il nuovo Lavezzi. E poi, posso confessare una cosa: chi mi ha chiesto dello slovacco è stato Moratti, tre anni fa, con rispetto e signorilità. Gli risposi che il calciatore non era sul mercato. Me lo ha chiesto di nuovo due mesi fa, sempre con stile: Aurelio, è vero che stavolta si può trattare Hamsik? Ho detto ancora di no. Ma ho anche aggiunto che il suo atteggiamento m’aveva colpito ed ho promesso – nel caso in cui dovessero cambiare gli scenari un diritto di prelazione all’Inter. La chiami opzione morale, la chiami come vuole lei: ma perché accada qualcosa, bisogna che ci siano nuove condizioni. Hamsik non si vende».
Lo slovacco però intervistato in Costa Smeralda dalla Gazzetta dello Sport continua ad aver il Milan in cima alle sue preferenze “Perché il Milan? Perché ha vinto tutto; per me sarebbe una crescita. Perché è la squadra che ha vinto il campionato ed è il club più titolato al mondo. E Seedorf è il più bravo. Mi sembra che i rossoneri abbiano mostrato un certo interesse per me”. E ai tifosi confida:“A Napoli sto bene e non sarebbe un problema restare. Ma non faccio promesse ai tifosi”.
A Castellammare le "Officine del Volontariato"
Nella Villa Comunale di Castellammare di Stabia, il CSV Napoli ha organizzato l’evento «Le Officine del Volontariato», rassegna che, attraverso dibattiti, spazi espositivi, laboratori ed esibizioni, si pone l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza alle esperienze concrete del volontariato. Stamane esercitazioni di soccorso per il recupero e il trasporto dei feriti al punto medico avanzato, per poi proseguire nel pomeriggio con l’allestimento di un punto avanzato di soccorso per emergenze con l’installazione di tende, bagni, impiantistica necessaria alla permanenza temporanea delle persone coinvolte nella calamità. I partecipanti, infine, pernotteranno sulla spiaggia nel campo allestito. Ma prima di chiudere la giornata andranno in scena, a partire dalle 21, gruppi folk e bande musicali. Seguiranno falò in spiaggia. domani, invece, esibizione velica a cura della Lega Navale di Castellammare di Stabia e del Circolo Canottieri. A seguire saranno allestiti piccoli stand enogastronomici con preparazione e degustazione gratuita di prodotti tipici serviti presso la cucina da Campo della Colonna di Protezione Civile della Misericordia di Gragnano. Nel pomeriggio, poi, i bambini saranno protagonisti con la presentazione in spiaggia del progetto “Volontariato a fumetti”. Sempre domenica, ci sarà la possibilità di partecipare alla gita sul mare a cura della Lega Navale sezione di Castellammare di Stabia. Durante la due giorni interverranno, tra gli altri, il sindaco Luigi Bobbio, il presidente del CSV Napoli Giuseppe De Stefano, il presidente del Comitato di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato della Campania, Daniele Marrama, l'assessore alla Solidarietà della Provincia di Napoli, Francesco Pinto, il presidenti del Parco Monti Lattari, Gino Marotta, il presidente del Parco del Vesuvio, Ugo Leone. L’inziativa è patrocinata dal Comune di Castellammare di Stabia, degli assessorati alla Pubblica istruzione e alla Cultura e dall’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari.
" VERGOGNA!... LA MONEZZA DI CASTELLAMMARE"
Il miracolo c'è stato............invece di togliere la monezza, si è aumentata la tarsu del 30%.
Preoccupa tantissimo lo stato di paralisi che la situazione ha assunto a Castellammare. Una soluzione per salvare la città dalla monezza col suo rischio di epidemia va trovata al più presto; non può più essere differita: sono oltre venti anni che subiamo l'inefficienza della politica.
La raccolta differenziata non decolla, anzi, in alcuni quartieri non è mai partita. In tante regioni la monezza produce ricchezza............ Da noi solo debiti.
E' facile trovare il rimedio con l'aumento della tariffa, e sarebbe anche accettabile se i risultati fossero la soluzione definitiva del problema. I pensionati, anelli deboli della catena, subiscono la conseguenza di questo disastro ambientale.
Castellammare....... città meravigliosa! Mare, monti, collina, terme, scavi, isole
Castellammare....... città sfortunata! Con le sue enormi difficoltà a rendere tutti i suoi tesori una risorsa!
Il suo dramma la vivibilità, la viabilità, i servizi e prima su tutto il lavoro. I cumuli di spazzatura non possono essere il biglietto da visita. I cittadini, i pensionati, sono all'esasperazione........necessita una soluzione; è inconcepibile che non si riesca a risolvere.
Il sindacato dei pensionati vigilerà con attenzione l'evolversi di questa vicenda, non escludendo, qualora essa dovesse perdurare, di intraprendere qualsiasi azione politica e legale a tutela dei pensionati e dei cittadini tutti.
Le Segreterie:
SPI FNP UILP
Preoccupa tantissimo lo stato di paralisi che la situazione ha assunto a Castellammare. Una soluzione per salvare la città dalla monezza col suo rischio di epidemia va trovata al più presto; non può più essere differita: sono oltre venti anni che subiamo l'inefficienza della politica.
La raccolta differenziata non decolla, anzi, in alcuni quartieri non è mai partita. In tante regioni la monezza produce ricchezza............ Da noi solo debiti.
E' facile trovare il rimedio con l'aumento della tariffa, e sarebbe anche accettabile se i risultati fossero la soluzione definitiva del problema. I pensionati, anelli deboli della catena, subiscono la conseguenza di questo disastro ambientale.
Castellammare....... città meravigliosa! Mare, monti, collina, terme, scavi, isole
Castellammare....... città sfortunata! Con le sue enormi difficoltà a rendere tutti i suoi tesori una risorsa!
Il suo dramma la vivibilità, la viabilità, i servizi e prima su tutto il lavoro. I cumuli di spazzatura non possono essere il biglietto da visita. I cittadini, i pensionati, sono all'esasperazione........necessita una soluzione; è inconcepibile che non si riesca a risolvere.
Il sindacato dei pensionati vigilerà con attenzione l'evolversi di questa vicenda, non escludendo, qualora essa dovesse perdurare, di intraprendere qualsiasi azione politica e legale a tutela dei pensionati e dei cittadini tutti.
Le Segreterie:
SPI FNP UILP
Il Capo della Mobile nella bufera dopo le accuse di Lo Russo
Un poliziotto scaltro ed astuto, uno dei migliori secondo il PM anti camorra Raffaele Cantone. Eppure, dal racconto del boss pentito Salvatore Lo Russo emerge un quadro assolutamente trasversale della figura del capo della Squadra Mobile Vittorio Pisani. All'indomani del blitz contro la rete di usura e camorra che aveva in mano i ristoranti della Napoli bene, sui giornali vengono pubblicati i verbali in cui il potente capo clan di Miano parla ai pm del capo della Mobile. Il poliziotto che arrestò il boss dei Casalesi Antonio Iovine, secondo Lo Russo metteva al corrente il clan della periferia nord di tutto quello che riguardava “indagini ed agguati” nei confronti del suo sodalizio criminale. Pisani secondo il collaboratore di giustizia sarebbe più pericoloso di centinaia di camorristi messi assieme, ma ad inchiodare il Capo della Mobile ci sono le intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso che Pisani avrebbe avuto cinquecentomila euro per l’acquisto di una casa dal suo amico Marco Iorio, l’imprenditore che avrebbe riciclato i soldi della camorra nei ristoranti del Lungomare. Accuse inquietanti, che lasciano provocano un vero e proprio terremoto negli uffici della Questura di via Medina: mentre il ministro Maroni e il capo della Polizia Manganelli esprimono piena fiducia in Pisani, a capo della Squadra Mobile arriva Andrea Curtale, 43enne di Anzio già vice di Pisani durante l’arresto di Iovine e promosso nel gennaio scorso primo dirigente del commissariato di Castellammare di Stabia.
Aumentano i cumuli di rifiuti e le polemiche
E’ una città allo stremo quella che si presenta in questi giorni a turisti e residenti che si avventurano a Castellammare di Stabia. Cumuli e cumuli di spazzatura su entrambi i lati delle strade che ammontano a circa 700 tonnellate e che aumentano di giorno in giorno senza risparmiare zone in cui sono presenti scuole, ospedali , piazze e strutture ricettive. Domenica scorsa il sindaco Bobbio annunciò alla popolazione di aver individuato nei capannoni dove si produceva l’aranciata Faito un sito di stoccaggio temporaneo per “parcheggiare” i rifiuti in attesa di soluzioni definitive. L’Arpac ha inoltre dato parere d’idoneità del sito previa la bonifica dall’amianto. Ne sono seguite aspre polemiche da parte dei residenti del rione Savorito che lamentano la scelta dell’amministrazione puntando l’accento su due considerazioni: la prima che quest’area temporanea di stoccaggio è stata individuata in un centro abitato e non, magari, in una zona più isolata che non avrebbe sortito lo stesso effetto, ed allo stesso tempo fanno presente che quella zona è una delle poche in città che osserva la raccolta differenziata, insomma come per dire: “invece di premiarci ci porta la spazzatura dell'intera città”?. Per questo motivo ieri hanno protestano fuori i capannoni per far sapere che daranno battaglia. Attualmente il sito dell'Aranciata Faito è stato messo in stand-by in attesa di risposte dell'Asl in merito ad eventuali rischi di epidemia. Ma i cittadini della zona sono avvertiti: in caso di parere negativo si comincerà a sversare nel sito.
venerdì 1 luglio 2011
Scene della lotta di classe a Castellammare di Stabia
Gli infallibili manager della cantieristica italiana fra i meglio pagati in Europa, i ministri italiani fra i migliori affaristi in circolazione, gli economisti che il mondo ci invidia, il governo in altre faccende affaccendato e tutti i falliti, i mediocri, gli sconfitti, i malcontenti che la manna non cada dal cielo e le siepi non producono salsicce, hanno determinato il declassamento italiano nella divisione internazionale del lavoro. Per avere un'idea: ogni scalino in questo ambito equivale ad un gap di 10 anni. Senza che nessuno di essi perdesse l'appetito e il buonumore!
Nessuno si è dimesso perché cosi fan tutti. Nessuno presenta i rendiconti come vuole la costituzione italiana. Anzi per quadrare la quadra hanno presentato un "Piano industriale" di ...distruzione dell'Industria!
La risposta a questa provocazione è stata immediata e a tratti furibonda. In prima fila i cantieri di Sestri e Castellammare dove si sono distinti per combattività gli operai precari dell'indotto stabiese, esasperati dal fermo degli impianti e dell'incipiente disoccupazione. Ad essi si sono affiancati tutti i cantieri italiani e il giorno 3 Giugno, con una pantomima di quarta serie fra il ministro e l'A.D. Fincantieri, il piano è stato ritirato mentre tutto lo stato maggiore responsabile dello sconquasso è rimasto al proprio posto di comando.
Finito in precedenza a sud della Padania, Genova un suo ruolo in concomitanza con la sconfitta della Padania forza-leghista alle elezioni amministrative.
Castellammare resta in bilico tra assistenzialismo e problema di ordine pubblico.
Castellammare è Fincantieri recita uno slogan. Ma Fincantieri non si sente affatto Castellammare. Il cantiere navale è chiuso e la sirena che si sente suonare è posticcia. Nulla è dato sapere di manutenzione ai macchinari e impianti. Non si vede un cane circolare sul piazzale. Ancora oggi, dopo aver avvelenato i pozzi, l'attuale classe dirigente, merce governo, regione e parti sociali, per ignavia ( e conclamata incompetenza ) non ostacola ma asseconda l'avanzare di un cavallo di Troia carico di nuovo buco di bilancio e lo smantellamento del cantiere di Castellammare.
Di più. La Fincantieri, abbandonato ogni aplomb istituzionale, discrimina la città e i suoi lavoratori negando ad essi l'utilizzo della sede sindacale per il necessario esercizio informativo e di collegamento anche istituzionale, il democratico presidio degli impianti.
Castellammare è Castellammare se saprà aggregare tutte le forze per la buona battaglia e diradare la nube nera che si addensa sulla città, se saprà dare rappresentanza alla comunità cittadina che vuole vivere di onesto lavoro, se saprà spezzare la catena di incompetenza, mala amministrazione e malaffare che soffoca l'economia popolare.
Il cantiere navale e la città non sono un tutt'uno. Ma ad ogni passo della loro storia non sono essi a dover essere all'altezza degli uomini ma viceversa.
Nessuno si è dimesso perché cosi fan tutti. Nessuno presenta i rendiconti come vuole la costituzione italiana. Anzi per quadrare la quadra hanno presentato un "Piano industriale" di ...distruzione dell'Industria!
La risposta a questa provocazione è stata immediata e a tratti furibonda. In prima fila i cantieri di Sestri e Castellammare dove si sono distinti per combattività gli operai precari dell'indotto stabiese, esasperati dal fermo degli impianti e dell'incipiente disoccupazione. Ad essi si sono affiancati tutti i cantieri italiani e il giorno 3 Giugno, con una pantomima di quarta serie fra il ministro e l'A.D. Fincantieri, il piano è stato ritirato mentre tutto lo stato maggiore responsabile dello sconquasso è rimasto al proprio posto di comando.
Finito in precedenza a sud della Padania, Genova un suo ruolo in concomitanza con la sconfitta della Padania forza-leghista alle elezioni amministrative.
Castellammare resta in bilico tra assistenzialismo e problema di ordine pubblico.
Castellammare è Fincantieri recita uno slogan. Ma Fincantieri non si sente affatto Castellammare. Il cantiere navale è chiuso e la sirena che si sente suonare è posticcia. Nulla è dato sapere di manutenzione ai macchinari e impianti. Non si vede un cane circolare sul piazzale. Ancora oggi, dopo aver avvelenato i pozzi, l'attuale classe dirigente, merce governo, regione e parti sociali, per ignavia ( e conclamata incompetenza ) non ostacola ma asseconda l'avanzare di un cavallo di Troia carico di nuovo buco di bilancio e lo smantellamento del cantiere di Castellammare.
Di più. La Fincantieri, abbandonato ogni aplomb istituzionale, discrimina la città e i suoi lavoratori negando ad essi l'utilizzo della sede sindacale per il necessario esercizio informativo e di collegamento anche istituzionale, il democratico presidio degli impianti.
Castellammare è Castellammare se saprà aggregare tutte le forze per la buona battaglia e diradare la nube nera che si addensa sulla città, se saprà dare rappresentanza alla comunità cittadina che vuole vivere di onesto lavoro, se saprà spezzare la catena di incompetenza, mala amministrazione e malaffare che soffoca l'economia popolare.
Il cantiere navale e la città non sono un tutt'uno. Ma ad ogni passo della loro storia non sono essi a dover essere all'altezza degli uomini ma viceversa.
Calciomercato Napoli: Pandev vice Lavezzi? Rosati firma, Silvestre più di un’idea
Dopo un lungo tira e molla in serata arriva la firma di Antonio Rosati, il portiere, oramai ex Lecce, ha risolto le incomprensioni legate all'ingaggio e domattina dovrebbe firmare l’accordo per le prossime tre stagioni. Ai
salentini andranno 3,3 milioni di euro.
Per la difesa un rinforzo potrebbe venire da Catania, Bigon infatti sembra aver chiesto a Lo Monaco il solido e sempre positivo Silvestre per aumentare la stazza dell’attuale retroguardia. L’Interesse del Napoli per Matias è confermato dallo stesso dg etneo “Dopo Thiago Silva è il difensore più forte della A. Per lui trattiamo con diversi club, e il Napoli lo stima: fossi in altri club non me lo lascerei scappare”.Il caso Hamsik e la vicenda Inler monopolizzano l’attenzione del calciomercato ma in casa Napoli si lavora alacremente per consegnare a Mazzarri i rinforzi giusti per completare un organico già altamente competitivo ma bisognoso di una ulteriore dose di qualità per non sfigurare in Champions League e ripetersi in campionato.
Radiomercato lancia l’ultima esaltante idea per l’attacco azzurro, in attessa di un vice Cavani (Trezeguet?), potrebbe arrivare un vice Lavezzi e perchè no un vice Hamsik per la sua grande predisposizione al sacrificio. Stiamo parlando di Goran Pandev, l’attaccante macedone spesso decisivo nell’economia del gioco di Mourinho e dato stranamente in partenza dall’Inter di Gasperini.
L’ex Lazio non è brillantissimo in zona gol ma è perfetto nell’economia del gioco di squadra non risparmiandosi in fase di ripegamento oltre ad avere un grandissima duttilità tattica che gli permette die esser utilizzato all’occorrenza anche tra i quattro di centrocampo. L’ostacolo maggiore attualmente è l’ingaggio del giocatore ma Napoli può esser una chance importante e potrebbe valer la pena fare un sacrificio.
Il commissario dell’Agcom è socio del boss?
Antonio Martusciello era in rapporti con i fratelli Iorio, accusati di camorra. Nell’inchiesta anche il capo della squadra Mobile di Napoli e l’ex capitano della Nazionale Cannavaro
Tra i soci di Marco Iorio, per la gestione dei ristoranti, figurano anche alcuni politici, tra cui Francesco Maione, ex deputato di Forza Italia, e Antonio Martusciello, uno dei sei commissari dell’Agcom ed ex viceministro dei Beni culturali. Lo scrive il gip nell’ordinanza.
MARTUSCIELLO E CANNAVARO - ‘I fratelli Iorio – si legge nel documento – hanno fatto ricorso a soci di capitale che, attraverso l’acquisizione di quote societarie, hanno versato liquidita’ nelle casse del gruppo. Tra essi figurano i noti politici Francesco Maione ed Antonio Martusciello nonche’ il celebre calciatore Fabio Cannavaro i quali hanno complessivamente acquisito all’epoca il 20 per cento di quote della proprieta’ del Regina Margherita di Napoli’. Lo stesso Cannavaro, interrogato dai pm, ha confermato questa circostanza: ha detto infatti di non conoscere gli altri soci della societa’ di Marco Iorio ‘se non Martusciello, che pero’ mi pare sia subentrato successivamente’.CHI E’ IORIO – Marco Iorio, l’ imprenditore ritenuto dagli investigatori amico e socio in affari del calciatore Fabio Cannavaro, è accusato di essere a capo di un’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, al trasferimento fraudolento di valori, alle false comunicazioni sociali e alla corruzione di pubblici ufficiali. Avrebbe impiegato nelle sue attività denaro del boss del quartiere Santa Lucia Mario Potenza e dei suoi figli, nonche’ due milioni di euro versati dall’ ex capoclan Salvatore Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia.
I soldi, secondo gli investigatori, provenivano soprattutto dall’ usura. Nel decreto di sequestro, emesso dal gip Maria Vittoria Foschini, sono contenute anche alcune intercettazioni telefoniche che provano l’ attività usuraria dei Potenza. Parlando con un imprenditore che non riusciva a saldare un debito, Salvatore Potenza lo minacciava così: ‘Ti devo levare tutti i denti da bocca… Allora, io non voglio sentire niente. Digli a quel bastardo di tuo figlio che, dove lo vedo lo vedo, lo mando all’ospedale. Dove vedo a tuo figlio, lo devo fare a pezzi’. Iorio è sfuggito alla cattura perché si trova all’estero: secondo l’agenzia di stampa Radiocor l’imprenditore, sospettato di aver avuto rapporti con il clan dei Lo Russo, si troverebbe a Miami assieme con il calciatore Fabio Cannavaro. I due in Florida gestiscono un ristorante.
I soldi, secondo gli investigatori, provenivano soprattutto dall’ usura. Nel decreto di sequestro, emesso dal gip Maria Vittoria Foschini, sono contenute anche alcune intercettazioni telefoniche che provano l’ attività usuraria dei Potenza. Parlando con un imprenditore che non riusciva a saldare un debito, Salvatore Potenza lo minacciava così: ‘Ti devo levare tutti i denti da bocca… Allora, io non voglio sentire niente. Digli a quel bastardo di tuo figlio che, dove lo vedo lo vedo, lo mando all’ospedale. Dove vedo a tuo figlio, lo devo fare a pezzi’. Iorio è sfuggito alla cattura perché si trova all’estero: secondo l’agenzia di stampa Radiocor l’imprenditore, sospettato di aver avuto rapporti con il clan dei Lo Russo, si troverebbe a Miami assieme con il calciatore Fabio Cannavaro. I due in Florida gestiscono un ristorante.
DI CHE PARLIAMO? – E’ una inchiesta dai grandi numeri quella condotta dalla Dia e dai pm Sergio Amato e Enrica Parascandolo sfociata oggi nel sequestro dei locali e di beni per 100 milioni di euro e nell’esecuzione di 15 ordinanze di custodia. Ma soprattutto una indagine dai risvolti clamorosi sotto il profilo istituzionale perche’ coinvolge uno degli investigatori piu’ noti e stimati della polizia, protagonista di eclatanti operazioni, soprattutto contro i clan della camorra. Per Vittorio Pisani, capo della squadra mobile, il giudice per le indagini preliminari Maria Vittoria Foschini ha disposto infatti il divieto di dimora a Napoli con l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio. Avrebbe svelato a uno dei principali indagati, Marco Iorio, al quale è legato da rapporti di amicizia, l’esistenza dell’indagine avviata dalla procura di Napoli sul riciclaggio e il reinvestimento dei capitali illeciti.
FUGA PER OCCULTAMENTO – Una fuga di notizie che avrebbe consentito a Iorio, descritto come un imprenditore borderline, e a Bruno Potenza (nella casa del padre di quest’ultimo furono rinvenuti 8 milioni di euro in contanti) di occultare all’estero parte del tesoro e di programmare la vendita a prestanome delle societa’ di ristorazione. Per i magistrati, Pisani era perfettamente consapevole del fatto che i locali servivano al reimpiego delle ingenti somme di denaro derivante dalla commissione di reati. Sullo sfondo il rapporto tra il dirigente della Mobile e il boss di Secondigliano Salvatore Lo Russo, suo confidente, al cui clan era riferibile parte del riciclaggio. Nell’illustrare i particolari dell’operazione il procuratore Giovandomenico Lepore non ha nascosto la sua amarezza. Ha parlato di ‘vicenda dolorosa’. ‘Mi dispiace, Vittorio Pisani – ha detto il procuratore – era anche un amico, lo conosco dai tempi in cui stavo in Tribunale e alla Procura generale. E’ un personaggio noto e che si fa voler bene, ha arrestato latitanti del calibro di Iovine e Russo’. La misura cautelare – ha spiegato il capo della procura – non impedira’ comunque a Pisani di svolgere il lavoro di poliziotto in una citta’ diversa da Napoli.
IL POLIZIOTTO E IL BOSS – Il capo della Squadra Mobile, Vittorio Pisani informò l’imprenditore Marco Iorio dei due esposti anonimi giunti in Questura, secondo i quali il funzionario aveva acquistato una casa nel quartiere Vomero con denaro in parte fornito dall’imprenditore, aveva dato all’amico suggerimenti per trasferire i soldi in Svizzera e addirittura aveva mandato alcuni suoi uomini a scortarlo durante il trasferimento. Lo ribadisce il gip nella misura cautelare commentando un’intercettazione tra Bruno Potenza e la commercialista Maddalena Plancqueel, a sua volta arrestata, nella quale la donna chiede: ‘Quindi Pisani e’ gia’ stato chiamato, Bruno?’. Potenza conferma e la commercialista chiede: ‘Per i rapporti che aveva?’. Lui chiarisce: ‘Nooo. Come ti sei comprato questo? Come ti sei comprato questo? Cioe’ lui dice: questo ha detto che tu hai avuto 500.000 euro di prestito da Marco (Iorio, ndr) per comprarti questa casa. E lui ha detto: no! Io mi sono comprato questo facendo il mutuo e tutte queste belle cose qua. E mi ha menzionato pure a me: non lo conosco, insomma lo conosco e non lo conosco. Insomma queste cose qua, me l’ha detto stamattina Marco in palestra… che comunque e’ malament’ e che se ti incontri e’ mal’acqua! Mo incominciano le indagini su di noi. Quindi mettiamo piano piano, il tempo lo teniamo comunque’.ANCORA PIU’ ELOQUENTE – Il gip definisce ‘ancora piu’ eloquente’ la conversazione captata due giorni dopo nell’auto di Iorio tra l’imprenditore e la moglie: ‘Gli indagati, solitamente prudenti nel parlare al telefono, dimenticano invece ogni accorgimento in auto lasciandosi andare a commenti sollevati sul fatto che per fortuna erano stati avvisati in tempo e che percio’ potevano tutelarsi evitando di parlare al telefono e ‘mettendo le carte a posto”. Iorio: ‘Ma poi se abbiamo saputo questo fatto gia’ siamo fortunati che l’abbiamo saputo prima, no?’. Moglie: Bravo, comunque ti tuteli. Bravo, proprio per tutelarci… Se non lo sapevamo, bello e buono pigliano e vengono… Stavamo ancora sopra all’ufficio, parlavamo dentro ai telefoni… facciamo questo, facciamo quest’altro. Allora l’abbiamo saputo? Mettiamo le carte a posto…’.Iorio: ‘Vittorio (Pisani, specifica il gip) ha detto: metti le carte a posto! Siamo andati a vedere le carte e comunque ci stanno dei buchi’. Quindi un passaggio sugli esposti anonimi. ‘Perche’ quelli hanno fatto un esposto che Vittorio… che io gli ho prestato i soldi a Vittorio per comprarsi una casa…una denuncia anonima’.
IL MINISTRO E IL CAPO DELLA POLIZIA - Stima e fiducia in Pisani sono state espresse dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni nel corso di una telefonata con il capo della polizia, Antonio Manganelli. Lo stesso Manganelli ha avuto parole di apprezzamento per il funzionario. ‘Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni dell’autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia ed i cui provvedimenti rispettiamo incondizionatamente’, ha affermato. ‘In questo momento – ha proseguito Manganelli – desidero mandare un abbraccio affettuoso alle donne e agli uomini della Squadra Mobile di Napoli che, a prezzo di enormi sacrifici personali e delle loro famiglie e pur in presenza di risorse umane e strutturali non sempre adeguate alle necessità, hanno ottenuto negli ultimi anni, proprio sotto la guida del dottor Pisani, risultati straordinari’. Il questore di Napoli Luigi Merolla ha gia’ designato il nuovo capo della Mobile partenopea: Andrea Curtale, dirigente del commissariato di Castellammare di Stabia. ‘Siamo addolorati e amareggiati ma nutriamo massima fiducia in Pisani e siamo sicuri che si riuscirà a chiarire le accuse che speriamo siano frutto di un equivoco’, ha detto il questore.
giovedì 30 giugno 2011
Truffa alla Pro Loco. In quattro intascavano 73mila euro
Truffavano denaro pubblico sottoforma di contributi per iniziative mai realizzate. E la somma intascata aveva ormai raggiunto la considerevole cifra di 73mila euro. Questo il giro d’affari di quattro persone di Sant’Antonio Abate, che, grazie a dei contributi comunali, erano riuscite a realizzare un sostanzioso interesse. I carabinieri di Castellammare di Stabia, su mandato della Procura di Torre Annunziata, hanno provveduto a notificare quattro avvisi di garanzia e contestuale conclusione delle indagini nei loro confronti. Le persone coinvolte sono: Ciro D’Antuono, classe 1959, Maria Rosaria Romano, classe 1967, Luigi D’Antuono, classe 1966 e Mario Coppola, classe 1961, tutti residenti nel comune di Sant’Antonio Abate. I quattro indagati sono ritenuti responsabili in concorso tra di loro del reato di malversazione ai danni dello Stato in quanto, con diverse condotte, avrebbero destinato somme di denaro stanziate per scopi istituzionali, nell’ambito della Pro Loco del comune abatese, verso interessi di natura privata, per un ammontare complessivo di circa 73 mila euro. Le operazioni non sono però sfuggite all’attenzione delle forze dell’ordine. Utili sono state le attività investigative coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, diretti dal procuratore Diego Marmo, che si sono sviluppate mediante un’incessante attività info investigativa la quale ha permesso di delineare un chiaro quadro probatorio che si è, poi, concretizzato nei provvedimenti notificati agli indagati.
La corsa del Sindacalaio
E' un po di tempo che per la città è partita una corsa sfrenata verso la sottoscrizione alla tessera sindacale cosa che può sembrare normale per certi aspetti, anzi per assurdo rafforzativa, perché ha voluto dire che il sindacato e vigile e presente. La cosa preoccupante sono i modi o quantomeno i tempi, la sottoscrizione sindacale ad una sigla o ad un'altra deve essere per natura una volontà del lavoratore, deve essere libera è spontanea, non si possono fare le corse ad esse per un tornaconto personale, non si può deviare la verità con la facile illusione che con l'iscriversi a uno o a un'altro potrebbe essere una forza maggiore per l'indotto ad una eventuale riapertura lavorativa in Fincantieri. Certo la normalizzazione del lavoro deve avvenire anche in questo per la piccola e media impresa purché sia chiara è trasparente, quella che il sindacalista no il sindacalaio dovrebbe fare per natura.
Il suo dovrebbe essere un compito al di sopra di ogni parte, il suo dovrebbe essere un ruolo che nella società moderna gli viene riconosciuto dalla rappresentanza come bene per il collettivo, il suo dovrebbe essere un ruolo di responsabilità al di là del fatto che sia o no un'iscritto. Insomma un sindacato.
Molte volte ho sentito qualche sindacalaio appropriarsi di meriti e di screditare l'uno o l'altro sindacalista, questo l'ho detto io e no l'altro, la medaglia e mia no sua. Io non giustifico nemmeno quel sindacalaio che nei suoi interventi tende sempre ha sottolineare che con i pattugliatori non ci sarà lavoro per i lavoratori dell'indotto, io gli faro sempre eco che se non c'era l'indotto tu ora dove eri?
Il sindacato delle responsabilità dovrebbe più che altro che puntare ai tesseramenti, dovrebbe puntare alla unità, ma no quella dei lavoratori perché e un fatto certo, ma quella degli obiettivi comuni no solo quelli dei lavoratori diretti ma anche quelli degli indiretti, quando dico ciò penso al lavoro che potrebbe scaturire dalla realizzazione del bacino di costruzione.
Allora miei cari Sindacalaii bisogna ritornare sui vecchi passi di quando si diceva in una sola voce no alla chiusura di Fincantieri ma vogliamo la realizzazione del bacino di costruzione. Invece di puntare alle tessere, puntiamo ai posti occupazionali ed al rilancio di un'itera area, sentire addirittura che in ogni piccola impresa dell'indotto si deve raggiungere il 51% è proprio il colmo della bassezza intellettiva del sindacalaio. Allora perché non puntare al contratto unico, perché non puntare alla riforma della legge 300 cosi si finisce con lo sciacallaggio che effettua l'imprenditore di turno nelle società di inferiore di numero di 15 dipendenti, che ancora oggi sta mietendo vittime.
Perché non fare questo è non mi dire che per fare questo ci vuole la tessera del lavoratore in cassa perché è una balla.
Il suo dovrebbe essere un compito al di sopra di ogni parte, il suo dovrebbe essere un ruolo che nella società moderna gli viene riconosciuto dalla rappresentanza come bene per il collettivo, il suo dovrebbe essere un ruolo di responsabilità al di là del fatto che sia o no un'iscritto. Insomma un sindacato.
Molte volte ho sentito qualche sindacalaio appropriarsi di meriti e di screditare l'uno o l'altro sindacalista, questo l'ho detto io e no l'altro, la medaglia e mia no sua. Io non giustifico nemmeno quel sindacalaio che nei suoi interventi tende sempre ha sottolineare che con i pattugliatori non ci sarà lavoro per i lavoratori dell'indotto, io gli faro sempre eco che se non c'era l'indotto tu ora dove eri?
Il sindacato delle responsabilità dovrebbe più che altro che puntare ai tesseramenti, dovrebbe puntare alla unità, ma no quella dei lavoratori perché e un fatto certo, ma quella degli obiettivi comuni no solo quelli dei lavoratori diretti ma anche quelli degli indiretti, quando dico ciò penso al lavoro che potrebbe scaturire dalla realizzazione del bacino di costruzione.
Allora miei cari Sindacalaii bisogna ritornare sui vecchi passi di quando si diceva in una sola voce no alla chiusura di Fincantieri ma vogliamo la realizzazione del bacino di costruzione. Invece di puntare alle tessere, puntiamo ai posti occupazionali ed al rilancio di un'itera area, sentire addirittura che in ogni piccola impresa dell'indotto si deve raggiungere il 51% è proprio il colmo della bassezza intellettiva del sindacalaio. Allora perché non puntare al contratto unico, perché non puntare alla riforma della legge 300 cosi si finisce con lo sciacallaggio che effettua l'imprenditore di turno nelle società di inferiore di numero di 15 dipendenti, che ancora oggi sta mietendo vittime.
Perché non fare questo è non mi dire che per fare questo ci vuole la tessera del lavoratore in cassa perché è una balla.
mercoledì 29 giugno 2011
Napoli, De Laurentiis dimostri di esser grande
L’ultima stagione, esaltante per gli azzurri, ha riportato Napoli nel gota del calcio dando la possibilità ai calorosi tifosi di riassaporare la suggestione della Champions League riaprendo il San Paolo per le big d’Europa. Il miracolo targato da Mazzarri e De Laurentiis ma sopratutto da un gruppo di giocatori ambizioso e coeso è però qualcosa di irripetibile e come succede spesso nel calcio confermarsi ad alti livelli è ancora più difficile che arrivarci.
Il patron ha annunciato un nuovo progetto di prospettiva ma adesso non bisogna illudere i tifosi ed esser chiari, chi sa qual è l’obiettivo per la prossima stagione? Quali sono i top player funzionali al progetto? In che modo si riuscirà a tenere a bada la serrata corte delle big d’Europa ai tre campioni in squadra?Riuscire a tenere alte ambizioni e anzi nutrire nuovi sogni di gloria è difficile e lo è ancor di più se si continua a ragionare da provinciale. Il Napoli in tal senso dovrà presto rimodulare il suo credo societario alzando il tetto salariale e sopratutto adeguandosi alle leggi di mercato permettendo ad ogni giocatore di gestire in proprio gli emolumenti derivanti dagli sponsor personali.Una grande società non può annunciare Criscito e poi lasciarlo andar via, non può tirare per le lunghe per Inler e riuscire a chiudere solo grazie al patto con il presidente Pozzo. La grana Hamsik sarà il primo vero banco di prova per il produttore cinematografico, la querelle Mazzarri infatti non ha nulla a che vedere per il giocatore, il tecnico livornese infatti non è patrimonio della società e una eventuale rottura non avrebbe portato grossi problemi al bilancio, lo slovacco si e tenerlo contro voglia farebbe solo perdere la sua quotazione.
Adesso pare che il Manchester City sia pronto a sferrare l’attacco a Lavezzi scelto da Mancini come reale alternativa di Sanchez per l’attacco. Il Pocho ha oltretutto una clausola rescissoria di 32 milioni di euro e nonostante l’ennesima smentita dai soliti microfoni di Radio Marte siamo sicuri che se l’argentino è entrato nelle grazie dello sceicco per De Laurentiis sarà difficile trattenerlo. Il mercato al momento ristagna, Vidal non arriverà, Santana vaglia nuove ipotesi e la Coppa America alle porte potrebbe esporre troppo i gioielli.
DeLa affila le unghie “Hamsik incedibile”
E’ forse la prima vera battaglia del presidente De Laurentiis, il principe dei procuratori, Mino Raiola, lo ha sfidato a duello per uno dei suoi gioielli e lui si è subito fatto trovare pronto alla guerra. Le parole di Hamsik di ieri, come scritto stamani, sanno tanto di strategia targata Raiola, le ambizioni dello slovacco si sono sostituiti ai mal di pancia di Ibrahimovic ma il discorso sostanziale è che ci sarà da lottare.
Il presidente del Napoli, per il momento senza nominarlo e dal microfono accomodante di Radio Marte lancia un avviso, Hamsik è merce cara e lo vendo solo per un’offerta che mi lasci senza fiato. Bene mossa ovvia e aspettata ma è soltanto il primo passo di una guerra fredda che si protrarrà per tutta l’estate e animerà le discussioni sotto l’ombrellone di tutta l’Italia pallonara.
Se Hamsik vuole andar via, De Laurentiis può chidere la luna? Conviene tenere un giocatore che non ha fatto mistero di voler conoscere nuovi lidi? I dubbi da parte rossonera sono poi relativi al valore assoluto del ragazzo. In molti infatti pur non discutendo le qualità del ragazzo non lo ritengono il rinforzo ideale per la Champions League. I rossoneri poi, non vorrebbero superare i 25 milioni di euro DeLa se ne aspetta almeno 35/40 chi vincerà?
Il patron oltretutto non scarica nemmeno il ragazzo nonostante qualche mugugno della piazza considera Hamsik un professionista serio oltre che un uomo “Marek è una persona perbene, che non ci ha creato mai un problema. E’ un ragazzo corretto, lui è davvero un professionista. Basta demonizzare. Ha dato ma nello stesso tempo ha preso molto dl Napoli: la sua professionalità, l’amore dei tifosi, la sua crescita. Spesso ci si è dimenticati della sua qualità, delle sue doti e della sua professionalità”.
La cessione comunque non è un ipotesi remota e De Laurentiis fa i momi di chi potrebbe sostituire il centrocampista slovacco in maglia azzurra. “Pastore non può sostituire Hamsik in quella posizione, mentre Sanchez è un altro tipo di giocatore. Comunque, se mai dovessimo ricevere e accettare una proposta indecente, arriverà qualcuno all’altezza.”
Rifiuti, Bobbio: al lavoro per individuare siti di stoccaggio da affiancare all’Aranciata Faito
Il sindaco di Castellammare di Stabia, on. Luigi Bobbio, al termine del Consiglio comunale per l’elezione del
presidente dell’Assise, ha incontrato una delegazione di cittadini in rappresentanza dell’area urbana interessata dal provvedimento di allocazione del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti cittadini presso la sede dell’ex stabilimento “Aranciata Faito”.
Nel corso dell’incontro, collaborativo e sereno, svoltosi alla presenza dei consiglieri comunali di maggioranza Antonio Alfano, Gaetano Cimmino, Aldo Esposito, Eduardo Melisse, Anna Scevola ed Enzo Ungaro, il sindaco, dopo aver ascoltato le ragioni dei cittadini, ha fornito loro chiarimenti, rassicurazioni e prospettive.
“La città soffoca sotto i rifiuti che giacciono per strada come conseguenza dell’ennesima devastante crisi del già precario sistema regionale e provinciale di raccolta e smaltimento dei rifiuti”, ha sottolineato il primo cittadino.
“Per mesi, siamo rimasti indenni da questa situazione ma, purtroppo, era inevitabile che toccasse anche a Castellammare di Stabia.
presidente dell’Assise, ha incontrato una delegazione di cittadini in rappresentanza dell’area urbana interessata dal provvedimento di allocazione del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti cittadini presso la sede dell’ex stabilimento “Aranciata Faito”.
Nel corso dell’incontro, collaborativo e sereno, svoltosi alla presenza dei consiglieri comunali di maggioranza Antonio Alfano, Gaetano Cimmino, Aldo Esposito, Eduardo Melisse, Anna Scevola ed Enzo Ungaro, il sindaco, dopo aver ascoltato le ragioni dei cittadini, ha fornito loro chiarimenti, rassicurazioni e prospettive.
“La città soffoca sotto i rifiuti che giacciono per strada come conseguenza dell’ennesima devastante crisi del già precario sistema regionale e provinciale di raccolta e smaltimento dei rifiuti”, ha sottolineato il primo cittadino.
“Per mesi, siamo rimasti indenni da questa situazione ma, purtroppo, era inevitabile che toccasse anche a Castellammare di Stabia.
Ci aspettiamo, comunque, da un’ora all’altra, che la situazione generale si sblocchi e che la nostra città venga finalmente assegnata a una discarica ove poter conferire i rifiuti indifferenziati.
In estrema sintesi, va chiarito che nell’individuazione del sito di stoccaggio provvisorio (che, per sua natura, è temporaneo) non c’è stata alcuna volontà di penalizzare i residenti della zona, tanto più alla luce del fatto evidente che si tratta di un’area ‘virtuosa’, nella quale è alta la percentuale di differenziata.
Tuttavia, sulla città e su cittadini, incombe un dovere generalizzato di solidarietà ed è per questa ragione che si è deciso di individuare un primo sito di stoccaggio provvisorio proprio all’Aranciata Faito”.
Il sindaco ha poi chiarito: “Questo non vuol dire che l’Amministrazione voglia avvalersi solo di questo sito. Al contrario, operata questa prima individuazione in via di assoluta emergenza,nella giornata di oggi (ieri, ndr) ho provveduto ad inviare una lettera all’Asl Na3 Sud, all’Arpac, alla Multiservizi, alla Prefettura di Napoli, alla Questura di Napoli, alla Procura di Torre Annunziata, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Presidenza della Regione Campania, per convocare una conferenza dei servizi decisoria per giovedì 30 alle ore 16, nel cui ambito adottare i seguenti provvedimenti: valutazione della situazione sanitaria in città al fine
di acquisire un giudizio definitivo dall’Asl se in città si versi o meno in concreto pericolo di epidemia; ottenere dall’Arpa Campania immediati sopralluoghi su almeno altri 4 siti cittadini per attestarne l’idoneità giuridico-strutturale ad allocare altri siti di stoccaggio provvisorio, in modo da sgravare l’Aranciata Faito e da aumentare la capacità di stoccaggio in vista di una crisi dai tempi comunque non prevedibili; che all’atto dell’accesso al sito dell’Aranciata Faito si è riscontrato, in concreto, l’esistenza, all’interno della stessa, con
precise responsabilità della curatela fallimentare, non solo di un’autentica discarica abusiva priva di ogni sicurezza per i cittadini, ma anche di un grave problema di amianto con connessi, perduranti e risalenti nel tempo gravi rischi per la salute dei residenti”, ha continuato Bobbio.
“A questo proposito, ho preso impegno con i rappresentanti dei cittadini che non solo ci stiamo adoperando per individuare, come detto, nuovi e diversi siti di stoccaggio provvisorio da affiancare a quello dell’Aranciata Faito, ma anche di utilizzare il sito in questione solo nella parte non interessata dalle fonti di inquinamento
pre-esistenti, provvedendo contestualmente, da un lato, all’avvio immediato delle attività di rimozione della discarica abusiva e dell’amianto in danno della curatela, e – dall’altro – all’adozione degli ulteriori interventi di messa in sicurezza del sito dell’Aranciata Faito nella porzione dichiarata agibile, così come prescritti dall’Arpac prima di procedere allo stoccaggio”.
“Ho altresì chiarito che questo percorso è operativo nella misura in cui e fino a che l’Asl non dovesse dichiarare la sussistenza di una emergenza igienico-sanitaria in città perché, se ciò dovesse accadere,
a quel punto sarei comunque costretto ad adottare una ordinanza igienico-sanitaria con efficacia immediata riguardante, ferma restando la ricerca di siti ulteriori, l’immediata apertura del sito dell’Aranciata Faito e rinvio dell’esecuzione alle competenti autorità.
Il sindaco ha poi chiarito: “Questo non vuol dire che l’Amministrazione voglia avvalersi solo di questo sito. Al contrario, operata questa prima individuazione in via di assoluta emergenza,nella giornata di oggi (ieri, ndr) ho provveduto ad inviare una lettera all’Asl Na3 Sud, all’Arpac, alla Multiservizi, alla Prefettura di Napoli, alla Questura di Napoli, alla Procura di Torre Annunziata, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Presidenza della Regione Campania, per convocare una conferenza dei servizi decisoria per giovedì 30 alle ore 16, nel cui ambito adottare i seguenti provvedimenti: valutazione della situazione sanitaria in città al fine
di acquisire un giudizio definitivo dall’Asl se in città si versi o meno in concreto pericolo di epidemia; ottenere dall’Arpa Campania immediati sopralluoghi su almeno altri 4 siti cittadini per attestarne l’idoneità giuridico-strutturale ad allocare altri siti di stoccaggio provvisorio, in modo da sgravare l’Aranciata Faito e da aumentare la capacità di stoccaggio in vista di una crisi dai tempi comunque non prevedibili; che all’atto dell’accesso al sito dell’Aranciata Faito si è riscontrato, in concreto, l’esistenza, all’interno della stessa, con
precise responsabilità della curatela fallimentare, non solo di un’autentica discarica abusiva priva di ogni sicurezza per i cittadini, ma anche di un grave problema di amianto con connessi, perduranti e risalenti nel tempo gravi rischi per la salute dei residenti”, ha continuato Bobbio.
“A questo proposito, ho preso impegno con i rappresentanti dei cittadini che non solo ci stiamo adoperando per individuare, come detto, nuovi e diversi siti di stoccaggio provvisorio da affiancare a quello dell’Aranciata Faito, ma anche di utilizzare il sito in questione solo nella parte non interessata dalle fonti di inquinamento
pre-esistenti, provvedendo contestualmente, da un lato, all’avvio immediato delle attività di rimozione della discarica abusiva e dell’amianto in danno della curatela, e – dall’altro – all’adozione degli ulteriori interventi di messa in sicurezza del sito dell’Aranciata Faito nella porzione dichiarata agibile, così come prescritti dall’Arpac prima di procedere allo stoccaggio”.
“Ho altresì chiarito che questo percorso è operativo nella misura in cui e fino a che l’Asl non dovesse dichiarare la sussistenza di una emergenza igienico-sanitaria in città perché, se ciò dovesse accadere,
a quel punto sarei comunque costretto ad adottare una ordinanza igienico-sanitaria con efficacia immediata riguardante, ferma restando la ricerca di siti ulteriori, l’immediata apertura del sito dell’Aranciata Faito e rinvio dell’esecuzione alle competenti autorità.
Ho dato garanzie, comunque, ai residenti circa le temporaneità dello stoccaggio e la sua totale messa in sicurezza con l’utilizzo di una superficie messa a norma e di cassoni impermeabili, in cui i rifiuti saranno stoccati, con l’utilizzo di enzimi e di coperture tali da isolarli dall’esterno. Si tratterà, per assurdo, da
tempo, dei primi rifiuti sicuri parcheggiati in quell’area e non più di quell’autentica discarica abusiva che c’è stata fino ad oggi e che noi immediatamente rimuoveremo.
tempo, dei primi rifiuti sicuri parcheggiati in quell’area e non più di quell’autentica discarica abusiva che c’è stata fino ad oggi e che noi immediatamente rimuoveremo.
Sono sicuro, anche in vista della costruttività e della cordialità dell’incontro, che ancora una volta i cittadini della cd periferia sapranno rispondere all’appello della città in maniera costruttiva ed avendo fiducia negli impegni che ho preso da persona abituata a mantenerli, consapevole inoltre che il problema non sarà certamente addossato soltanto sulle loro spalle”, ha concluso Bobbio.
martedì 28 giugno 2011
Hamsik gela Napoli “il Milan una svolta”
Galeotta fu l’intervista a “Pravda”: è il caso del centrocampista slovacco Marek Hamsik, che rivela per la prima volta uno scenario finora soltanto ipotizzato circa il suo futuro lontano dal Napoli.
“Interesse del Milan? Mi hanno elogiato Galliani e Allegri. Sarebbe una svolta nella mia carriera. Sono giovane, ma al momento non ho vinto nulla. Nè il campionato e nè una coppa, direi che è ora di iniziare a vincere. De Laurentiis non vuole cedermi? Sì, è vero, ma nulla è certo. Con lui parlo spesso, è divertente e generoso. Per qualsiasi cosa possiamo parlare direttamente con lui”
Nonostante la qualificazione in Champions League dei Partenopei, ed il grande entusiasmo della piazza, Marechiaro vuol lasciare il club Azzurro, ritenendo che il suo ciclo sia ormai terminato, anche se la sua intenzione è comunque di restare in Italia, dove abita con la sua famiglia, perchè conosce la lingua e perchè ha ormai costruito una reputazione importante nel nostro calcio dopo sette anni di attività, fra Brescia e Napoli.
Dietro l’angolo, poi, vi è la sua prossima destinazione, ossia il Milan, che nelle parole di Adriano Galliani e del tecnico Massimiliano Allegri, lo hanno elogiato e gratificato notevolmente, e l’approdo a Milano rappresenterebbe una grande svolta per la sua carriera, anche se il presidente napoletano Aurelio De Laurentiis non sembra avere alcuna intenzione di cederlo, nonostante dalla sua cessione potrebbe ricavare introiti preziosi da reinvestire sul mercato per rafforzare e completare l’organico: soltanto una cifra realmente importante potrebbe fargli cambiare idea, anche in prospettiva di un’eventuale sostituzione “forzata” di Marechiaro.
Intanto l’arrivo dello svizzero Inler dall'Udinese, sarebbe sempre più probabile, anche se per ora il presidente Aurelio De Laurentiis dichiara di aver incontrato il presidente Pozzo dell’Udinese soltanto per festeggiare il suo compleanno, in barca a Capri nello scorso weekend.
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