FOTO DI STABIA

sabato 2 aprile 2011

CON LA TERNANA GIORNATA GIALLOBLE'

Per la sfida contro gli umbri non saranno validi gli abbonamenti e verranno aboliti accrediti ed ingressi di favore.

Per la sfida contro gli umbri non saranno validi gli abbonamenti e verranno aboliti accrediti ed ingressi di favore.
La S.S. Juve Stabia S.p.a. comunica che, in occasione della gara Juve Stabia – Ternana, in programma domenica 10 aprile con inizio fissato alle ore 15,00 allo Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, è indetta la “Giornata Gialloblù”. Pertanto non saranno validi gli abbonamenti e non saranno rilasciati accrediti di alcun tipo e gli ingressi di favore. Per la sfida contro gli umbri la S.S. Juve Stabia spa applicherà una forte riduzione sul prezzo dei biglietti con l’intento di favorire una buona presenza di pubblico sugli spalti del Romeo Menti in una sfida importante per il prosieguo del campionato. Sarà possibile acquistare i tagliandi presso le abituali prevendite e presso la sede sociale della S.S. Juve Stabia spa a partire da martedì 5 aprile. Mentre i botteghini dello stadio saranno aperti sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,,00 e domenica a partire dalle ore 9,00.  

    
TRIBUNA VIP EURO 45,00
TRIBUNA A e BEURO 18,00
TRIBUNA SCOPERTAEURO 14,00
DISTINTIEURO 10,00
CURVAEURO 08,00
BIGLIETTO ROSAEURO 02,00

Giunta politica, Bobbio: tempi maturi per il rimpasto

“Sono ormai maturi i tempi per avviare il ritorno alla governance politica della città. È giunto il momento di attivare il percorso per procedere al rimpasto di giunta e, allo stesso tavolo, procedere alla individuazione del candidato alla presidenza del Consiglio comunale”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“E’ un percorso che deve partire immediatamente, anche perché è necessario che la politica assuma su di sé anche la responsabilità della guida amministrativa della città. Le energie profuse per l'adempimento dei provvedimenti prefettizi non hanno comunque impedito all'Amministrazione e alla sua maggioranza di raggiungere importanti risultati, soprattutto sul versante della riorganizzazione burocratica dell'Ente comunale e del contrasto a ogni forma di illegalità, e di avviare imponenti progettualità pubbliche – ordinarie e straordinarie – che cambieranno il volto della città”, ha aggiunto Bobbio. “Su tutto quanto è stato comunque fatto, in questo primo anno di governo cittadino, sarà comunque mia cura emanare, nei prossimi giorni, un’ampia nota a beneficio di tutti, in buona o malafede che siano nell’esprimere giudizi sul primo anno di Amministrazione. Procede, nel frattempo, il percorso per l’approvazione del bilancio, ma i due iter non sono destinati ad incrociarsi. Una cosa però li accomuna: entrambi rappresentano un test importante circa il senso di responsabilità e la coesione profonda delle forze di maggioranza”, ha continuato Bobbio.
“Con l’avvio ufficiale del percorso per il rimpasto di giunta, tengo ancora una volta fede a quanto da me dichiarato all’inizio del mandato e condiviso da tutta la maggioranza uscita dalle urne: dissi, infatti, che la giunta tecnica nella sua pienezza avrebbe dovuto gestire, sostanzialmente, il primo anno di Amministrazione e che, appena conseguiti determinati obiettivi, si sarebbe proceduto al rimpasto, per consentire una robusta iniezione di politica nell’amministrazione della città. Oggi, mantengo la parola data, com’è mia abitudine, nella condivisione dell’intera maggioranza. Questo percorso ha avuto, quindi, fin dall’inizio, una sua vita autonoma e distinta da tutte le vicende che hanno segnato quest’anno di vita politica stabiese e, oggi, si conclude mantenendo tale autonomia e tale distanza”, ha concluso Bobbio.

Fincantieri, i pattugliatori arriveranno a breve la convocazione del tavolo nazionale

Fincantieri conferma l’impegno a realizzare a Castellammare di Stabia i pattugliatori della Marina attesi da mesi dal cantiere stabiese, a corto di commesse, e conferma anche la presenza industriale e i livelli occupazionali del sito produttivo, che saranno conseguiti anche attraverso un processo di ammodernamento e riarticolazione funzionale. E’ quanto comunicato dall’azienda nel corso del vertice di giovedì sera a Roma con la Regione e le parti sociali. A breve, ha fatto sapere l’azienda, sarà convocato il tavolo nazionale delle categorie per il governo della crisi. La Regione, da parte sua, chiederà al governo un Tavolo per individuare strumenti adeguati per le aree di crisi in Campania. Tiepida la reazione dei sindacati. “Il nostro giudizio è cauto – afferma il segretario generale della Cisl Campania Lina Lucci – perché in passato troppe volte si sono assunti impegni che poi non hanno trovato riscontro adeguato nelle azioni conseguenti. Vigileremo affinchè ciascuno faccia la propria parte e affinchè si proceda in tempi rapidi”.

Fantacalcio, i consigli per la 31 giornata


Rieccoci qui cari fantallenatori. Archiviata la settimana dedicata alle Nazionali, rituffiamoci nel nostro amato fantacampionato. Di sicuro qualcuno dovrà fare i conti con qualche infortunio di troppo (v. Chiellini e Ilicic ad esempio), ma si sa che le Nazionali (così come le Coppe) spesso ci portano in dote situazioni negative. Ma tant’è. Cerchiamo di capire cosa potrà accadere alla ripresa con la 31a giornata.
dejan stankovicSi parte, come di consueto, con i due anticipi del sabato. Alle 18.00 Brescia-Bologna e in serata l’attesissimo derby di San Siro tra Milan e Inter. Si prosegue domenica, con l’anticipo delle 12.30 tra Napoli e Lazio (altra gara molto attesa) e poi il programma delle 15.00, con l’altra grande sfida Roma-Juve a chiudere in posticipo il 31esimo turno. Questi i consigli del fantapallonaro.
PortieriAbbiatiJulio Cesar o nessuno dei due? Dico la mia. Io penso che l’Inter parta leggermente favorita e quindi darei fiducia al brasiliano. Eviterei, invece, i portieri dell’altro derby di giornata, quello tra Catania e Palermo. Sorrentino e Mirante non dovrebbero avere problemi. Darei un turno di riposo a Buffon.
Difensori. Mi ispira molto Maicon e qualcuno del Chievo. Potendo fare due nomi, dico Sardo eMantovani. Occhio a Kaladze e al possibile bis di Zaccardo, già a segno domenica scorsa con la Sampdoria. Azzardo una bomba di Riise su punizione. CentrocampistiStankovic potrebbe essere uno dei grandi protagonisti. Jimenez è l’ex di turno,Marco Rossi è da tenere in grande considerazione. Olivera e Taddei gli ultimi due nomi da segnalare.
Attaccanti. Tralasciando i grandissimi nomi, Maxi Lopez da una parte e Miccoli dall’altra potrebbero regalare qualche bonus, ma anche Floro Flores ed Acquafresca potrebbero dire la loro.Di Michele dovrebbe tornare in campo proprio contro la sua Udinese. Fateci più di un pensierino.Toni segnerà il classico gol dell’ex?
Attendo i vostri commenti e le vostre richieste.

NIENTE DIRETTA PER CARPI-JUVE STABIA

Potrete ascoltare però la gara su Radio Sant'Anna.

La Lega Italiana Calcio Professionistico rende noto, che la finale d´andata della coppa Italia Carpi-Juve Stabia (ore 15) sarà trasmessa in differita alle 20,30 da RAI SPORT 1. La gara però sarà trasmetta in diretta audio da Radio Sant.Anna, frequenza 92.500.

Castellammare per il turismo da crociera diventa Porto di Pompei



Saranno 1 milione e 300mila i crocieristi che quest'anno arriveranno nel porto di Napoli. Una piccola parte delle navi da turismo saranno dirottate al porto di Castellammare di Stabia. La città si attrezza a dare una svolta alle sue potenzialità ricettive, cambiando il nome dello scalo stabiese in «Porto di Pompei», per fare sistema con le altre offerte del territorio.

Nicola Coccia, presidente del «Terminal Napoli spa», parlando a margine della presentazione delle attività di promozione avviate nella Stazione marittima di Napoli, per il nuovo centro commerciale «Galleria del Mare», conferma la collaborazione che si sta sviluppando tra lo scalo marittimo partenopeo e il porto di Castellammare di Stabia. «Ma - aggiunge Coccia - la città di Castellammare di Stabia deve poter contare anche sul suo storico legame con il Cantiere navale sul quale non sarebbe da scartare il progetto di farne un polo di manutenzione navale. Se è vero che, per effetto della globalizzazione gli armatori hanno maggiore convenienza a costruire navi nei porti della Cina o della Corea - ha aggiunto l' armatore - è impensabile che per la manutenzione si inviino le navi nei cantieri d'Oriente. Il Mar Mediterraneo è percorso attualmente da centinaia di navi e i trasporti su mare andranno sempre aumentando. Di conseguenza, anche l'esigenza di effettuare manutenzione in quest'area va crescendo. Attualmente, però esistono solo due cantieri in cui si può affidare la nave in questi casi: ce n'è uno a Palermo e un altro a Malta. Mentre la Turchia, che ha capito la convenienza, si sta attrezzando».

«Il problema - ha detto ancora Coccia - è come eventualmente dotare lo stabilimento cantieristico di Castellammare delle strutture necessarie a sviluppare questa specializzazione. Occorre un bacino di carenaggio galleggiante, per un investimento di appena 15mila o 20mila euro, secondo il past presidente di Confitarma - se si decidesse in tal senso, il bacino galleggiante si farebbe arrivare sul posto nel giro di una notte. Naturalmente occorrerebbe formare una quantità di operai e tecnici all'altezza delle competenze richieste. Ma il lavoro sarebbe assicurato». «I Borbone - ha concluso l' armatore - furono i primi a capire l'importanza di questa missione economica, e avevano attrezzato in quell'area un polo di manutenzione creando intorno l'indotto necessario ad assicurare il lavoro, con le corderie. Penso che Castellammare possa diventare il più grande centro di riparazione delle navi. Ma occorre muoversi con velocità, anticipando i Paesi del Mediterraneo che a breve passeranno all'azione».

Lampedusa, il governo: "Cento rimpatri al giorno". In Puglia arrivano altri 1000 migranti


L'Italia punta ad ottenere il rimpatrio di cento tunisini al giorno. È quanto ha detto, secondo indiscrezioni, il premier Silvio Berlusconi, nella riunione della cabina di regia convocata a Palazzo Chigi sull'emergenza a Lampedusa. La proposta alla Tunisia sui rimpatri, ha spiegato il presidente del Consiglio, prevedrebbe un supporto economico dell'Italia per il reinserimento dei migranti nel proprio Paese con costi definiti "sostenibili".
FERMI I TRASFERIMENTI- A Lampedusa anche stamattina il vento di ponente, che spira a 20 nodi, impedisce alle navi di attraccare. Restano così sospesi i trasferimenti dei migranti, già bloccati da mezzogiorno di ieri sempre a causa del mare grosso che impedisce l’attracco dei traghetti nei moli di Cala Pisana e del porto commerciale.
Stamattina nell’isola è arrivata anche la "Suprema" della Grandi Navi Veloci in grado di trasportare oltre 2.000 persone, e che si aggiunge alle altre tre in attesa alla fonda: sono la "Clodia", la "San Marco" della marina militare, la «Watling street»; mentre la "Excelsior" e la "Catania" erano partite ieri alla volta di Taranto portando via 2.316 persone. Una delle sei navi che avrebbe dovuto trasferire i migranti da Lampedusa, quella della compagnia T-link ha rinunciato e in mattinata è ripartita dall’isola. Non si conoscono ancora le ragioni che hanno indotto la compagnia a prendere questa decisione. Intanto, a causa del vento di ponente, che spira a 20 nodi, le navi non possono attraccare nei moli e perciò tutti i trasferimenti sono ancora sospesi.
SULL'ISOLA ANCORA 4MILA CLANDESTINI- Nell’isola, che ieri ha visto la protesta degli extracomunitari, tornati in strada per chiedere di partire subito, restano 3.931 migranti. Intanto, dall’una della notte di mercoledì non si registrano altri sbarchi ne avvistamenti. Secondo le previsioni meteo il vento potrebbe calare in serata e questo consentirebbe la ripresa dei trasferimenti.
ARRIVATI A MANDURIA 1716 IMMIGRATI- Intanto è attraccata alla banchina di Chiapparo nel porto di Taranto, un’ora circa in ritardo rispetto all’orario previsto, la nave Excelsior della Compagnia Grandi Navi Veloci proveniente da Lampedusa con a bordo 1.716 immigrati destinati al campo di Manduria. Il ritardo è stato determinato dal forte vento che ha rallentato la traversata. Ad attendere gli immigrati ci sono 26 pullman e uno schieramento di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
PROFUGHI, TRENO CON 38 IMMIGRATI ARRIVATO IN CENTRALE- Un treno con a bordo 38 immigrati, presumibilmente nordafricani, è arrivato intorno alle 9.30 in stazione Centrale. Gli stranieri, partiti ieri sera da Bari, sono stati bloccati dalla polizia che sta procedendo alle pratiche di identificazione. La procedura proseguirà presso l'ufficio immigrazione di via Cagni dove gli immigrati saranno trasportati con dei pullman.
LE RESISTENZE DELLE REGIONI - La proposta di Roma a Tunisi sui rimpatri prevedrebbe un supporto economico dell'Italia per il reinserimento dei migranti nel proprio Paese con costi definiti «sostenibili» e una offerta di cento milioni di euro di aiuti per bloccare gli arrivi. L'esecutivo ha individuato poi un sito per accogliere migranti in ogni Regione. All'amministrazione dell'ente locale resterebbe la possibilità di indicarne uno alternativo dove allestire le tendopoli. Per i centri di accoglienza dei nordafricani, sia profughi che clandestini, saranno pronte in 48 ore settemila tende. Ma la precisazione di Berlusconi, che parla di «soluzione transitoria», non tranquillizza le Regioni. Anzi, proprio a causa delle resistenze dei governatori, la riunione a Palazzo Chigi si è conclusa quasi con un nulla di fatto. «Sulla questione delle tendopoli non c'è l'accordo delle Regioni e degli enti locali» ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, sottolineando che le «tendopoli non sono gestibili» e ricordando che l'accordo siglato con il governo «aveva come oggetto, sulla base di una richiesta del governo, solo i profughi». Lasciando Palazzo Chigi, l'assesore siciliano Gaetano Armao ha spiegato anche che i governatori hanno presentato una controproposta al governo, respingendo il "modello tendopoli" e chiedendo invece una «accoglienza morbida» dei migranti, distribuiti sul territorio, e non attraverso le tendopoli che porrebbero problemi legati alla stagione calda imminente e alla gestione della sicurezza.
"NESSUNO DI NOI VUOLE LE TENDOPOLI" - In aperta polemica con il ministro Roberto Maroni, che ha accusato di «evidente malafede», il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha ritirato la sua disponibilità a mettere a disposizione il sito Arena rock per l'emergenza immigrazione, dove decine di tende però sono state già montate. «Nessuno di noi vuole le tendopoli» ha detto la governatrice del Lazio, Renata Polverini. Le fa eco il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, secondo il quale il «modello Manduria» è sbagliato. «È necessario evitare la concentrazione degli immigrati in pochi luoghi come ad esempio nelle tendopoli che rischiano di diventare luoghi ingestibili e di paura sul territorio» ha spiegato Vendola. In ogni caso toccherà aspettare l'esito della visita a Tunisi del premier, in programma lunedì. «Berlusconi si è riservato di darci risposte martedì della prossima settimana» ha detto Errani.
PERMESSI DI SOGGIORNO TEMPORANEI - Su un accordo con la Tunisia, il Cavaliere è comunque ottimista. «È nell'interesse di Tunisi - ha detto Berlusconi - fermare le giovani generazioni a lavorare nel loro territorio e saranno allettati dal Piano Marshall che abbiamo in mente e che prevede un intervento massiccio dell'Europa non solo per la Tunisia ma per tutti i paesi dell'area». «Lunedì si tratterà di convincere, e se serve costringere, la Tunisia a tener fede agli impegni presi» ha aggiunto Maroni. Il titolare del Viminale ha anche annunciato che allo studio c'è la concessione di permessi di soggiorno temporanei ai migranti che vogliono ricongiungersi con familiari in altri Paesi. «Se volete - ha spiegato Maroni rivolgendosi direttamente ai cronisti presenti a Palazzo Chigi - è anche uno strumento di pressione per fare capire all'Europa che, di fronte al diniego di collaborazione, noi intendiamo attuare i principi di solidarietà europea e chi vuole andare in Francia non può essere costretto a rimanere».
EGOISMI IN UE - Sul ruolo dell'Ue è tornato anche il premier, denunciando «un egoismo generalizzato molto negativo» da parte dei capi di Stato europei in relazione proprio all'emergenza migranti. Il problema, è in sostanza la posizione del Cavaliere, non può gravare solo sul nostro Paese. «Insistiamo sull'intervento dell'Ue» ha ripetuto Berlusconi. Dal canto suo, la commissaria Ue agli affari interni ha ammonito la Francia sui respingimenti alle sue frontiere. Secondo Cecilia Malmstrom, Parigi non può agire in questo modo in quanto i confini nello spazio di libera circolazione di Schenghen non esistono più.
FUGHE DALLE TENDOPOLI - Nella tendopoli di Manduria i profughi saranno identificati e solo successivamente potrebbero essere trasferiti in un altro campo di accoglienza che è stato allestito a Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. ma la folla è incontenibile e dalla tendopoli si stanno registrando fughe in massa. Passano attraverso un varco che si trova all'altezza del cancello della piccola recinzione, alta non più di due metri. Il varco è stato fatto nelle scorse ore dai vigili del fuoco che stanno compiendo lavori nell'area. Gli immigrati lo hanno scoperto e lo stanno utilizzando per fuggire: si nascondono per alcuni minuti in vecchi ruderi diroccati di ex dormitori di quello che era un aeroporto militare e che ora ospita la tendopoli e poi vanno via nelle campagne dopo aver attraversato la strada provinciale che collega Manduria con Oria. Sull'emergenza a Lampedusa, interviene nel frattempo Amnesty International Italia: «è una crisi creata dal governo italiano e che poteva essere evitata» ha detto la dirigente Giusy D'Alconzo, mentre l'allarme di Medici senza Frontiere è sulle condizioni degli immigrati presenti sull'isola. «Sono ben al di sotto degli standard umanitari» denuncia l'organizzazione parlando di «condizioni igienico-sanitarie peggiori dei campi rifugiati».
TENSIONE - Grande ressa e momenti di tensione dinanzi al cancello d'ingresso della tendopoli di Manduria. All'arrivo delle delegazioni guidate dall'ex ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi e del presidente del consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna, gli immigrati si sono affacciati alla rete di protezione scandendo la parola libertà. Al cancello d'ingresso sono stati appesi alcuni striscioni uno dei quali con la scritta «Vogliamo le vostre promesse». La delegazione guidata da Ronchi è entrata nel campo mentre è ancora in attesa all'esterno quella di Introna.

La Minetti sogna il Ministero degli Esteri

La Minetti sogna il Ministero degli EsteriAttorno a lei si è scatenato un putiferio, a causa del cosiddetto Rubygate, ma già dal momento della sua candidatura nel listino bloccato per un posto di consigliere regionale della Regione Lombardia,Nicole Minetti, l'ex igienista dentale del Premier si era attirata le ire di politici di entrambe le parti.

Lei fa spallucce e sembra fregarsene, almeno così sembra nell'intervista rilasciata a Repubblica, dove, anzi, invece di lasciare raddoppia, anzi cerca il colpaccio, affermando di sperare per il suo futuro un posto da... Ministro degli Esteri
Sì, esattamente. Non si sa con quale curriculum, ma insomma mica si possono fare le pulci alle aspirazioni? E poi, chi lo potrà mai dire, in fondo il suo modello, il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, c'è riuscita ("ma io preferirei gli esteri" dice, per la precisione, la Minetti).
A lasciare, comunque non ci pensa proprio e nonostante la macchia sull'immagine: "spero di risolvere impegnandomi al massimo nel mio ruolo istituzionale", ammette che "nella vita ci vuole anche un po' di fortuna". Non mancano i riferimenti a Berlusconi, il quale, "ha troppe donne che lo corteggiano" e il suo arrivare dalla società civile. "Società civile? Consigliere Minetti..."
Chissà che fra qualche anno al fianco dei maggiori leader al mondo non ci sarà lei, Nicole Minetti

... in questo sabato qualunque, un sabato italiano


Il ministro La Russa assume una soubrette nel suo staff (e sai che novità).
Secondo il ministro si tratta di  un vero affare: la ragazza guadagna infatti solo 800 euro di rimborso per non si sa quale mansione. Ha ragione:  di solito le pagano molto di piu',  in contanti e cd di Apicella.
Ammettendo -  con un po' di fatica -  che sia stata assunta per lavorare chessò, in un ufficio, per 800 euro, non le sarebbe convenuto continuare a fare quel che faceva prima? chiedo.
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La Minetti sogna il ministero degli esteri: "voglio dimostrare quello che valgo".
Davanti a tutti?
In questo paese ci sono due cose urgentissime da fare: rendere obbligatorie con effetto immediato le quote rosa - che a me non sono mai piaciute, soprattutto per il colore, ma capisco che da qualche parte si deve cominciare - e legalizzare la prostituzione. E poi, per favore, che ognun* faccia il suo mestiere senza entrare in ambiti che professionalmente non le ( o gli ) competono.
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 L'assassino è il maggiordomo.
Confessa a sorpresa, dopo 20 anni,  il filippino assassino della contessa Filo Della Torre. Nessun accenno di scuse al marito, fatto oggetto delle più meschine insinuazioni per vent'anni.
E ora aspettiamo che riaprano le indagini sull' avvelenamento di Cleopatra.
Evviva. come sempre, l'Italia.
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venerdì 1 aprile 2011

Fincantieri:Ora uniti più che mai

Il bello della vertenza è il credere in ciò che fai per la salvaguardia dei posti occupazionali, no nei contorni o le condizioni che si creano per far in modo che tutto ciò avvenga. Molte volte si accusa l'altro ma non si vede nel proprio armadio. Tutti siamo pronti ad indicare l'altro di una colpa che forse e di tutti, tutti siamo bravi ha giudicare dopo che qualcuno cerca di fare per te qualcosa che tu non vuoi fare. Il confronto o lo scontro con le parti in gioco fa parte della vertenza, ma da qui ha dire che dietro ad ogni azione ci sia una strumentalizzazione c'è ne passa, l'importante è essere chiari come la luce del sole.


Ad ogni evento c'è un'azione ad ogni azione c'è un'evento, certo il palcoscenico e allettante fino al punto della diffidenza dell'attore che ti è vicino, ma anche questo è il gioco ma sopratutto fa bene alla causa. Ognuno è protagonista sul palcoscenico della vertenza, l'importante è costruire e no tramare. Ieri al primo incontro dopo mesi ognuno ha voluto dare una lettura, ognuno si deve sentire parte integrante di un sistema di opinioni costruttive tali da dare una sola chiave di lettura alla riunione di ieri.


Oggi ne un passo avanti, ne un passo indietro la cosa certa è che si riapre un dialogo, no una progettualità di costruzioni, ma anche a questo ci arriveremo con le categorie Fim, Fiom e Uilm. Il silenzio non fa bene, bisogna iniziare ha dialogare con tutte le parti della causa comune ed ognuno nella sua realtà deve fare la sua parte. La salvaguardia dei posti occupazionali deve passare anche per tutti gli attori di questo palcoscenico, ognuno deve essere chiamato in causa ha fare la sua parte ha partire dallo stesso dipendente diretto ed indiretto, dalle istituzioni a finire dalla stessa Fincantieri.


Ora diviene più necessario essere uniti, non vanifichiamo il cammino fatto fino ad ora, non facciamo le mine vaganti, non facciamo le solite vittime del protagonismo, parliamo è costruiamo insieme la progettualità del nostro futuro, noi siamo gli strumenti no gli strumentalizzati anzi come dice sempre un mio amico i "Burattini" del momento. E' dopo che leggi ed anch'io che lo scrivo non strumentalizziamo il pensiero del momento. Solo uniti siamo arrivati a ridialogare, solo uniti potremo vincere è dire il cantiere non si tocca.

PD Fincantieri "luci e ombre"

Luci ed ombre sull'incontro di ieri a Roma per Fincantieri. Alle parole di soddisfazione trapelate ieri sera subito dopo il vertice tra Governo, Regione, Comune di Castellammare e sindacati, fanno eco quelle di scetticismo del PD.
"Il tavolo di confronto di ieri su Fincantieri - spiega la senatrice Teresa Armato - lascia molti interrogativi sulla reale volontà di Governo e Regione Campania di lavorare per il futuro dello stabilimento di Castellammare. Gli impegni sono ancora generici e vaghi. Non si è ancora concretizzata la commessa dei pattugliatori, vi è un'affermazione di principio sul destino industriale di Castellammare,ma non si capisce con che programmi e quali prospettive si vuole procedere all'ammodernamento del cantiere. Dire oggi che si punta sui traghetti appare solo una petizione di principio. Bisogna evitare inutili balletti - prosegue la Armato - e lavorare ad un piano industriale serio che rilanci la vocazione produttiva di Castellammare. La Regione Campania e il Governo nazionale devono fare la loro parte con maggiore serietà e senso di responsabilità rispetto ad una situazione occupazionale nella città di Castellammare che diventa ogni giorno più difficile".

Controlli nel mercato di via Savorito, multe e sequestri della polizia municipale FOTO / VIDEO


i giocattoli di fabbricazione  illegale sequestrati (Ph. Manzo)
FOTO / VIDEO
Gli agenti del comando di polizia municipale di Castellammare di Stabia, guidati da Antonio Vecchione, nel corso di appositi servizi di controllo presso il mercato settimanale di via Savorito, hanno sequestrato materiale contraffatto (borse, giocattoli, occhiali, cd e dvd) per un valore di circa 5mila euro. Duramente la medesima attività, gli agenti hanno elevato quattro verbali amministrativi ad altrettanti venditori ambulanti, i quali – benché provvisti di regolare licenza commerciale – avevano occupato, senza alcun permesso, postazioni di vendita all'interno del mercato: i quattro sono stati, dunque, multati in violazione dell'art 23, comma 3, del “Regolamento di polizia urbana” per occupazione abusiva di suolo pubblico.

nella foto: il risultato dell'operazione (Ph. Manzo)

I dipendenti di AVIS: comunicato stampa


Gli operai dell’Avis che non stanno percependo la cassa integrazione da gennaio  2011 e senza che sia stato ancora prorogato il progetto dei lavori di pubblica utilità e in mancanza di prospettive di reimpiego nel breve e lungo periodo, hanno occupato la fabbrica di Castellammare di Stabia e chiedono che  siano date risposte sicure attraverso un protocollo di intesa Azienda-Regione Comune  e che per questo venga concordato un appuntamento con il Prefetto affinché sia definita una data ufficiale in cui le parti sociali si possano incontrare con il Sindaco di Castellammare di Stabia e gli Assessori Regionali al lavoro e alle Attività Produttive.


In mancanza di tutto ciò gli operai proseguiranno la loro azione di lotta in difesa dei propri diritti vagliando la possibilità di estremizzare tali iniziative.

Dal web alternativa per Fincantieri,idea privati

Potrebbe avere nuova vita lo storico e secolare marchio legato alla Fincantieri di Castellammare di Stabia. Giunge notizia che il sito industriale, di Via Amendola, vanto della città delle acque, fin dalla sua fondazione, nel 1780, potrebbe, a breve, passare nelle mani dei privati. Per l’acquisto della darsena e dell’area si sarebbe fatto avanti un gruppo di armatori pronti a rilanciare lo storico marchio di fabbrica che caratterizza la sua secolare storia cantieristica.
Una struttura che oggi vale oltre 400 milioni di euro e che, all'epoca, il re Ferdinando di Borbone volle fosse edificata nell’area costiera stabiese per la vicinanza alla città di Napoli e per la ricchezza di vegetazione e di legno del luogo indicato per la costruzione dei navi. Quel legno che diede vita ad una della più belle navi della marineria: l’ ”Amerigo Vespucci”, la nave scuola più ammirata nel mondo. Con il rilancio dell’area potrebbero essere garantiti almeno 600 posti di lavoro, senza fare i conti con una confusionale gestione societaria a partecipazione governativa, con un piano industriale più marcatamente audace e a passo con i tempi, che permetterebbe di poter progettare e costruire navi molto più grandi di quelle finora costruite nel cantiere.

Juve Stabia 2010-11: The B...est is yet to come!

Pescecane d'aprile


A guardare Cicchitto si capisce perfettamente che vita di merda fa chi è costretto nella sua unica occupazione che è quella di difendere l'indifendibile.
Gli unici impiegati a tempo indeterminato oggi in Italia sono i berlusclowns: certo che poi i nervi saltano, soldi e poltrone eccellenti  non riparano dal rischio di  veder compromessa la salute, soprattutto quella mentale.
Forse l'unica maniera per risolvere questo scempio a Montecitorio è fare come fecero in Boemia, rispettivamente nel 1419, nel 1483 e nel 1618 ma anche in Slovacchia nel '48: il popolo salì al Parlamento e gettò ambasciatori e deputati dalla finestra: questi episodi diedero l'origine al termine "defenestrazione".
Perché una cosa è certa: è vero che noi siamo, o almeno dovremmo essere in una democrazia e quindi bisogna pretendere che sia questa a fare in modo che gl'inadeguati della politica non debbano mai  piu' avere la possibilità di danneggiare gli interessi di tutti ( e tu che berlusconi lo hai votato non ridere, perché sta fottendo pure te, tu non lo sai e nemmeno ci godi ma lui sì ), ma a furia di vedere che ai problemi reali delle persone comuni, quelle che non si chiamano silvio berlusconi si continua a rispondere in malo modo, il pericolo è che i nervi poi saltino a chi a causa di quei problemi muore ogni giorno un po'.
Perché quando alla disoccupazione giovanile, alla precarietà, agli stipendi che non bastano piu' a permettere che milioni di persone possano vivere almeno decentemente e che si possa garantire il necessario ai propri figli ma soprattutto un futuro, si risponde con l'ennesima leggina para-culo ( flaccido),  dimostrando apertamente che l'unico obiettivo è quello di fare gl'interessi di uno solo - e non si capisce  perché deve essere lui il prescelto -   quando a sentire in che modo spudorato  si arriva a difendere l'indifendibile e negare le evidenze, quando i palazzi delle istituzioni di un paese democratico diventano quel bivacco di manipoli che tanto piaceva a mussolini, quando in una manifestazione democratica qualcuno arriva a dire  
"Se aprite lo striscione contro Berlusconi, vi ammazziamo come cani"  il fegato scappa dalle costole, e qualcosa poi potrebbe capitare.
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ANNOZERO - 31.03.11 - Fuori dalle Balle - Marco Travaglio
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Pescecane d'aprile, di Massimo Rocca  per Radio Capital
L'intelligente suggerimento era quello di fare un pezzo tutto dalla parte di La Russa Scilipoti Alfano e Berlusconi e richiamare, in fondo, la data di oggi. A parte che bisognerebbe essere davvero bravi, il problema è che forse è arrivato il momento di dire basta con gli scherzi. Qui la cosa è tremendamente seria. La prostituzione delle attività politiche alla salvaguardia di un uomo solo, alla lunga non poteva che avere esiti disastrosi, esiti che sono ancora potenzialmente tragici. Quando trecento persone, senza essere neppure gli spartani di leonida, si barricano all'interno delle istituzioni trasformandole nelle Termopili per impedire il passaggio di qualsiasi cosa che non sia nell'interesse personale del premier, quando sfidando il buonsenso, il ridicolo, l'educazione, i regolamenti e la democrazia, assumono l'aspetto esagitato e paonazzo di La Russa, c'è solo un diaframma sottile che ci separa dal baratro. Il diaframma è quello di restituire immediatamente la parola ai rappresentati per chiedere loro se davvero si sentono rappresentati da questa gente. Proprio così farlo una volta per tutte questo referendum che ci dica chiaramente se gli italiani vogliono essere sudditi di quest'uomo. Che il il vostro parlare sia si si, no no. Ciò che è in più viene dal maligno.
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ANNOZERO - 31.03.11 - Fuori dalle Balle - vauro
 

Fincantieri/ Incontro a Roma,da azienda impegno per Castellammare A breve convocazione Tavolo nazionale

Riunione informale, a Roma, sulla vertenza Fincantieri che coinvolge la crisi della cantieristica campana. All'incontro, organizzato dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha preso parte anche l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. Nel corso dell'incontro, cui hanno partecipato anche il sindaco della cittadina vesuviana, Luigi Bobbio, i segretari regionali di Cgil, Uil, Cisl , e Paolo Reoboani, presidente di Italia Lavoro, si è ribadita la necessità di confermare la presenza industriale e i livelli occupazionali, anche attraverso un processo di ammodernamento e riarticolazione funzionale. L'azienda ha ribadito che, a breve, sarà convocato il Tavolo nazionale per il governo della crisi e confermato l'impegno a realizzare a Castellammare di Stabia i pattugliatori, con l'obiettivo anche di tutelare i lavoratori dell'indotto. La Regione Campania chiederà al Governo un Tavolo per individuare strumenti adeguati nelle aree di crisi nella regione.

Sciopero treni e trasporti pubblici 1° aprile 2011: ecco gli orari nelle maggiori città

Ancora una volta uno sciopero nazionale sta bloccando i trasporti in tutta Italia. Oggi ad incrociare le braccia, guidati dalle 7 sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa trasporti, Faisa e Fast, sono i lavoratori del trasporto su rotaia, anche se nonostante la protesta, Trenitalia ha rassicurato stamane i propri clienti, dichiarando che il 73% dei 520 treni a lunga percorrenza sarebbero partiti regolarmente.

Ma in questo 31 aprile si è fermato anche il trasporto extraurbano, mentre gli unici autobus a rimanere spenti nei depositi sono stati quelli diBologna.

Domani invece sarà caos per il trasporto pubblico urbano in tutta la penisola, dato che si fermeranno, autobus, metropolitane, tram, ferrovie secondare e mezzi lagunari in tutte lecittà italiane. Naturalmente gli orari della protesta varieranno da città in città: a Milano stop dalle 08:45 alle 15:00 e dalle 18:00 a fine servizio. A Roma disagi dalle 08:30 alle 17:30 e dalle 20:00 a fine servizio. Napoli, che ha già vissuto una giornata di sciopero senza preavviso il 24 marzo, non vedrà mezzi in circolazione dalle 08:30 alle 17 e dalle 20:00 a fine servizio.

Fermi i mezzi a Torino dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 a fine servizio, mentre a Genova i disagi inizieranno dalle 9:30 per terminare alle 17:00 e ricominceranno dalle 21:00 fino a fine servizio. A Palermostop dalle 08:30 alle 17:30 mentre a Bari tutto fermo dalle 08:30 alle 12:30 e dalle 15:30 a fine servizio.

Cagliari nel caos mobilità dalle 9:30 alle 12:45, dalle 14:45 alle 18:30 e dalle 20:00 a fine servizio. Sciopero dei trasporti anche a Venezia dalle 09:00 alle 16:30 e dalle 19:30 a fine servizio. 

Sala Stampa 31/03/2011 : mister Braglia e Fumagalli

Per il tecnico e l’estremo difensore bisogna subito riprendere il cammino interrotto

Domenica prossima il campionato di 1^ divisione della Lega Pro osserverà un turno di riposo e l’occasione permette alle vespe di concentrarsi principalmente sul prossimo imminente impegno rappresentato dalla gara di andata, da disputarsi a Carpi, della finale di Coppa Italia. A tenere banco è però ancora la sconfitta subita dalla Juve Stabia contro l’Atletico Roma, nella speranza che non abbia eccessive ripercussioni. Al riguardo mister Braglia, con decisione assicura : “ bisogna saper ripartire e guardare avanti. Per quanto riguarda la mia analisi – ribadisce il tecnico – posso tranquillamente affermare che non abbiamo disputato una grande partita e che, in generale, fuori casa non stiamo giocando come al Menti”. Quali le cause di questa difformità di comportamento ? : “ le cause potrebbero essere tante – chiarisce il trainer – bisogna solo individuare con precisione quella vera”. A proposito della direzione di gara nel corso dell’incontro disputato a Roma : “ purtroppo ad ogni fischio si registrava un ammonizione. Probabilmente in certe gare bisogna avere più personalità nel saper gestire determinate situazioni”. La conquista della Coppa Italia è ormai un obiettivo a cui aspirano entrambe le contendenti : “abbiamo avuto un cammino regolare e ci teniamo, a coronamento degli sforzi, a vincere la competizione. Ovviamente – sottolinea il tecnico – non bisogna trascurare il valore dell’avversario che può considerarsi superiore a quello di una squadra di 2^ divisione visto che è al primo posto in classifica ed annovera, tra le sue fila, calciatori di valore”. Il tecnico pone l’accento sui sacrifici che la società stabiese sta continuamente facendo per mettere i calciatori nelle condizioni di dare il massimo : “ a Carpi andremo con il treno e ritorneremo con l’aereo. Questo rappresenta il massimo del confort”. Molinari e Ciotola sono ancora indisponibili ma il tecnico non ritiene fallimentare l’innesto di Ciotola :” ha fatto delle buone gare poi si è infortunato ed ora sta tentando di rientrare quanto prima”. Il calendario ha riservato alle vespe un finale di campionato particolarmente ostico : “ la Ternana è in lotta per la salvezza, contro il Taranto sarà uno scontro diretto per i play-off, contro il Benevento potremmo giocarci il miglior piazzamento nella griglia post – season. Il tutto poi senza trascurare che gli incontri con Nocerina e Cavese sono dei derby. Spero solo che la Lucchese non avrà obiettivi da raggiungere quando verrà al Menti”. Per chi tiferà nel match di recupero tra Siracusa e Foggia ? : “ la prossima domenica, approfittando della sosta, la trascorrerò con i miei figli. La vittoria, indipendentemente da chi la conquisterà, potrebbe rilanciare prepotentemente una delle due squadre”. Alla ripresa le vespe affronteranno, in campionato, la Ternana : “ sarà una gara difficile, contro un avversario che può contare su un notevole potenziale offensivo ( Senigallia, Tozzi Borsoi, Nolè ) mentre noi avremo tre squalificati e probabilmente non recuperemo nessun infortunato”. A seguire Ermanno Fumagalli sottolinea come la squadra si stia bene preparando in vista del rush finale : “ sarà importante ottenere un buon risultato nella gara di andata per poi giocare il ritorno con tranquillità, sfruttando il fattore campo”. La Juve Stabia potrebbe essere considerata favorita rispetto al Carpi? “ non è così – sostiene l’estremo difensore –contro la Nocerina hanno dimostrato il loro valore”. Il portiere ritorna sulle problematiche di gennaio quando stava per lasciare la Juve Stabia : “ abbiamo sistemato tutto. Ho sposato il progetto stabiese e così sarà fino alla fine del vincolo contrattuale. Ci siamo chiariti ed ora siamo più uniti di prima”. In questo finale di stagione, con le vespe impegnate su due fronti, l’apporto del pubblico sarà fondamentale : “ noi confidiamo nei nostri tifosi. Domenica siamo stati sostenuti per tutta la gara. Il nostro rammarico, contro l’Atletico Roma, è stato quello di non aver regalato loro una gioia. La sconfitta ci servirà da lezione. Ora cercheremo di riprende la strada interrotta e di ritrovare la continuità che abbiamo raggiunto nel girone di ritorno, nel corso del quale abbiamo assunto in pieno la filosofia del mister”.

Finalmente parla DiBenedetto: “scudetto, stadio e Totti”

THOMAS DIBENEDETTO PER IL SECONDO GIORNO A ROMADopo il comunicato ufficiale, aveva dichiarato di non voler rilasciare più dichiarazioni fin quando il passaggio di consegne non fosse stato sancito dalle firme. Oggi invece, un pò a sorpresa, si è prestato ai microfoni delle tv sbottonandosi un pochino e spifferando qualche passo del progetto prefissatosi alla guida della Roma.
Probabilmente, DiBenedetto è stato costretto a parlare dalle continue illazioni che circolano sui quotidiani italiani avallati dalla diffidenza del mondo a stelle e strisce e forse, per rimediare alla decisione di rilasciare una intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport pubblicata la mattina del suo arrivo in Italia.
Thomas DiBenedetto dimostra di aver le idee chiare, fuga dubbio sulla competenza e serietà della cordata da lui capitanata e promette di voler trasformare “Roma da Principessa a Regina”. DiBenedetto fissa gli obiettivi “vincere lo scudetto il prima possibile. E per noi lo stadio è una priorità assoluta” .

Incorona Totti l’italo-americano ed ha parole importanti anche per Montella “Ci sono molti giocatori che mi impressionano, che mi piacciono e ci stiamo lavorando, ma il nostro modello è qui: Francesco Totti e la sua carriera straordinaria. Un mago”. E ancora, a proposito dell’allenatore: Montella sta facendo un grande lavoro. La situazione era molto difficile. E’ evidente che abbia un feeling straordinario con i giocatori. E’ riuscito a rimuovere quella nuvola nera che impediva di far bene”.
Il prossimo presidente giallorosso spera infine che i “suoi” giocatori gli facciano un regalo “In realtà speriamo di vincere già quest’anno, perché la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe già una grande vittoria. Per quanto riguarda il futuro posso solo dire che dovremo lavorare duro”.

Orgoglioso di essere un Lavoratore: riflessione dopo manifestazione

Spintoni urla braccia alzate occhi spaventati e tutti insieme un solo grido "wuaglu' non accettate provocazioni" e con il grido lavoro siamo rimasti uniti .IO AVEVO PAURA. MA RESTATO AGGRAPPATO A MIEI AMICI .la polizia a dire la verita non mi anno mai dato l'impressione che volevano caricarci e uno di loro mi diceva noi facciamo il nostro lavoro e voi avete ragione e cercavamo di collaborare a tutto questo. vedere noi tutti in mezzo ai manganelli e scudi riuscivo a pensare perche' tutto questo perche'un nostro diritto ci deve mettere contro a gente che lavora eravami li' pronti a fare botte tra di noi ma consapevoli di essere tutti servi dello stato.il grido LAVORO facevano finire i spintoni la polizia si fermava e tornava indietro che bello finalmente la parola LAVORO oggi e servita a non fare litigare noi poveri operai . LAVORO.


Catello Izzo, Indotto Fincantieri

giovedì 31 marzo 2011

Fincantieri e indotto non si tocca.

Arrivano le prime notizie frammentarie, finalmente si muovono le acque a 360°. Bono ha dichiarato che la Fincantieri di Castellammare non si tocca e l'indotto ha fatto la parte da leone. Insomma tutto si è rivaluto sulla vertenza in questione ma ora bisogna fare i punti della situazione con le Categorie. Fim, Fiom e Uilm.


In un primo momento Bono aveva intenzionato alla riconversione ma dopo l'intervento dell'istituzioni, ed anche il primo cittadino ha fatto la sua parte politica si è invertita la questione, sicuramente il Bacino non si farà, perché Bono ha dichiarato che non era nelle intenzioni di Fincantieri farlo ma sicuramente con gli incentivi dello stato Castellammare e specializzato nelle costruzioni della traghetteria sullo scalo.


Si è discusso anche del problema occupazionale dell'intera città e del momento difficile che sta vivendo l'intera industria Stabiese, infatti si è rivalutato il contratto d'area dell'87 e riqualificato nel 2007 dalla giunta Vozza.

Tenta di corrompere la Polizia, camionista arrestato

Mazzetta in cambio di un lascia passare. Ha provato a corrompere la polizia stradale, I.A., camionista fermato questa mattina sull’autostrada all’altezza del casello per Castellammare di Stabia. Per sua sfortuna, al richiamo della moneta contante non hanno risposto due uomini della polizia stradale che, dinanzi alla proposta avanzata dall’uomo, gli hanno stretto le manette ai polsi con l’accusa di corruzione di pubblico ufficiale. Perché, ancora oggi c’è chi dice no all’ingiustizia, e non si ferma dinanzi ad un tentativo di corruzione. Le manette sono scattate regolarmente, quindi, per I.A., che fino ad oggi, all’età di quarant’anni, era rimasto incensurato. Il fatto è avvenuto in mattinata. L’uomo, alla guida del suo camion, è stato fermato da una pattuglia della polizia stradale. Le forze dell’ordine hanno chiesto alla persona di accostare per dei normali controlli di routine legati ai documenti e al trasporto del veicolo. L’autista però, alla richiesta della polizia di presentare la documentazione necessaria alla guida del camion, ha consegnato la propria patente con l’aggiunta di una lauta somma in banconote. Un tentativo di corruzione chiaro, a cui i poliziotti hanno immediatamente fatto scattare le manette. Il 40enne è stato trattenuto nell’auto di pattuglia per circa trenta minuti. Dopo accurati controlli della polizia, le forze dell’ordine hanno confermato l’arresto ed hanno tradotto il camionista al comando di polizia stradale di Angri.

Le forze dell'ordine cercano di togliere il blocco stradale

Fincantieri e Indotto: bloccano sulla statale sorrentina

AVIS: occupazione, meno promesse più certezze

Ieri in via non ufficiale si è svolto un'incontro tra il delegato amministrativo dell'azienda avv. Oreste Cardillo e la RSU di fabbrica nella persona di Luca Ruocco,Fiom. L'argomento in questione era basato da parte del Ruocco sulle prospettive occupazionali della stessa AVIS, che ad oggi ha chiesto cassa straordinaria per cessazione di attività che scadrà il prossimo 31 Dicembre quindi automaticamente aleggia un prospetto di mobilità. 


Dopo aver fatto un quadro generale sul grave momento di crisi che investe il settore metalmeccanico si è cercato di trovare in modo razionale le eventuali soluzioni del problema occupazione, visto è considerato che le aperture di cassa straordinaria erano incentrate su un progetto di riqualificazione della stessa azienda, ma ad oggi questo non vi e ancora, anche perché a detta del Ruocco un progetto permetterebbe sia il mancato procedimento di Mobilità è sia l'utilizzo da parte dello stesso indotto degli ammortizzatori sociali.


Tutto ciò ha scaturito sgomento e stupore tale da innescare rabbia tra i lavoratori diretti ed indiretti da far occupare la fabbrica in modo permanente fino alle dovute risoluzioni. 

Benzina, ancora rincari: al Sud la verde ha superato quota 1,6 euro

Nuovi rincari sulla rete carburanti. Questa mattina il monitoraggio di Quotidiano Energia registra un ritocco al rialzo di 0,5 centesimi per Q8 sul prezzo raccomandato di benzina e diesel.

La media dei prezzi va così da 1,556 euro di TotalErg a 1,565 di Q8 e Shell. Per il diesel si passa invece
da 1,464 euro di Esso a 1,470 di Q8 (le no-logo a 1,404).

Nelle punte massime registrate al Sud, inoltre, la verde ha ormai ampiamente superato la soglia di 1,6 euro al litro.

L'evasione fiscale diffusa e la "concessione" del dottore ai pazienti

Mi reco in uno studio medico privato di Napoli per sottopormi ad alcuni accertamenti diagnostici. Terminato l'esame chiedo alla ragazza che presiede la porta, vale a dire funge da segretaria, l'importo da pagare.

Mi risponde che sono 72 euro (compresa la singolare tassa occulta di 2 euro per il servizio di portineria) e alla normale richiesta di ricevuta fiscale, replica che allora fanno 100 euro, aggiungendo che si tratta di un'agevolazione che il dottore concede ai suoi pazienti.

In altri termini il professionista ha trasformato quello che è un suo dovere in una graziosa e generosa "concessione", calpestando da presunto benefattore un mio diritto. 


Colmi