FOTO DI STABIA

sabato 12 marzo 2011

occupazione sala consiliare è poi......

12enne accoltellatore di Secondigliano: chi arma la mano di un bambino?

Dobbiamo dire come prima cosa per evitare i luoghi comuni, che Secondigliano non è solo a Secondigliano,ma può essere in ogni angolo della terra. E quindi quello che è successo a Secondigliano nel quartiere masseria cardone periferia a nord di Napoli è un qualcosa che si ripete da anni e anni. E devo dire io che vengo da un quartiere non facile come Scanzano, dove come tutti sanno non è difficile smarrirsi. Ad addolorarmi di più,a preoccuparmi,a pormi degli interrogativi, non è stata tanto l'età o il gesto di quel bambino ma: chi ha armato quella mano,chi ha dettato tanta violenza a quel bambino. A quel coraggio freddo a colpire con violenza senza tener minimamente conto della vita dell'altro. Cosa, chi, ha nutrito di tanta violenza un bambino di soli 13 anni che la portato ad una lite per una partita di pallone a colpire mortalmente con un coltello un suo coetaneo? Una civiltà che premia solo i potenti e i vincenti? La criminalità organizzata? La televisione? La famiglia che non c'è più? La scuola che non ha tentato ancora l'impossibile? Le domande senza risposta sono tante. Ma credo che la matrice e sempre la stessa, e cioè che oggi più di ieri è in atto un lento ma progressivo sgretolamento dei valori, dei sentimenti di colpa che si avvertono sempre più raramente. Ancora una volta, ci troviamo difronte a qualcosa di preoccupante che si ripete da sempre, grazie ai nostri ritardi e ai troppi perché senza risposte. E difronte a questo dramma di dispersione dei valori,di disgusto delle regole, non si può assolvere senza ombra di dubbio prima di tutto la famiglia, ma neppure i quartieri ghetto a misura di mala vita, la scuola, e tanto meno le istituzioni, e neppure me stesso. Resto convinto, che i genitori italiani, per la stragrande maggioranza, sono dei cattivi educatori. Vuoi per eccesso di sentimentalismo, vuoi per ignoranza, vuoi per pigrizia. E dei nostri figli e ciò che attenta alla loro libertà ce ne accorgiamo sempre quando è troppo tardi.

Prezzi non arrotondati ai supermarket non danno il resto, è evasione fiscale

Perché nella grande distribuzione, i prezzi dei prodotti non sono mai arrotondati? Ma sempre con importi tali da non avere mai il resto giusto ?
1,78-3,47-6,79 !!!

Mi spiego, pago 8 e 88 dovrei avere di resto, pagando con le 10 euro, 1,12 ma invece ne ho 1,10 !
Il punto, non sono i 2 centesimi che non ricevo, anzi mi fa pure piacere, ma che almeno sullo scontrino mi scrivessero che ho pagato 8,90. !!
Questa per me e' EVASIONE FISCALE !!!
A fine mese quanti centesimi, a volte anche 5, non danno di resto ?
Poi la faccia tosta di chiedere, busta ? E te la fanno pagare !! Con tutto il nero che incassano !!
Mah!!!

Camorra, Bobbio: Pd rifletta su Tommasino invece di attaccare PdL


                                                                                  (Ph. Manzo)
“Trovo veramente indecente, ma ormai ci stiamo abituando, la volgare strumentalizzazione politica che il centrosinistra e il Pd in particolare stanno facendo di talune vicende giudiziarie, cercando di accreditare una generalizzata immagine di compromissione del PdL in generale e di quello campano in particolare. Questi signori farebbero meglio ad interrogarsi su vicende gravissime che riguardano il Partito democratico e talune zone grigie afferenti i rapporti della struttura con le attività della criminalità organizzata e non”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“È facile, infatti, tornare con la memoria alle vicende collegate all’omicidio del consigliere del Pd di Castellammare di Stabia, Gino Tommasino, e alle indagini che ne sono scaturite, che hanno consentito di alzare il sipario su intrecci gravissimi tra esponenti del Pd stabiese e ambienti criminali della stessa città, al punto da registrare, in queste ultime ore, importanti prese di posizione del fratello della vittima, che ha senza mezzi termini dichiarato: 'La camorra del Pd ha ucciso mio fratello'. Ma l’indecenza del Partito democratico, ovviamente, non si ferma a livello regionale campano, ma si spinge a livello nazionale, nel momento in cui esponenti del Pd tentano di estendere le velenose ricadute di una vicenda giudiziaria di queste ore, che dovrà essere vagliata e chiarita nelle successive fasi del procedimento, al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. In questo caso”, ha continuato Bobbio, “la strumentalizzazione è talmente sfacciata da essere ridicola. Chiunque conservi un minimo di serietà e di equilibrio, oltre che di onestà intellettuale, dovrebbe sapere bene quale sia la scorrettezza del tentativo di estendere al primo cittadino di Roma una vicenda che riguarda un dipendente della sua Amministrazione. Sarebbe come voler coinvolgere il sindaco di una grande città governata dal centrosinistra, per esempio Napoli, negli arresti che, purtroppo negli ultimi anni, sia per camorra che per altri fatti, avessero coinvolto dipendenti comunali o appartenenti alla maggioranza. Rifiutiamo per formazione e per convinzione una cultura del sospetto oggi alimentata da quel soggetto politico, il Partito democratico, che – anche sotto questo aspetto – non ha niente da insegnare a nessuno né può bacchettare chicchessia”, ha concluso Bobbio.

Inter, l’infortunio di Lucio e le scelte di Leo


Inter LeonardoIl risveglio in casa nerazzurra non è dei migliori, Leonardo nonostante una luga striscia di risultati positivi rischia di 
vedere il suo distacco dal Milan a +7. Il tecnico brasiliano è entrato nel cuore dei tifosi ed ha la stima nei giocatori ma anche ieri sera ha messo in evidenza alcune differenze fondamentali rispetto a Mourinho.
In due anni d’Italia il tecnico portoghese aveva impressionato nella sagacia tattica e sopratutto per la scelta, spesso vincente, di difendere il vantaggio non snaturando l’organico lasciando sempre in campo gli attaccanti e sfruttando proprio queste qualità per chiudere la partita. Leo nel suo passaggio dal Milan all’Inter non ha abbandonato le sue idee di calcio bailado ma è spesso pronto a metterle da parte per conservare il risultato. Le sostituzioni ieri hanno praticamente concesso al Brescia di condurre il gioco e il pari finale è stato solo il frutto della bravura di Julio Cesar e della mira difettosa dagli avanti di Iachini.
In vista del Bayern le scelte del tecnico saranno fondamentali ma lo sarà ancor di più recuperare Lucio viste le amnesie difensive dei nerazzurri in sua assenza.

Lavoro, Bobbio: mia partecipazione a tavolo regionale non è in discussione


                                               (Ph. Manzo)
“Mi piace rassicurare gli auspicanti amici dei Popolari per il Sud che sarò presente al tavolo regionale, cui fanno cenno nel loro comunicato, confermando la mia presenza non appena mi verrà ufficialmente comunicata la convocazione. Godo nel sapere che essi possono fruire di canali riservati. Giova evidenziare che questa mia assicurazione di presenza è, agli occhi di tutti coloro che vogliono vedere, un’assicurazione ridondante e ultronea in quanto la mia presenza e partecipazione attiva a tutti i tavoli, regionali e non, è costante, specialmente quando si tratta di operare a favore dei lavoratori e quando vengo informato delle convocazioni”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Mi permetto segnalare agli amici dei Popolari per il Sud che l’eccellente e proficuo lavoro svolto dall’assessore regionale Severino Nappi gode di visibilità autonoma, senza bisogno alcuno di rimarcarlo attraverso critiche, a mio avviso, ingiuste e infondate ad altro eccellente assessore regionale come Sergio Vetrella. Credo fermamente che il riscatto e la salvezza di Castellammare necessitino della cooperazione e della sinergia di tutti, senza fare distinzioni tra assessori tutti ugualmente impegnati, e che gli interessi della nostra città, per tutti noi soggetti politici attivi sul territorio, sono prioritari rispetto a qualsivoglia esigenza politica esterna”, ha concluso Bobbio.

Via Visanola, Di Somma: consegnati i cantieri dopo crollo di febbraio

  “E' stato consegnato, il 4 marzo scorso, il cantiere dei fabbricati di via Visanola e via Brin, interessati dai cedimenti strutturali nello scorso mese di febbraio”.
Lo annuncia l'assessore all'Urbanistica e al Centro antico, arch. Francesco Di Somma.
“E' opportuno sottolineare che l'intervento che il Comune andrà ad eseguire, a danno dei privati, riguarderà esclusivamente l'eliminazione di quelle parti dei fabbricati che costituiscono imminente pericolo per la pubblica incolumità. Visto il particolare concatenamento del contesto edilizio, nonché il carattere peculiare del sottosuolo attraversato da un flusso naturale d'acqua, il Comune ha ritenuto necessario avvalersi, per la corretta esecuzione dei lavori di demolizione parziale, di una collaborazione tecnica da parte del Dipartimento di Ingegneria strutturale dell'Università Federico II di Napoli e del Dipartimento di Geotecnica dell'Università del Sannio”, ha continuato Di Somma. “Pertanto, l'intervento dell'Amministrazione riguarderà una prima fase di analisi del sottosuolo al fine di accertarne la resistenza di carico e lo stato di deflusso delle acque che al momento lo attraversano. Tale fase di analisi del sottosuolo servirà a garantire anche il corretto posizionamento delle opere provvisionali di sostegno funzionali per una demolizione controllata delle parti pericolanti degli edifici, e sarà utile a un successivo intervento che i privati dovranno eseguire, per il recupero degli edifici stessi”, ha concluso Di Somma.

Una volta era indotto ora lo chiamiamo "Mostro"


In base agli eventi di questi giorni dove l’indotto Fincantieri è sempre in prima linea, e anche nell’ultima manifestazione lo ha dimostrato, è dove lo stesso in più occasioni a dimostrato il senso di appartenenza alla città e al suo rilancio, viene spontaneo e necessario coordinarsi è dichiarare di essere la controparte alla dichiarazione e alla etichettatura del primo cittadino in quanto il “Mostro” non ci appartiene, l’abito che ci vuole fare indossare non ci piace, anzi con fiera affermazione dove in questi lunghi mesi di posizione abbiamo dimostrato che i nostri abiti si chiamano “lavoro e dignità”.
Noi ricordiamo ancora il primo incontro che questa amministrazione ci concesse, dove nel nostro palazzo Farnese in presenza di alcuni consiglieri “Scevola e Mercatelli”, lei prese atto di questa realtà e se ne fece carico e garanzia,ora invece come usa fare questa politica lo scarica e al danno ci aggiungiamo la beffa del Mostro. Noi in più riprese è più protagonisti abbiamo denunciato le politiche imprenditoriali scellerate con fatti è dichiarazioni, noi sempre in prima linea, sacrificando figli e mogli a differenza delle sicurezze che i dipendenti  Fincantieri posseggono.
La nostra sicurezza si chiama lavoro, quello che deve avvenire attraverso il rilancio o piano industriale per Fincantieri.Noi siamo stanchi è consapevoli che non possiamo prescindere da una politica coesa e ne da un sindacalismo consequenziale, ma allo stesso tempo non più strumentalizzati. Il nostro interlocutore si chiama primo cittadino è siamo pronti ha tracciare una linea guida purché si chiami lavoro.
Oggi attraverso la stampa noi denunciamo il fatto, di un assenza di fronti alla problematica, che essa purtroppo si chiami assistenzialismo, oggi con un vostro intervento diretto ed immediato potrebbe dare una svolta a questa categoria in difficoltà. Noi siamo pronti a qualsiasi interlocuzione, l’importante è che sia diretta,concreta e immediata purché sia alla luce del giorno.

venerdì 11 marzo 2011

BONANNI:«FINCANTIERI, SITI DA RIQUALIFICARE».Ma mai si sono costruite tante navi come nell’ultimo quindicennio


Mentre a Sestri Ponente si profila una nuova ondata di cassa integrazione alla Fincantieri, e la Fiom genovese chiede di entrare nel merito della discussione sul Ribaltamento a mare, i “big” del sindacato smuovono le acque sui cantieri di Stato. «Sulle attività produttive c’è una discussione generale con Fincantieri, per vedere come ridefinire le produzioni e riqualificare i loro siti e che disegno industriale hanno per il futuro - sottolinea il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine di un convegno a Treviso -. D’altronde, si dice che c’è crisi in questo settore ma mai si sono costruite tante navi come nell’ultimo quindicennio». Per Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, è invece «cosa grave» che il governo non abbia dato ancora una risposta alla richiesta del sindacato di un tavolo sulla cantieristica. Richiesta presentata un mese fa al ministero dello Sviluppo economico. A margine di un’assemblea alla Fincantieri di Monfalcone, Landini ha annunciato che «nei prossimi giorni se non ci sara» la convocazione dovremmo decidere quali iniziative di mobilitazione mettere in campo. Abbiamo chiesto al governo questo tavolo per tutta la cantieristica italiana - spiega Landini - perché c’è un problema che riguarda un settore strategico importante che ha la possibilità di mantenere una sua capacità e un suo sviluppo. Secondo noi anche in questo settore non bisogna ridurre le capacità produttive e credo ci sia una dimensione europea dentro al quale collocare le politiche industriali del governo in un settore come quello della cantieristica. Vorrei ricordare che stiamo parlando di un’impresa e un settore dove il pubblico e il governo hanno un ruolo particolare». Intanto, secondo le indiscrezioni che circolavano ieri a Genova, i sindacati dovrebbero andare verso la richiesta di un tavolo, coordinato dal Comune, nel quale Fincantieri stabilisca quali strategie decidere sul Ribaltamento a mare, dove le scorse settimane l’amministratore delegato della società, Giuseppe Bono, ha ipotizzato l’introduzione di attività di riparazione navale».

TERREMOTO IN GIAPPONE: terrore a Tokio - Tsunami di 10 metri sulle coste!

Braglia : “proveremo a vincere le prossime partite “

Il tecnico invita a non far troppi calcoli ed a vivere alla giornata. Anche l’attaccante Ciotola sottolinea che i conti si dovranno fare solo alla fine.

Le vespe stanno ultimando la preparazione in vista della difficile trasferta in terra siciliana, contro la formazione del Gela. Mister Braglia, come di consueto, senza tralasciare nessun particolare, sta catechizzando a dovere i suoi uomini e nello stesso tempo esorta i tifosi a sostenere la squadra :“ se facciamo risultato a Gela non ci saranno più alibi altrimenti faremo affidamento solo su coloro che ci hanno sostenuti fino ad ora”. Si passa poi ad analizzare l’aspetto prettamente tecnico : “ dovremo fare molta attenzione ed essere concentrati contro un avversario che per caratteristiche strutturali, essendo composto da calciatori piccoli e veloci, può mettere in difficoltà chiunque. Speriamo di trovare il terreno di gioco in buone condizioni”. In vista del rush finale, il trainer non ha dubbi :” proveremo a vincere tutte le restanti gare senza fare tabelle”. Il tecnico lancia un monito : “ l’incontro di domenica rappresenta un ottimo banco di prova per tutti”. Infine mister Braglia sottolinea, ancora una volta, l’ottimo rapporto instaurato con la squadra : “ cerco sempre di orientarmi, con grande umiltà, verso scelte condivise e ringrazio i ragazzi che, giorno dopo giorno, mi hanno sempre seguito”. Nicola Citola, prima di sviscerare l’aspetto tecnico del prossimo incontro, ritorna per un attimo sull’entusiasmo che sta nascendo intorno alla Juve Stabia : “ E’ innegabile che fa piacere ricevere attestati di stima. Da parte nostra cercheremo di dare il massimo per ricambiare”. Con l’occasione l’attaccante racconta : “ mi è stato chiesto di fare un goal alla Ciotola e ciò mi ha divertito ed inorgoglito tantissimo”. A proposito del suo stato di salute :“ sono al 70% della condizione e spero di regalare, quanto prima, un goal ai tifosi”. Circa il valore dell’organico :” siamo una buona squadra ben consapevole delle proprie potenzialità. Ora non ci nasconderemo e faremo il massimo per ottenere il piazzamento nei play-off”. Per quanto concerne le qualità dei compagni di reparto : “siamo in tanti e tutti bravi, compresi i giovani, come Albadoro e Mbakogu, che hanno davanti a loro importanti prospettive di carriera”. Nicola Ciotola svela i particolari del suo arrivo a Castellammare di Stabia : “ quando il mister mi ha chiamato non ho avuto nessuna esitazione anche perché avevo già lavorato con lui”. Gli elogi al tecnico non mancano : “ mister Braglia è un vincente ed è un allenatore che trasmette positività e la giusta carica a tutte le componenti che ruotano intorno ad una squadra di calcio”. La ripresa, dopo la sosta ormai trascorsa, vedrà le vespe impegnate sul difficile campo del Gela : “ la pausa del torneo è giunta in un momento opportuno in quanto consente di rifiatare e recuperare energie. Ora – sottolinea l’attaccante – sarà importante ripartire con il piede giusto. Domenica affronteremo una squadra arrabbiata, dopo quanto accaduto a Foggia”. I gialloblè intravedono la possibilità di disputare la fase post-season e giocarsi la possibilità di ottenere la promozione in serie B : “ L’andamento dei play- off, oltre ad essere condizionato dal piazzamento finale in classifica e dallo stato pisico-fisico, sarà sicuramente determinato da episodi”. A chi gli chiede di trovare analogie tra l’attuale Juve Stabia ed il Pisa che conquistò la promozione tra i cadetti : “ anche con i toscani concludemmo il campionato al terzo posto ed ugualmente, come ora, quella squadra subiva pochi goal”.

Fantacalcio, i consigli per la 29 giornata


Cari fantallenatori, anche questa settimana comincia un po’ in anticipo la nostra giornata fantacalcistica. Scendono in campo questa stasera, infatti, Brescia ed Inter, per quello che potremmo ribattezzare friday night del 29esimo turno. Un solo anticipo del sabato (si giocaCesena-Juventus alle 20.45), mentre il posticipo domenicale è tra Parma e Napoli. Questi i consigli, ruolo per ruolo, del fantapallonaro.
PortieriRosati del Lecce può far bene, così come Andujar ed Agazzi. Rischiosi Muslera e Doni, ma anche per Sirigu ed Eduardo non sarei tranquillo
DifensoriLucio è un po’ che non si fa sentire in zona gol, mentre Cesar potrebbe spezzare il digiuno di reti per il Chievo. Criscito rientra dopo la squalifica e lo vedo pericoloso sulla sinistra. Occhio a Spolli del Catania, mentre, udite udite potrebbe finalmente risvegliarsi Riise.
Centrocampisti. Mi sento di sponsorizzare in maniera convinta Alessandro Diamanti, anche se il fantasista del Brescia ultimamente sta prendendo troppi cartellini gialli. Javier Zanetti mi stuzzica e mi stuzzica pure il leccese GrossmullerKonko dovrebbe rientrare e potrebbe essere pericoloso, così come il capitano genoano Marco Rossi. Ultima chance per Gomez, da sfruttare quella perLazzari. Possibili acuti derby per Perrotta e Taddei, mentre mi viene da rifare il nome di Yebda.
Attaccanti. Domenica scorsa attendevamo un gol da Sergio Pellissier. Il bomber clivense ci riproverà e quindi conviene ridargli di nuovo fiducia. Paloschi può far male, Cavani tornerà al gol insieme a Lavezzi che ha scontato le tre giornate di squalifica e vorrà sicuramente riscattarsi. Per il derby non saprei che dire, ma Vucinic è uno che di solito non fallisce. Direi la stessa cosa diZarate, se non giocasse troppo sulla fascia. Col Palermo ha fatto quasi il terzino, ma con la Roma sono sicuro cercherà di avvicinarsi spesso e volentieri alla porta avversaria.
Non mi resta che attendere i vostri commenti e le vostre richieste su chi schierare e chi no e invitarvi a seguire la rubrica del lunedì sui top 11 della 29a giornata.

SVEZIA CHOC, UOMO SGOZZA FIDANZATA E LA MANGIA



Avevano fatto shopping prima che lui la decapitasse, facesse a pezzi e inghiottisse alcune parti del suo corpo morto. E' successo in Svezia dove un uomo ha ucciso la sua fidanzata e l'ha poi mangiata. Protagonista della macabra vicenda è Isakin Jonsonn, colpevole di aver ucciso e poi mangiato la fidanzata quarantenne, e giudicato dal tribunale instabile di mente. L'uomo è stato condannato a cure psichiatriche. Secondo i procuratori, il giorno dell’assassinio - avvenuto nella città di Skovde - mentre la donna dormiva, Jonsonn avrebbe prima fatto a pezzetti il materasso con un coltello e poi l’avrebbe sgozzata. “Ricordo ancora come le ho tagliato la gola - ha dichiarato Jonsonn in tribunale - poi sono andato a cucinare”. Lo svedese 32enne avrebbe ucciso la donna con un coltello, delle forbici e una sega. L’assassino-cannibale ha dichiarato inoltre che non ha avuto alcun motivo per compiere il delitto: “Eravamo una coppia con un futuro. Non mi ero mai sentito così nei confronti di una donna prima”, ha commentato.

17 Marzo, Comune organizza convegno su unità nazionale e costituzionalismo

“Unità nazionale e costituzionalismo” è il tema del convegno, promosso e organizzato dall'Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, che si terrà giovedì 17 marzo, presso il Palazzo Reale di Quisisana, in occasione della festività per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. All'incontro, moderato dall'assessore comunale alla Cultura, Antonio Coppola, prenderanno parte il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, il prof. Luigi Compagna, ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l'Università “Luiss” di Roma, il prof. Tommaso Edoardo Frosoni, ordinario di Diritto costituzionale presso il “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, il prof. Giuseppe D'Angelo, soprintendente archivistico onorario dell'archivio storico comunale, e il prof. Simon Pocock, scrittore.
In concomitanza con il convegno, sarà aperta la mostra storico documentaria “Castellammare di Stabia dal 1860 al 1861” a cura dell'archivio storico comunale “C. Salvati”.

La vera storia della antica Stabiae


Correva l’anno 79 dc  quando, una forte esplosione ,fece tremare le case e le coscienze della gente di Stabiae.
Era un giorno caldissimo di agosto e il Vesuvio aveva deciso di provare a mettere la parola fine alla storia di Pompei ,Ercolano e Stabiae;una mostruosa nube incandescente,una fitta pioggia di lapilli e fuoco si abbatte sugli abitanti di queste antiche città. A Stabiae la popolazione cominciò a scappare verso quella che poteva rappresentare  l’unica via di fuga,il mare ma- ahimè! - tra il fare e il mare c’è sempre di mezzo il lido balneare. La fuga purtroppo si bloccò alle casse del – Bagno Elena di Troia- dove la cassiera e proprietaria ,all’epoca giovanissima (100 anni appena compiuti),bloccò l’accesso ai fuggitivi chiedendo 30 denari a testa per la discesa  mentre i bambini pagavano la metà .I “bagnanti “ impossibilitati per ovvi motivi,a far fronte all’ esosa richiesta si videro persi ma un certo Caio Catello,comunista di Nuceria ,propose di applicare una leggina da regolamento del Senato locale: “ se prima ci svestiamo,il regolamento dice che possiamo accedere alla  spiaggia gratis” e così fecero. L’intera popolazione si tolse gli abiti laceri dalle piogge di lapilli che continuavano a cadere e si riversarono all’ingresso ma,  furono raggiunti da due bighe-vedette dei Centurioni Municipali che multarono tutti come da regolamento stesso del Senato cittadino,per grave oltraggio alla pubblica decenza e abbigliamento succinto e nell’occasione si accanirono  ,inasprendo la sanzione,contro Caio Catello il comunista che, non aveva fatto in tempo ad alzarsi la lampo dei pantaloni ,dopo che aveva pisciato su un lapillo incandescente.
Nel frattempo, in un lido adiacente,il Famoso “Mare Nostrum “ Beach ,un vecchio studente del Liceo Classico con in mano un block notes e una matita, con la scusa di essere il nipote di un dirigente della siae, riuscì ad entrare di spighetto , era  Plinio Seniore detto il Vecio!!! Lo studente preso dal panico afferrò un ombrellone per ripararsi dalla pioggia di fuoco e cominciò ad agitarsi dalla battigia ,cercando di attirare l’attenzione di suo nipote Plinio il Giovane che nel frattempo si era allontanato a bordo di un pedalò affittato dal parcheggiatore della Rotonda per solo 10 denari ogni mezz’ora. Tutto questo agitarsi di Plinio il Vecchio ,attirò l’attenzione della proprietaria del lido ,all’epoca non ancora maggiorenne (98 anni e tanta voglia di crescere) che, imbracciò un megafono come se fosse un fucile,e cominciò a gridare verso il pedalò :”Allontanarsi dalle boe-Allontanarsi dalle boe”!!! - poi rivolgendosi a Plinio il Vecchio-“ ehi ,lei signore con il taccuino in mano,l’ha pagato l’ombrellone”?Detto questo ,Plinio si allontanò di scatto per non  morire colpito da pietre laviche e anatemi ma perì comunque  contagiato da  un infezione alle vie urinarie  contratta nei cessi del lido stesso.
La nube piroclastica intanto ,aveva raggiunto la costa di Stabiae e in un colpo solo incenerì i corpi di Plinio il Vecchio,Il Giovane,del parcheggiatore e anche il pedalò mentre le proprietarie dei lidi,protette dallo scudo di un ordinanza speciale  del Senato, rimasero solamente imbalsamate,tanto che ancora oggi,recandosi alle casse dei lidi di Pozzano,   se ne possono ammirare le  fattezze , le sembianze e constatarne la cazzimma , così com’erano  2000 anni.
Nell’impossibilità di una via di fuga verso il mare ,il popolo intanto,cercò almeno un riparo solido dalla pioggia di fuoco;L’unico plausibile e scontato sembrava essere la casa del Senato e del Popolo dove si sperava di essere accolti e protetti dai propri senatori ma, arrivati sulla soglia chi trovano?Di nuovo i Centurioni Municipali che li multano per assembramento e vietano l’ingresso perché ,ovviamente ,essendo nudi, sono sprovvisti di tasche e documenti .
Allora la protesta incalza ”Stabiae è una polveriera” urla qualcuno che viene immediatamente querelato per diffamazione e istigazione .A questo punto anche i Centurioni si rendono conto della gravità della situazione,al che si recano dal Senatore a riferire:” Signore,il popolo reclama,dice che soffre ed è scottato gravemente dagli ultimi avvenimenti”-Il Senatore- “ Non credere  loro,è tutta una manovra della sinistra ma scoprirò i cospiratori”.A queste parole i sospetti caddero subito sull’indiziato numero1  dei traditori “ Bruto??? No,Bruto è uomo d’onore,non ci credo”!! - E allora? –“Sicuramente è una manovra orchestrata dal fratello di Caio Catello, quel comunista di Tizio Scalino  o da Salvatore Crozza di Ballarò,fatto sta che questa manifestazione è un flop”.
-Cent. “Flop o non Flop il popolo sta morendo e aspetta un vostro gesto signore”-
- Sen. “ Vogliono un mio gesto perché stanno morendo? E io li accontenterò!”E in quel momento ,tra fuoco e saette ,gas e lapilli , si apre una finestra e sul balcone compare una figura mistica che ,con il braccio destro a mo di ombrello e il tris di dita –pollice,indice e medio- a formare un 3 con movimento dall’alto verso il basso prima e da sinistra a destra poi, esclama:” Per intercessione di nostro Signore e per l’incarico che ho conferito alla Santa Romano Emanuela, benedico te popolo stabiano e ti assolvo da tutti i tuoi peccati (tranne quelli iscritti nel regolamento di polizia urbana) e ti conduco alla vita eterna nel rispetto delle regole e della legalità.
Amen
Mina Scelzo

Polveriera Castellammare "Salvate subito Fincantieri" Annunciata mobilitazione per il 25 marzo. Gli armatori: "Aspettiamo la riconversione".

Il dramma Fincantieri e la marginalità del porto che potrebbe aspirare al circuito delle crociere ma non è attrezzato per farlo. E poi ancora la crisi delle Terme e dell'ex Avis e i futuro della Metalfer legato al possibile insediamento di un industriale sardo che costruisce barche nel polo nautico di Torre Annunziata.
L'immagine è logora e sa di retorica, ma Castellammare è davvero una polveriera, anche se il sindaco Luigi Bobbio storce il muso quando glielo dicono: "Questa parola non mi piace, ma la situazione richiede la massima allerta". E, detto fatto, ha reagito alla sua maniera rendendo pubblica una ennesima clamorosa ordinanza con la quale si vieta a chi protesta di avvicinarsi a più di dieci metri da Palazzo Farnese, sede del Comune. Una sorta di "no work zone", che ha avuto il potere di far arrabbiare tutti. La reazione dei cittadini, infatti, è stata immediata: un sit-in sotto il Palazzo e l'esposizione di un lenzuolo sul quale era scritto: "Signor sindaco, scusi il disturbo".
In queste condizioni di umore la città si prepara all'incontro tra l'assessore regionale alle Attività produttive, Vetrella, il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali. I seicento operai della Fincantieri che si intravedono, con le braccia ciondoloni, al di là dei cancelli della storica fabbrica non si accontentano più delle promesse.
Da qui alla fine dell'anno il ministero dell'Industria ha garantito - ma non c'è ancora nero su bianco - l'assegnazione di una commessa per la costruzione di due "pattugliatori" che al più impegnerà la metà della forza lavoro del cantiere. Dopo più niente. A Marghera, invece, i loro compagni, afflitti dagli stessi problemi, sono stati trattati in ben altro modo: proprio in questi giorni l'ad di Fincantieri, Bono, si è impegnato con il presidente della Regione Veneta, Zaia, a assicurare lavoro e stabilità al cantiere.
Michele Gravano, segretario regionale della Cgil, dopo aver letto l'accordo di Marghera è andato su tutte le furie: "Vista l'inadeguatezza del sindaco Bobbio - dice - Caldoro e Vetrella cosa aspettano a convocare Bono e a mettere sul tavolo l'ammodernamento del cantiere e la realizzazione del bacino di carenaggio? Se non ci muoviamo la Fincantieri scomparirà con l'avallo della maggioranza regionale e dell'opposizione".
E allora tutti in piazza. Per battere l'inerzia, infatti, le centrali sindacali hanno deciso una mobilitazione per il 25 marzo che si concluderà con una protesta sotto gli uffici della Regione. L'assessore Vetrella, però, non vuole sentir parlare di stallo istituzionale e respinge ogni rilievo: "Ho appena scritto una lettera a Bono (come reazione al patto di Marghera, però) e faremo tutto quello che compete alla Regione per superare i ritardi di questi anni. Castellammare è una priorità di questa giunta e domani cominceremo a dimostrarlo".
Per il bacino di carenaggio, che è il punto nodale di tutti i discorsi, si prevede una soluzione, al solito tortuosa: non lo fa la Fincantieri, non lo fa la Regione, ma potrebbe subentrare l'Autorità portuale che si muoverebbe d'intesa con Santa Lucia.
Tutto è in alto mare, non c'è uno straccio di decisione. "Veder morire la Fincantieri", dice il comandante Giuseppe Bottiglieri alla guida di una delle più importanti Shipping Company del mondo, mi fa davvero male. Nel '99 abbiamo varato lì due nostre navi, la "Giuseppe Bottiglieri" e la "Grazia Bottiglieri", entrambe da 75 mila tonnellate, ma da anni, ormai, il cantiere è fuori mercato e non può competere con i colossi cinesi e coreani, anche se conserva un indiscusso primato di design e di creatività. Qualcuno storce il muso perché noi costruiamo le nostre navi nel lontano Oriente ma le logiche industriali impongono che si faccia così".
Gli armatori del Golfo di Napoli, che insieme tengono una larga fetta di mercato, non potrebbero dare una mano a Castellammare? "Potremmo, ma solo a patto che riconverta e conquisti nuove specializzazioni. Penso al settore delle riparazioni e a un bacino di carenaggio a misura per costruire pezzi di navi come avviene nell'industria aeronautica. Palermo si è salvata con le riparazioni, noi andiamo a Lisbona e in Spagna. Perché a Castellammare nulla si muove?".  

Europa League: si salva solo Giuseppe Rossi


Con Roma e Milan fuori e le speranze dell’Inter attaccate al lumicino le speranze di successi “italiani” è legato alle vittorie dei nostri connazionali all’estero. Vedendo i risultati di questa sera in una Europa League orfana delle nostre squadre però anche queste speranze sembrano esser vane: l’unico a tener alto il nostro nome è Giuseppe Rossiautore di un gol e di una prestazione convincente nell’importantissima vittoria delVillareal a Leverkusen.
Cade mestamente il Manchester City di Mancini e Balotelli sotto i colpi di quella vecchia volpe, dal cuore rossonero, di Shevchenko e Gusev. Tracollo anche per lo Zenit di Spalletti sul campo degli olandesi del Twente con un netto tre a zero che mette una serie ipoteca sul passaggio del turno.Sontuose le prove delle portoghesi con Braga e Benfica vittoriose su Liverpool e Paris Saint Germain e sopratutto del miracoloso Porto di Villas Boa sul campo del Cska Mosca
Braga-Liverpool 1-0
18′ rig. Alan (B)
PSV-Rangers 0-0
Bayer Leverkusen-Villarreal 2-3

33′ Kadlec (B), 42′ G. Rossi (V), 70′ Nilmar (V), 72′ Castro (B), 94′ Nilmar (V)
CSKA Mosca-Porto 0-1
70′ Guarin
Twente-Zenit 3-0
25′ De Jong, 56′ Landzaat, 91′ De Jong
Ajax-Spartak Mosca 0-1
57′ Alex
Dinamo Kiev-Manchester City 2-0
25′ Shevchenko, 77′ Gusev
Benfica-Paris St. Germain 2-1
14′ Luyindula (P), 42′ Maxi Pereira (B), 81′ Jara (B)


giovedì 10 marzo 2011

Manifestazione in piazza: lavoro e dignita


Stamane c’erano proprio tutti a piazza Matteotti, meglio conosciuta come piazza ferrovia, dai lavoratori delle Terme di Stabia, a Fincantieri e il suo indotto, per passare poi alla rappresentanza studentesca che non ha mai fatto mancare il suo appoggio, l’Avis, Stabia Porto, Meridbulloni, Ausiliari del traffico, operai di siti produttivi minori ma legati dallo stesso destino, quello della disoccupazione o dalla inoccupazione di lunga durata.
Un corteo organizzato dal Comitato operai stabiesi, il quale cerca di canalizzare le proprie forze affinché si dia una risposta seria e percorribile per uscire dal guado che quasi tutte le attività produttive stabiesi si sono cacciate.
Fa rabbia che la mancanza di seri piani industriali hanno portato una realtà come quella di Castellammare di Stabia, che in tempi non sospetti optò per essere un insediamento produttivo industriale a fronte di quello turistico, ad essere schiantata dal mercato e dalla crisi senza per altro essere messa in condizioni di sicurezza economica.
Certo è, che le responsabilità sono da ricercare a tutti i livelli e da ambo le parti; in chi per anni ha tutelato non solo chi lavorava ma anche chi non lo faceva. In chi, per avere qualche tessera in più, non ha avuto la lungimiranza di cosa stesse accadendo attorno al mondo del lavoro stabiese.
Non ultimo, e con un lento declino, sono state perpetuate sulla pelle dei lavoratori, esternalizzazioni selvagge, decapitando di fatto un’ intera classe dirigente lavorativa nel nome di una new economy che di fatto ha portato solo malessere e con esso rovine.
Castellammare di Stabia è una città paziente e vive per la sua profezia Post Fata Resurgo, vessillo che gli operai stabiesi vogliono fortemente attuare.

Lavoro e dignità

Abbattiamo le barriere,e riconquistiamo la dignità di Stabia.   Troppe teorie sono state fatte sullo stato d'animo dell'agitazione portata avanti  dai lavoratori delle varie realtà del nostro beneamato territorio,ma un chiarimento è d'obbligo, Il sig.Sindaco Luigi Bobbio,predica bene e razzola male,dato che tante sono state le promesse fatte in campagna elettorale,e cogliendo lo stato d'animo di una popolazione posta al cambiamento,ha cavalcato l'onda e vi spiego il perchè:   Castellammare di Stabia vissuta da me classe 73 ha attraversato negli anni  80/90 (anni della mia adolescenza)una deindustrializzazione,che ci ha costretti a vivere lontani dai nostri padri,visto che il lavoro c'era al nord e da noi no,e nei successivi decenni  1990/2000 una guerra di piombo che ha visto sprofondare la città e tutti i suoi abitanti in un vortice nero,che fortunatamente,grazie alla forza di reazione e il forte spirito di appartenenza,molti della mia classe,visto gli anni vissuti hanno trovato una valvola di sfogo nel tanto lavoro che in quegli anni arricchiva il nostro territorio,dalla fincantieri,all'Avis,alle Terme di Stabia,alla Meridbulloni,alle piccole inprese dell'Indotto navale. Metodo che consentiva per la 1 volta a livello nazionale(visto che stabia ha dato padri nazionali alla storia della repubblica)di sottrarre delle leve della criminalita' e dare l'opportunita' di recupero (come fatto con legge nazionale da Mastella all'epoca ministro della giustizia,in accordo con Fincantieri di recuperare minorenni  dal carcere dandogli il reinserimento con il lavoro ,e a stabia ne arrivarono 2 di operai con questo progetto). Oggi chi ci accusa di essere pilotati ,o meglio dire strumentalizzati da!!!!!!!!!!!!!!!! forse non conosceva l'accaduto dell'ultimo ventennio,in cui siamo stati costretti a condividere con realtà molto forti, ma lo stesso c'è l'abbiamo fatta,solo che a differenza di 20 anni fa' oggi siamo quarantenni con 3...4 ....figli a carico e le litigate politiche e peggio ancora il farci etichettare ridicoli per diversità di opinioni? Io vi rispondo: togliamoci la maschera e i panni sporchi laviamoli in famiglia(cioè a stabia) ma quando si parla di conquistare Roma e oggi di questo si parla dobbiamo essere uniti e abbattere le barriere. ci tocca e lo dobbiamo fare per i nostri figli.....................   Operaio della Fincantieri   SCARICA    LUIGI

mercoledì 9 marzo 2011

Fincantieri, Bobbio a Gravano: sindacato ha ingannato i lavoratori per anni


“Se per adeguatezza si intende professionismo autoreferenziale del sindacalismo, totale incapacità non solo di affrontare e risolvere i problemi degli operai, ma anche l'avere contribuito a creare, negli anni scorsi, con un sindacalismo fiancheggiatore e connivente del padronato e del potere politico di centrosinistra, nonché essere oggi ancora collaterali a un centrosinistra clientelismo, spendaccione e politicamente e amministrativamente inutile e dannoso, oggi all'opposizione in Italia e in Regione Campania, allora questo Gravano è certamente adeguato”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, in replica a una dichiarazione rilasciata alla stampa dal segretario regionale della Cgil, Michele Gravano.
“Quanto al resto, si occupi di altro e stia attento a quello che dice perché i primi a bruciarsi sono quelli che soffiano sul fuoco della disperazione altrui dal calduccio dei loro uffici. Tutto ciò posto, con i giudizi di Gravano ci incarto il pesce e se replico è solo per rispetto a mio padre e mia madre. Il sindacalismo politico e fiancheggiatore lo andasse a fare con quelli, Vozza in testa, che per anni ha aiutato a ingannare gli operai concorrendo a costruire pezzo per pezzo, con menzogne e inganni, la loro disperazione di oggi”, ha concluso Bobbio.

Omicidio Tommasino, "La camorra del Pd ha ucciso mio fratello"


L’atto d’accusa al Tg1 del familiare del consigliere democratico Luigi Tommasino, ucciso nel 2009 a Castellammare di Stabia da un killer iscritto al partito: "Gigi aveva denunciato le infiltrazioni pure a livello nazionale. Il centrosinistra ci ha scaricato"





Parla al TG1 e attacca il Pd. «Mio fratello - so­stiene Giovanni Tommasino - è stato ucciso perché aveva denunciato le infiltrazioni nel partito della criminalità organizzata. Ma il partito lo aveva ignorato. Lo aveva ignorato il PD a livello provinciale, a livello regionale, a livello nazionale». È una storia terribile quella di Luigi Tommasino, consigliere comunale del Pd a Castellammare di Stabia. Tommasino è in trincea per arginare l’avanzata del crimine organizzato nella sua terra. 


Ma la camorra non sta a guardare: il 3 febbraio 2009 mentre è alla guida della sua auto viene af­fiancato da uno scooter: partono tredici colpi e per lui è la fine. Il figlio Raffaele, 13 anni, seduto al suo fianco, resta per fortuna illeso. Chi ha ucciso il coraggioso politico? Qualche mese dopo, ecco la svolta. Inattesa. In­quietante. Viene arrestato uno dei killer: si chia­ma Catello Romano, ha 19 anni, ma soprattutto è iscritto, come la sua vittima, al Pd. E non finisce qui: il killer racconta di aver partecipato ad altri tre omicidi. Un curriculum criminale di tutto ri­spetto, ma anche il pedigree politico merita di es­sere registrato: Romano aveva partecipato alle pri­mariecittadine al posto numero 40 su 47 di una lista «riformista», una delle otto da cui sono stati pescati i cinquanta componenti del coordinamento cittadino del Pd. Come è stato possibile questo cortocircuito di sangue? Ora, nelle ore in cui Romano va alla sbarra, Giovanni Tommasino, medico, concede una durissima intervista al

E punta il dito contro la casa madre: «Gino aveva svelato le infiltrazioni della camorra nel partito. Al penultimo congresso, lui, lui che era stato segretario in città, aveva docu­mentato l’iscrizione di morti e delinquenti al Pd». Ma il partito, racconta Giovanni davanti alle te­lecamere, si era girato dall’altra parte: «Il Pd l’ave­va ignorato. Il Pd provinciale, il Pd regionale, il Pd nazionale.Avevano fattofinta di niente,anzi l’ave­vano richiamato perché aveva sollevato uno scan­dalo ». Uno scandalo che appannava l’immagine della giunta rossa guidata da Ersilia Salvato. Giovanni non fa sconti: «Mio fratello ha denun­ciato. Ha denunciato le anomalie nella privatizza­zione delle terme; ha denunciato gli abusi negli scandali di Stabia.
Ha denunciato tanto. Tanto. Tanto». Il risultato? Silenzio. Sempre e solo silenzio. Prima della morte. E anche dopo. «Il PD ci ha scarica­to- conclude Giovanni Tommasino- anzi, la mac­china del fango ripete che è morto per 30 mila euro. È stato il Pd ad abbandonarci, la sua, la nostra stessa parte politica. Non il centrodestra, ma il centrosinistra». Quel centrosinistra che proprio in Campania e a Napoli vive un momento difficilissimo. La giunta Iervolino, che ha perso pezzi e consiglieri, è in agonia. E le primarie sono state annullate perché al voto erano andati molti «cinesi democratici». Il partito è in crisi e Luigi De Magistris, l’ex pm del­­l’Italia dei valori, ha già aperto la campagna elettorale. Contro il Pd.  

LA PIZZA ITALIANA NON È PIÙ ITALIANA:LA MIGLIORE AL MONDO, SECONDO LA GIURIA DI “GIRO PIZZA EUROPA”, È DEL LITUANO BESIR LIMANI, SEGUITO DA UN FRANCESE E DA UN MAROCCHINO. FOCUS: PIZZA DEL NORD - PIZZA DEL SUD. IL COMPARTO IN CIFRE

Ecco la pizza del lituano Besir LimaniSorpresa: la pizza più buona del mondo, secondo la selezione di “Tirreno Ct” (kermesse della ristorazione e del turismo), è opera di un lituano, tale Besir Limani, della pizzeria “La Torretta” de L’Aquila (distrutta dal terremoto), che ha guadagnato la palma nelle finali di “Giro Pizza Europa”, campionato internazionale di pizza, la cui finalissima si svolgerà a Parigi il 29 e 30 marzo 2011. Anche il resto del podio è occupato da stranieri: alla posizione n. 2, troviamo un francese, John Berg, della pizzeria “Le Barone” in Normandia; la terza piazza va al marocchino Camuz Abdallah, della pizzeria “Valentina” di Mantova. Come ha fatto Limani a “stregare” i giudici? Con “Fatalità”, una pizza composta da pomodoro, rucola, burrata, noci, pomodori secchi e funghi pioppini: fantasia, prodotti di alta qualità e tecnica italiana. Scopriamo così che il concetto di made in Italy è fatto di due elementi imprescindibili: i prodotti di qualità della filiera italiana e il know how made in Italy. E che, per realizzare un “italian food” d’eccellenza non è indispensabile essere italiani “di nascita”: anzi, è un fatto che ormai nella ristorazione - e soprattutto nelle pizzerie - sono gli stranieri a farla da padrone, imparando le nostre tecniche, i nostri saperi, la nostra arte culinaria. Insomma, la nostra cultura del cibo. Uno dei migliori esempi di integrazione culturale.

Focus - La pizza italiana da Nord a Sud
La pizza è il simbolo dell’Italia nel mondo. La preparazione della pizza divide il Nord e il Sud del Bel Paese, come spiega Gianni Marin, mastro pizzaiolo di Caorle (Venezia) e docente della Scuola Italiana Pizzaioli. Due modelli: quello meridionale dove per l’impasto viene utilizzata una percentuale maggiore di farina e la palla dalla quale si ricava il disco è di 250-280 grammi. La cottura avviene rigorosamente in forno a legna a 450° per 2 minuti al massimo e consente di ottenere una pizza di 28-30 centimetri di diametro, con un bordo alto e morbido. Il condimento base prevede pomodoro fresco macerato in olio extravergine di oliva, sale e basilico con l’aggiunta di mozzarella di bufala.
Il modello del Nord si differenzia per l’utilizzo della mozzarella fiordilatte al posto di quella di bufala, si usa minor farina e la palla ottenuta ha un peso di 200-230 grammi. Qui la stesura è ampia, fino a 33 centimetri di diametro, con poco bordo e una cottura a 320° per 4-5 minuti in forno elettrico o a legna. Caratteristiche sono la friabilità e la croccantezza.
“Si può dire che l’Italia ha due modelli di pizza, che però vengono apprezzati indipendentemente dalla loro origine in tutto allo stivale - spiega Marin - dato che il gusto varia da regione a regione”.

Focus - I numeri del settore
Il settore delle pizzerie in Italia ha un andamento anticiclico rispetto agli altri settori. Dai dati elaborati dall’Istituto Europeo della Pizza Italiana, dal 2001 al 2010, il numero delle pizzerie classiche sono cresciute del +14%, passando da 22.230 a 25.300. Vero e proprio “boom” per le pizzerie da asporto, passate dalle 18.821 del 2001 alle 26.700 del 2010 (+42%). Bene il fatturato complessivo, passato da 9miliardi e 900 milioni di euro del 2001 a 16 miliardi e 630 milioni di euro del 2010 (+67,7%), mentre quello per le sole pizzerie classiche è passato da 6 miliardi di euro a 6 miliardi e 950 milioni di euro nel 2010 (+16%). Cresciuto il numero degli addetti nell’intero comparto, da 85.800 a 87.316, e dell’indotto, passato da 56.000 a 85.100. Complessivamente l’incidenza della pizzeria sulla ristorazione è salita al 40% nel 2010, contro il 32,4% del 2001. Tra le tendenze dei consumi, sempre secondo l’Istituto Europeo della Pizza Italiana, un italiano consuma 7,6 chilogrammi di pizza all’anno, ma è secondo nella classifica mondiale, battuto dagli americani con 13 chili. E se l’Italia è conosciuta per la pizza, è San Paolo (Brasile) la città del mondo che ha più pizzerie, oltre 6.000. In tutto il Brasile sono 25.000 le pizzerie funzionanti per una produzione di 43 milioni di pizze al mese e un fatturato che si calcola superiore ai 4 miliardi di euro all’anno, e il paese viene solo dietro agli Stati Uniti nella classifica delle nazioni che consumano più pizze. 

150 anni dell'unità d'Italia. Gli auguri di Tecnova

Caparezza - Non siete stato voi


BERLUSCONI DIMETTITI

Fincantieri in piazza



Ecco in questo sciopero eravamo in 700 da Castellammare, gli altri stanno lavorando è noi..........

Un dipendente Fincantieri ai suoi colleghi

A volte mi chiedo,come puo' essere che a nessuno venga in mente di informarsi un po' del proprio futuro?VERGOGNATEVI,mi rivolgo a tutti quelli i quali nn sentono scorrere il sangue nelle vene,il cantiere di castellammare e' stato costruito 228 anni fa',in questo periodo mille difficolta',attacchi durante la guerra,crisi e episodi vari hanno cercato di distruggere quello che oggi e' la nostra storia,i nostri nonni i nostri padri,e tutte le persone che si sono battute per portare avanti quello che oggi e' il nostro posto di lavoro,e nessuno si convince che bisogna dire ancora una volta basta a coloro che nn rispettano la storia della nostra citta'.
stiamo permettendo a persone indegne di distrugere la storia,mi rivolgo a tutti coloro che hanno un minimo di dignita',uniamoci e riprendiamoci il cantiere e nn permettiamo di trattarci come degli schiavi che aspettano solo la frustata finale,amici tutti assieme possiamo batterci per la nostra dignita',portando con orgoglio avanti i sacrifici dei nostri predecessori,i quali a differenza nostra hanno lottato tanto perche il loro orgoglio di lavoratori camminava a pari passo con il loro cuore.
IL VERO SCHIAVO E' COLUI CHE DICE DI ESSERE LIBERO,MA SA' DI NN ESSERLO.

ALLORA ANCORA UNA VOLTA AMICI UNIAMOCI E RIPRENDIAMOCI IL CANTIERE DI CASTELLAMMARE DI STABIA,FACCIAMO TUTTO QUESTO PER IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E DELLE NOSTRE FAMIGLIE,LAVORO E 
DIGNITÀ



    Rodolfo Sala                                                                                                                                               

Roma addio Champions. Lo Shakhtar ai quarti


Roma-ShakhtarDoveva essere la serata della svolta per la Roma e invece la partita si è trasformata in una vera e propria disfatta. La squadra dell’aeroplanino sembra partire col piglio giusto e nel primo quarto d’ora prova ad impensierire gli ucraini stringendoli nella propria area di rigore. Proprio nel momento migliore dei giallorossi arriva una doccia fredda per i pochi tifosi arrivati dalla capitale, è lo Shakhtar a passare al 18′ con Hubschmann, bravo a sfruttare un cross di Willian dalla sinistra. La Roma sembra non accusare il colpo e continua ad attaccare tant’è che al 27′ su azione d’angolo Borriello riesce a conquistare un calcio di rigore, sul dischetto, contrariamente a quanto successo venerdì a Lecce, ci va lo stesso attaccante che però ciabatta il tiro e consente una facile parata la portiere avversario.
La partita continua su ritmi elevati, nonostante la temperatura gelida, ma al 41′ accade l’irreparabile, Mexes, già ammonito trattiene Luiz Fabiano e viene espulso. Nonostante l’inferiorità numerica l’undici di Montella continua ad attaccare ma Borriello, preferito a Totti,fallisce un’altra occasione per il pareggio. Si va al riposo con le squadre molto nervose, De Rossi è graziato da Webb che non vede una sua gomitata al volto di Srna.

Al ritorno in campo le cose sembrano non cambiare, la Roma ad attaccare e lo Shakhtar ad agire di rimessa, ma al 13′ è Willian a dare un’altra mazzata agli avversari, il giovane attaccante su azione d’angolo raccoglie il cross e batte l’incolpevole Doni con uno splendido destro a giro sul palo lungo. 2-0 e partita che s’addormenta merito anche degli ucraini che vedono vicino il primo storico accesso ai quarti e non hanno nessuna intenzione di aumentare i ritmi, nonostante la partita non abbia più niente da dire, al 43′ il Donetsk passa ancora con Eduardo, l’ex Arsenal sfrutta un erroraccio di Rosi e segna con un preciso diagonale sinistro.
Dopo il 3-0 il match si protrae per altri 7′ minuti senza offrire nient’altro se non qualche scaramuccia fra i giocatori in campo, al triplice fischio di Webb, la sentenza è definitiva, la Romaesce mestamente dalla Champions.

Colmi