FOTO DI STABIA

sabato 4 dicembre 2010

Beni culturali, Bobbio e Coppola: 1,8 mln euro per chiesa S. Maria



C'è anche la chiesa Con cattedrale di Santa
Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia tra gli
interventi inseriti nello schema di decreto del presidente del
Consiglio dei ministri per la ripartizione della quota dell'otto per
mille Irpef devoluta alla diretta gestione statale per il 2010, nella
categoria “Conservazione dei beni culturali”.

All'Istituto religioso andranno oltre un milione e ottocentomila euro
per il consolidamento statico e restauro conservativo della cappella
di San Catello.
“Intendiamo ringraziare l'on. Gioacchino Alfano per l'attenzione
mostrata nei confronti del territorio di Castellammare di Stabia”,
hanno dichiarato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio,
 e l'assessore comunale ai Beni culturali, Antonio Coppola, “e per
l'impegno profuso nel valorizzare e difendere un bene
storico-architettonico, come la Concattedrale di Santa Maria Assunta e
San Catello, di straordinario valore per la comunità dei fedeli
stabiesi”.

Stabia porto in piena crisi...

-29/11/2010 - Cosi titolavano i giornali. Napoli, l'Authority: "Presto un Piano per Castellammare"

-30/11/2010 - Castellammare di Stabia: Porto, in arrivo un piano.

Finalmente nella serata dello stesso giorno con botti di champagne e sorrisi stampati in faccia, si vede la fine di un  incubo che dura da sette anni, per quei rimanenti 17 portuari di Stabia porto.Ma la loro felicità e breve. Si perché l' incubo ora si sta trasformando in Odissea, il giorno seguente si sente

-01/12/2010 - Castellammare - Crisi lavoro, gli operai di Stabia Porto e la riconversione del porto commerciale

La verità è che a Dicembre finirà il sostegno al reddito per i 17 operai.Tra le tante situazioni lavorative difficili a Castellammare di Stabia vi è quella dei lavoratori di Stabia Porto. A dicembre, per loro, termineranno le erogazioni di sostegno al reddito, mentre ancora incerto è il loro futuro occupazionale. Lunedì nel consiglio comunale ci sarà anche questa argomentazione, dove quei 17 si aspettino il rinnovo di un sindaco che già  in precedenza confermava la sua totale solidarietà a Stabia porto. Ma oltre a tutta questa solidarietà verso una Castellammare operaia, quei piani saltati e la famosa riconversione, quei stabiesi che tribolano già da sette anni che se ne fanno? Anche Stabia Porto associata a tutte quelle realtà produttive hanno bisogno di certezze, sono stanchi delle sole chiacchiere. Ad oggi, però, nessuna certezza è ancora emersa per questi operai.

"Pompei crolla. Come l'Italia"

Il patrimonio culturale italiano e il suo stato di degrado e di abbandono in un lungo articolo dell’Independent. 
L’Italia sta cascando a pezzi. “Il suo patrimonio culturale senza prezzo sta lentamente ma integralmente scivolando e lo stato di abbandono del famoso sito archeologico è una metafora del declino della nazione. Pezzi che cascano dal Colosseo di Roma, la inevitabile decadenza di Venezia: il mondo guarda con ansia se questa rovina possa essere in qualche modo arginata. Pochi 831 222Italy Pompeii Collapse.sff.standalone.prod affiliate.58 Pompei crolla. Come lItaliapaesi al mondo hanno un così ampio patrimonio culturale ed archeologico come l’Italia, ma gli esperti avvertono: pochi paesi li maltrattano come l’Italia”: paroledure.
PATRIMONIO CULTURALE –L’attacco, eloquente, è dell’Independent, il giornale inglese che hainterrogato una serie di storici dell’arte e dottiitaliani sullo stato del nostro patrimonio artistico e paesaggistico in lento ed inesorabile declino, secondo le analisi. “Erano anni che gli storici lamentavano lo stato di abbandono del sito archeologico a sud di Napoli” quando nel novembre scorso la splendida casa dei Gladiatori di Pompei è venuta giù. Vecchia di 2000 anni, non ha retto. “Uno scandalo mondiale”, ha scritto la Repubblica, biasimando il governo conservatore di Silvio Berlusconi per il taglio dei fondi, e per aver posto personaggi“incompetenti” nei posti di sorveglianza del patrimonio culturale italiano: “Per ‘persone incompetenti’, si intende Sandro Bondi, il ministro dei Beni Culturali italiani”. Ma non c’è nulla di cuisorprendersi, dicono gli esperti: “Le rovine non sono affatto tenute in buono stato: è un miracolo che non siano venute giù tutte insieme, e da parecchio tempo”, secondo Andrea Carandini, un archeologo di fama mondiale che è consulente del ministero dei Beni Culturali. “Persino alcuni membri del governo erano allarmati: Roberto Cecchi, sottosegretario del ministero, aveva detto che ‘non c’è stata alcuna manutenzione continua ed efficace del sito archeologico”, scrivono dall’Inghilterra.
POMPEI, E NON SOLO – Insomma, tutti lo sapevano e nessuno agiva. “E non è solo Pompei a cadere a pezzi”. Le pietre che cadono dal Colosseo? La Domus Aurea di cui è crollato il soffitto? “Gli esperti dicono inoltre che lo stato del Palatino, dove gli antichi imperatori avevano la loro dimora, è sempre più preoccupante”, secondo l’Independent. E il giornale inglese si rivolge ai membri dell’opposizione per capirci qualcosa: per Giovanna Melandri, già ministra nei governi di D’Alema, è colpa di Berlusconi, che ha definanziato il programma di recupero nazionale dei beni culturali predisposto dagli esecutivi di centrosinistra. Ma ci sono altri problemi: uno, ad esempio, è il management. Per un docente dell’università la Sapienza di Roma, sentito dal media inglese, “avere milioni di visitatori all’anno che calpestano Venezia e Pompei, è già di per se un problema”: a parlare è Clementina Panella, archeologa. Così, l’Independent elenca tutte le vertenze sui beni culturali per ora irrisolte: “Venezia? Sta sprofondando nell’Adriatico. Roma? Il Colosseo e gli altri monumenti che ogni anno attraggono milioni di turisti stanno cadendo a pezzi. A Milano? C’è il Duomo da restaurare, e non si sa chi metterà i soldi: forse i privati. Ancora, a Firenze Italia Nostra ha di recente denunciato all’Irish Times che ‘nella galleria degli Uffizi alcune stanze sono sporche, puzzano, e dal pavimento piove”. Per finire, ildisastro di Pompei, che è sotto gli occhi di tutti.

Napoli , bimbi malati di Aids senza cure: scaduto il contratto dei medici

NAPOLI  - Scade il contratto al medico «precario» e restano, in sostanza, senza assistenza cinquanta bambini malati di AIDS. Succede a Napoli, nel Policlinico, dove da due mesi non è stato sostituito il medico che si occupata del day Hospital e degli interventi domiciliari. Il risultato è che, per farsi curare, i bambini, in gran parte napoletani, sono costretti a ricorrere al ricovero urgente. «Una situazione drammatica - sottolinea il responsabile del Centro di riferimento per l’Aids pediatrico, Alfredo Guarino - è impensabile poter continuare ancora così». 

Non e solo impensabile ma improponibile che in una struttura come il Policlinico esiste il precariato sui bambini. Che già il fatto che siano bambini è grave ma lo diviene ancora di più per il fatto che siano malati di un male senza appartenenza. Non possiamo accettare la deviante che da due mesi non si sostituisce un medico che si occupava del day Hospital.Questo fatto grave se ne deve fare carico il Policlinico, perché allora non allungare il contratto del medico precario?
Non dimentichiamoci che il Policlinico e il centro di riferimento per l'AIDS pediatrico.

Prigioniero della burocrazia. La verità mi fa male, lo so......

Salve amici,
in questi giorni sono accadute cose nuove, e direi molto interessanti, ma partiamo dalla mia situazione.
Se avete visto gli ultimi video, il servoscala è infattibile per ragioni di spazio, poi mi ha scritto il Consigliere Regionale Anna Petrone, anch’ella diversabile, a cui avevo segnalato il caso, ha lavorato in silenzio e senza clamore mettendomi in contatto diretto con l’I.A.C.P. di Napoli. La novità, a loro dire, è che non si può fare nemmeno l’ascensore, o meglio modificarlo, addirittura nemmeno quello esterno, ma in ogni caso non ci sarebbero i fondi. L’impressione è che non vogliano complicarsi la vita e spendere troppi soldi.
Veniamo al titolo di questa nota: stamattina sono stato ad un incontro in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, sono intervenuto presentato dalla presidente, e mia cara amica, dell’Associazione L’Aliante, Patrizia De Filippo. Ho esordito dicendo che non sono un politico, fortunatamente, e quindi parlo in maniera diretta, poi ho corretto l’Assessore Romano che ha definito mondiale il problema sociale della disabilità (frase poi negata), le ho ricordato che in Germania il fatto non sussiste, un mondo per noi utopico. Ho parlato di come è stata sospesa l’assistenza domiciliare, di come noi disabili paghiamo il parcheggio a Castellammare, tutto, come detto da lei stessa, per motivi burocratici, ma anche di come in tre giorni fu organizzato il concerto di Gigi D’Alessio o come si sta addobbando la città per il Natale. Tutto ciò accade perché i politici devono fare ciò che porta voti, tagliando anche fondi più necessari. Ho chiuso dichiarandomi deluso dalla manifestazione, vista la sola presenza di disabili ed addetti ai lavori, delle belle parole e della pochezza di fatti.
Manco avesse parlato il diavolo! Mi sono ritrovato, insieme all’Aliante, attaccato dalla Romano e da due responsabili dell’Ambito 14. L’Assessore ha parlato della strumentalizzazione fatta da un consigliere comunale troppo “promettente”… a just moment… mi sono perso qualcosa? Chi sarebbe costui? Magari gli chiedo un posto per mio fratello, a sto punto si salvi chi può!
Dovevamo dire che tutto va bene e siamo felici e contenti? Cantare e ballare allegramente? Un grave attacco alla democrazia, il rifiuto a confrontarsi sui problemi tangibili, il solito buonismo ipocrita che rovina l’Italia!




                                                                                                                             Paolo Schettino

venerdì 3 dicembre 2010

A Gennaio partono i corsi di formazione

 A gennaio partiranno i corsi di formazione professionale per i lavoratori che si trovano in cigo, attraverso l'ente proposto Un-impresa, l'equivalente di Confindustria per i piccoli imprenditori.

Quindi confermando oltre alla presenza attiva e non solo di parte nella riunione del 18/11 Un-impresa conferma la sua attivazione verso l'integrazione al reddito. I corsi non saranno fini a se stessi ma saranno fonte di specializzazione per le varie professionalità dei lavoratori in cigo del settore metalmeccanico, ad affiancare in questo progetto c'è solo il Consorzio Gefa.

 La stessa società che già in precedenza aveva dato il suo impegno verso i suoi lavoratori prima di tutti i processi che ci sono stati, firmando un patto di continuità anche per l'anno 2011, con i suoi rappresentanti aziendali per Cisl- Fim , RSU Fincantiere e la RSA.


Muovendosi bene oltre alla Regione e attingendo dai i panieri di Fondo Impresa, Un-impresa con Gefa stanno dando quella svolta che questo settore in questa città necessita.Dando anche una risposta politica a quella politica che non c'è. Voglio tranquillizzare i vari lavoratori che questi corsi non sono come quelli che la Giunta Bassolino a concesso ai lavoratori della Fiat, dove si e subito il dietro front con l'IRPEF, questi saranno veri e propri processi di specializzazione. Dove il singolo lavoratore andrà a mantenere la propria professionalità.

Castellammare, dopo le ronde la sagra deL "FOUCARACCIO"

Castellammare- Niente minigonne, nè partite di calcio per strada, no ai fuochi in piazza, in attesa dei falò dell'immacolata che da anni sono metà fra tradizione ed "illegalità". Il Falò della Vigilia dell’Immacolata rappresenta una tradizione paesana che avviene da tantissimi anni.
Il simbolo del falò o in dialetto "fuocaraccio" è quella di far fuggire le tenebre per far posto alla stagione della luce, ottenuta tramite il fuoco, purificatore e rigeneratore, che distrugge ciò che è vecchio e crea ciò che è nuovo, trasformando in materia.
I “sarmenti” delle vigne, i rami degli alberi, i tronchi disboscati, utilizzati per il falò, una volta dati alle fiamme, ritornano nei campi sotto forma di cenere, ricca di potassio e molto utile al terreno, in origine questo era un rito pagano atto nel fecondare la terra con aspersione di cenere sacra, ricavata dalla fanova benedetta, è quindi, nell’usanza di accendere i fuochi, una perfetta simbiosi tra natura e cultura, tra fede religiosa e rispetto delle coltivazioni agricole.
L’accensione dei "fuocaracci" era un rito pagano, divenuto poi una tradizione cristiana in onore dell’Immacolata Concezione; i contadini intendevano così ringraziare la Madonna per il raccolto e per la fertilità del terreno. Secondo una credenza popolare, quella dell’accensione del falò, ricorda la Madonna che asciuga i panni lavati del Bambin Gesù, e la vigilia comportava il digiuno “per penitenza”, sotto forma di privazione del cibo per una migliore aspettativa di fede. Oggi in pratica con l'avvento di Bobbio, la nostra tradizione viene modificata, niente più i fuochi nei quartieri, e la giunta prima fa le ronde e poi trasforma letteralmente solo per quei pochi il nostro stare insieme in "sagra popolana" creando un fa bisogno di spendere.E cosi mettiamo gli stendi in villa comunale per far arricchire chi già lo è.Facciamo i falò sull'arenile dove un pugno di volontari lo a riqualificato, ma veramente, dove prima regnava il caos ora c'è la pace. Allora caro Bobbio o la devo chiamare "luigino" come la chiama qualche sindacalista o qualche membro del Comitato Operaio Stabiese, e si oramai il primo si e trasferito a Marghera per prendersi la trasferta e il secondo e diventato il c'era una volta. Ma la realtà e che quest'anno non solo la beffa della crisi occupazionale   e il tasso di disoccupazione al 32%, ma anche la modifica delle nostre tradizioni. MA!!
A in ultimo qualche stendi per i disoccupati no...

Il Falò della Vigilia dell’Immacolata rappresenta una traIl Falò della Vigilia dell’Immacolata rappresenta una tradizione paesana che 

giovedì 2 dicembre 2010

Castellammare, dopo lo stop alle minigonne arrivano ronde di volontari e "sportello denunce"

- Dopo il regolamento per la sicurezza e il decoro cittadino, che ha fatto discutere per i divieti a minigonne e vestiti succinti e alle bestemmie, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, vara un'ordinanza per istituire le «ronde cittadine». Il provvedimento dell'amministrazione comunale lancia le «Associazioni di cittadini, che dispongano di Osservatori volontari (cosiddette 'ronde') per la segnalazione agli Organi competenti - tramite uno "sportello" aperto dal Comune - di eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana, o ingenerare situazioni di disagio sociale».

«Il provvedimento sindacale - è scritto nella nota del Comune - che si ispira al Testo unico degli Enti locali e ai decreti Maroni del 2008 e del 2009, che definiscono gli ambiti della sicurezza urbana e individuano i poteri di prevenzione e repressione affidati ai sindaci, è motivato dalla «necessità di prevenire e contrastare, nel territorio comunale, situazioni urbane che, essendo di degrado ed isolamento, favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi; oppure che si traducono in comportamenti illeciti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e lo sversamento dei rifiuti; o che - ancora - concernono l'abusivismo commerciale, l'illecita occupazione di suolo pubblico e l'intralcio alla viabilià». 

Anche quest'ordinanza, come la precedente, è stata emanata su conforme proposta dell'assessore alla Legalità e alla sicurezza, Luigi Mamone, e sarà comunicata alla Prefettura di Napoli.

Intanto, sono stati contattati i rappresentanti di sette associazioni cittadine già dotate di personale potenzialmente destinabile al progetto di collaborazione per la sicurezza cittadina. Sono: Associazione nazionale Carabinieri Italia, Associazione Protezione Verde pro natura, Associazione nazionale Marinai d'Italia, Associazione nazionale Combattenti guerra liberazione, Associazione Combattenti e reduci, Associazione ecologica culturale Protezione verde e Associazione Reparto operativo soccorso Stabia.

Pompei, crollano altri pezzi degli scavi. Giù due muri

Sono crollati altri due muri all'interno dell'area archeologica di Pompei. La notizia è stata confermata dal sindaco di Pomepi, Claudio d'Alessio. Dalle prime informazioni ad andare giù due muretti della lunghezza complessiva di due metri. Il primo è avvenuto in via Stabiane mentre il secondo cedimento si è verificato nel Lupanare Piccolo.
In entrambi casi si tratti di muri senza affreschi anche se la Soprintendenza sta valutando i casi. Il cedimento sarebbe conseguenza della pioggia abbondante caduta negli ultimi giorni.

La nota della Soprintendenza. «Stamane, tra le 7 e le 7,30 si è verificato il cedimento per un altezza di circa 2 metri e per una larghezza di circa tre metri della parte superiore del muro grezzo in opera incerta divisorio tra i civici 1 e 2 della reg. VII, ins. 2, lungo la via Stabiana. La zona è stata immediatamente transennata e si stanno già mettendo in atto i primi interventi». Lo comunica una nota della soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei. «Contestualmente -si legge ancora nella nota- è stato rilevato anche il cedimento della parte superiore della parete d'accesso di un piccolo ambiente laterale di servizio della casa detta del lupanare piccolo (Reg. IX, ins.5, nr.16), chiusa al pubblico. Anche in questo caso si sono immediatamente posti in opera gli interventi del caso. Le cadute di tali parti murarie vanno verosimilmente riportate alla perdita di coesione della malta antica che le legava a seguito delle martellanti piogge di questi giorni».

«Si tratta di episodi possibili - dichiara la Soprintendente Jeannette Papadopoulos- nel corso
della vita di uno vasto sito archeologico di 2000 anni, soprattutto in condizioni climatiche come
quelle di questi giorni e che non devono generare alcun allarmismo nè generare casi sensazionalistici».
Ieri c'è stato il crollo di un muretto grezzo di sei-sette metri nel giardino della Casa del Moralista mentre il 6 novembre scorso ci fu il cedimento della Schola Armaturarum.

Vergognoso!!!!!!

mercoledì 1 dicembre 2010

Via Madonna delle Grazie, la battaglia continua (povere macchine)

Piogge e Voragini in via Schito

Come è vera e rispecchia sinteticamente la realtà in cui viviamo, quella descritta dal Sig. Di Martino nella mail inviata al v/s sito. Purtroppo vi segnalo le condizioni molto precarie della via schito, dove, le recenti piogge hanno determinato la formazione di buche non più misurabili a centimetri. 
La circolazione in tale strada, in direzione di Pompei, avviene con forti rallentamenti dell'andatura veicolare , dovuti all'"attraversamento" delle voragini createsi.
Inevitabilmente si crea una enorme coda di auto provenienti dall'Annunziatella e da via Napoli, con i disagi che si immaginano.Ma i disagi maggiori avvengono tra le 7.50 alle 9.30, quando in questa fascia oraria le povere mamme accompagnano i propri figli a scuola.Non vi dico quante volte vengono inzzupate d'acqua dal transito delle autovetture, in base al fatto delle strade piene di buche. Anni addietro, via Schito, dopo anni di perenni dissesti, venne, all'improvviso, asfaltata. 
Tutti si meravigliarono, dopo anni di incuria, ma il chiarimento venne subito dopo : Il Sindaco veniva ad inaugurare una scuola elementare. Rinnoverei l'invito al Sig. Sindaco, nel caso dovesse passare da quelle parti, di pubblicizzare l'eventuale sua presenza.

martedì 30 novembre 2010

Fincantieri, Bobbio:basta ambiguità dell'Azienda sul sito di Castellammare

In risposta della fumata nera che c'è stata l'altro giorno di Bono all'incontro al ministero dello Sviluppo Economico, con.Sacconi, abbiamo chiesto al sig. Sindaco Luigi Bobbio cosa ne pensasse.
"Fincantieri e l'amministratore delegato Bono ci dicono, una volta per tutte, che intenzioni hanno sul cantiere di Castellammare di Stabia. La risposta a questo interrogativo è diventata ormai irrinunciabile. Chiediamo chiarezza d'intenti e linearità di percorsi. Non si può continuare a far dichiarazioni di disponibilità e a prospettare un rilancio del cantiere all'interno di una politica industriale coerente senza però adottare nessuna iniziativa consequenziale con il fine proclamato, ma anzi lanciando segnali contrari".
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
"Castellammare ha bisogno di pace sociale, pace che conquista e si difende anche con la chiarezza dei comportamenti.Sappiamo tutti, a cominciare dagli operai del cantiere e del numeroso indotto, che il momento è assai difficile e il percorso arduo, e ognuno è disposto a fare la sua parte nella misura in cui possa continuare a fidarsi degli altri protagonisti della vicenda.In questa prospettiva, si manifestano invece di segno esattamente contrario iniziative aziendali assai opinabili, e certamente non coerenti con il fine dichiarato.Non si può infatti proclamare di volersi adoperare per il cantiere di Castellammare e poi non prospettare,oltre all'assegnazione dei due pattugliatori, alcuna distribuzione ulteriore delle commesse,fosse pure di un troncone. Così come non si può pensare che le ditte dell'indotto possono essere incentivate a siglare l'accordo sulla cassa integrazione per i dipendenti,la dove fincantieri le taglia sistematicamente fuori dai lavori nei cantieri del centro est,avvallando di fatto i comportamenti di una dirigenza locale che, forse, prosegue proprie finalità. Ne si può pensare, nella suddetta prospettiva, che siano incentivati alla sottoscrizione dell'accordo sulla cassa integrazione iniziative come quella di intimare alle ditte dell'indotto stabiese di portare i loro materiali e le loro attrezzature fuori dal sito di Castellammare, con ciò autorizzano il timore di una prospettiva industriale del tutto disinteressata al rilancio dell'attività dello stesso cantiere",ha continuato Bobbio.
"Credo, fermamente, che sia arrivato il momento di affermare alcuni concetti molto chiari. Nessuna tattica potrà essere elaborata o attuata sulla pelle dei cittadini di Castellammare e dei suoi operai.Non vogliamo tattiche e non consentiremo a nessuno di farne.Continuo a credere nella buona fede e nella bontà degli intenti  del management Fincantieri, ma è arrivato il momento di manifestarli con gesti concreti. Non voglio che l'irresponsabilità di qualche dirigente di secondo livello possa mettere a rischio la pace sociale della mia città, e chiedo alla dirigenza nazionale di lanciare segnali chiari e concreti nella direzione opposta. Si sta lavorando molto tenacemente nella direzione che dovrebbe portare alla realizzazione del bacino di costruzione a Castellammare, e l'intensità di questo lavoro deve indurre la dirigenza nazionale di fincantieri a concreti segnali di attenzioni nei confronti della struttura di Castellammare e dei suoi lavoratori.Tutto quello che si sta facendo in questo senso muove esclusivamente per la salvaguardia dell'occupazione a Castellammare di Stabia, ma se questo non dovesse essere un intento condiviso è arrivato il momento di dire con grande chiarezza che, almeno per quanto mi riguarda, le mie intenzioni si muovono esclusivamente nell'interesse dei lavoratori, e non intendo attivarli o continuare ad attivarmi se questo non dovesse essere un interesse condiviso da tutti.In pochi mesi, siamo riusciti a creare sinergie mai viste prima, e a raggiungere importanti risultati intermedi.Ora è il momento che tutti escano allo scoperto", ha concluso il sindaco Bobbio.

Discariche a cielo aperto




Dopo il decreto sull'emergenza rifiuti adattato dal Governo Italiano nei giorni scorsi, anche a Castellammare di Stabia arriva l'esercito per rimuovere dalle strade cittadine circa 300 tonnellate di rifiuti. Come ci documenta l'ufficio stampa del nostro comune. Bellissima cosa, anche perché i residenti di quelle strade invase all'inverosimile dai rifiuti sono stati molto civili nel non protestare. Visto è considerato che a Castellammare la tassa dei rifiuti è stata aumentata e con l'aggiuntiva per chi fa la raccolta differenziata c'è il premio che da quest'anno pagheremo un'altra tassa sulla differenziata. Proprio bello!! pero perché, c'è sempre un pero, il sig. sindaco Bobbio non si dimentichi delle piccole discariche a cielo aperto tipo via cupa san marco.
Mentre i politici stanno cercando posti dove versare i rifiuti, a Castellammare di Stabia  una strada è diventata una discarica a cielo aperto. A Via Cupa San Marco la situazione è diventata insostenibile. Alcuni abitanti del strada affermano che molte volte hanno visto gabbiani sopra la munezza mangiare allegramente.
Ecco, perché noi da buoni cittadini paghiamo la TARSU e quella per la Differenziata, anche perché differenziata avrebbe voluto dire risparmiare. Allora il nostro sig. sindaco che fa nella periferia? Prima permette le discariche a cielo aperto e poi li tassa di più. Invece di tassarci  maggiormente visto e considerato che la crisi economica si sta mangiando la nostra città incentivi anche nelle strade centrali la differenziata.

lunedì 29 novembre 2010

L'industrializzazione

in riferimento al video c'era una volta il quartiere,3

Al caro Sindaco Bobbio, sono un cittadino che ogni mattino esce per accompagnare i figli a scuola e dopo a lavoro cercando di non rompere l'auto.
Lei che è il Capo dell'Amministrazione di questa Città eletta dai cittadini come me che credevano di vedere una città al passo con il mondo e non come ultima!!!!


Lei non può essere cieco, a Castellammare in periferia non c'è una strada che non abbia una buca ogni 50 metri, invito gli organi preposti ufficio tecnico ecc. a venire in via Schito,Fossa della luna, Pioppiano e Ponte persico ma anche in tutte le strade adiacenti ci sono buche che sono sicuramente altamente pericolose per auto e pedoni i quali in questi giorni visto che i marciapiedi sono in fase di essere completati sono costretti ad impegnare la strada per raggiungere la meta prefissata,si perché le auto ne fanno da parcheggio.

Mi domando ma cosa ci vuole ad impegnare le forze dell'Amministrazione Comunale per otturare le buche al meglio in questo momento di emergenza evitando immagino tutti i permessi e la burocrazia del caso. Per non parlare della segnaletica!

Caro Sindaco, spero che per Natale invece delle luminare ed addobbi ai stabiesi facci trovare tutte le buche otturate al meglio sicuro dell'impegno dell'Amministrazione auguro un Felice Natale e Buon Anno

in riferimento al video c'era una volta il quartiere,2

Complimenti x il video. Io in quella periferia ci abito,( Moscarella ) e tra: la strada chiusa di fronte al megastore- megatraffico Expert (altra nota dolente) causa il raddoppio della ferrovia Circumvesuviana, la strada chiusa al Ponte Persica (ma da quanto sono iniziati i lavori???? anzi quando finiranno???)), il sotto passaggio all'altezza del Parco Sant'Agostino aperto ad una sola direzione ( basterebbe buttare giù quelle 4 mura lato Annunziatela x aprirlo in entrambi i sensi di marcia, cosi' facendo si snellirebbe e di non poco il traffico di tutta la zona), il manto stradale che in confronto a buche il miglior formaggio svizzero arrossisce, mi sento un cittadino di serie C (e m'aggi "trattat"). Erbacce, rifiuti, carcasse d'auto e chi più ne ha più ne metta (ma non fatelo x favore, è un modo di dire)....."Sindaco" (o chi per lui)," questa periferia ospita migliaia di famiglie, e basterebbe un po' d'impegno da parte Vostra per ridarle decoro e dignità".........uno dei cittadini delusi dall'amministrazione comunale!!!!!

Colmi