FOTO DI STABIA

sabato 13 novembre 2010

Lettera al sindaco


Caro sign. sindaco Luigi Bobbio, sono un'operaio dell'indotto stabiese. Mi chiamo Rolando è vivo anch'io di questi decantati ammortizzatori sociali. Non sto qui ad elencare il carico di problematiche che in una famiglia come le tante dell'indotto stabiese vive di questi periodi di crisi di cassa integrazione. Altro che 4 e 3 settimana.


Mi preme dirvi come un macigno sopra lo stomaco è senza peli sopra la lingua la realtà di questa crisi come la vedo da dentro e da fuori,con gli occhi di un cittadino comune ai tanti che hanno creduto in un cambiamento nella propria città. Vi onoriamo per il carico che vi siete fatto per la crisi di Fincantieri, certo non penso che lei sia merlino nel formulare qualche magia, nella speranza che tutto si risolvesse. Anche se fosse bello che con un tocco di bacchetta tutto sarebbe più semplice. Le dico queste cose perché i tanti attori che, in questi giorni bramano la vostra presenza solo per la sete del banale populismo, che a noi operai dell'indotto,non ci servono. A noi non servono nemmeno gli urlatori di turno che, nelle precedenti elezioni, marciavano con la sinistra, anch'essa fatta della politica del dire ma non del fare. Noi abbiamo bisogno di uomini forti che, rappresentano la nostra città dalla lettera A alla Z. La riunione del giorno 26 Ottobre è stata un'offesa grave fatta a quelle migliaia di tute blu dell'indotto e della fincantieri che, credono in valori semplici quali: "la famiglia e il lavoro".
Mi è sembrato impossibile che, dopo decenni di assenteismo di una destra forte, in una c.mare di sinistra, in un consiglio comunale monotematico, un consigliere della maggioranza riesca nella sua incomprensione a fare asprire gli animi e che la tanto rivangata sinistra riesca a portare per la sua politica nazionale, una forte presenza, per la sua propaganda di senatori, assessori regionali e consiglieri provinciali, e che non si riesca a fare un documento dalle parti congiunte senza alzare un polverone, con una meta cosi' importante .Io da operaio prima, e poi da cittadino voglio augurarmi che tutti questi personaggi che stanno cavalcando l'onda del momento , portino dei seri risultati, per la nostra città, e per voi sarà un serio trampolino per quella politica nazionale che manca nella nostra città da molto tempo, e che non sia una fonte di recessione - Signor Sindaco. Castellammare non ha bisogno di questa minestrina riscaldata, che ormai a furia di riscaldarla, le acque si sono asciugate .Castellammare ha bisogno di un intervento forte e serio sul piano occupazionale e sul rilancio della cantieristica. 
.Castellammare no vuole le letterine o le cifre dei ci sono, C\mare vuole i fatti. E facile dire ci dimetteremo se si scende da sconfitti da Roma. Il sindaco, gli assessori, i consiglieri, gente venga fuori il vero fare, è spero che il governo centrale non ci porti ha comprare il pepe nei palazzi del potere. Le parti sociali e tutte le parti si devono assumere le conseguenze dei fatti e le relative responsabilità. Io mi auguro che anche in quel frangente venga fuori il vero fare, è spero che il governo centrale non ci porti ha comprare il pepe nei palazzi del potere.

Per quelli che sono in attesa: sciù

Bova, il politico a chilometri zero
ESISTE la politica a chilometri zero? "Io non uso l'auto blu. E finché posso ne farò a meno". Marchiato col fuoco, l'impegno d'onore che Giuseppe Bova, già presidente del Consiglio regionale della Calabria, annunciò a Repubblica quasi cinque anni fa è stato mantenuto. Da quel giorno, e per tutti i giorni della settimana, week end inclusi, Bova, dragone dell'anticasta, protagonista di una delle più feroci lotte alle spese inutili, tagliatore di teste solitario nella regione più sprecona d'Italia, si è diretto alla pompa di benzina da solo. E dal marzo del 2006 fino al marzo del 2010 ha fatto il pieno conservando però ogni ricevuta per dimostrare il certo. Ha speso 211mila euro di carburante.

Sono state 1460 giornate durante le quali non si è dato mai malato e ha anzi pigiato sull'acceleratore per connettere lungo l'asse Reggio Calabria-Catanzaro le energie vitali del proprio corpo. Alla fine ha tirato le somme. Anzi le ha fatte tirare al dirigente del servizio tesoreria della Regione: gli spostamenti sono infatti costati 211.842 e 42 centesimi di euro. Tanta benzina è stata bruciata da Bova in ragione della sua passione ipercinetica per la politica. Si è subito osservato che la mole del bonus rendeva incerta ogni comparazione con altri possessori di motori a scoppio.

Duecentomila euro alla pompa dell'Agip? Nemmeno lo yacht di Briatore abbisogna di tanto propellente energetico, possibile che l'utilitaria di Bova, l'uomo politico senza auto blu, consumi di più? Possibile. Il dubbio però resisteva: vuoi vedere che è uno scherzo di carnevale? E' una burla che i nemici di Bova, glorioso rappresentante della sinistra calabrese, già del Pd (ora però fuori dal partito), e prima dei Ds, e ancor prima del Pds, hanno voluto mettere in scena? Niente. La delibera sembra vera. 

Bollettino ufficiale della Calabria, edizione del 16 giugno 2010, determinazione n. 299 del 13 aprile scorso, la numero 103. All'onorevole Bova più di 211 mila euro cash. Il suo benzinaio starà festeggiando, pensando alla legislatura che è appena iniziata e ai chilometri che l'ex presidente del consiglio regionale, ferocemente all'opposizione della Giunta Scopelliti, ha in animo di fare, per tenere fede alla sua idea di politica: tutta on the road. 

MILTON

Prima di ogni altra libertà, datemi la libertà di conoscere, di esprimermi, e di discutere liberamente secondo coscienza. 

CASI


Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.

 I risultati prefissati sono tanti, ma quello che prevale su tutti gli altri e l'amore verso la libertà dell'esprimere un'opinione.

DELUSIONE


Ancora una volta mi fanno capire che la nostra situazione di cassa integrazione stia diventando uno strumento per qualche singolo alla corsa di palazzo Farnese.A noi non servono i sindacati che vogliono speculare,noi siamo un popolo di operai in attesa.Noi siamo in attesa di un cambiamento.Non facciamo i giochi degli altri.

Cari amici gli eventi che noi ci cerchiamo sono tanto facili da trovare,quanto difficili da pensare.Ancora un volta mi hanno dato dimostrazioneconseguenziale alla vita reale.Noi cassintegrati abbiamo bisogno non solo di un'altro anno di cassa ma anche di un futuro lavorativo.

NO COMMENT



 Sindaco gli Stabiesi vogliono una città pulita e sicura con una propria università che possa dare enfasi al rilancio economico della città , senza dimenticarci della importane questione Fincantieri ... lavori affinchè Stabia e gli Stabiesi possano essere orgogliosi della propria Città e che la nostra Città possa diventare un vanto per il Meridione e non la solita città bisfrattata.

La Regione Campania

Integrativo del reddito di 350 euri per lavoratori in Cig, fondi di solidarietà per mutui e affitti, servizi sociali per lavoratori in difficoltà. Ecco di cosa si parlava nei primi mesi di quell'anno, la giunta regionale varò nuove misure e nuove risorse per 76milioni di euri per potenziare il piano anti crisi messo dalla Regione in quelle settimane. Con quell'intervento la giunta allora guidata da Bassolino, si associava a dei primi interventi del 2009 di 92milioni arrivando a un totale delle risorse di 168milioni di euri. Entro la fine di Marzo 2009 prendevano il via per attività di orientamento e formazione per i lavoratori cassintegrati, che percepirono un integrativo regionale di 350 euri nelle buste paghe di Aprile e Maggio e di 240 euri nei mesi successivi. Voglio precisare una cosa, questo intervento fù fatto per fronteggiare il primo momento di crisi che stava invadendo l'Italia. però qualcuno della Regione volle bene pensare di escludere di netto la cantieristica stabiese favorendo solo a beneficiare di questo contributo i lavoratori cassintegrati di Pomigliano e di qualche altra industria. Ad onor del vero è giusto anche dire che, nell'anno successivo gli stessi beneficiari di quei integrativi dovettero restituire gli stessi euri sotto la voce IRPEFF. Quindi  dove sono andati quei 168milioni? Cari stabiesi quanti mangia mangia, adesso la Regione dopo aver fatto uno studio basato sul momento di crisi, dagli anni prima, e durante la crisi, a partire dal 2004 dove in quei anni si registrava un forte momento occupazionale  ad oggi è venuta fuori con dei parametri di riferimento per vari settori occupazionali.Proponendo dei piani di inserimento all'occupazione sia ai lavori pubblici che privati. Facendo una giusta politica sul lavoro e della formazione.Diviene evidente, dunque, come politiche e iniziative rivolte a garantire la diffusione dei servizi con standard adeguati,i cui risultati possono essere osservati in poco tempo, possono migliorare l'efficienza delle istituzioni locali e i comportamenti dei soggetti consentendo di individuare più chiaramente la responsabilità dei diversi livelli di governo locali.Ancorata a questi riferimenti ne viene fuori la Regione l'11/10/2010 con 24 capitoli per lo sviluppo e reinserimento.Voglio citare che la giunta regionale della Campania, su proposta di Stefano Caldoro e dell'assessore del lavoro Severino Nappi, ha approvato il piano di azione per il lavoro. Il piano prevede interventi per oltre 500 milioni di euro e il coinvolgimento di 50mila lavoratori.Questo piano basato su ventiquattro emendamenti non ne fa una politica diretta verso i lavoratori, gli obbiettivi di alcuni emendamenti in genere dovrebbero contrastare gli effetti della crisi sia sostenendo il reddito dei lavoratori sospesi dalla produzione ovvero i licenziati da imprese che non hanno i requisiti per accedere ai trattamenti indennitari previsti dalla normativa nazionale, sia erogando misure per la riqualificazione e il reinserimento,sia all'intervento e supporto specifico nella gestine delle crisi aziendali e occupazionali prevedendo due percorsi differenziali e specifici: uno rivolto alle ricollocazione di lavoratori di aziende in crisi  per i quali non si prevede il ritorno in azienda, uno rivolto al mantenimento al posto in azienda attraverso interventi di riqualificazioni. Consistendo in percorsi formativi, aiuti ai destinatari, incentivi alle assunzioni.Progetti per l'aria Torrese e Stabiese, per chi vuole costituire nuove società a vocazione locale. Ecco di cosa avrebbe bisogno il nostro paese, sperando sempre che rispetto a quei primi 168 questi altri 500 vadino direttamente ai lavoratori, aggiungo per ultimo e non per minor importanza un'intervento di interesse da parte del nostro Sindaco Luigi Bobbio, che già dovrebbe avere documentazione da me fornita, da parte dei nostri sindacati e dalle varie istituzioni locali.

venerdì 12 novembre 2010

"Anche i lavoratori delle piccole e medie imprese dell'API "indotto stabiese" hanno il contratto. I diritti si tutelano contrattando"

Slogan

" Se i giovani si organizzano, si impossessano di ogni ramo del sapere e lottano al fianco dei lavoratori e degli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e l'ingiustizia".

Diritti

Il 19 dicembre 2009, 700 operai Fincantieri e 1200 dell'indotto Stabiese si sono trovati in cassa integrazione da 23 mesi, sbarcando su vari TG e trasmissioni televisive, prendendo possesso solo del niente. Cassa integrazione è la realtà di oggi, purtroppo,  dove nessuno è famoso,  ma tutti sono senza lavoro. Trincerati nella speranza, (in piazza Giovanni xx esimo), di scacciare questa crisi profonda alloggiata dalle sbarre che Governo Regione e Fincantieri gli hanno messo davanti. Solo la cruda verità di una politica che non da risposte e di una società a controllo statale (Fincantieri) che prosegue i propri scopi aziendali passando sulle vite di magliaie di famiglie,e, non ultimi un gruppo di operai coraggiosi che lotta per i propri diritti.


  • Ancora oggi abbiamo avuto la dimostrazione del buonismo dei singoli a cosa ci porta, gli operai hanno bisogno dei fatti, non hanno bisogno di prime donne mentre alle loro spalle un cantiere va in produzione.Stamattina ho assistito all'ultimo atto di scempio verso C.mare, ma soprattutto verso quelle decina di persone che nel Comitato Operai Stabiese ci crede e ci sta mettendo molti sacrifici. Vedere e sentire che dopo i vari interventi non ho mai sentito la parola "lavoro" emergere dai spettatori, perché quelli erano stamani spettatori di uno spettacolo già visto, mi rattrista un po'. C'è bisogno che le persone fortunate che si trovano ancora dentro si rendessero conto che tra non molto si trveranno anche loro da questa parte della barricata.

Colmi