FOTO DI STABIA

venerdì 14 ottobre 2011

Fincantieri, la protesta non si ferma. Tajani: «intervenga la Bei»



Fincantieri, la protesta non si ferma. Tajani: «intervenga la Bei». Nella foto il corteo degli operai della Fincantieri che dopo una riunione si sono diretti verso le Riparazioni Navali, dove c`erano ad attenderli i loro colleghi metalmeccanici, e poi alla sede di Confindustria (Ansa)Fincantieri, la protesta non si ferma. Tajani: «intervenga la Bei». Nella foto il corteo degli operai della Fincantieri che dopo una riunione si sono diretti verso le Riparazioni Navali, dove c`erano ad attenderli i loro colleghi metalmeccanici, e poi alla sede di Confindustria (Ansa)
Nuova protesta alla Fincantieri di Sestri Ponente all'insegna degli slogan «Lavoro, lavoro» e «vergogna». Questa mattina si è svolto a Genova un sit-in sotto la sede della Confindustria. In corteo anche una delegazione di studenti, che è stata applaudita dagli operai. Una delegazione di manifestanti sarà ricevuta dai vertici dell'Associazione.
«Sabato e domenica il cantiere di Sestri Ponente rimarrà chiuso con i lucchetti - ha detto Giulio Troccoli, della Rsu del cantiere di Sestri Ponente - perché non vogliamo equivoci che qualcuno vada per sbaglio a lavorare. Per il resto, lavorareremo regolarmente, ma senza fare un'ora di straordinario. Questo vale anche per le ditte dell'appalto. Nessuno sta scherzando, stiamo facendo cose serie. Non dobbiamo metterci gli uni contro gli altri. Se la prossima settimana ci saranno degli incontri, si parlerà di lavoro, che è il nostro obiettivo. La notizia dei soldi per il ribaltamento a mare è positiva ma non basta, non risolve i problemi. Serve lavoro».
Ieri gli operai avevano incontrato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che li aveva rassicurati circa il suo impegno ad occuparsi della vicenda.
Proteste anche ad AnconaProtestano anche i lavoratori della Fincantieri di Ancona. Dopo aver occupato questa mattina lo stabilimento, si sono mossi in corteo (secondo fonti sindacali sono 200-300) verso il Varco da Chio, in porto, dove ora stazionano bloccando il flusso dei mezzi pesanti sbarcati dai traghetti. Prima che il corteo si muovesse, con alla testa uno striscione su cui c'era scritto 'Noi eccedenti, voi indecenti. Vergogna!', c'è stato un incontro dei manifestanti con il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano, l'assessore regionale al lavoro Marco Luchetti e quello provinciale Carlo Pesaresi.
Tajani sollecita l'intervento della Bei 
Bruxelles, intanto, si mobilita per attivare strumenti con cui affrontare la crisi della cantieristica e contribuire così anche alla soluzione della vertenza Fincantieri. Il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l'industria Antonio Tajani, dopo l'incontro di ieri a Genova con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha avuto colloqui con i vertici della Banca europea degli investimenti (Bei) - il presidente Philippe Maystadt e il vicepresidente Dario Scannapieco - richiamando la loro attenzione sulla necessità di facilitare il ricorso ai finanziamenti del braccio creditizio dell'Ue. Lunedì inoltre, secondo quanto ha reso noto lo stesso Tajani, la situazione della cantieristica e le possibili iniziative europee saranno al centro di una riunione tecnica che si svolgerà presso la direzione industria della Commissione Ue, mentre la presidenza di turno polacca dell'Ue dovrebbe inserire l'argomento all'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio dei ministri per la competitività dell'Unione. 
La Bei ha avviato una riflessione sulla sua politica nei confronti del settore trasporti e in questa ottica si punta ora a fare tutto il possibile per agevolare le condizioni di accesso al credito, presupposto necessario - si osserva a Bruxelles - per ottenere nuovi ordini. Tra le ipotesi allo studio, la modifica dei criteri di selezione per l'ottenimento del credito, la possibilità di fornire capitale d'esercizio per le costruzioni navali alle imprese a media capitalizzazione e quella di erogare i prestiti all'avvio del progetto di costruzione navale e non solo al momento del suo completamento. Da parte dei servizi del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia si sta poi valutando la possibilità di concedere entro l'anno una proroga del regime speciale per gli aiuti alla cantieristica.

giovedì 13 ottobre 2011

Fincantieri, i manifestanti occupano la stazione di Genova Principe. Tremonti sblocca 50 milioni. Domani incontro con Napolitano


Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha telefonato al presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, per confermare la firma di Tremonti sul decreto che sblocca i 50 milioni di euro per il ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. Lo rivela lo stesso presidente Repetto, prendendo atto «con soddisfazione dell'esito finalmente favorevole» della vicenda e «dell'impegno del ministro del quale riconosco il merito».
Lo stesso Repetto aveva detto questa mattina che avrebbe chiesto all'opposizione in Parlamento di «sfiduciare il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti» proprio per la vicenda Fincantieri. « Il ministro è un bravo professionista - aveva dichiarato Repetto - ma quando si hanno responsabilità di governo su temi che hanno forti ricadute sociali, come Fincantieri, la bravura professionale non basta, occorrono anche qualità politiche. Per questo, chiederò all'opposizione in Parlamento di presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Tremonti».
Questa mattina i manifestanti di Fincantieri avevano occupato i binari della stazione di Genova Principe. Sulla linea "La Spezia-Ventimoglia" si erano verificati ritardi e soppressione di treni. I lavoratori erano scesi in piazza per protestare contro le mancanze di prospettive di lavoro per lo stabilimento di Sestri. Assieme agli operari, sui binari della stazione di Principe c'erano anche i rappresentanti del Comune di Genova.
Domani incontro con NapolitanoDomani una delegazione unitaria di rappresentanti sindacali incontrerà il presidente Napolitano. Lo ha riferito Burlando, che in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con il presidente. Napolitano avrebbe voluto incontrare gli operai in fabbrica, ma i tempi molto stretti della visita non lo consentono. Il presidente incontrerà la delegazione sindacale unitaria in Prefettura.
Dal Sole 24 ore

domenica 9 ottobre 2011

La Juve Stabia non si ferma


Più forte di tutto e di tutti. Ignari del rischio penalizzazione (-9 punti), paventato dal procuratore Palazzi la scorsa settimana, gli undici gladiatori di Braglia hanno battuto l’Ascoli al termine di una prova maiuscola.
Juve Stabia in vantaggio al 15′ grazie allo stacco vincente di Sau che fredda il calabrese Guarna. Il raddoppio gialloblù viene al 34′ grazie al diagonale velenose del nigeriano Mbakogu. L’Ascoli accorcia le distanza con l’eterno Soncin, ma è la Juve Stabia a divorarsi il colpo del definitivo ko dagli undici metri con il palo colpito dal folle Erpen.
La squadra di Braglia firma la quarta meraviglia e sale a 12 punti in classifica. Il sogno continua
SINTESI
3′ Cade nell’area di rigore dell’Ascoli Sau, ma Peccarisi non l’ha nemmeno sfiorato! Simulazione hollywoodiana.
15′ Juve Stabia in vantaggio. Cross dalla destra di Erpen e stacco imperioso di Sau che di testa non lascia scampo a Guarna.
24′ Pressione Ascoli. Soncin prova col sinistro, Molinari si oppone e devia la palla in corner!
34′ Raddoppia la Juve Stabia. Grande assolo personale del nigeriano Mbakogu e diagonale velenoso sul quale non può nulla Guarna.
51′ Accorcia le distanze l’Ascoli. Cross dell’ex viola Papa Waigo per Soncin, che aggancia la palla in area e supera in scioltezza Seculin. Si riapre il match
52′ Clamoroso palo della Juve Stabia. Gialloblù vicinissimi al triplette grazie al diagonale di Sau che si infrange sul palo a Guarna battuto.
55′ Gialloblù vicini al tris. Cross di Sau al centro, Mbakogu colpisce in spaccata ma spedisce la sfera alta sopra la traversa.
70′ Travolgente Juve Stabia. Cross da destra di Baldanzeddu e stacco imperioso di Raimondi che trova i riflessi di un fenomenale Guarna.
94′ Rigore per la Juve Stabia. Faisca stende Raimondi in area e l’arbitro decreta il penalty. Il tiro di Erpen si infrange sul palo.

Colmi