FOTO DI STABIA

sabato 15 gennaio 2011

L'interessante intervista a Vogliamo Stabia Provincia



  • Il vostro gruppo o la pagina di facebook di fondo quale ideale si è posto o obiettivo si pone?

"Il nostro gruppo si prefige l'obiettivo di promuovere iniziative , idee e qualsiasi contributo utile , valido a voler istigare nella gente e nella locale classe politica il rilancio di Castellammare di Stabia , che a nostro avviso ha risorse tali da poter aspirare ad un ruolo ben più importante nella ribalta nazionale , rispetto a quello degli ultimi 100 anni ossia di Città della Provincia di Napoli. "


  • Perché eliminando gli eventuali preamboli siete risultati fastidiosi per il primo cittadino?

" Perchè probabilmente al primo cittadino o a chi gestisce il suo profilo pubblico su Facebook , non è andato giù che si potesse minare una sua idea proponendo in alternativa , al posto di una becero hotel nella storica Reggia di Quisisana una Università Pubblica degli Studi di Stabia , che a nostro avviso potrebbe essere una mossa sensata e strategica in ottica di rilancio futuro della nostra bella città . Altre ipotesi non ne facciamo poichè potremmo cadere nell'inesatezza o considerati in malafede cosa che assolutamente non è in essere , ma di certo ci sembra dai discorsi e dalle opere del nostro Sindaco che si stia lavorando per rendere Stabia sempre più succube della Città di Napoli anzichè renderla indipendente dalle sorti della città Partenopea , probabilmente non è stato digerito il nostro dissenso totale a questa politica di assoggettazione" 


  • La media del vostro gruppo è gestita da giovani o pure.....

" Si siamo tutti giovani professionisti e studenti , che possono ritenersi completamente APOLITICI." 


  • Quali tipi di domande vi ponete oggi su Castellammare, e la questione lavoro come la vivete?

" Le domande che ci poniamo su Castellammare di Stabia sono : perchè non si sfruttano le risorse di Stabia ? Perchè non si investe nelle grandi opere ? Perchè Stabia deve diventare il porto turistico di altre Città e non può puntare a brillare di luce propria ? La situazione dell'occupazione attualmente è difficile come in tanti comuni del Sud , credo che per tanti giovani Stabiesi sia quasi inimmaginabile trovare lavoro nella propria città."


  • L'operato che il sindaco ha fatto da quando si è insediato risulta soddisfacente, è se lo fosse perché?

" In termini di legalità e sicurezza , sembra che la situazione sia migliorata dal suo insediamento ed invitiamo il Sindaco ad incrementare sempre di più questo fattore che è importante . In termini di prospettiva futura e rilancio della città ci sembra che si stia facendo ben poco , non ci sembra neanche che venga presa in considerazione l'ipotesi di creare e sfruttare risorse IMPORTANTI per le generazioni presenti e future. Ci piacerebbe vedere opere importanti utili a voler degnamente rivalutare la nostra comunità come la costituzione dell'università nei plessi della Reggia di Quisisana e della ex cirio , un museo archeologico o contemporaneo nel ex palazzo del fascio. Bisogna dar spazio alla cultura nella nostra città e non solo."


  • Perché Stabia provincia è l'università a Castellammare?

"Noi riteniamo che nell'ottica nazionale e storica Stabia meriti di essere provincia , potremmo partire dal fatto che a differenza di tanti altri comuni della nostra regione Stabia vanta un numero di popolazione considerevole oltre al fatto che a fronte di tutte le difficoltà che attualmente ci sono al Sud , nella nostra città c'è un patrimonio industriale e turistico importante . Storicamente Stabia solo negli ultimi 150 anni è stata accomunata a Napoli mentre prima ha sempre brillato di luce propria , da non sottovalutare è stata la prima candidatura a Provincia, negli '30 insieme a La spezia , ma come spesso accade per le questioni relative al Sud , la candidatura della nostra città cadde nel dimenticatoio . Stabia provincia è importante perchè oltre i 70000 cittadini e più che ci rendono 6a città della regione per popolazione, ci sono altri potenziali 360000 abitanti , che poggiani sulla nostra città di circa 20 comuni diversi e sarebbe utile dare un servizio in termini di cura capillare della loclaità a tutta questa gente che non potrebbe altro che beneficiare da un nuovo centro amministrativo locale.Attualmente sul piano nazionale vi sono molte città che a nostro avviso ingiustamente hanno ricevuto questa onoreficenza , mentre Stabia che con la Fincantieri , le Terme, le sue industrie ecc.., senza dimenticare i nostri illustri concittadini passati e presenti che costituiscono un vanto per questa Regione viene lasciata nel dimenticatoio nell'ennesima volta ! La questione Università è da considerarsi una parte integrante di questo processo di ottimizzazione e crescita cittadina , senza dimenticare che un università aprirebbe circuiti economici , turistici e culturali di primissimo piano a differenza di un Hotel , senza dimenticare il giusto lustro che un servizio di rilievo nazionale darebbe alla nostra bella città i termini culturali,educazionali e occupazionali." 

La signora Adele Esposito chiede aiuto

venerdì 14 gennaio 2011

Ribaltamento a mare il governo si impegna



Dopo mesi, qualcosa torna a muoversi sul fronte del ribaltamento a mare di Fincantieri, il progetto che dovrebbe estendere lo stabilimento di Sestri Ponente sul mare, restituendo alla città le aree al di là della ferrovia, che oggi taglia a metà la struttura.
Ieri infatti c’è stato un incontro a Roma, uffici della presidenza del Consiglio, tra il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il sottosegretario Gianni Letta e i numeri uno del porto di Genova e di Savona, cioè Luigi Merlo e Rino Canavese.
Due i temi della discussione: ribaltamento a mare, ma anche piattaforma Maersk a Vado Ligure, il nuovo terminal container che la compagnia danese costruirà nello scalo commerciale di Savona.
Al centro dell’incontro, la questione dei finanziamenti: per il ribaltamento il governo deve onorare ancora l’impegno, preso dall’allora ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, di 90 milioni di euro necessari per approntare il ribaltamento vero e proprio - l’ammonontare complessivo è di 250 milioni di euro. Anche nel caso della piattaforma Maersk, il governo deve sbloccare i finanziamenti promessi per la realizzazione della struttura, che costa complessivamente 300 milioni di euro. La partita, a quanto trapela, è nelle mani di Letta: che avrebbe riconfermato l’impegno del governo per la realizzazione di queste due opere. Se sotto il profilo politico il segnale è importante - ancora bruciano le indiscrezioni sul piano segreto di Fincantieri per un possibile ridimensionamento di Sestri - per quanto riguarda invece la questione del finanziamento tutto è in sospeso. «Rimane da stabilire quale sarà il meccanismo di pagamento per queste infrastrutture» dicono fonti vicine alla questione. In pratica, spetterà a Letta riuscire a capire se e quanto il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, sarà intenzionato ad aprire i cordoni della borsa.

Commesse : Il settore petrolifero spinge i cantieri daewoo

Piattaforme offshore e navi per il loro supporto costituiscono circa la metà del portafoglio 2011 dei cantieri coreani Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering. La crescita dei prezzi per l’energia sta spingendo le multinazionali del petrolio ad aumentare la quota degli ordini per nuove strutture.
Al momento, il cantiere ha nel proprio portafoglio ordini per sei miliardi di dollari, ripartiti tra unità a supporto per le attività di perforazione, unità semi-sommergibili e piattaforme offshore. Quest’anno è previsto un aumento del petrolio, e questo creerà ulteriore domanda per le piattaorme offshore, destinate a operare principalmente in Brasile e nel Sud-Est asiatico. Già a dicembre Daewoo Shipbuilding contava di incassare, per tutto il 2011, ordini per 11 miliardi di dollari.

Viking Line ha ordinato un nuovo cruise ferry a STX Finland

L'accordo include un'opzione per una nave gemella. Il contratto avrà un valore di circa 240 milioni di euro

inforMARE - La società di navigazione finlandese Viking Line ha siglato un accordo con l'azienda navalmeccanica STX Finland del gruppo STX Europe per la costruzione di un nuovo cruise ferry con opzione per una nave gemella. Il contratto avrà un valore di circa 240 milioni di euro.

Il primo cruise ferry sarà costruito nel cantiere navale di Turku, al quale fornirà lavoro per circa 2.600 anni-uomo, e verrà consegnato all'inizio del 2013. La nave, che utilizzerà il gas naturale liquefatto quale combustibile, avrà una stazza lorda di 57.000 tonnellate, sarà lunga circa 241 metri, potrà ospitare 2.800 passeggeri e 200 membri dell'equipaggio e avrà un garage della capacità di 1.275 metri lineari per i veicoli pesanti ed un ponte dedicato alle autovetture di circa 500 metri lineari. (iM)

Passeggiata per Stabia

giovedì 13 gennaio 2011

Riunione indotto fincantieri.....

Stasera si è svolta una riunione tra gli operai dell'indotto stabiese su cosa bisogna fare dopo la concessione della cassa per l'anno 2011.
 Oltre al fatto che ancora si deve percepire la mensilità di Dicembre, è forse tutto avverrà la settimana prossima, noi dell'indotto che fine faremo? Ci vogliamo accontentare di questo contentino, della cassa?
No perché alla fine di che cosa parliamo? Ci rendiamo conto che quest'anno dobbiamo creare quei disagi tali per far si che parti la macchina Bacino?
Ecco queste sono, di media le domande che si sono fatte gli operai dell'indotto. Alla riunione oltre alla partecipazione della segreteria della Failms-Cisal è intervenuta anche tutta la Rsu Fincantieri. I contrasti tra loro ci sono stati perché ad alcune domande come quelle elencate, la Fiom prende una posizione iniziale diversa, ma poi sono venuti alla conclusione comune che le casse sono in via di discussione, i pattugliatori si faranno, il presidio dopo il varo del troncone sara di 110 unità per tutto febbraio è poi passerà a 60 è che non sarà per manutenzione ma per ristrutturazione.
Si ma alla fine l'indotto? 

MANNIELLO ANNUNCIA: «ACCORDO CHIUSO CON RIZZA»

Il patron parla di mercato e accoglie l'esterno che parla già da stabiese: «Era quello che volevo. Ora concentriamoci sulla salvezza».

Si realizza il sogno di Peppe Rizza e dei tifosi stabiesi. L'esterno siciliano tornerà a vestire la maglia gialloblè, come confermato dal patron Manniello in diretta su Metropolis TV: «Abbiamo raggiunto l'accordo per il ritorno di Rizza in maglia gialloblè. Tra domani e dopodomani formalizzeremo il tutto e daremo l'annuncio. E' un ritorno gradito dalla società e dalla piazza che accoglierà un giocatore che aveva già espresso ad agosto il desiderio di tornare e che ora lo fa con grande entusiasmo. Mercato? Quello attuale viene chiamato di 'riparazione', ma per quello che tecnico e rosa stanno dimostrando c'è davvero poco da riparare. Cercheremo solamente di ottimizzare. A Castellammare non arriveranno 'elefanti', ci muoveremo solo se sarà il caso, rispettando sempre le idee di Braglia che gode di tutta la nostra stima. Credo che ci sarà da lavorare di più in uscita».
Sempre durante la diretta, il giornalista Michele Imparato ospita anche la telefonata allo stesso Rizza che conferma a sua volta il suo arrivo: «Era quello che volevo da tempo, sono contentissimo. Torno a Castellammare dopo tre anni. In gialloblè ho trascorso dei bei momenti e già ad agosto avevo espresso il desiderio di tornare. A Pergocrema ho passato sei mesi molto positivi, il mister ha puntato su di me anche quando ero meno in forma permettendomi di giocare con continuità. Quando ho sentito che la Juve Stabia era interessata a me, ho fatto di tutto perchè l'accordo fosse trovato. Vengo con l'obiettivo di centrare la salvezza e magari provare a rimanere nei piani alti il più a lungo possibile».

Siamo stanchi,L'AREA STABIESE DEVE RIVIVERE

La gente è stanca della solita rimpastata che i politici con la RSU Fincantieri ci vuole dare, noi siamo stanchi di questi assistenzialismi chiamati cassa, noi siamo stanchi di questi passaggi tra Fincantieri e Regione sulla questione Bacino, noi siamo stanchi di subire i licenziamenti, noi siamo stanchi di vedere le nostre aree industriali dismesse ho avviarsi a questo progetto, Avis oggi, Fincantieri domani, noi siamo stanchi di vedere un patrimonio come le Terme di Stabia portarlo alla rovina , dove per assurdo Fiuggi con una sola fonte offre lavoro è sicurezza, è noi con più fonti non facciamo niente, siamo stanchi di vedere Stabia porto non partire quando un porto come il nostro altre cittadine alle falde del Vesuvio ci invidiano.
 Altro che piano industriale o riconversione che ci propongono con la costruzione nell'area ex Avis, questi ci portano alla desertificazione, noi siamo una città industriale e tale dobbiamo essere, noi non chiediamo niente di speciale, noi chiediamo il lavoro,la dignità e la sua NORMALIZZAZIONE!!!!!!!
Uniamo le nostre forze, Comitato operai stabiese, l'arenile, gli operai della Fincantieri,Avis,Terme,dell'indotto stabiese, della metalferr, i dosoccupati, Stabia porto, quelli dei grattini, quelli delle officine torresi, i commercianti, i pensionati, i politici e tutti quelli preposti per il lavoro.
Stabia deve rivivere.

mercoledì 12 gennaio 2011

Tutto quello che passa nel web tra Fiom e Premier

La leader della Cgil torna ad attaccare Fiat e governo  Camusso e Bersani: Berlusconi vergogna, invita la Fiat ad andarsene
Il testo dell'accordo di Mirafior
Fiom giudica come "gravissimo comportamento antisindacale" gli incontri che la Fiat sta avendo con gruppi di lavoratori a Mirafiori per spiegare l'accordo del 23 dicembre. Tensione all'arrivo di Vendola ai cancelli. 
  • Mai visto un Presidente del Consiglio così

  • Io sto con Torino... non me ne vado

  • "Fiat fa assemblee", rabbia Fiom. 

  • Berlusconi si augura "una conclusione positiva" sul caso Fiat

  • Fiat. L'analisi di Marco Revelli, sociologo

  • Vendola: referendum porcata 

  • NewsPolemica Bersani Renzi su Fiat e sul Pd

  • NewsCgil: Marchionne insulta, il governo fa il tifo 

  • NewsIl Governo tifa Marchionne? "Ridicolo"

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  • FotogalleryNichi Vendola, in visita ai cancelli di Mirafiori

  • Libero sfogo di un'operaio metalmeccanico




    E' inutile piangersi a dosso !!!! nessuno se ne fotte di noi nessuno si preocupa di noi se riusciamo ad arrivare alla fine dell mese dei sacrifici e salti mortali che facciamo per la nostra famiglia mi sono rotto il cazzo!!!!!! scendiamo in piazza!!! come anno fatto i russi, o i francesi mettiamo a ferro e a fuoco tutto!!!!!

    aaaa............. dimenticavo... noi siamo ITALIANI , popolo di VIGLIACCHI !!!!!!!...... FIFONI........CODARDI.........
    .
    GENTE che NON VALE NIENTE che si METTE LA CODA FRA LE GAMBE e INCHINA LA TESTA
    e non sa reagire PRIVA DI COGLIONI E ORGOGLIO, INCAPACE DI REAGIRE
    questo e solo questo siamo e QUESTO CI MERITIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!

    Gefa, corsi sono partiti

    Il primo corso per il gruppo Gefa è partito. Ieri presso la sede Gefa,in via Fondo d'orto, 5 dipendenti che attualmente si trovano in cigs, hanno iniziato un corso di 4 ore giornaliere per due volte alla settimana su un totale di 80 ore.
    L'introduzione è stata fatta dai due tecnici, operatori di unimpresa, quindi vi è anche una partecipazione della stessa dopo di che passera ad un personale più qualificato o prettamente specialzzato nel settore sicurezza lavoro della Regione Campania. 
    I primi 5 dipendenti ad infilarsi in questo faldone dei corsi è dipendente dell'azienda Gefa srl, stando ai piani organizzativi del gruppo man mano a questo faldone si dovranno accodare anche altri dipendenti, sia per la stessa Gefa srl che per le altre aziende del gruppo.
    Cosa ancor da chiarire da parte della Rsa del gruppo è la parte retribuzione, il restante - continuando- è molto positivo sia per quei dipendenti storici che hanno iniziato questo corso, si perché si tratti di personale anche quarantenne. Lo stesso continua, "la medaglia è fatta di due faccie"

    Spese natalizie. Bobbio: “Vergognosa strumentalizzazione politica”


    “Il semi-anonimo documento di chi, ancora sofferente per la bruciante sconfitta elettorale, mi accusa, non avendo nessun argomento serio, di aver sprecato denaro pubblico, per acquistare dei semplici e poco più che simbolici doni natalizi, sta solo a dimostrare che da certa gente ci divide innanzitutto un profondo abisso umano e culturale”.
    Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
    “Rammento, non certo a questi aridi detrattori, ma a chi avrà la pulizia mentale di volerne tenere conto, che della somma messa a bilancio per spese di rappresentanza, 2mila euro sono stati destinati all’acquisto di 15 presepi da me donati, a nome dell’Amministrazione, alle scuole elementari e medie pubbliche di Castellammare (dono oltremodo gradito); circa 6mila euro sono stati destinati all’acquisto di penne personalizzate con il logo e i colori della nostra città, dal ridottissimo valore commerciale ma finalizzate a testimoniare il senso di appartenenza alla nostra città, e infine circa 2mila euro sono stati destinati all’acquisto di panettoni e prodotti tipici offerti in dono, come mai accaduto prima, ai dipendenti comunali presenti alla cerimonia di auguri natalizi”, ha continuato Bobbio.
    “Faccio presente a costoro che il sindaco di Castellammare, per servire la sua città, ha rinunciato al prestigioso incarico di Capo di Gabinetto, non percependo più la relativa indennità, sta per perdere l’incarico di consulente gratuito di un Ministro, sta per perdere lo stipendio da magistrato, avendo così accettato, d’accordo con la sua famiglia, una drastica riduzione complessiva delle sue più che legittime entrate. Le penne sono state donate a tutti i consiglieri comunali, alla giunta, ai vertici delle forze di polizia cittadine che, finalmente affiancate da un’Amministrazione comunale palesemente schierata al loro fianco in maniera concreta contro ogni forma di illegalità e criminalità, cosi tanto stanno facendo con sacrificio e dedizione a nostro favore per il recupero della normalità cittadina, oltre ad alcune altissime autorità istituzionali. Per queste ultime, il dono ha voluto rappresentare un modo garbato e utile di ricordare, dopo anni di deserto e di miserie morali, che Castellammare di Stabia esiste, che sta tornando, finalmente, una città normale e che chiede, a buon diritto, attenzione e considerazione. Le rimanenti penne saranno destinate ad omaggiare personalità e autorità che vorranno presto visitare la nostra città. Non vale poi neanche la pena di commentare ancora una volta la miseria umana di chi, biecamente approfittando del suo ruolo di padrone di un partito politico, ha cercato di indurre, talvolta riuscendovi, i suoi consiglieri comunali al gesto più spregevole che possa caratterizzare una relazione umana: quello della restituzione di un semplice dono offerto con la mano tesa, lo sguardo limpido e il cuore aperto da una persona perbene ad un’altra persona perbene”, ha sottolineato il primo cittadino.
    “Comunque, tutto ciò posto, poche migliaia di euro spese correttamente per le ragioni suddette, pur non utilizzati, non avrebbero cambiato di un millimetro la posizione miseranda e straziata in cui mi è stato lasciato il Comune dalla precedente Amministrazione, e il furore isterico di esternazioni come quella odierna non servirà a salvare Vozza e i suoi tardi e stanchi epigoni dalla resa dei conti contabile, amministrativa e di ogni altra natura che da adesso rinvio alle prossime settimane. Vergogna!”, ha concluso Bobbio.

    La registrazione dei contratti di locazione online

    Sono più di otto milioni gli affitti registrati su internet, dove si possono versare anche le imposte dovute.
    Il servizio, gestito dall'Agenzia delle Entrate, è “Locazioni Web”, che permette un notevole risparmio di tempo.
    La procedura si può utilizzare operando dal sito dell'Agenzia, senza dover necessariamente scaricare e installare lo specifico software sul proprio pc, come avveniva in precedenza. Come si spiega in una nota dell'Agenzia, “questo nuovo prodotto consente di registrare i contratti compilando online i campi relativi al conduttore, al locatore, all'immobile e al canone di locazione. Per calcolare le imposte dovute, è invece sufficiente cliccare su un pulsante e inserire le coordinate del conto corrente bancario o postale sul quale l'Agenzia addebiterà l'importo”.
    Nella nota si sottolinea che “i vantaggi offerti sono numerosi: le registrazioni e i versamenti possono, infatti, essere realizzati direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato (per esempio il commercialista, i Caf, le agenzie immobiliari, le associazioni rappresentative dei proprietari e quelle degli inquilini)”.

    Oggi la registrazione dei contratti di locazione per via telematica richiede una sola operazione, mentre prima i passaggi erano quattro: andare all'ufficio locale per informarsi e prendere i moduli; andare in banca per il versamento; tornare all'ufficio per registrare il contratto; ritirare la copia del contratto registrato (dopo alcuni giorni).
    La registrazione telematica dei contratti di locazione e di affitto dei beni immobili e adempimenti ad essa connessi (richieste di pagamento per imposte dovute in relazione alle annualità successive alla registrazione, alle proroghe, alle risoluzioni e le cessioni alle denunce cumulative di contratti di affitto di fondi rustici) è possibile, come si accennava, in due modi"direttamente" col servizio telematico - "Entratel" - "Fisconline" a seconda dei requisiti posseduti per la trasmissione telematica delle proprie dichiarazioni fiscali oppure tramite un intermediario o un soggetto appositamente delegato i quali si avvalgono del servizio Entratel).

    Gli intermediari sono: le organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori maggiormente rappresentative a livello nazionale, firmatarie delle convenzioni nazionali stipulate; le agenzie immobiliari,  iscritte negli albi dei mediatori; le agenzie che svolgono, per conto dei propri clienti, attività di pratiche amministrative presso amministrazioni ed enti pubblici; gli iscritti all'albo professionale dei geometri.

    La registrazione telematica, si legge nella normativa, “può essere effettuata anche tramite soggetti, anche organizzati in forma associativa o federativa degli utenti, appositamente delegati e aventi adeguata capacità tecnica, economica, finanziaria e organizzativa. I possessori di almeno cento unità immobiliari sono obbligati alla registrazione telematica dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili: non possono, pertanto, avvalersi delle procedure tradizionali di registrazione”.

    Come si paga -  Per i contratti d'affitto registrati via Internet dal primo gennaio 2002 “le imposte di registro, di bollo nonché gli eventuali interessi e sanzioni dovuti per la registrazione e per tutti gli adempimenti ad essa connessi saranno versate tramite F24 online, predisposto automaticamente dal sistema, indicando all'atto dell'autenticazione del file contenente i contratti e le richieste di pagamento, le coordinate del conto corrente intrattenuto presso un istituto di credito convenzionato con l'Agenzia delle Entrate”.

    Riassumendo, il procedimento è il seguente (come si legge sul sito dell'Agenzia delle Entrate: riportiamo il testo in corsivo):
    Passo n. 1: Compilare i documenti
    Per presentare un documento in via telematica è necessario utilizzare un prodotto che consenta dicompilarlo in formato elettronico. L'Agenzia delle Entrate fornisce un apposito software di compilazione; è comunque possibile utilizzare qualsiasi prodotto disponibile sul mercato. In questo caso è necessario verificare la coerenza dei dati con le istruzioni dell'Agenzia per i vari modelli telematici, utilizzando la procedura di controllo che segnala immediatamente eventuali difformità.
    Passo n. 2: Preparare il file da inviare
    Completata la compilazione del documento, prima di procedere all'invio, è necessario aggiungere alcune informazioni che consentono di verificare la provenienza dei dati e di trasformare la rappresentazione dei dati stessi in modo che possano essere letti soltanto dall'Agenzia delle Entrate (autenticazione). A tal fine è necessario utilizzare un'apposita applicazione ("File internet" per gli utenti abilitati a Fisconline ed "Entratel" per gli abilitati al servizio).
    Passo n. 3: Inviare il documento
    Per inviare il file così preparato (autenticato) occorre accedere alla sezione Servizi per - Invio, allegare il file e premere il bottone OK. L'invio può ritenersi effettuato solo quando il sistema fornisce in risposta la pagina di conferma della trasmissione, che riporta anche il protocollo attribuito all'invio.
    Passo n. 4: Visualizzare e stampare le ricevute
    Per verificare l'esito della trasmissione, occorre accedere alla sezione Ricevute, dove per ogni invio effettuato è disponibile la relativa ricevuta. In particolare, per ogni documento trasmessotelematicamente e regolarmente acquisito dal sistema, viene predisposta una comunicazione di avvenuta presentazione. Se, invece, i dati trasmessi non sono corretti, il sistema produce una comunicazione di scarto. Gli utenti Fisconline possono visualizzare e stampare la comunicazione direttamente dal sito web. Gli utenti Entratel devono, invece, scaricare il file contenente le ricevute sulla loro postazione di lavoro ed elaborare il file con l'applicazione Entratel.

    Fiat, dubbi sulla data del referendum Poi la conferma: si vota da domani



    La Fim preoccupata che la macchina organizzativa non faccia in tempo


    Nell’inquieto conto alla rovescia per il referendum alle Carrozzerie di Mirafiori ieri c’è stato anche il giallo sulla data. A fine giornata è praticamente certo che si voterà domani e dopodomani come deciso dalle segreterie nazionali dei sindacati firmatari dell’accordo. L’indicazione ufficiale è attesa questa mattina. Ma rimane sullo sfondo la possibilità che tutto si sposti al 18 e 19, non a lunedì prossimo perché in quel giorno la fabbrica è di nuovo ferma per cassa. Per tutto il pomeriggio sono rimbalzate dalla commissione elettorale, riunita già di buon mattino, voci contraddittorie. 

    I 12 componenti - due per ciascuno dei sei sindacati - hanno anche votato e il fronte del Sì si è diviso: Fismic e Uilm per confermare il 13 e 14, Fim astenuta insieme alla Ugl - che poi in serata ha cambiato idea e ha riconfermato la data prevista -, Cobas contrari. Quindi 4 a 2. La Fiom si è astenuta perché non ritiene legittimo il referendum. Una situazione piuttosto confusa, anzi decisamente imballata, anche perché Uilm e Fismic davano per certo il 13 e 14 mentre gli altri rimandavano alla nuova riunione della commissione, stamattina alle 8,30, la decisione definitiva. Qual è stata la ragione del contendere? Che i componenti Fim, in particolare, non ritenevano che la complessa organizzazione del referendum - deve portare alle urne 5450 lavoratori - possa essere pronta per domani sera. Mancherebbero ancora elenchi, urne, scrutatori, seggi, spazi. 

    E allora ad Alberto Cipriani, responsabile Fim di Mirafiori, non appariva scandaloso ipotizzare un breve slittamento per gestire la vicenda al meglio. Ma nelle file degli altri sindacati firmatari si era sparso un dubbio: i giorni in più potevano avvantaggiare la Fiom con la sua capillare azione contro l’accordo. Durissimo il segretario Fismic, Roberto Di Maulo: «Ma che cosa vuole la commissione elettorale? Non ha alcun diritto di decidere la data del referendum, può solo decidere quella delle elezioni delle Rsu. La data l’abbiamo decisa a Roma il 28 dicembre noi delle segreterie nazionali firmatarie». 

    E anche sul testo della domanda da stampare sulla scheda - e che dovrebbe essere deciso stamattina - taglia corto: «Ci sarà scritto: “Volete approvare l’accordo del 23 dicembre 2010?”. Sì o No. Non è che ci vuole Dante per scriverlo». Senza dubbi anche Peverati della Uilm: «Quella è la data, se qualcuno ha dei mal di pancia non so che cosa farci». E a sera sulle titubanze organizzative Fim è arrivata la pietra tombale del segretario Bonanni: «Si vota domani e dopodomani». Ironico il commento di Airaudo della Fiom: «Mi pare che i promotori del referendum abbiamo qualche problema e qualche difficoltà con le prassi democratiche».

    martedì 11 gennaio 2011

    Fiat, Camusso: «Votare “no”, se vince il “sì” dobbiamo restare in azienda»

    Il referendum che deciderà il destino di Mirafiori è sempre più imminente. E in vista della consultazione di giovedì e venerdì sul futuro di Mirafiori, dal Salone dell'Auto di Detroit, Sergio Marchionne
    parla con chiarezza: se non ci sarà il 51% di sì la Fiat investirà altrove, le alternative sono molte, ovunque, Canada o Michigan per esempio. 

    Marchionne, «insulta ogni giorno il Paese», ha replicato oggi il leader della Cgil, Susanna Camusso, nella relazione introduttiva all'assemblea nazionale delle Camere del lavoro, accusando la Fiat di non rendere noti i dettagli del piano Fabbrica Italia. «La Fiat sbaglia tempo e sbaglia risposte e riduce i diritti dei lavoratori e la loro fiducia sulle prospettive», aggiunge Camusso, sottolineando «la debolezza industriale dell'azienda» e «il mistero che continua a circondare il piano Fabbrica Italia». «Se Fiat può tenere nascosto il piano è anche perché c'è un governo che non fa il suo lavoro ma è tifoso e promotore della riduzione dei diritti. È così tifoso - prosegue - che non ha il coraggio di vedere che quando l'amministratore delegato insulta ogni giorno il Paese non offende solo i cittadini e il Paese ma in realtà dice della qualità di governare e delle risposte che vengono date», risposte «sbagliate». 

    La Cgil ribadisce poi l'invito a votare no al referendum sullo stabilimento Fiat di Mirafiori ma se vincerà il sì va rispettato quel voto e trovato il modo di continuare a difendere i lavoratori dentro le fabbriche Fiat, ha detto inoltre Camusso, in una lettera sull'Unità di risposta ai delegati Fiom della Fiat. «Che la Cgil sia con voi e i lavoratori di Mirafiori e Pomigliano per tenere aperta la prospettiva di un cambiamento e che sia con voi nel dire no all'accordo voluto da Fiat e sottoscritto da altri - scrive - non vi è alcun dubbio. E non è certo solidarietà, ma la profonda convinzione che il modello Marchionne propone condizioni di lavoro che non vanno bene, sottrae diritti, mette in discussione la libertà dei lavoratori di essere rappresentati. No a quegli accordi è senza alcun dubbio il sentire di tutta la Cgil». 

    «Se dovesse prevalere il sì - sottolinea però Camusso - se venisse sconfitta la nostra idea di votare no, ma comunque anche se si ritenesse valido il referendum, si applicherà quell'accordo; come ottempereremo allora alla nostra funzione di rappresentanza dei lavoratori, come ricostruiremo le condizioni del cambiamento? Questa la domanda che dobbiamo proporci proprio perché siamo insieme e vicini. Insieme oggi nel giudicare, ma pronti ad interrogarci per traguardare un futuro dentro le aziende Fiat. Sicuramente possiamo, vogliamo, dobbiamo incontrarci per fare insieme le riflessioni che la vertenza propone a tutti noi». 

    La Fiom intanto resta sulle barricate: «possiamo vincere la partita». Incassa la solidarietà della Cgil, ma il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, le chiede di rispettare l'esito del referendum. 

    Il Salone di Detroit è nel frattempo il luogo giusto per annunciare l'aumento al 25% della quota in Chrysler e ribadire che «ci sono le condizioni per portarla al 51% già entro quest'anno perchè le risorse ci sono».

    «Internazionalizzare sempre di più la Fiat è una necessità e una sfida esaltante, soprattutto per me 
    che ho fatto esperienze professionali e di vita in vari Paesi: È la realtà del mondo d'oggi. Qual è l'alternativa?», ha detto il presidente della Fiat, John Elkann, in una intervista al Corriere della sera in cui rileva che «dobbiamo tener conto delle direttrici di sviluppo del mondo d'oggi».

    «Solo crescendo all'estero - prosegue - la Fiat può rafforzarsi e mantenere una realtà produttiva sana, consolidata, in Italia. Paese nel quale restiamo ben presenti». Da Detroit Elkann annuncia che giovedì e venerdì sarà in Italia insieme a Marchionne a seguire l'esito del referendum a Mirafiori. Elkann, infine, torna a smentire le voci che parlano di una possibile cessione dell'Alfa Romeo: «ci teniamo stretto tutto», dice «anche se ci offrono un mucchio di soldi».

    Colmi