FOTO DI STABIA

sabato 7 maggio 2011

Crisi Fincantieri - Lettera Presidente Caldoro al Min. Romani‏


Mazzarri, la parole dell’addio

Nel calcio le smentite, la mancanza di sincerità, il mistero sono delle prassi conosciutissime e chi cerca in qualche modo di distinguersi uscendo dagli schemi rischia paradossalmente di esser messo alla berlina per la sua sincerità.
walter mazzarriIl caso più lampante è quello di Walter Mazzarri autore sulla panchina del Napoli di un campionato fantastico ed esaltante. Il tecnico livornese, come ben sappiamo, è persona ambiziosa e una stagione da “Champions” non può gratificarlo e in virtù di questo con la consapevolezza che un’altra stagione a questi livelli, con questo organico è irripetibile, chiede alla società convergenza sulle scelte future in sede di calciomercato. De Laurentiis per il momento promette e blinda il suo tecnico ma nella realtà i programmi sembrano esser diversi e la conferma arriva dalle parole di mazzarri in conferenza stampa “L’ho detto alla società,. La mia permanenza è incerta. Ho avvertito il club di questo e delle perplessità che ho sul fatto di rimanere qui”. E continua “Se resto? Ve lo dirò alla fine dell’anno, ma non prendo le decisioni da solo perché ho comunque un contratto in vigore. Si è creata una situazione kafkiana, si cerca di rovesciare il senso dei miei discorsi. La mia sincerità dovrebbe essere apprezzata, invece viene criticata. Ripeto, ho informato la società di quelli che possono essere i miei pensieri, le mie remore. A livello personale non ho problemi con nessuno, ma poi altra cosa sono i rapporti professionali. Per un professionista accadono cose che possono essere anche capite dai tifosi. Comunque, gli addetti ai lavori passano i colori restano. Un allenatore va valutato per il lavoro svolto, quanto rimane alla guida della squadra conta relativamente”.Mazzarri comunque non distoglie l’attenzione dal campionato e dalla partita contro il Lecce “Il mio mandato di quest’anno non è ancora concluso e non voglio distrazioni. Ho parlato chiaro alla ripresa degli allenamenti con i ragazzi. Ho detto loro che sono stati eccezionali, ma visto che mancano ancora tre giornate e ci sono nove punti in palio dovranno fare un ulteriore sforzo per conquistare il titolo di vice campioni d’Italia. Quindi, il nostro spirito non cambierà neppure a Lecce”. Anche per rispetto dei tifosi, che lo vorrebbero ancora a lungo a Napoli: “Non debbono farsi fuorviare da tutti i miei detrattori che sono usciti allo scoperto. Piuttosto pensino a festeggiare questa grande annata, visto che era da 21 anni che non si andava in Champions”

F1: Vettel cala il poker in Turchia. Prima fila Red Bull


Quarta pole consecutiva per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, nonostante i problemi avuti nella giornata di ieri a causa dell’incidente che ha danneggiato la sua monoposto non 
permettendogli di realizzare molti giri, conquista in scioltezza sul tracciato di Istanbul park che domani ospiterà il Gran Premio della Turchia, la sua 20esima prima piazza in carriera, firmando uno strepitoso 1:25.049, abbassando di ben otto decimi il precedente record del tracciato che apparteneva a Michael Schumacher dal 2005, e staccando il suo compagno di squadra Mark Webber di 4 decimi, che ritorna in prima fila dopo un’ assenza di 5 gare.
Cosi la Red Bull torna a dominare in qualifica conquistando le prime due piazze permettendosi il lusso di risparmiare un set di gomme morbide per la gara di domani, rinunciando al secondo tentativo lanciato.

In terza posizione la Mercedes di Nico Rosberg che al suo ultimo tentativo beffa la McLaren di Lewis Hamilton. I due comunque sono vicinissimi, a meno di un decimo e partiranno affiancati domani in griglia.
La terza fila viene aperta dalla Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo realizza un buon tempo considerati i problemi idraulici accusati ieri dalla sua vettura ma non è ancora al livello dei primi: distacco di 8 decimi per lui dal leader. Di fianco a lui in terza fila partirà la McLaren di Jenson Button, che dopo il miglior tempo nelle seconde libere ha deluso un pòl le aspettative.
Settima e ottava posizione per la Renault di Vitaly Petrov, che ancora una volta batte il suo compagno di squadra Nick Heidfeld soltanto nono, e per la Mercedes di Michael Schumacher, che per la prima volta quest’anno è riuscito ad entrare nei migliori dieci.
Chiude la top-ten la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano non ha girato nell’ultima qualifica a causa di un problema al motore che è stato sostituito per precauzione, ma avrà comunque a disposizione due set di gomme morbide nuove domani per la gara.
Alle sue spalle partirà il connazionale Rubens Barrichello. Il pilota della Williams è in difficoltà da inizio stagione a causa delle prestazioni deludenti della FW33 e non a caso quest’anno non è riuscito mai ad entrare nell top-ten.
In 12esima posizione la Force India di Adrian Sutil che per la prima volta in questa stagione è riuscito a battere il suo compagno di squadra Paul Di Resta (13esimo alle sue spalle).
Gli italiani si trovano in 19esima posizione con Jarno Trulli, e 21esima con Vito Liuzzi.
Chiude la classifica il giapponese Kamui Kobayashi. Il giapponese è stato fermato nel suo primo giro in Q1 da un problema alla pompa della benzina della sua Sauber e non è stato in grado di completare neanche un giro lanciato, ma domani prenderà ugualmente parte alla gara dato che la regola del 107% non verrà applicata a coloro che in qualifica avranno problemi tecnici alle proprie vetture.

Cantieri, rischio chiusure un patto per salvarli


Accordo con Tremonti, il presidente di Carige, Berneschi, pronto. "Per il rilancio dobbiamo garantire agli armatori le stesse condizioni di Germania e Francia"


Abbiamo portato a casa un´altra opera infrastrutturale fondamentale per la nostra regione». Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, commenta così l´approvazione dal parte del Cipe del progetto da 30 milioni di euro del nuovo viadotto tra il casello autostradale di Voltri e il porto. Secondo il governatore, che ieri ha preso parte alla seduta del Cipe, si tratta di «un altro tassello importante per la soluzione di problemi viari che il nostro sistema economico ha già subito abbastanza. Ora potrà essere bandita la gara d´appalto e subito dopo potranno partire i lavori, immagino al massimo all´inizio dell´anno prossimo. E´ la strada per far uscire definitivamente la Liguria dal suo isolamento». Il presidente dell´authority Luigi Merlo ha confermato che avvierà al più presto le procedure per bandire la gara d´appalto per l´assegnazione dei lavori.

E sempre in tema di grandi opere, la Regione ufficializza che una parte dei detriti del terzo valico verranno utilizzati per il ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. Lo ha deciso la giunta della Regione Liguria che ha approvato la delibera con l´indicazione dei siti in cui riutilizzare il materiale di scavo dell´opera, lunga 57 chilometri, trenta dei quali in galleria. «Con questo atto - afferma l´assessore Raffaella Paita - la Regione Liguria conclude tutte la azioni di propria competenza per il terzo valico». Secondo le stime, le opere realizzate in Liguria produrranno quasi 6 milioni di metri cubi di detriti. Di questi, 500 mila andranno nel riempimento per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri, altri 820 mila al porto di Voltri, 450 mila saranno utilizzati per la realizzazione del molo ai ponti Libia e Canepa, 800mila a Scarpino, i restanti 2 milioni e 300 mila nelle cave di Castellaro-Cravasco e Buzzi Unicem-Vecchie Fornaci.

Ma se Costa, il più grande armatore europeo delle crociere, sta a Genova e il suo diretto antagonista, Msc, che ospita all´ombra della Lanterna le sue ammiraglie, si prepara a portare qui anche la direzione generale, perché non fare proprio di Genova il laboratorio finanziario della cantieristica italiana? Quando Claudio Burlando, presidente della Regione, pone la domanda in questi termini è chiaro che già conosce la risposta o, meglio, ha già cominciato a costruire le condizioni per concretizzarla. Al ritorno da Roma, dove insieme al presidente dell´authority Luigi Merlo ha incontrato l´amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, Burlando riflette sugli scenari della cantieristica italiana e ligure. «Per prima cosa abbiamo comunicato a Fincantieri e governo di aver deliberato il nostro assenso all´accordo di programma per il ribaltamento a mare di Sestri. Un passaggio formale che serve però a dire che le nostre competenze sono finite. Ora tocca ad altri fare la loro parte». Il riferimento all´azienda è ovvio, ma l´impressione è che entro fine mese si possa davvero concludere l´iter dell´accordo di programma, portando al tavolo della trattativa anche i sindacati.

Burlando però approfitta del vertice romano per gettare le basi di un piano che potrebbe fare della cantieristica ligure un modello da esportare nelle altre regioni sedi di stabilimenti della Fincantieri. «La crisi è un fatto oggettivo, non è colpa di Bono - spiega - Si tratta però di trovare una formula che consenta di difendere i cantieri. Si può lavorare su più fronti, cominciando dal rivendicare gli impegni presi a suo tempo dal governo per il finanziamento delle Fremm inserendoli nella Finanziaria, anno dopo anno». Ma la vera novità esce da un passaggio che, sempre ieri, Burlando fa con il ministro del Tesoro Giulio Tremonti e che viene esteso anche al presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato Luigi Grillo. «Tremonti ha sostenuto che i problemi dei cantieri italiani non solo legati alla loro capacità, ma alle migliori condizioni che i concorrenti tedeschi e francesi applicano per quanto riguarda l´accesso al credito (così come spiegato dal presidente di Costa Foschi martedì a Repubblica n. d. r.) - dice Burlando - Merito del sostegno che la Sace locale e le banche di quei paesi offrono al committente».

Eccolo, secondo il presidente della Regione, il cuore dell´operazione. «La Liguria ha tre degli otto cantieri che Fincantieri ha in Italia - spiega - È giusto che l´operazione possa essere tentata qui, mettendo attorno a un tavolo governo ed enti, Sace, Fincantieri, Cassa Depositi e Prestiti e banche. La domanda è una sola: ce la facciamo a fare un´intesa che possa offrire agli armatori le stesse condizioni della Francia e della Germania? In fondo abbiamo a Genova due soggetti come Costa e Msc, che vogliamo fare?» Burlando non si ferma però all´annuncio del progetto, con annesso quesito. Comincia anche a chiamare direttamente in gioco i vari attori. «Tremonti è d´accordo, ma ne ho già parlato anche con Berneschi, che mi ha dato subito la sua disponibilità e mi ha detto che è pronto a metterci la faccia. E lo stesso mi ha detto Beppe Pericu, che è nel cda della Cassa Depositi e Prestiti. Proviamoci. A quel punto, se l´operazione si realizza saremo ancora più forti nel chiedere a Fincantieri di mantenere tutti i suoi impegni in Liguria».

FINCANTIERI, ACCORDO PIÙ VICINO


Fincantieri, accordo più vicino
L'accordo di programma va siglato entro il mese per non perdere l'opportunità dei fondi per il ribaltamento a mare. La Liguria deve difendere la sua posizione nel settore della cantieristica

L'incontro di ieri a Roma con l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e con il Presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo mi fa guardare con più ottimismo al futuro dello stabilimento di Sestri Levante. Dopo mesi finalmente ci sono le condizioni concrete per firmare l'accordo di programma. Se a questo aggiungiamo lo sblocco da parte del Cipe dei trenta milioni per il viadotto di Voltri (opera infrastrutturale molto importante per il terminal del ponente genovese) possiamo dire che è stata davvero una giornata molto positiva per le prospettive di sviluppo economico della Liguria.
Abbiamo ora una sfida urgente da vincere: siglare l'accordo entro questo mese per non perdere la grande opportunità dei settanta milioni stanziati con il Milleproroghe per il ribaltamento a mare. Ma non è che l'inizio: la partita decisiva sarà quella che dovremo giocare come territorio (ognuno per la sua parte, istituzioni e imprese) per il rilancio della cantieristica a livello nazionale. La Liguria è ancora leader nel settore e deve fare il possibile per conservare il valore dell'intera filiera, indotto compreso.
Per questo ieri ho parlato anche con il ministro Tremonti. Gli ho chiesto di fare qualcosa di molto concreto per la cantieristica: mettere in campo un sistema di accesso al credito e di copertura del rischio analogo a quello che Francia e Germania offrono ai loro imprenditori.

venerdì 6 maggio 2011

Turismo, approda a Castellammare la nave da crociera "Vistamar"

Turismo, approda a Castellamm​are la nave da crociera “Vistamar” FOTO/VIDEO


La nave approdata nel Porto di Castellammare (Ph. Manzo)
FOTO/VIDEO (in montaggio)
E' approdata questa mattina, nel porto di Castellammare di Stabia, la nave da crociera “Vistamar” dell'omonima compagnia, proveniente da Stromboli e diretta a Olbia. L'arrivo della nave – 140 persone di equipaggio e 300 passeggeri, per lo più di nazionalità francese e tedesca – apre di fatto la stagione degli approdi turistici in città, obiettivo fortemente voluto dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Bobbio. Per l'occasione, i turisti sono stati accolti con una speciale degustazione di acqua e prodotti tipici stabiesi e napoletani (offerti da Comune di Castellammare, Terme di Stabia, Ascom, Istituto alberghiero Ipssar e Azienda di cura soggiorno e turismo).

“Lo sbarco dei turisti della nave Vistamar è il primo degli approdi previsti per quest'estate. Si tratta di un appuntamento molto importante, che mira a rilanciare l'immagine e lo sviluppo del territorio di Castellammare attraverso il settore turistico-crocieristico. Possiamo considerare quella di oggi una sorte di grande prova generale alla quale seguirà l'approdo, il prossimo 2 giugno, della super-nave da crociera Aida Bella”, ha aggiunto il vicesindaco Giuseppe Cannavale.

L'assessore comunale al Turismo Antonio Coppola sottolinea invece l'importanza di una “sinergia con tutte le forze in campo (Terme di Stabia, Ascom, Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, Capitaneria di porto, forze dell'ordine, Protezione civile) grazie alla quale abbiamo dato dimostrazione che Castellammare può diventare una città turistica efficiente e sicura”.
“Questo tipo di collaborazione, fortemente voluta dall'Amministrazione e dal sindaco Bobbio, è la ricetta vincente per lo sviluppo di Castellammare di Stabia, la cui posizione strategica ci colloca a pochi minuti da tutti i più grandi siti archeologici e di interesse culturale in Campania e, dunque, ci candida a diventare città-modello per la provincia sud per l'accoglienza turistica”, ha concluso Coppola.

Sciopero oggi venerdì 6 maggio 2011: uffici chiusi e trasporti.


Sciopero Cgil: città e settori bloccati

Più lavoro e meno fisco: con questo slogan la Cgil ha indetto per oggi, venerdì 6 maggio 2011, il primo sciopero nazionale guidato da Susanna Camusso. La Cgil chiede una riforma fiscale che riduca le tasse sul lavoro dipendente e sui redditi da pensione incrementando, invece, l'imposizione sulle grandi ricchezze. Treni e bus fermi, ritardi nelle partenze per aerei e navi, uffici pubblici, scuole e banche chiuse. Il disagio si fa sentire.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, gli orari dello stop cambiano a seconda della città, mentre le navi ritarderanno le partenze di quattro ore. Per i treni, il personale circolante delle ferrovie si ferma delle 14 alle 18, mentre per bus e metro è stato indetto uno sciopero di 4 ore a esclusione di Torino e Genova.
Roma bus e metro si fermano dalle 8:30 alle 12:30; a Milano dalle 18 alle 22; a Napoli dalle 9:30 alle 13:30; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; a Firenze dalle 17:30 alle 21:30; a Venezia dalle 10 alle 13; a Genova dalle 9:30 alle 17; a Bologna dalle 19:30 a fine turno; a Bari dalle 20 a fine turno; a Cagliari dalle 10 alle 14 e a Palermo dalle 9:30 alle 13:30.
Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano, invece, per quattro ore dalle 10 alle 14. Fermi per quattro ore anche gli addetti alle autostrade aderenti ala Cgil e il personale dell'Anas per l'intera giornata. Fermi più di tre milioni di dipendenti tra insegnanti, ospedalieri, ministeriali e dipendenti degli enti locali.
Scioperano anche le banche e gli addetti al settore commercio e turismo. Otto ore di sciopero, invece, per le poste e l'intero comparto delle tlc e scioperano anche i lavoratori della Rai aderenti alla Cgil per l'intera giornata.

MARADONA NUOVA EFFIGE MONETARIA


C'è poco da fare un grande personaggio, volente o nolente, nel bene o nel male non smette mai di far parlare di sé...Se poi questo personaggio ha per nome Diego Armando Maradona il repertorio di notizie è alquanto vasto.
Ultimamente ha avuto un grande successo il sondaggio lanciato da Panini per individuare i campioni più amati nell'ultimo mezzo secolo di storia del calcio italiano. Si è così formato il "Top Team Panini 50" una rosa di 18 giocatori, vero fiore all'occhiello del mitico album che celebra così la sua 50esima edizione. Tra gli attaccanti il primo posto spetta proprio al Pibe de Oro, che al contempo si trova ad essere al centro di una particolare iniziativa lanciata in suo onore sul social network Facebook e che ha già raccolto oltre settemila adesioni.
La pagina il cui nome è "Un homenaje para que el de 10 lleva la cara del 10" ovvero "Un omaggio al Diez, affinché abbia la faccia del 10" ha come obiettivo quello di voler vedere inserita la faccia del grande campione argentino sulle banconote da 10 pesos, rimpiazzando quella attuale di Manule Belgrano, uno dei padri fondatori dello stato sudamericano, che dovrebbe trovare spazio sulla banconota da 2 pesos, così come riportato nella pagina della "petizione". Un'idea da 10 per il dieci più famoso che l'Argentina e il mondo calcistico abbia mai conosciuto, che si spera possa giungere fino al Presidente della Nazione Cristina Elisabet Fernández de Kirchner incontrandone il favore.
E VOI QUALE PERSONAGGIO VORRESTE VEDERE IMMORTALATO SU UNA DELLE NOSTRE CARTAMONETA?

Cgil/ Camusso: noi Italia migliore, non meritiamo questo governo

"Siamo l'Italia migliore che non si arrende e che pensa che non ci possa essere più il declino di questo paese". Con queste parole il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha aperto il suo comizio a Napoli in occasione dello sciopero generale del sindacato. In una piazza gremita, dove sventolano slogan e bandiere di tutte le sigle appartenenti alla Cgil, la Camusso ha gridato: "Noi questo governo non ce lo meritiamo. Vogliamo ricordare che il paese vive perché c'è lavoro. Oggi c'è un'Italia che non si piega, non ci meritiamo un governo che pensa che il paese sia una sua proprietà privata. Questo è un governo delle bugie".

Ferrara a Beppe Grillo: “Vergognati saltimbanco buffone”


“Un buffone che si è messo a fare il politico”. Giuliano Ferrara dedica al comico genovese Beppe Grillo, protagonista di un comizio in Piazza Duomo, la sua puntata di giovedì 5 maggio di Radio Londra. E quelle del giornalista non sono parole tenere.
Ferrara ricorda che a Milano, per la carica di sindaco, sono in gara il sindaco uscente Letizia Moratti per il centrodestra e Giuliano Pisapia per il centrosinistra.  ”Grillo – spiega Ferrara che lo critica utilizzando lo stesso tipo di linguaggio per cui ostenta disprezzo – vuole sputtanarle tutte e due”. Secondo il giornalista “il buffone che si presenta alle elezioni e cerca di agitare il mercato di una nuova politica bisogna vederlo in azione per capire chi è.  Siamo alla ricerca del consenso attraverso l’odio”.
Quindi Ferrara invita polemicamente Grillo in trasmissione: “E’ facile fare i buffoni in politica, io sfido a venire Grillo Grillo qui in trasmissione”. Quindi una sequenza di espressioni poco gentili li rivolte sia al comico sia a chi lo segue nei suoi comizi: “Sei una leggera, sei un truffaldo. Chi viene lì in piazza Duomo sono tutti rimbecilliti. Vergognati saltimbanco buffone”.
“E giù con i vaffanculo” ironizza quindi Ferrara riferendosi ad una vecchia iniziativa del comico genovese.  ”Se uno ha un minimo di fiducia negli italiani deve dare loro il meglio che ha e non il peggio”. Per Ferrara è quello che fa Grillo. Il meglio, secondo Ferrara, è evidentemente organizzare una conferenza in un teatro di Milano con mutande appese a fargli da scenografia.

GIULIANO FERRARA DIFENDE RUBY: "linciaggio morale" -

Pensioni : leggendo Mario Giordano

C'è il pensionato Inps più ricco d'Italia: 90.000 euro al mese. C'è l'onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato. C'è l'ex presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31.000 euro al mese. C'è l'ex presidente della Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo svolto questa attività per soli 3 anni. E poi ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre al cittadino qualunque vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l'Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d'oro mantiene i suoi privilegi, anzi se ne riserva sempre di nuovi. Tutto perfettamente legale, s'intende, ma con la differenza non trascurabile che, in questo caso, la legge viene applicata con sorprendente rapidità. Mario Giordano ci guida nel labirinto degli scandali, degli inganni e degli abusi della previdenza italiana: un buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e mette a rischio il loro futuro. Da questo desolante panorama emerge un'indicazione chiara: visto che continuano a chiedere tagli alle pensioni, non si potrebbe cominciare da qualcuno di questi privilegi?

I lavoratori protestano durante il Consiglio Comunale

Come è da prassi ormai negli ultimi consigli comunali, anche ieri mattina si è assistito all'interno dell'aula consiliare alla dura protesta dei lavoratori stabiesi. La vertenza lavoro, ed in particolare quella legata al futuro della Fincantieri, sembra non avere sbocchi. Dopo mesi di silenzio, il governatore della regione Campania, Stefano Caldoro, è uscito allo scoperto garantendo gli investimenti per la realizzazione del bacino di costruzione a Castellammare di Stabia. A breve l'amministratore delegato di Fincantieri renderà noto il piano industriale. La paura è che il cantiere stabiese possa essere tagliato fuori. "Noi tutti siamo stabiesi e crediamo nelle potenzialità dei nostri lavoratori - afferma Lorenzo Esposito, consigliere comunale Nuovo PSI - Purtroppo questo primo anno della nuova amministrazione è stato contraddistinto dall'aggravarsi della crisi dell'Avis, della Fincantieri e persino dal problema delle strisce blu. Il sindaco Luigi Bobbio sta portando avanti sia in Regione che a livello nazionale la lotta in favore della nostra cantieristica e, conoscendo io di persona il governatore Caldoro, spero che abbia interagito con il Presidente del consiglio per garantire a Castellammare gli investimenti promessi per la realizzazione del bacino di costruzione. Nel meridione sono state pianificate cinque grandi opere, noi tutti ci auguriamo che il bacino qui possa essere una di queste". "La nostra città sta assistendo al sommarsi di crisi occupazionali legate a vari settori ed aziende - sottolinea Nicola Corrado, consigliere comunale Officina Democratica - Quello attuale è un momento delicato sia a livello locale che mondiale ed anche se qui nessuno ha poteri magici per poter risolvere lo stato di crisi, i lavoratori hanno ragione a protestare quando chiedono al sindaco la condivisione umana del dramma che stanno vivendo".

giovedì 5 maggio 2011

F1: Vettel teme la rinascita della Ferrari ma Alonso frena:”Istanbul dura per noi”


Alla vigilia del weekend che vedrà andare in scena il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istnbul park, quarto appuntamento del mondiale di Formula 1, Fernando Alonso fa il punto della situazione dopo una lunga pausa durata tre settimane.
Il pilota spagnolo è arrivato ieri sera a Istanbul dopo aver passato molti giorni a svolgere il suo programma di sviluppo della sua Ferrari per preparare al meglio la gara che aprirà il ciclo della stagione europea: “In Turchia avremo alcune novità aerodinamiche ma dovremmo disporre di altri aggiornamenti anche nelle gare successive. Sappiamo che dobbiamo fare un bel salto in avanti in termini di prestazione se vogliamo tornare a lottare per le prime posizioni, soprattutto in qualifica, ma ad Istanbul non mi aspetto delle rivoluzioni. Vedremo venerdì se le nuove parti funzioneranno come ci aspettiamo ma siamo ben consapevoli che neanche gli altri sono rimasti con le mani in mano in queste settimane quindi è impossibile dire oggi dove siamo rispetto ai nostri avversari principali“.
Il ferrarista però è fiducioso del lavoro che si sta svolgendo a Maranello e dichiara: “In questa squadra non mancano di certo l’impegno e la volontà di fare bene. Tutti si stanno impegnando al massimo per riportare ad alti livelli le prestazioni della monoposto. E’ questo che rende speciale questo team“.
Poi fa una previsione sull’andamento della gara: “Istanbul è un circuito molto tecnico, con tanti tipi di curve, dei bei saliscendi e un paio di punti dove i sorpassi erano possibili in passato: quest’anno dovrebbero esserlo ancora di più grazie all’ala posteriore mobile“.
Ma per Alonso il fattore che più può influenzare la capacità di un pilota di superarne un altro è sicuramente la differenza di rendimento degli pneumatici: come si è visto chiaramente in Cina quando si finisce in crisi con le gomme le possibilità di difenderti da chi ti attacca con pneumatici anche di pochi giri più freschi sono molto scarse. La gara di Istanbul è solitamente piuttosto impegnativa per le coperture e sarà quindi molto importante capirne il comportamento durante le prove libere del venerdì.
Importanti saranno anche le condizioni metereologiche: “Al momento si prevedono condizioni meteorologiche molto incerte, soprattutto nella giornata di venerdì: un’ulteriore incognita in questo weekend“.

Anche Sebastian Vettel fa il punto della situazione: “Gli equilibri visti fin’ora in pista possono cambiare dal momento che tutti i team in queste settimane di pausa hanno lavorato duramente. La strada è ancora lunga e tutto può succedere“.
Il campione del mondo e attuale leader del mondiale non si fida della Ferrari e teme una rinascita del Cavallino: “Lo scorso anno abbiamo avuto l’esempio di come Alonso sembrasse tagliato fuori dalla lotta per il titolo per poi rientrarvi alla grande andando vicino alla vittoria finale. La cosa più importamte per noi è mantenere un rendimento costante per tutta la stagione, poichè abbiamo l’auto più forte al momento, ma occhio alla Ferrari“.
Il tedesco non snobba altri possibili outsider: “Mercedes e Renault non vanno sottovalutate“.


Poi torna a parlare dell’incidente dello scorso anno con il suo compagno di squadra Mark Webber: “Non posso cambiare quello che è successo, ma posso imparare dal passato. Io guardo avanti e penso a fare sempre meglio“.
Vettel quest’anno, cosi come il suo compagno di squadra, non sempre ha potuto contare sull’aiuto del Kers, che sulla Red Bull sembra avere ancora qualche problema di funzionamento ma il campione tedesco assicura: “Il Kers porta sicuramente dei vantaggi, è per questo che nella nostra squadra stanno lavorando duramente per risolvere i problemi. Sono fiducioso di poterlo utilizzare al meglio in vista della prossima gara“.

Un pensiero va anche al circuito che l’anno prossimo potrebbe essere cancellato dal calendario: “Sarebbe davvero un peccato, qui sono sceso in pista per la prima volta su una F1 per un test con la Bmw. E’ davvero speciale per me“.

Taglialatela: "emergenza morale? da PD solo sciacallaggio e memoria corta"

“Chi parla oggi con tanta esasperata presunzione di emergenza morale non fa che mero sciacallaggio elettorale. Il Pd napoletano, Amendola in testa si erge a giudice dimenticando, volutamente, che nelle sue fila ci sono personaggi il cui profilo e’ ben lungi dal rappresentare un esempio di moralità”.
Taglialatela: 'emergenza morale? da PD solo sciacallaggio e memoria corta'
“Nessuno del centrodestra ha mai pensato di utilizzare in chiave strumentale le vicende giudiziarie di molti esponenti del Pd e del centrosinistra che hanno ricoperto e tuttora ricoprono incarichi di rilievo. Ricordo al segretario regionale dei Democratici che Corrado Gabriele è stato per 5 anni assessore della Giunta Bassolino nonostante fosse sotto processo per reati di altissima gravita’ morale e sociale (abusi sessuali su minorenni). Passato con il Pd ed eletto consigliere regionale, lo stesso Gabriele è stato condannato a 4 anni e 3 mesi. In questo lungo periodo i dirigenti del centrosinistra locale e nazionale hanno fatto finta di non sapere e non vedere.

Così come grave sconcerto nelle fila dello stesso partito di Bersani provocò due anni fa l’uccisione in un agguato di Luigi Tommasino, consigliere comunale di Castellammare di Stabia, coinvolto in attività di stampo camorristico.

Naturalmente questo non esime nessuno che faccia politica, in primis il Pdl, dal prestare la massima attenzione ad alcune specifiche realtà che permangono in aree della provincia di Napoli, né dall’abbassare la guardia su tentativi di condizionamento.

Ancora, giusto per rinfrescare la memoria di chi urla troppo spesso ad una presunta emergenza morale nel centrodestra, ricordo che sia Conte che De Simone sono politici nati e formatisi nel centrosinistra. Il primo nei Verdi, poi transitato nella Margherita (perfino questore del Personale in consiglio regionale con Bassolino), il secondo eletto con i Comunisti italiani.

Come mai, mi chiedo, nessuno si è mai permesso di avanzare dubbi sulla loro moralità quando, pur in presenza di accuse, restevano militanti di sinistra?

Per non parlare della inquietante presenza alle manifestazioni elettorali del Pd a sostegno di Morcone del pluriimputato Bassolino, rinviato a giudizio per reati gravissimi contro la pubblica amministrazione.

Consiglierei a tutti di fare un esame di coscienza prima di lanciarsi in dichiarazioni di fuoco, alla stregua dei peggiori manichei”

Piano sviluppo, bonus agli imprenditori che assumono al Sud


Un bonus mensile di 300 euro per tre anni agli imprenditori che assumeranno al Sud, la possibilità di introdurre un tetto alle retribuzioni dei banchieri, l'arrivo del diritto di superficie che varrà 90 anni sugli arenili e che consente anche di non abbattere strutture e immobili già costruiti sugli arenili dietro il pagamento di un canone annuo; l'assunzione dei precari della scuola. Sono alcune delle ultime novità contenute nella bozza del decreto sviluppo entrata in Consiglio dei ministri.
300 EURO PER OGNI ASSUNZIONE AL SUD: Un bonus di 300 euro al mese per tre anni: "E' concesso per gli anni dal 2011 al 2013 un credito d'imposta pari a euro 300 per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese" ad ogni imprenditore del Sud che assume un dipendente a tempo indeterminato "nei 12 mesi successivi all'entrata in vigore del presente decreto".
DIRITTO 90 ANNI SU ARENILI E CASE SU SPIAGGE: Arriva il "diritto di superficie" per gli arenili che durerà 90 anni e potrà riguardare anche "aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti, aventi qualunque destinazione d'uso in atto alla data in vigore del presente atto, ancorché realizzate su spiaggia, arenile ovvero scogliera". Il diritto si consolida con il pagamento annuale di un corrispettivo all'agenzia del Demanio "sulla base di valori di mercato" e anche l'accatastamento delle edificazioni. Gli immobili costruiti dopo saranno abbattuti e il costo ricadrà su chi li ha costruiti. Rimane il diritto al raggiungimento della spiaggia.
STANGATA SU BANCHIERI: La Banca d'Italia può "fissare limiti all'importo totale nella parte variabile delle remunerazioni dei soggetti abilitati, quando sia necessario per il mantenimento di una solida base patrimoniale". Alle competenze di Bankitalia e Consob in tema di governo societario e requisiti generali di organizzazione, si aggiungono quelle su "sistemi di remunerazione e incentivazione". Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella drastica della possibilità di rimuovere i manager bancari non più adeguati al loro ruolo, quello di tagliare i dividendi e anche, per le banche che hanno avuto aiuti pubblici, di limitare la spesa per le retribuzioni in generale.
ASSUNZIONE PRECARI SCUOLA: Per i precari della scuola la loro stabilizzazione dovrebbe essere spalmata su tre anni driblando la norma europea contro gli abusi dei contratti a termine. Varrebbe 65 mila assunzioni.
MUTUI VARIABILI RINEGOZIABILI: I mutui variabili fino a 150.000 euro potranno essere rinegoziati. La rinegoziazione potrà essere chiesta fino al 30 aprile del 2012 ma solo se chi la chiede ha un Isee sotto 30.000 euro e non ha ritardi nei pagamenti. 
VETO A MUNICIPALIZZATE SU APPALTI COMUNE: "Le società pubbliche partecipate da enti territoriali non possono prendere parte ai bandi di finanziamento dei propri azionisti, diretti o indiretti". In caso di violazione di queste disposizioni, le imprese beneficiarie sono tenute alla restituzione del finanziamento erogato".
DIVERSO CALCOLO PER TASSO USURA: Aumenta la soglia del tasso di interesse usuraio. La norma era già stata presentata via emendamento nel 'milleproroghe' ma alla fine era stata bocciata. Si tratterebbe di una diversa modalità di calcolo.
STOP A DATI PER DETRAZIONI: La comunicazione annuale dei dati per le detrazioni fiscali per i familiari a carico viene eliminata per dipendenti e pensionati. Tra le novità anche l'estensione dei 'paletti' previsti dall'articolo 12 dello Statuto del Contribuente ai contribuenti sotto verifica.
BASTA SCHEDE CARBURANTE: Stop alla scheda carburante per chi pagherà il pieno con carta di credito o bancomat.
SALTA LIMITE PER CARTA IDENTITA': Viene soppresso il limite di età (15 anni) per ottenere la carta di identità che ora diventa 'elettronica'. La nuova carta varrà 3 anni per i minori e 10 anni per i maggiorenni.
A 1 MLN APPALTI SENZA BANDO: Sale da 500.000 a 1 milione di euro la soglia per gli appalti di lavori pubblici senza bando di gara. Gli appalti potranno così essere affidati con procedure negoziate. Snellimento delle procedure per gli appalti pubblici: introduzione delle percentuali fisse per le opere compensative, viene introdotto un tetto del 20% anche ai maggiori costi intervenuti e alle varianti in corso d'opera.
 DISTRETTI A BUROCRAZIA ZERO: Arrivano i distretti turistico-alberghieri e godranno di 'burocrazia zero'.
PIANO-CASA: Si potrà ampliare casa del 20%. Si introduce il silenzio-assenso per semplificare la 'Scia' con la sola eccezione degli immobili nei centri storici. Inoltre per ottenere gli sgravi per lavori di ristrutturazione (36%) o per il bonus energia (55%) non sarà più necessario comunicare all'Agenzia delle Entrate l'avvio della procedura.
SPRINT ALLE IMPRESE: il pacchetto prevede: studi di settore "alleggeriti" per artigiani e commercianti, semplificazione delle comunicazioni fiscali per professionisti e autonomi, verifiche meno "oppressive" per le imprese sul rispetto delle norme di sicurezza (si pensa a un accorpamento dei vari controlli).
APPRENDISTATO: Si studia una riforma dell'accesso al lavoro da parte dei giovani e a un contratto unico con tre livelli di retribuzione a secondo della crescita professionale.
PROCESSO CIVILE: 'Smaltimento' dei processi arretrati e velocizzazione. Attualmente sono 5.600.000, con un grado di 'soccombenza' pubblica che il Def indica come 'suicida'.

Gravidanze creative in carcere


Il desiderio di maternità non si spegne nemmeno tra le mura di un carcere, e se poi una gravidanza può aiutare le detenute a ottenere misure alternative, bè, il lieto evento oltre che lieto torna anche parecchio utile.
Dal carcere di Trieste arriva la storia delle tante novelle Adelina, che come Sophia Loren in Ieri, oggi e domani,fanno figli pur di non restare dietro le sbarre. Ma la realtà ha di gran lunga superato la fantasia cinematografica (che pure a sua volta si basava su una storia vera). Se sei in carcere come fai a concepire un figlio? E per ovviare al problema le detenute del Coroneo hanno studiato un metodo ingegnoso anche se finora inefficace.
Hanno trovato un “accordo” con i colleghi maschi, carcerati e anche donatori di seme a questo punto. Ma uomini e donne non possono incontrarsi, essere lasciati soli e magari consumare. Il metodo studiato prevede quindi di aggirare i controlli e insieme di superare le regole base della biologia: gli uomini lancerebbero il seme dalle finestre, racchiuso in un guanto, alle donne che restano in attesa durante l’ora d’aria. Il Coroneo è forse l’unico carcere italiano ad ospitare, nella stessa struttura, detenuti maschi e femmine.
Ora anche il direttore dell’istituto, Enrico Sbriglia, in aspettativa per motivi elettorali, ha ammesso la frequenza sospetta con cui nel carcere volano guanti. ”Dopo essermi consultato con alcuni medici – ha detto – ho ritenuto doveroso segnalare alla Procura quanto accadeva, visti anche i rischi di trasmissione di malattie, per tutelare la salute di queste donne”. A scopo statistico ha anche precisato che “finora nessuna donna è rimasta incinta”. ”L’attenzione degli agenti penitenziari su questo fronte ora è estremamente alta”, ha precisato Sbriglia, non chiarendo però quali siano le misure adottate: muri più alti o il bando dei guanti di lattice?

mercoledì 4 maggio 2011

Fincantieri:Caldoro promette il suo impegno con la Cisl


"La Regione è pronta a fare la sua parte per gli investimenti economici e favorire politiche di sviluppo per la filiera della cantieristica, per dare prospettive di lungo termine".  Lo ha detto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, nel corso del suo intervento al convegno della Cisl, oggi a Napoli, sul tema dello sviluppo, parlando della Fincantieri.  "Abbiamo preparato una lettera che invieremo al Governo - ha affermato - è interesse comune mantenere gli impegni e dare prospettive di lungo termine".  "Ne avevamo già parlato a voce con il Governo - ha concluso - l'abbiamo messo per iscritto per evitare qualsiasi forma di alibi da parte di chi deve affrontare emergenze che rischiano di investire anche altre aree del Paese"continuando "Se qualcuno vede in Fincantieri riconversione di aree, allora sappino che non possono essere quelle degli alberghi, di esempi nell'area torrese-stabiese già ci sono è bastano, tutto al più potremo parlare di riconversione, l'importante e la salvaguardia dei siti industriali"
"La Cisl è pronta insieme alla Regione Campania ad intraprendere un giusto cammino che porti ad una risoluzione della vertenza Fincantieri, non possiamo più confrontarci con chi vuole per ragione di forza  mettersi trasversalmente tra il sindacato ed i lavoratori, noi no siamo qui per dire le frottole ai lavoratori, è non si possono più accettare i modelli del carrozzone commesse, non sono più credibili" continuando Bonanni nel suo intervento al congresso della mostra d'oltre mare "Ora che finalmente la Regione esce fuori dal suo deficit, può investire più tempo e risorse economiche che portino al rilancio si di Fincantieri ma allo stesso tempo alla salvaguardia dei posti occupazionali, e se la Fincantieri nel suo piano industriale inscena la riconversione ed allora che dobbiamo alzare i livelli di guardia perché vorremo capire come ciò debba avvenire è come ciò salvi l'occupazione"

Fincantieri: soluzioni complessiva! GRAZIE FIOM!!!


Grazie per aver trovato, ancora una volta in maniera assolutamente geniale ed imprevedibile, la 
maniera per risolvere la crisi della cantieristica: 10 (dieci) ore di sciopero da effettuarsi entro il 
mese di maggio!! 
E’ un’idea formidabile: sono state rilanciate le 8 ore di sciopero generale del 6 maggio (speriamo 
che sia sempre più chiaro perché FIM ed UILM non hanno condiviso la tempistica della riunione 
del 27 aprile) ne sono state aggiunte altre 2 specifiche per la cantieristica ed il gioco è fatto. 
Siamo infatti più che sicuri che, visto lo scarico di lavoro dei cantieri, l’Amministratore Delegato di 
Fincantieri ed il suo staff staranno tremando per l’impatto devastante che questo sciopero produrrà 
sull’azienda (a proposito, un messaggio per l’azienda: forse, una volta tanto, non sarà nemmeno 
necessario accettare i biglietti di ferie dell’ultimo minuto e chiudere gli accessi per alzare la 
percentuale degli assenti ….) ; ed inoltre il Governo, da subito, smetterà di pensare ai “bungabunga” o alle varie diatribe interne alla maggioranza e si affannerà per convocare, 
immediatamente, le Parti Sociali. 
Forse, se le ore proclamate, fossero state più di 10 (perché non 20??), anche gli armatori si 
sarebbero affrettati ad ordinare qualche nave in più ….. 
E’ assolutamente incredibile come noi, sindacalisti mediocri, non ci siamo arrivati da soli a questa 
soluzione, ed abbiamo avuto bisogno, ancora una volta, che qualcuno ci spiegasse come fare un 
ennesimo regalo all’azienda. 
Attendiamo quindi fiduciosi l’esito di queste 10 ore: alla fine potremmo verificare come si saranno 
risolte le problematiche relative ai carichi di lavoro, come si saranno chiarite le incognite sui 
cantieri di Castellamare, di Sestri, di Riva, di Ancona, come si saranno ristabilite tutte le posizioni 
dei lavoratori degli appalti, come si sarà rilanciato il progetto industriale di Fincantieri e come in 
questo progetto si sarà dato risalto e valore al lavoro, dando tranquillità e prospettiva a migliaia di 
famiglie. 
Se così non sarà, ci auguriamo che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Fincantieri chiedano 
conto dei risultati che si ottengono con questo modo di fare sindacato, e riflettano sull’opportunità 
di continuare a dare fiducia a chi, con queste trovate geniali, continua a mettere in difficoltà i più 
deboli senza far male ai più forti. 
FIM ed UILM continueranno a richiedere la riconvocazione del tavolo di settore, nella certezza che 
solo dopo aver capito da azienda e proprietà quale sia la situazione e quale sia la prospettiva, sarà 
possibile organizzare un percorso per salvaguardare tutti i siti e tutta l’occupazione, nella 
consapevolezza che la soluzione alla vertenza FINCANTIERI debba essere complessiva e non locale

Juve Stabia, scomoda antagonista nei play off?


La Juve Stabia perde Dicuonzo, che salterà, oltre alle ultime due giornate di campionato (insieme al misterBraglia), anche i play off, ai quali la squadra campana parteciperà essendo matematicamente qualificata (salvo scandalose decisioni che restituirebbero punti al Foggia, attualmente sesto). Durante la gara di Cava de’ Tirreni, infatti, il numero sette stabiese è stato espulso per una reazione nei confronti di un avversario e per una reazione anche nei confronti dell’arbitro dopo l’espulsione (dalle immagini televisive non sembra abbia esagerato o usato violenza).
Niente di tanto scandaloso se non fosse che, per episodi ben più gravi (citiamo ad esempio la gara Foggia-Gela), la squalifica più lunga è stata di appena tre giornate…
In buona fede speriamo solo non sia uno squallido tentativo di pilotare un campionato a favore o a sfavore di qualche squadra. Le società di Lega Pro hanno già tanti problemi da affrontare e, di certo, queste decisioni non aiutano, soprattutto quando si usano due pesi e due misure.
I tifosi stabiesi hanno ancora impresse nella mente le scandalose decisioni del giudice sportivo che nel 1994 privò di tutta la difesa la squadra che affrontò la Salernitana proprio nella finale play off e non vogliono rivivere la stessa situazione.
Quasi sicuramente ci sarà il ricorso da parte della società stabiese contro questa assurda decisione. Ma al di là di quello che deciderà la giustizia sportiva, gli uomini di Braglia, chiunque giocherà, daranno filo da torcere a chiunque sul rettangolo di giuoco e lo hanno già dimostrato fin qui in Campionato ed in Coppa Italia.

Trezeguet – Napoli si può, parola di Caliendo

david trezeguet herculesDavid Trezeguet potrebbe tornare a giocare in Italia ma non con la maglia della Juve bensì con quella del Napoli. Non è solo un’ipotesi di calciomercato ma ben più ad ascoltare le parole del suo procuratore Caliendo a Radio Kiss Kiss: “Il futuro di Trezeguet? Sto andando ad Alicante per convincere il suo presidente a liberarlo, non esistono più le ragioni che resti all’Hercules. Sarebbe felice di giocare al San Paolo, per David sarebbe una scelta ponderata. Ultimamente gliene ho parlato moltissimo, facendogli presente anche del grande affetto della gente. L’amore dei tifosi partenopei è fantastico, non ci si può rendere conto dell’entusiasmo se non giochi con la maglia del Napoli. Un pubblico così è unico, non lo trovi da nessuna parte“. Trezeguet, reduce da una stagione travagliata ad Alicante dopo il divorzio dalla Vecchia Signora, piacerebbe l’idea di giocare nel Napoli, attratto anche dalla possibilità di misurarsi con una grande squadra e giocare in Champions League e dimostrare che è ancora quel bomber che tutti hanno ammirato negli anni bianconeri.

Un caffè offerto all’umanità


Se in piena padania, nel regno della lega, per rimarcare la propria umanità e la distanza dai deliri razzisti di personaggi come Gentilini si attinge alla cultura partenopea forse un po’ di speranza per questo bistrattato paese c’è ancora.
Lo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo scrive nel suo libro “Il caffè sospeso”:
“A Napoli, una volta, c'era una bellissima abitudine: quando una persona stava su di giri e prendeva un caffè al bar, invece di uno ne pagava due. Il secondo lo riservava al cliente che veniva subito dopo.

Detto con altre parole, era un caffè offerto all'umanità.“
E così a Treviso un gruppo di signore ha deciso di lanciare questa semplice operazione di solidarietà antileghista ed antirazzista. Chi vorrà potrà recarsi nel bar “Indimenticabile” e lasciare dei “caffè sospesi” a beneficio degli immigrati che ne faranno richiesta.
Un piccolo gesto che riavvicina la città del leghista Gobbo, impegnato in questi giorni in un’indegna battaglia omofoba, alla cultura della tolleranza e della solidarietà.
Invitiamo chiunque si trovi a  Treviso a recarsi al bar “Indimenticabile” per prendere una “tazzulella e cafè”,  lasciare un caffè offerto all’umanità ed una lezione di civiltà ai nuovi barbari, per ricordare loro che la nostra Italia  non gli appartiene. Questa è la nostra Italia, quella che noi amiamo e che intendiamo continuare a difendere!

martedì 3 maggio 2011

Gli atei sono più intelligenti dei credenti


Secondo gli autori di una ricerca, l’ istruzione offre alle persone la possibilità di spiegare in modo razionale le cose del Mondo, eludendo i dogmi religiosi.
In diversi test d’intelligenza, le persone credenti ottengono un QI dal punteggio più basso rispetto agli atei. Ciò non significa che essere credenti significa essere ignoranti. Gli atei sono probabilmente più intelligenti delle persone credenti, perché nella maggior parte dei casi i primi beneficiano di condizioni sociali migliori dei secondi; dunque di maggiore scolarizzazione. Quando si guarda a questo fenomeno dal punto di vista di confronti tra paesi, non è difficile individuare le possibili cause per cui gli Stati che risultano più intelligenti sono quelli tendenti ad una maggiore secolarizzazione.

I PAESI CON ALTA RELIGIOSITA’ SONO PIU’ SFIGATI? – Stando al loro grado di sviluppo, pare proprio di sì. Essi infatti risultano: più poveri, meno urbanizzati, con bassi livelli di istruzione, usano poco le nuove tecnologie, sono più esposti a malattie infettive che compromettono le funzioni celebrali, la loro popolazione nasce in sottopeso, sono malnutriti dalla nascita, sono esposti all'inquinamento da piombo che riduce il QI.
L’ ATEISMO NON E’ PERO’ SEMPRE SINOMINO D’ INTELLIGENZA – Secondo alcuni autori che sono pervenuti a queste osservazioni: “L’istruzione accresce il pensiero razionale e fornisce alle persone razionali meccanismi non-mistici per la comprensione del mondo. In breve, l’educazione offre agli utenti la possibilità di cercare un’alternativa razionale al dogma religioso. ” Questo argomento è ragionevole, ma è incompleto. Ci sono molti più atei in Europa che negli Stati Uniti e ciò non vuol dire che gli europei sono più intelligenti o più istruiti. Inoltre, non è detto che la religione provoca stupidità, se non altro perché alcune delle persone più brillanti della storia, come Isaac Newton, erano molto religiose come la maggior parte dei loro contemporanei.
LA RELIGIONE AIUTA A SOPPORTARE LE DIFFICOLTA’ – La correlazione tra QI e religiosità ricorda il dibattito lungo e noioso in merito alla correlazione tra i punteggi QI e il colore della pelle, che ha infervorato il dibattito tra scienziati ma alla fine non è stata provata. La questione veramente interessante ma inesistente in questo dibattito è perché l’ateismo è diffuso principalmente nei paesi sviluppati. Ciò può essere spiegato col fatto che la religione aiuta le persone a confrontarsi con il terrore delle incertezze economiche nella loro vita. Ecco quindi che i popoli dei Paesi meno sviluppati si rifugiano nella religione.
NOTIZIA RICORRENTE - Non è la prima volta che una ricerca arriva a queste conclusioni: già nel 2008 il professor Richard Lynn aveva lanciato una provocazione che aveva suscitato numerose polemiche; e “nel suo studio il professor Lynn è stato affiancato da John Harvey ed Helmut Nyborg, i quali hanno rispolverato alcune analisi risalenti al 1990, secondo le quali solo il 7 per cento dei membri della American National Academy of Sciences risultava aderente a una confessione religiosa”.

Castellammare: Donna incinta morta, caso in Parlamento

Foto di stabia_info«Chiederemo chiarimenti su eventuali responsabilità personali o disfunzioni organizzative che potrebbero essere state all'origine di questo ennesimo triste caso che ha visto il momento della nascita trasformarsi in tragedia». Lo ha dichiarato il presidente della commissione d'inchiesta della Camera sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari, Leoluca Orlando, in merito al decesso di una trentaduenne all'ottavo mese di gravidanza, morta all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. «Secondo quanto riportato dalla stampa, la donna, Maria Guida - evidenzia una nota - era affetta da una malattia rara, l'eclampsia gravidica, e il quadro clinico era complicato anche dalla condizione di forte sovrappeso. La giovane, alla sua seconda gravidanza, era giunta in ospedale nella notte tra il 25 e 26 aprile, accusando intensa cefalea e ipertensione. Lo staff medico, seguendo la procedura, aveva somministrato solfato di magnesio e alle 4 del mattino le condizioni della paziente si erano stabilizzate e si era deciso per un parto per induzione da effettuarsi in mattinata. Ma alle 6.45 circa è sopraggiunto l'arresto cardiaco». «Dal San Leonardo - si sottolinea - hanno fatto sapere di aver rispettato tutte le procedure previste nei casi di pre-eclampsia. I familiari, però, hanno deciso di presentare una denuncia al commissariato di polizia ipotizzando un caso di malasanità nella gestione delle cure alla paziente; in particolare, denunciano, viste le condizioni critiche della gestante, non è chiaro perchè non si sia deciso di intervenire sin dall'inizio col cesareo. La Procura di Torre Annunziata ha già aperto un'inchiesta. Le condizioni della piccola, salvata in extremis, restano critiche ». «La Commissione d'inchiesta che presiedo, senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorità giudiziaria - si legge nella lettera inviata da Orlando a Caldoro - intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali». Giornale di Napoli

Juve Stabia: Sei giornate di squalifica per Dicuonzo

Sei giornate di squalifica per ilgiocatore della Juve Stabia Stefano Dicuonzo (Pro 1/B). Lo hadeciso il giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, dopoi fatti della gara Cavese-Juve Stabia (2-0) di domenica scorsa.
Dicuonzo era stato espulso ''per aver colpito con una gomitataal volto un avversario'' e perche' ''alla notifica delprovvedimento di espulsione, si avvicinava con fare minacciosoall'arbitro strattonandolo e colpendolo con uno schiaffo alfianco''.

Fincantier​i, documento conferenza capigruppo 3 maggio 2011


La conferenza dei Capigruppo del Comune di Castellammare di Stabia tenutasi il 3.5.2011, nel ribadire l’importanza del Cantiere Stabiese per tutta la Comunità cittadina, così come già deliberato dal Consiglio Comunale del 27 settembre 2010, per rilanciare la cantieristica stabiese al livello internazionale e garantire i livelli occupazionali dei lavoratori FINCANTIERI e INDOTTO, ritiene indispensabile la realizzazione del bacino di costruzione.
Pertanto, chiede al Presidente della Giunta Regionale Campania un intervento autorevole presso il Governo Nazionale per la convocazione urgente di un tavolo dove affrontare la problematica della cantieristica stabiese e in quella sede ribadire quanto appreso dalla stampa locale e riportato dai capigruppo che hanno partecipato all’incontro tenutosi con la S.V. venerdì 29 aprile 2011.
Inoltre, la conferenza chiede all’On. Presidente Caldoro di sollecitare l’Amministratore delegato di Fincantieri, prima di redigere qualsiasi piano industriale, a prendere atto della volontà politica espressa dai capigruppo.

La Lazio domina, la Juve colpisce con Pepe


Simone PepeCon una fiammata di Pepe a due minuti dal termine la Juventus, al sesto risultato utile consecutivo (4 vittorie e 2 pareggi), espugna l’Olimpico di Roma vincendo un importantissimo scontro diretto contro un’ottima Lazio per la corsa al quarto posto portandosi a -4 proprio dai biancocelesti e dalla zona Champions League che solo fino a qualche giornata fa per i bianconeri sembrava un obiettivo irraggiungibile. Una gara dominata in lungo e in largo dalla squadra di Reja che però ha pagato a caro prezzo l’espulsione di Ledesma a 10 minuti dal fischio finale che ha dato coraggio alla Vecchia Signora permettendole di portare a casa l’intera posta in palio proprio quando aveva dato l’impressione di aver mollato.
Parte subito forte la Lazio con la giusta dose di aggressività e ben equilibrata tra i reparti completamente l’opposto della Juventus che appare sfilacciata in mezzo al campo e con un Aquilani stordito, da cosa non si capisce bene, che sembra passeggi in mezzo al campo e che sbaglia una miriade di passaggi.
Hernanes e Zarate mettono a dura prova la difesa bianconera con le loro continue accelerazioni, soprattutto l’attaccante è in serata e dimostra di avere la gamba giusta per far male alla Juve. I vari tentativi verso la porta di Buffon però non sono di particolare pericolosità, la Lazio infatti gioca un buon calcio ma non riesce a concretizzare quanto costruito negli ultimi metri di campo.
Per vedere la Juve, unica volta, dalle parti di Muslera bisogna attendere il 36′ con Matricoincidente anche la migliore palla gol di tutto il primo tempo: Del Piero vede con la coda dell’occhio Pepe sulla sinistra e lo cerca con un colpo da maestro, Lichtsteiner però anticipa di testa l’esterno bianconero servendo involontariamente Matri tutto solo in area ma l’attaccante bianconero calcia addosso all’estremo difensore biancoceleste in uscita.
Nella ripresa la Juve da l’impressione di aver cambiato marcia rendendosi subito pericolosa con un cross tagliato rasoterra di Grosso per Matri che però viene anticipato da Muslera ma è solo un fuoco di paglia perchè i padroni di casa guadagnano campo e schiacciano l’avversario nella propria trequarti rispondendo prontamente con un missile di Brocchi di controbalzo di sinistro che sfiora la traversa.
Del Piero è ingabbiato dal pressing asfissiante della mediana biancoceleste, Krasic è assente ingiustificato e così Del Neri prova a mescolare le carte togliendo Matri e Motta inserendo Toni e Salihamidzic. La squadra di Reja reclama un penalty per un tocco, leggero, sul piede di Chiellini suFloccari che accentua di molto la caduta ed è proprio questo che induce Mazzoleni a non fischiare la massima punizione.
L’azione di spinta della Lazio però perde d’intensità al calare della prestazione di Zarate che si eclissa e durante un contropiede bianconero condotto da Felipe Melo, Ledesma è costretto al fallo tattico beccandosi il doppio giallo e la conseguente espulsione. In questi 10 minuti di superiorità numerica la Juve si affaccia in avanti non troppo convinta ma nonostante ciò pesca al minuto 88 il jolly con Pepe che su un cross di Salihamidzic batte Muslera di sinistro. E’ il gol vittoria che rimette la Juve in corsa per un piazzamento Champions, giunto immeritatamente per come ha affrontato la partita, in maniera troppo rinunciataria (era la Juve a dover cercare la vittoria e la Lazio a potersi accontentare anche del pari e non il contrario), e fortunatamente per come è arrivato che riscatta in parte la sfortuna che ha perseguitato la squadra di Del Neri in questo campionato. La Champions, nonostante tutto, è ancora lì a portata di mano.

Colmi