FOTO DI STABIA

venerdì 12 agosto 2011

LA RIVOLTA DI LONDRA SIA D'AMMONIMENTO A QUEI MINISTRI ITALIANI CHE OFFENDONO CHI SOFFRE

 
In molti ricorderanno le rassicuranti parole del Presidente del Consiglio Italiano Silvio Berlusconi, di alcuni ministri del suo governo e rappresentanti della maggioranza, quando nel 2008 la tempesta finanziaria investì i mercati di tutto il mondo: in coro unanime invitavano all’ottimismo dichiarando che il sistema bancario italiano era solido, che il governo stava seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione e aveva già pronte misure per arginare eventuali danni che la crisi avrebbe potuto comportare al paese! A distanza di tre anni, a nostre spese stiamo scoprendo che non solo la crisi del 2008 era un dolce preludio al disastro finanziario in corso, ma che l’Italia è a un passo dal baratro economico e c’è voluto l’intervento congiunto della Banca Centrale Europea, di Germania e Francia per obbligare il governo italiano a rivedere la manovra economica, anticipando il paraggio di bilancio al 2013, onde evitare che anche l’Italia, come la Grecia, andasse in bancarotta tirandosi appresso tutti i paesi dell’eurozona. Per anticipare di un anno il pareggio bilancio occorre però trovare subito 20 miliardi di euro e, come accade sempre in situazioni simili, il governo non avrebbe  saputo trovare altra alternativa se non quella di “massacrare” lo stato sociale, in particolare le pensioni, sia quelle di anzianità che di invalidità. Senza intaccare minimamente i privilegi dei parlamentari, - alimentando l’antipolitica nei cittadini – né toccare gli interessi delle classi più abbienti, forse perché, come incautamente si lasciò sfuggire un ministro dell’attuale governo, sono quelle che votano per il centrodestra.
Nell’attesa dell’imminente incontro tra il Premier e le parti sociali in cui il governo illustrerà dettagliatamente i provvedimenti varati per arginare la crisi, considerando l’elevata percentuale di giovani disoccupati nel nostro paese, guardando ai drammatici disordini in corso a Londra e in altri quartieri della capitale dove una gioventù senza futuro sta platealmente manifestando il proprio disagio interiore mettendo a ferro e fuoco la capitale inglese prendendo come pretesto la morte di un rapinatore di colore ucciso dalla polizia durante un inseguimento, sarebbe il caso che l’esecutivo prestasse maggior attenzione a risolvere il dramma dell’occupazione giovanile, e più in generale  quello del lavoro, anziché applicarsi con tutte le forze a sua disposizione per risolvere,  modificando con una sequela di decreti legge l’attuale legislazione in corso, i guai giudiziari del Premier e di alcuni suoi fidi perché, quando l’acqua arriva alla gola, anche in un  paese solitamente tranquillo come il nostro, dove al massimo si scende in piazza per reclamare un diritto sancito dalla Costituzione, non si può escludere che a qualche testa calda non venga la “brillante idea” di riproporre a Roma quanto sta avvenendo a Londra perché stanco di ingoiare bocconi amari, di nutrirsi d’aria fritta mentre chi comanda sa solo invitare all’ottimismo, fare promesse per poi mangiare a sbafo senza alcun pudore e considerazione per chi patisce la fame, in alcuni casi offendendolo addirittura come in più di un’occasione ha fatto il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta che giunse a definire i precari siete l’Italia peggiore! Se quest’Italia peggiore si stancasse d’essere offesa da chi dovrebbe tutelarla, vi immaginate cosa potrebbe accadere? Quali potenziali bombe sociali potrebbero innescare le irresponsabili dichiarazioni di chi rappresenta le istituzioni? 

mercoledì 10 agosto 2011

Crolla il prezzo, frutta gratis anche alla Corderia di Castellammare

Crolla il prezzo, frutta gratis anche alla Corderia di Castellammare


Crolla il prezzo della frutta, Coldiretti denuncia la speculazione.
Coldiretti porta le pesche campane sulle spiagge di Capri (Marina Grande), Vico Equense (Seiano), Sorrento (San Francesco) e Castellammare di Stabia (Corderia) per un’azione di promozione e valorizzazione delle imprese e della frutta locale sottopagate a livelli insostenibili.

I prezzi della frutta estiva sono crollati alla produzione con cali che vanno dal 22 per cento per le pesche al 47 per cento dei cocomeri nella quarta settimana di luglio rispetto allo scorso anno, ma sugli scaffali per i consumatori continuano incredibilmente a salire con un aumento medio dell’1,6 per cento. Le speculazioni sulla frutta stanno mettendo, come quelli di tutta Italia, in ginocchio i produttori campani, costretti a svendere i loro prodotti di qualità pur di recuperare almeno una parte delle spese di produzione. Non sono certo i consumatori a beneficiare del crollo dei prezzi dell’ortofrutta, che continuano a pagarla a peso d’oro negli scaffali dei supermercati. E’ la denuncia di Coldiretti Napoli che ha organizzato la partenza dal porto di Napoli di un battello carico di tre tonnellate di pesche per la loro distribuzione sulle spiagge di Capri (Marina Grande), Sorrento (San Francesco), Vico Equense (Seiano) e Castellammare di Stabia (Corderia) a difesa delle imprese e della frutta sottopagata a livelli insostenibili, in un territorio simbolo dell’alimentare Made in Italy. Un modo per Coldiretti di invitare, al motto “ “Meglio regalare frutta e verdura che svenderla” i consumatori ad apprezzare e consumare frutta locale di stagione in tanti modi diversi e innovativi, valorizzando così il territorio e le sue risorse in stretto contatto con le istituzioni locali. La diffusione dei dati Istat sull’inflazione a luglio evidenziano al consumo un incredibile ulteriore aumento del prezzo medio della frutta dell’1,6 per cento su base annua, ma – denuncia la Coldiretti – mentre per i consumatori i prezzi sugli scaffali del supermercato aumentano quelli della frutta riconosciuti al produttore in campagna crollano. Si tratta del risultato – precisa la Coldiretti – delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano nel passaggio della frutta dal campo alla tavola. A causa delle inefficienze e delle eccessive intermediazioni nel passaggio della frutta dall’azienda agricola al carrello della spesa – sottolinea la Coldiretti – i prezzi almeno triplicano, ma possono aumentare anche di 5 o 6 volte. Quest’estate si è allargata senza giustificazioni – sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Napoli Filomena Caccioppoli e Prisco Lucio Sorbo – la forbice dei prezzi della frutta fresca tra produzione e consumo. Una situazione che danneggia gli agricoltori costretti a lavorare in perdita ma – precisano Caccioppoli e Sorbo – anche i consumatori che potrebbero acquistare maggiori quantità e a condizioni piu’ vantaggiose. L’iniziativa si è svolta con la piena collaborazione delle istituzioni locali. “In questo momento di crisi economica generalizzata bisogna assolutamente puntare all’affermazione di un’etica e di una responsabilità sociale delle imprese della grande distribuzione alimentare. La valorizzazione del territorio e dei prodotti agroalimentari deve essere il centro dei principi da affermare insieme alla promozione delle iniziative di sviluppo rurale e di valorizzazione delle risorse naturali locali “– ha affermato Matteo De Simone, presidente del Consiglio Comunale del Comune di Vico Equense.

“Come amministrazione non potevano non raccogliere l’appello di Coldiretti – spiega il vice sindaco e assessore all’Agricoltura di Sorrento, Giuseppe Stinga – L’evento in programma denuncia infatti una situazione di crisi che vede protagonisti gli agricoltori. Sono loro i veri custodi del paesaggio e a loro deve andare la nostra piena solidarietà. Del resto, con il Codice morale per lo sviluppo dell’economia e della cultura della penisola sorrentina nel rispetto rispetto dell’ambiente e della vivibilità dei cittadini e degli ospiti, ci siamo impegnati a sostenere l’agricoltura come attività di pubblico interesse a tutela del territorio, del suolo e delle acque. E dunque siamo presenti a qualunque iniziativa a sostegno del comparto. Sono certo che in tanti apprezzeranno l’omaggio di un prodotto fresco come la frutta per trovare sollievo in un momento caldo della giornata”.Gli esempi dei danni causati a cittadini e imprese non mancano secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del servizio Sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole. Le pesche gialle – conclude la Coldiretti – vengono pagate agli agricoltori 35 centesimi al chilo, ma ai consumatori costano in media 1,9 euro al chilo con un ricarico del 413 per cento (piu’ di cinque volte), i cocomeri passano da 0,12 euro al chilo in campo a 0,6 euro al chilo sulla tavola con un aumento del 400 per cento (cinque volte ) e i meloni da 0,39 euro al chilo a 1,3 euro con un ricarico del 233 per cento (triplicano). Una situazione insostenibile nei confronti della quale sono mobilitati gli agricoltori della Coldiretti con campagne di informazione ai consumatori e distribuzione dei prodotti dell’estate. A determinare la crisi hanno concorso numerosi fattori di carattere congiunturale, ma soprattutto strutturale. A pesare è stato senza dubbio l’andamento meteorologico che ha provocato la maturazione contemporanea di produzioni diverse, ma non va dimenticata l’emergenza Escherichia Coli, il “batterio killer”, e la conseguente psicosi che hanno portato a un contenimento dei consumi. Ma sotto accusa ci sono soprattutto l’inadeguatezza delle normative comunitarie per la prevenzione e la gestione delle crisi di mercato e la distribuzione commerciale. Al di la dei fattori congiunturali, “occorre intervenire sulle strozzature e distorsioni che si verificano nel passaggio dell’ortofrutta dal campo alla tavola che sottopagano il nostro prodotto su valori insostenibili al di sotto dei costi di produzione e rendono troppo onerosi gli acquisti per i consumatori che spesso sono costretti a rinunciare ad alimenti indispensabili per la salute”, affermano Caccioppoli e Sorbo nel sottolineare che “ci vuole una assunzione di responsabilità dell’intera filiera che segue il prodotto da quando esce dall’azienda fino a quando arriva sul banco dei supermercati” perché nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è sufficiente spazio per garantire reddito ai produttori e consentire acquisti al giusto prezzo per i consumatori. La crisi del comparto ortofrutticolo in Italia interessa 300mila imprese specializzate per una produzione attorno ai 25 milioni di tonnellate che genera un fatturato di oltre 11 miliardi di euro e garantisce occupazione per 50 milioni di giornate di lavoro.

Coldiretti ritiene urgentissimo un autorevole intervento del Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali nei confronti della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) finalizzato a sottoscrivere l’accordo interprofessionale pesche e nettarine, a regolamentare l’uso del sottocosto e della scontistica e a ridurre i tempi di pagamento sui prodotti deperibili. Inoltre è necessario che il Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, con il coinvolgimento delle Regioni, attivi tutti i meccanismi previsti dalla regolamentazione comunitaria per le crisi di mercato. Nella difficile situazione di crisi vanno peraltro agevolati gli interventi sul credito a favore delle aziende agricole.

I RICARICHI DAL CAMPO ALLA TAVOLA – in euro/kg

Prezzo al produttore Prezzo al consumatore Ricarico %

Anguria 0,12 0,6 400 %

Meloni 0,39 1,3 233 %

Pesche nettarine 0,38 1,95 413 %

Pesche gialle 0,35 1,9 443 %

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Sms consumatori

Peppe Barra a Castellammare


http://napoli.repubblica.it/images/2011/08/09/220242238-eca8f6d5-2c98-4e6a-9b9c-9ecbb2a106f7.jpg
Gli appuntamenti di mercoledì 10 Peppe Barra in concerto Musica CASTELLAMMARE DI STABIA Dalle 21 alle Nuove Terme di Stabia, Castellammare di Stabia, Peppe Barra in concerto, con la sua versatilità interpretativa, espressione di una napoletanità dal sapore passato e dalle sonorità contemporanee. In apertura di serata "Omaggio a Viviani" con Franco Cecere e Leo Amendola. Presenta Gilda Arpino. Ingresso 20 e 15 euro. Info 081 802 0270. LACCO AMENO Al Negombo di Lacco Ameno al via la nuova edizione del tradizionale "Summer Festival" con il cantante Tony Colombo e la partecipazione di Lino Barbieri. Il 13 Simone Schettino in "Scusate se insisto"... il meglio del fondamentalista. Il 16 Carlo Buccirosso in "Il miracolo di Don Ciccillo" con la partecipazione di Valentina Stella. Il 17 Peppino di Capri in concerto. Il 19 Sal Da Vinci in concerto. Il 20 Biaggio Izzo in "Guardami guardami". Il 24 Marco Travaglio in "Anestesia totale" con la partecipazione di Isabella Ferrari. Il 25 Peppe Iodice in "Pazzo scatenatissimo show" con la partecipazione di Luigi Snichelotto. Info 081 986 390. Classica RAVELLO Alle 5 di giovedì 11 agosto il tradizionale "Concerto all'Alba" al Belvedere di Villa Rufolo. Per il "Ravello Festival" e in occasione della notte stellata di San Lorenzo, concerto dell'ensemble friulano Mitteleuropa Orchestra, con il clarinetto solista di Giovanni Punzi e la direzione del maestro José Miguel Rodilla. In programma musiche di Gluck, Mozart, Mendelssohn Bartholdy, Schubert, Mahler, Strauss. Ingresso 60 euro. Dalle 19.45 possibilità di assistere alle prove. Ingresso 15 euro. Danza MADRE Dalle 21.30 al museo Madre, via Settembrini 79, per la rassegna "Un'estate al Madre", va in scena "Sevilla Flamenca", spettacolo di danza, musica e canto, basato su una delle più antiche tradizioni di arte flamenca, quella del capoluogo andaluso. Sul palco il Gruppo Flamenco di Juan Lorenzo. Ingresso 12 euro. Info 081 193 130 16. SORRENTO Dalle 21.30 al Teatro del Mare di Marina Piccola, Sorrento, Raffaele Paganini in "Un americano a Parigi", l'opera musicale di George Gershwin (1928), nota anche per la sua felicissima versione cinematografica curata da Vincente Minnelli. Le coreografie sono di Luigi Martelletta. Ingresso 13 euro. Teatro ISCHIA Dalle 21.30 a Villa Arbusto di Lacco Ameno, per la rassegna "Villa Arbusto: un'isola nel Mediterraneo tra musica e teatro", "Napoli in bianco e nero": Luigi De Filippo racconta la sua Napoli attraverso aneddoti, poesie e canzoni, con la voce di Marianna Mercurio e il pianoforte di Lino Pariota. AVELLINO Avellino "capitale della risata" con il "Premio Re di Bronzo", rassegna nazionale di cabaret in programma fino al 12 agosto. La manifestazione si terrà nel cortile all'aperto della scuola elementare Regina Margherita (Palazzotto), in Piazza Garibaldi. Dalle 21 si esibiranno cinque cabarettisti emergenti, domani sera altri cinque e venerdì la finalissima. SALERNO Dalle 21.30 in Largo Barbuti, nel centro storico di Salerno, per il "Barbuti Festival", la Compagnia la Barcaccia presenta lo spettacolo "Le pillole dell'amore", regia Ugo Piastrella. Info 089 231 330. VELIA Dalle 21 nell'area archeologica di Velia, nei pressi di Ascea Marina (Salerno), per la rassegna "Velia Teatro", lo spettacolo "Odissea": il poema del pensiero e della memoria raccontato da un unico attore sulla scena, Gianluigi Tosto, con la musica che asseconda il ritmo dei versi, per narrare il percorso di Ulisse e il viaggio interiore nei ricordi del protagonista. Ingresso 10 euro. Navette gratuite dal parcheggio dell'area archeologica all'acropoli dalle 19.30. Info 0974 972 230. Cinema PARCO DEL POGGIO Dalle 21.10 al Parco

martedì 9 agosto 2011

ALL'ITALIANO PIACE STRANIERA


"Vorrei uscire con una marocchina, algerina, tunisina, slovena, egiziana, rumena, americana, portoricana, una marziana" a Fabri Fibra, l'abbiamo capito tutti, più o meno basta che respirino, così dopo essermi comprata il CD tamarro da sparare in macchina a bomba, rigorosamente con gomito fuori dal finestrino, ho compreso che poi Fabri mica dice delle stronzate. In quanto uomo ha sintetizzato in pieno il pensiero di molti italiani che 
effettivamente sono irresistibilmente attratti dall'idea, perchè mica tutti c'hanno il culo di provare la pratica, di condividere il matrimoniale per qualche ora con qualsiasi tipo di donna estera. Voglio dire che all'uomo italiano sconfinare gli piace quasi di piu che giocare in casa; i nostri maschi sono ahimè irrimediabilmente soggiogati dal fascino straniero tanto che, notate bene, pur essendo la stragrande maggioranza dei casalinghi con il corpo inglobato dal divano e la testa dalla tv, con l'incapacità cronica di prenotare un volo, la paura dell'aereo, l'ignoranza geografica che già vacilla quando si parla di sardegna corsica e sicilia, una tranquillità di base che li fa star cosi bene dentro il loro rassicurante stivale, spinti dal pensiero di posti quali Cuba, Brasile, Tahilandia, incuriositi da flora e fauna locali come cani in calore alzano le chiappe e si trasformano in Tour Operator in grado di far impallidire Francorosso. Non c'è gara, noi italiane ormai siamo superate, arrendiamoci all'idea di esser passate di moda come la permanente, sempre la solita minestra li ha ormai stancati, e sono così inguaribilmente affascinati dalle straniere che queste ci battono anche in territorio italiano! Noi donne invece siamo diverse, a noi piace viaggiare per il gusto di viaggiare e a Bangkok ci andiamo per acquistare borse tarocche fatte meglio delle originali, ma alla fine se si parla di uomini amiamo le tradizioni e preferiamo puntare su quel che offre il made in Italy con pregi e con i tanti difetti. Cioè a Formentera ci andiamo ogni estate per trovarci un italiano mica uno spagnolo!
L'uomo italiano gia da ragazzino parte con l'idea del campeggio, mica per un'esperienza a contatto con la natura, mica per mettersi alla prova nella costruzione di una canadese, mica per farsi le ossa e dormir per terra, ma solo per scopare le tedesche/olandesi. Diciamocelo, la prima lampadina si accende ai nostri già nell'adolescenza, quando ingenui si affacciano al mondo delle donne estere e comprendono che riescono miracolosamente a portarsi a letto una tedesca che non capisce un H di italiano con cui si comunica solo attraverso boccali di birra: è indiscutibilmente amore. Piccole Claudie Schiffer che vantano la diceria di essere più abbordabili, meno dispendiose in termini di energie, più veloci a regalarsi perchè queste stan qui due settimane in villeggiatura e vogliono portarsi a casa la loro storiella estiva, insomma basta un cospicuo investimento in Weizen e il gioco è fatto. Noi donne italiane, all'idea del giovane tedesco che diventa color aragosta dopo il primo giorno di sole e passa il resto della vacanza a fare il cambio pelle, che odora di crauti e di luppolo, che prima di fare ogni brindisi con il boccale da litro canta canzoncine in lingua, che di giorno gira scalzo e la sera si infila quelle ciabatte orribili e Dio ci scampi dai calzini, che come abbigliamento il massimo della moda lo espirme con una maglia dell'Ajax... beh anche no. Noi di bere il cappuccino alle 16.00 il 15 di agosto ce lo vogliamo risparmiare.
Nello specifico, l'uomo nostrano diventa pazzo per le Giapponesi/Cinesi/Tailandesi, tanto non le distinguono neppure, hanno capelli lisci, scuri e occhi allungati, anche se quella volta che l'avete portato a vedere "Memorie di una geisha" ronfava prima della fine del primo tempo, loro associano queste ragazze alle filosofie orientali, alla pace e la calma, alla gentilezza, alla riconosciuta servilità, all'arte dei massaggi, gli oli, i profumi, e tutto ciò li eccita come 18enni davanti ad un poster di Sabrina Salerno. Noi donne invece nell'immaginario comune il giapponese/cinese/tailandese purtroppo ce lo figuriamo piccoletto, col riporto, una lanterna rossa sull'uscio di casa, che gira per le stanze piene di Bonsai cercando di acchiappare le mosche con le bacchette (mannaggia a Karatè Kid) con le mani che sanno di sushi, con quel colorito tra il giallino e il pallido che insomma non è che lo renda proprio il sex simbol per eccellenza, per cui l'oriente ce lo evitiamo volentieri, sia mai che non ci capiti di finire a servire ai tavoli di un qualsiasi risorante cinese reo di lasciarci quel caratteristico odore di fritto tra capelli e vestiti che non se ne va nemmeno a lavatrici di Ace Gentile.
L'uomo italiano, stanco di tutta la merce troppo esposta che noi offriamo già all'uscita per l'aperitivo, è sempre più attratto da quel vedo non vedo, dal mistero, incuriosito dall'austerità che emanano le donne Arabe/Indiane/Marocchine, quel burqa da cui escono solo occhi scuri e profondi lo ingrifa più del calendario della Canalis, le vesti colorate di azzurro, rosso, arancione, giallo, rosa e il colore scuro o ambrato delle pelli di queste bellezze quasi intoccabili destano in loro gusto del proibito e sognano di rotolare assieme tra tappeti, cuscini, aromi speziati e musica chill out. Noi donne italiane in ferie a Sharm ci siamo pure state ma ecco, come dire, prima di tutto uno che ci vuole scambiare con dei cammelli, sarà pure onorevole per la sua cultura, ma a noi di essere messe sullo stesso piano dei cammelli non è che proprio ci faccia tremare il perizoma, nemmeno quello che soffia il piffero in piazza a Marrakech rientra nel nostro immaginario erotico per non dire che poi  già ci schifano le anguille, figuriamoci ad avere serpenti ammaestrati per casa, e a dire il vero con timore ci appropinquiamo all'Arabia, si questi c'avranno pure i soldi e la casa a Dubai ma noi mica vogliamo finire in un harem vestite di lustrini e paillette!
Si, Fabri aveva ragione a lui piacciono le donne, le more, le bionde, le grasse, le tonde, le top model con due bombe, e di questi tempi comunque sia è gia qualcosa! Io, per non sbagliare, mi sparo un bel Rap Futuristico.

lunedì 8 agosto 2011

Altro che amichevole, Napoli ko e rissa con il Siviglia. Video



Perde il primo scontro Europeo il Napoli cedendo in amichevole al San Paolo ad un ottimo Siviglia. Mazzarri rispetto alla gara con il Penarol, in attesa di Cavani e Lavezzi, fa ulteriori espriemnti provando Donadel a centrocampo e Santanta nel trio d’attacco con Hamsik e Mascara, in porta va Rosati. Una bella conclusione volante in avvio di Mascara fa ben sperare ma ben presto si intuisce che il Napoli è in confusione di idee e con le gambe pesanti mentre il Siviglia è già in clima campionato.Gli spagnoli vanno sul doppio vantaggio grazie a Coke bravo a farsi trovare pronto su una goffa respinta di Rosati e con Kanoute bravo ad enfatizzare le lacune difensive del Napoli. Il Napoli non ci sta però a perdere e il clima della partita diventa tutt'altro che amichevole, Hamsik si procura e trasfroma il rigore dell’1-2. Quando tutti si aspettano l’assedio finale la partita viene interrotta da una brutta lite che coinvolge i ventidue in campo e le panchine. A farne le spese è Maggio per il Napoli e Spahic tra gli iberici, pochi minuti e Mazzarri perde anche Lucarelli reo di aver protestato troppo per un dubbio fuorigioco.

Arrestato coltivatore "fai da te" di canapa indiana

Arrestato coltivatore 'fai da te' di canapa indianaGli agenti del Commissariato di P.S.- "Castellammare di Stabia" hanno arrestato un coltivatore particolare che nel bel mezzo di una folta vegetazione, in località Caporivo, aveva avviato una rigogliosa piantagione di canapa indiana. Si tratta di Gaspare Girace pregiudicato di 52 anni finito in manette per i  reati di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente Gli agenti durante la perquisizione che hanno effettuato nella “serra” hanno sequestrato ben 43 piante di 2 metri di altezza, oltre a molte altre piantine collocate in vasi di plastica, dell'altezza di 20 cm.. L'uomo attraverso un grosso tubo, collegato nella sua abitazione, irrigava le piante poste a distanza dal suo appartamento in Vico Mammane.  All'interno della sua abitazione, i poliziotti hanno anche rinvenuto e sequestrato un barattolo, di quelli utilizzati per le conserve, contenente stupefacente già essiccato. Il "coltivatore" è stato condotto presso il carcere di Poggioreale.

domenica 7 agosto 2011

Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo


Futuro più nero che azzurro per Gasperini che prende la prima battuta di arresto impattando contro lo squadrone rossonero guidato da Allegri. Niente di irrecuperabile ovviamente, calcolando che siamo al 6 di Agosto, ma ignorare questa sconfitta potrebbe essere l’errore peggiore per il prossimo inizio di campionato interista. Qualche indicazione? La difesa a 3 ha retto solo un tempo e la condizione dei nerazzurri è sembrata decisamente precaria nella ripresa.

Allegri e i suoi ragazzi dal canto loro hanno dimostrato di aver ancora una grande fame di vittorie e soprattutto dopo un primo tempo bruttino hanno saputo trasformarsi e risorgere nella ripresa dimostrando il loro reale valore. Una partita da Jekyll e Mr Hide per entrambe le formazioni, ma alla fine a spuntarla è stato il Milan molto più incisivo e freddo sotto porta. Le correzioni di Allegri hanno avuto il giusto effetto sulla partita e Galliani sicuramente avrà apprezzato.
Novità nell’undici titolare nerazzurro con Gasperini che sorprende tutti scegliendo una formazione con due uomini alle spalle dell’unica punta Eto’o. Pazzini a riposo dunque e colpo di scena finale la presenza di Dejan Stankovic dato per indisponibile fino a pochi minuti prima della sfida. Nessuna sorpresa invece per il Milan, con Allegri che opta per un 4-3-1-2 e come già previsto lancia dal primo minuto Robinho bocciando in parte Pato.

PRIMO TEMPO- Rossoneri che sprecano il primo match ball al 6’ quando Ibra attira su di se  tre difensori nerazzurri e serve un assist perfetto a Robinho solo in area. Il brasiliano non ha la giusta freddezza e spara alto facendo tirare un sospiro di sollievo al portiere nerazzurro.
Ammonito Gattuso al 19’ per un fallo molto ingenuo su Alvarez. Non passa nemmeno un minuto e il centrocampista calabrese commette un altro brutto fallo su Obi rischiando moltissimo e scatenando molti nervosismi tra le file nerazzurre.
GOAL! Gioiello di rara bellezza il gol realizzato da Sneijder al 22’. L’olandese mostra il suo colpo migliore in terra cinese, calciando una punizione nell’angolino alto alle spalle di Abbiati. Il portiere rossonero tocca il pallone ma non riesce ad evitare che la palla superi la linea, facendo urlare di gioia i tifosi interisti.
È sfortunato il Milan al 40’ quando Ibra servito in area dall’assist di Abate colpisce di testa a colpo sicuro e solo il palo gli nega l’emozione del goal. Finale all’arrembaggio per i rossoneri che provano a rimettere la partita in parità presentandosi in avanti con molta più convinzione e pericolosità. Il risultato non cambia e si va a riposo con l’Inter in vantaggio.

SECONDO TEMPO- Si torna in campo con le stesse formazioni, con i nerazzurri che scelgono un modulo più protettivo, optando per una difesa a quattro e un centrocampo in linea con Sneijder unico uomo alle spalle di Eto’o. Rossoneri più incisivi nei primi minuti con una maggiore intensità di gioco rispetto al primo tempo.
GOAL! È il 60’ quando  Il Milan trova il goal con una manovra splendida, e riporta con Ibra il risultato sul pari. Robinho serve in area un pallone a Seedorf che scavalca con un cross Julio Cesare trova il colpo di testa in tuffo di Ibra a gonfiare la rete. Milan 1 Inter 1.  Rossoneri completamente trasformati rispetto al primo tempo, riuscendo a mettere in seria difficoltà l’undici interista.
GOAL! Al 69’ Uno due del Milan devastante con un gran tiro di Pato in diagonale a trovare prima la parata di Julio Cesar e poi il palo. Il portiere carioca non può nulla sulla zampata vincente in scivolata del BOA Kevin Prince Boateng. Milan 2 Inter 1. Rossoneri galvanizzati e devastanti nel giro di pochi minuti.
Soffre moltissimo l’Inter e Gasperini butta nella mischia anche Pazzini provando a riportare la partita sul pari. Poca convinzione nei nerazzurri che non riescono a trovare l’affondo vincente nel finale provando ad affacciarsi davanti ma senza pungere.
Game over a Pechino con i rossoneri che trionfano sull’Inter vincendo 2 a 1 e aggiudicandosi la loro sesta Supercoppa Italiana.

Colmi