E ' il momento di lottare. Finora, buona parte della città ha tenuto la spada nel fodero. Forse un po' scettica, forse ancora scottata, forse chissà cosa. Adesso, però, nessuno può tirarsi indietro. Sono convinto che anche la gente che si è allontanata dallo stadio continua nel suo cuore a rincorrere quel sogno che corteggia tutti gli stabiesi da più di sessant'anni. E allora, proprio per questo, dico che è arrivato il momento di tirare fuori le spade e combattere. La Juve Stabia di quest'anno è forte, ma non è una corazzata. Per diventarlo, forse, avrebbe bisogno del Menti, quello vero. Eppure, questi ragazzi stanno dimostrando che con l'impegno e la volontà si può arrivare dappertutto. Il quarto posto in campionato e la finale di Coppa Italia ne sono l'esempio. Castellammare in passato ha dato tanto e ha ricevuto poco. Quest'anno forse sta accadendo il contrario, ovviamente, sarebbe anche inutile ricordarlo, non mi riferisco ai sempre encomiabili presenti. Contro l'Andria c'è un'occasione da non perdere. C'è l'occasione di spingere, i ragazzi di mister Braglia, verso quell'obiettivo straordinario chiamato play off. I pugliesi sono una buona squadra e come recitava un vecchio ritornello cantato dagli ultras: “La Juve Stabia ha bisogno di noi”.
sabato 19 marzo 2011
MotoGP: pole di Stoner in Qatar, dominio Honda in qualifica
Tutto come previsto, le lepri Casey Stoner eDani Pedrosa in fuga e tutti gli altri ad inseguire. E’ questo l’esito delle prime qualifiche del Mondiale 2011 da poco terminate sul circuito di Losail in prossimità della capitale Doha dove domani si correrà ilGran Premio del Qatar. I due piloti dellaHonda mostrano la propria forza scendendo al limite del muro dell’1:54 fermando il crono sul 1:54.137, il tempo dell’australiano e 1:54.342, quello dello spagnolo. Sono solo 2 i decimi che separano i due compagni di team e presumibilmente saranno loro due domani sera a contendersi la vittoria finale. A completare la splendida giornata della casa nipponica il quarto posto di Marco Simoncelli che apre la seconda fila riuscendo a
strappare un ottimo tempo proprio nelle battute finali della sessione.
Tra le 3 Honda si inserisce la Yamaha del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo che al termine delle qualifiche accusa ben 8 decimi da Stoner. Non è bastata tutta la sua classe al pilota di Maiorca per contenere lo strapotere della moto rivale che può vantare un sistema innovativo di trasmissione che sta dando i suoi frutti. Quinta l’altra Yamaha di Ben Spies mentre la primaDucati, che non è quella di Rossi, si piazza sesta con Hector Barbera.
Il Dottore conferma il “ritardo di condizione” della sua Rossa di Borgo Panigale chiudendo con il nono tempo, 1:55.637 ad un secondo e mezzo esatto dalla vetta che costringerà Rossi ad inventarsi qualcosa domani in gara. Il pesarese è preceduto in griglia da Andrea Dovizioso e persino dall’esordiente Cal Crutchlow sulla Yamaha privata.
Non ci sarà invece Alvaro Bautista con l’unica Suzuki partecipante al Mondiale 2011. Il pilota spagnolo è rimasto vittima di una caduta nelle libere di ieri che gli ha provocato la frattura del femore sinistro mettendolo ko per diverse settimane. Dal prossimo GP Bautista verrà sostituito da John Hopkins Domani il via del Gran Premio del Qatar, in notturna, a partire dalle 22:00 ore italiane preceduto come da tradizione dalle gare della 125 (ore 19:00) e della Moto2 (20:15).
Griglia di partenza
Pos. | Pilota | Team | Tempo | Gap |
1. | STONER | HONDA | 1:54.137 | |
2. | PEDROSA | HONDA | 1:54.352 | +0.205 |
3. | LORENZO | YAMAHA | 1:54.947 | +0.810 |
4. | SIMONCELLI | HONDA | 1:54.988 | +0.851 |
5. | SPIES | YAMAHA | 1:55.095 | +0.958 |
6. | BARBERA | DUCATI | 1:55.223 | +1.086 |
7. | DOVIZIOSO | HONDA | 1:55.229 | +1.092 |
8. | CRUTCHLOW | YAMAHA | 1:55.578 | +1.441 |
9. | ROSSI | DUCATI | 1:55.637 | +1.500 |
10. | EDWARDS | YAMAHA | 1:55.647 | +1.510 |
11. | DE PUNIET | DUCATI | 1:55.656 | +1.519 |
12. | AOYAMA | HONDA | 1:55.724 | +1.587 |
13. | HAYDEN | DUCATI | 1:55.881 | +1.744 |
14. | CAPIROSSI | DUCATI | 1:56.833 | +1.376 |
15. | ABRAHAM | DUCATI | 1:56.665 | +2.528 |
16. | ELIAS | HONDA | 1:57.992 | +3.855 |
17. | BAUTISTA | SUZUKI | 0:00.000 |
Bobbio: basta con i quaquaraqua della politica, bilancio è banco di prova
“Stiamo veramente esagerando ed è quindi arrivato il momento di lanciare un invito alla maggioranza nel suo complesso, affinché si esprima nella sua compattezza e nella sua globalità (per chi ne condivide gli obiettivi e si sente coinvolto in un progetto di rinnovamento) a sostegno del sindaco e dell’Amministrazione. Tale invito non lo rivolgo però nell'interesse del sindaco e dell’Amministrazione, bensì nell’interesse della città. Chi, in questa fase, sta ancora una volta cercando di instillare il veleno della discordia e della divisione, anche con sottili e pericolose intelligenze con l’avversario che addirittura li snobba, lo sta facendo non contro di me (che potrei tranquillamente fregarmene) ma contro il bene della città. In questa storia, fino ad adesso, gli unici che ci fanno bella figura sono i rappresentanti dell’opposizione che stanno facendo correttamente il loro mestiere e svolgendo il loro ruolo, doverosamente approfittando del fianco scoperto che gli viene offerto da quello che ormai si sta delineando, attraverso alcune individualità, come il ventre molle della coalizione di maggioranza. È bene che la città sappia (ma questa è solo la prima puntata) che alcuni soggetti ben individuati, muovendosi come al solito nel nome di interessi personali mascherati da ‘politica’ sono di fatto già pronti a mettersi sotto i piedi il bene di Castellammare, se non gli viene riconosciuto il minimo o il massimo di interesse personale cui pensano di aver diritto”.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Voglio essere chiaro fin da adesso: ricordo a tutti e a nessuno che per cultura, carattere, formazione e statura politica (e me lo dico da solo) non mi sono mai fatto, non mi faccio e non mi farò mai mettere sotto botta da nessuno. Mi sono candidato e sono stato eletto da questa città con l’aiuto di tutti, ma con il “decisivo contributo” della mia faccia e della mia storia, per tentare il salvataggio disperato. E quanto sia disperato il tentativo lo abbiamo verificato in questo primo anno di Amministrazione. Non mi sono candidato perché, forse diversamente da altri, se non avessi fatto il sindaco, non avrei saputo che altro fare. Mi sono candidato e sono stato eletto sindaco dai cittadini per salvare la città. È per questa decisiva ragione che nessun pellegrino può ritenere di potermi condizionare o intimidire, perché è bene che tutti sappiano che io mi batterò come un leone fino all’ultimo per restare il sindaco di questa città al solo fine di garantire il presente e il futuro dei suoi cittadini. Chi condivide con me questa missione lo dica ora e ci stia fino in fondo, chi non condivide questa missione faccia altrettanto. L’unica cosa che non posso permettere è che qualcuno, ancora più decrepito politicamente degli anni che ha, possa pensare di infinocchiare la gente, ammantando con le solite vuote formulette politiche le proprie sozze aspirazioni personali. In questo momento, le aspirazioni personali non contano per nessuno, ma contano i bisogni e gli interessi della città. Allo stesso modo, non permetto più ai soliti ben noti quaquaraqua della politica stabiese, buoni per tutte le stagioni, di continuare a sproloquiare per luoghi comuni, cui ormai non credono più nemmeno i loro stretti congiunti: solamente un ingenuo o una persona in malafede, conoscendo il disastro economico, finanziario, strutturale della macchina comunale, della sue risorse umane e della città, può osare sostenere che quest’Amministrazione sia rimasta ferma in quest’anno o, peggio ancora, che non abbia attuato le linee programmatiche”, ha continuato Bobbio.
“Io mi domando e dico a tutti: quale politicamente sprovveduto può pensare che un’Amministrazione programmata su cinque anni debba realizzare nel primo anno i suoi obiettivi programmatici; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che si possa mettere mano alle linee programmatiche prima di avere risanato lo sfacelo che i nostri predecessori ci hanno consegnato; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che risanare in gran parte la macchina comunale, la sua organizzazione, avviare al risanamento le società partecipate, mettere le basi per il risanamento finanziario del Comune, cominciare a ridare alla città sicurezza e legalità (che mi rendo conto non interessano a tutti) non sia già aver cominciato ad attuare parte del programma elettorale; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che una serie enorme di importanti interventi strutturali da fare in città, ereditata dal recente passato, si possa fare in meno di un anno con questa mancanza di personale e di risorse? La “centralità della politica” ha fatto il suo tempo, almeno nel significato tristemente chiaro che danno a quest’espressione i nostri cari pattisti. L’unica centralità della politica che conosco è quella del lavorare insieme per risolvere i problemi della città. Mi fermo qui, ma nei prossimi giorni la città sarà doviziosamente informata delle gravi responsabilità omicidiarie nei suoi confronti che si assumerà chiunque, componente della maggioranza, non voterà il bilancio di cui ha condiviso l’impostazione e le linee guida, perché illustrerò dettagliatamente tutte le occasioni per la città che vi sono presenti e che saranno inesorabilmente perse per sempre se il bilancio non verrà votato. Non è più tempo per le leggi mancia e per la certosina coltivazione dei dieci, venti, trenta o quattrocento voti del singolo consigliere. I voti si fanno, si mantengono e si incrementano con l’azione politica di governo della città e non con l’azione impolitica di approfittamento dell’Amministrazione. Nessuno può chiedere e tantomeno pretendere condivisione e concertazione sul programma di governo della città: non c’è una differenza tra il programma elettorale e il programma di governo e, poiché il programma lo abbiamo condiviso e concertato in campagna elettorale, allo stesso modo il programma di governo è già condiviso e concertato. Chi oggi chiede condivisione e concertazione sul programma di governo fa ricorso a un argomento strumentale, ma in realtà ha l’unica possibile intenzione di cercare di condizionare la gestione dell’Amministrazione. Tutto ciò dopo aver ottenuto, senza nessuna fatica, la convocazione permanente di un tavolo inter-partitico e dopo aver trovato, ad ogni riunione dello stesso altrettante ottime e pretestuose ragioni per non sedersi a quel tavolo. Ora e per ora non ci resta che attendere che la maggioranza, quella vera, faccia sentire la sua voce con una semplice considerazione: non si accettano più distinguo pretestuosi e sospetti. In questa situazione, la maggioranza o c’è o non c’è. Cari amici pattisti e simpatizzanti, uscite dall’autoreferenzialità: Castellammare e gli stabiesi (circa settantamila persone) se ne fregano delle vostre elucubrazioni spesso poco chiare negli obiettivi. A Castellammare e agli stabiesi interessa che quest’Amministrazione e la sua maggioranza, in maniera limpida ed efficace, li tirino fuori dal guado, e sanno bene – e sono pronti a giudicare – che chi mette in difficoltà quest’Amministrazione mette in difficoltà la città. Dobbiamo amministrare cinque anni, come ci è stato richiesto, ed è dovere di tutti noi rendere conto a tutti i cittadini non già ai nostri serbatoi elettorali”, ha concluso Bobbio.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Voglio essere chiaro fin da adesso: ricordo a tutti e a nessuno che per cultura, carattere, formazione e statura politica (e me lo dico da solo) non mi sono mai fatto, non mi faccio e non mi farò mai mettere sotto botta da nessuno. Mi sono candidato e sono stato eletto da questa città con l’aiuto di tutti, ma con il “decisivo contributo” della mia faccia e della mia storia, per tentare il salvataggio disperato. E quanto sia disperato il tentativo lo abbiamo verificato in questo primo anno di Amministrazione. Non mi sono candidato perché, forse diversamente da altri, se non avessi fatto il sindaco, non avrei saputo che altro fare. Mi sono candidato e sono stato eletto sindaco dai cittadini per salvare la città. È per questa decisiva ragione che nessun pellegrino può ritenere di potermi condizionare o intimidire, perché è bene che tutti sappiano che io mi batterò come un leone fino all’ultimo per restare il sindaco di questa città al solo fine di garantire il presente e il futuro dei suoi cittadini. Chi condivide con me questa missione lo dica ora e ci stia fino in fondo, chi non condivide questa missione faccia altrettanto. L’unica cosa che non posso permettere è che qualcuno, ancora più decrepito politicamente degli anni che ha, possa pensare di infinocchiare la gente, ammantando con le solite vuote formulette politiche le proprie sozze aspirazioni personali. In questo momento, le aspirazioni personali non contano per nessuno, ma contano i bisogni e gli interessi della città. Allo stesso modo, non permetto più ai soliti ben noti quaquaraqua della politica stabiese, buoni per tutte le stagioni, di continuare a sproloquiare per luoghi comuni, cui ormai non credono più nemmeno i loro stretti congiunti: solamente un ingenuo o una persona in malafede, conoscendo il disastro economico, finanziario, strutturale della macchina comunale, della sue risorse umane e della città, può osare sostenere che quest’Amministrazione sia rimasta ferma in quest’anno o, peggio ancora, che non abbia attuato le linee programmatiche”, ha continuato Bobbio.
“Io mi domando e dico a tutti: quale politicamente sprovveduto può pensare che un’Amministrazione programmata su cinque anni debba realizzare nel primo anno i suoi obiettivi programmatici; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che si possa mettere mano alle linee programmatiche prima di avere risanato lo sfacelo che i nostri predecessori ci hanno consegnato; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che risanare in gran parte la macchina comunale, la sua organizzazione, avviare al risanamento le società partecipate, mettere le basi per il risanamento finanziario del Comune, cominciare a ridare alla città sicurezza e legalità (che mi rendo conto non interessano a tutti) non sia già aver cominciato ad attuare parte del programma elettorale; quale politicamente sprovveduto può pensare di far credere che una serie enorme di importanti interventi strutturali da fare in città, ereditata dal recente passato, si possa fare in meno di un anno con questa mancanza di personale e di risorse? La “centralità della politica” ha fatto il suo tempo, almeno nel significato tristemente chiaro che danno a quest’espressione i nostri cari pattisti. L’unica centralità della politica che conosco è quella del lavorare insieme per risolvere i problemi della città. Mi fermo qui, ma nei prossimi giorni la città sarà doviziosamente informata delle gravi responsabilità omicidiarie nei suoi confronti che si assumerà chiunque, componente della maggioranza, non voterà il bilancio di cui ha condiviso l’impostazione e le linee guida, perché illustrerò dettagliatamente tutte le occasioni per la città che vi sono presenti e che saranno inesorabilmente perse per sempre se il bilancio non verrà votato. Non è più tempo per le leggi mancia e per la certosina coltivazione dei dieci, venti, trenta o quattrocento voti del singolo consigliere. I voti si fanno, si mantengono e si incrementano con l’azione politica di governo della città e non con l’azione impolitica di approfittamento dell’Amministrazione. Nessuno può chiedere e tantomeno pretendere condivisione e concertazione sul programma di governo della città: non c’è una differenza tra il programma elettorale e il programma di governo e, poiché il programma lo abbiamo condiviso e concertato in campagna elettorale, allo stesso modo il programma di governo è già condiviso e concertato. Chi oggi chiede condivisione e concertazione sul programma di governo fa ricorso a un argomento strumentale, ma in realtà ha l’unica possibile intenzione di cercare di condizionare la gestione dell’Amministrazione. Tutto ciò dopo aver ottenuto, senza nessuna fatica, la convocazione permanente di un tavolo inter-partitico e dopo aver trovato, ad ogni riunione dello stesso altrettante ottime e pretestuose ragioni per non sedersi a quel tavolo. Ora e per ora non ci resta che attendere che la maggioranza, quella vera, faccia sentire la sua voce con una semplice considerazione: non si accettano più distinguo pretestuosi e sospetti. In questa situazione, la maggioranza o c’è o non c’è. Cari amici pattisti e simpatizzanti, uscite dall’autoreferenzialità: Castellammare e gli stabiesi (circa settantamila persone) se ne fregano delle vostre elucubrazioni spesso poco chiare negli obiettivi. A Castellammare e agli stabiesi interessa che quest’Amministrazione e la sua maggioranza, in maniera limpida ed efficace, li tirino fuori dal guado, e sanno bene – e sono pronti a giudicare – che chi mette in difficoltà quest’Amministrazione mette in difficoltà la città. Dobbiamo amministrare cinque anni, come ci è stato richiesto, ed è dovere di tutti noi rendere conto a tutti i cittadini non già ai nostri serbatoi elettorali”, ha concluso Bobbio.
Rifiuti, appello di Bobbio ai cittadini: evitare conferimento indifferenziata
“L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini di Castellammare di Stabia a evitare, quanto più possibile, il conferimento dei rifiuti indifferenziati (il cosiddetto secco) fino al prossimo giovedì, al fine di evitare che la città possa vivere un nuovo momento di difficoltà. Questo appello è motivato dalla circostanza che, per un guasto tecnico, i camion di raccolta rifiuti della Multiservizi sono stati dirottati alla discarica di Tufino in luogo di quella a noi assegnata di Pianodardine, in provincia di Avellino”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Tale dirottamento comporta una maggiore lentezza nelle operazioni di sversamento in discarica, a causa dell’intasamento del sito di Tufino che, tra l’altro, serve la città di Napoli la quale ha priorità su ogni altro centro della provincia. Tale rallentamento comporta una sosta molto maggiore dei nostri camion in fila con l’impossibilità, da oggi fino a giovedì, di assicurare la raccolta dei rifiuti a Castellammare secondo i ritmi quotidiani. Da giovedì, Castellammare tornerà ad essere assegnata alla discarica di Pianodardine e potremo così riprendere il nostro ritmo ordinario che ci ha consentito, in questi ultimi mesi, superata l’emergenza, di mantenere la città più pulita che mai. Ribadisco che l’appello alla cittadinanza è limitato al solo conferimento del secco non riguardando né l’umido né la differenziata che, anzi, invitiamo ad incrementare. Affido, pertanto, la pulizia della città, in questi giorni, ma non solo, anche alla collaborazione e al senso di responsabilità di tutti i cittadini”, ha concluso Bobbio.
“Tale dirottamento comporta una maggiore lentezza nelle operazioni di sversamento in discarica, a causa dell’intasamento del sito di Tufino che, tra l’altro, serve la città di Napoli la quale ha priorità su ogni altro centro della provincia. Tale rallentamento comporta una sosta molto maggiore dei nostri camion in fila con l’impossibilità, da oggi fino a giovedì, di assicurare la raccolta dei rifiuti a Castellammare secondo i ritmi quotidiani. Da giovedì, Castellammare tornerà ad essere assegnata alla discarica di Pianodardine e potremo così riprendere il nostro ritmo ordinario che ci ha consentito, in questi ultimi mesi, superata l’emergenza, di mantenere la città più pulita che mai. Ribadisco che l’appello alla cittadinanza è limitato al solo conferimento del secco non riguardando né l’umido né la differenziata che, anzi, invitiamo ad incrementare. Affido, pertanto, la pulizia della città, in questi giorni, ma non solo, anche alla collaborazione e al senso di responsabilità di tutti i cittadini”, ha concluso Bobbio.
La Juve Stabia si ricorda solo di Fincantieri,Terme,Avis e Meridibulloni
MeridBulloni, Terme di Stabia, Avis e Fincantieri hanno raggiunto un accordo con il club di via Cosenza in favore dei propri dipendenti. La Juve Stabia tiene fede alle promesse fatte in occasione della festa organizzata domenica 6 marzo dalla Curva Sud in villa comunale e si schiera accanto alle aziende stabiesi in difficoltà. Contro l'Andria le vespe ospiteranno nel settore distinti i dipendenti della Meridibulloni, dell'Avis, delle Terme di Stabia e della Fincantieri interessati ad assistere all'incontro in programma domenica alle ore 14.30 al Romeo Menti. Eppure che stranezza, anzi come vuole dimostrarsi il tempo è galantuomo, tutti ha vedere lo Stabia, e L'indotto? Ma guarda un po l'indotto non c'è, opps mica è una realtà. Se pero andiamo ad analizzare nel dettaglio la cosa capiremo tante cose, la prima, all'incontro della mitica ci saranno tutti gli operai Fincantieri gli stessi che in questi lunghi mesi sono stati assenti sul piano scioperi logico ci sono quelli dell'indotto, tra l'altro la società li farà entrare anche gratis anche perché lo stipendio di cassa, circa 1300 è magro, mentre l'operaio dell'indotto gli diamo lo sconto del 20% che tra l'altro il suo stipendio di cassa, circa 1000 è grasso. Che paradossi che utopie, mi meraviglio di quei sciocchi che vanno ancora per la testa della Fincantieri, questi erano quelli, i sindacalisti,che contrastarono il presidente sul piano turismo su una riunione politica, come è facile cambiare la pelle è perdere la dignità quella stessa dignità che in questi mesi si va tanto pubblicizzando. Nulla a togliere quello fatto dalla società che in questo momento si è sentita di fare una cosa ha favore degli operai, ma ricordatevi che la crisi non è solo per loro che tra l'altro sono quelli più tutelati, la crisi riguarda anche la piccola e media impresa, che nel nostro territorio è fatta di quei uomini che in questo periodo hanno è tengono ancora accesi i riflettori di stampa e TV verso tutte quelle realtà che oggi godono di questi miseri privilegi, quella realtà fatta di 1200 uomini e donne si chiama INDOTTO, se poi alcuni di essi si credono che con venti accrediti hanno risolto il problema allora io alzo le mani, ma in verità vi dico che 20 non rappresentano l'indotto Fincantieri.
venerdì 18 marzo 2011
Un nuovo orizzonte.
La gente è ostile. Chi non si sfoga allo stadio, in palestra, con i vizi. Lo fa incazzandosi con la destra o la sinistra. Non si guarda più in là del proprio naso. Dobbiamo per forza trovare un mostro, per giustificare, una società o un mondo malato.
Siamo sempre pronti a stare dalla parte dell'indice di gradimento più alto. Quando a volte bisognerebbe guardare solo il dito medio.
Parliamo di cinema.
I film a volte possono veramente essere educativi.
Sparatevi ste 2 ore di riflessione. Le conclusioni possono non essere le mie, ed è quello il bello, il pensiero diverso e costruttivo.
JUVE STABIA - ANDRIA: INIZIATIVA A FAVORE DEI LAVORATORI
Riproposto lo sconto del 20% per chi acquista il biglietto entro sabato. Iniziativa in favore dei lavoratori delle aziende di C.mare di Stabia
Presso i punti vendita Edicola Amato Bianca di Piazza Spartaco ed il Bar Gialloblù del Viale Europa è partita la prevendita per la gara Juve Stabia – Andria in programma domenica 20 marzo 2011 con inizio fissato alle ore 14,30 e valevole come decima giornata di andata del campionato di Prima Divisione. Per questa gara la S.S. Juve Stabia s.p.a. ripropone due tipologie di biglietto: fino a sabato sera acquistare il tagliando in prevendita comporterà uno sconto del 20% sul prezzo standard applicato nella giornata della gara. Si ricorda che saranno effettuati severi controlli ai varchi d'ingresso allo stadio e sarà quindi obbligatorio esibire, oltre al biglietto o l'abbonamento, un valido documento d'identità. Si ricorda, inoltre, che sarà possibile acquistare i biglietti anche domenica presso il botteghino dello stadio a partire dalle ore 9,00 e che che è severamente vietato assistere alla gara seduti sulle ringhiere a ridosso del terreno di gioco. I trasgressori verranno identificati anche con l’ausilio dell’impianto di videosorveglianza e perseguiti a norma di legge. Per la gara contro l'Andria, inoltre, la S.S. Juve stabia spa,per esprimere il proprio sostegno ai lavoratori delle principali aziende di Castellammare di Stabia e dopo accordi intercorsi coi rappresentanti delle aziende Merid Bulloni, Avis, Terme di Stabia e Fincantieri, ospiterà nel settore distinti i dipendenti delle suddette aziende interessati ad assistere alla gara
Fino a sabato | DOMENICA | |
TRIBUNA A e B | EURO 24,00 | EURO 30,00 |
TRIBUNA SCOPERTA | EURO 16,00 | EURO 20,00 |
DISTINTI | EURO 12,00 | EURO 15,00 |
CURVA | EURO 08,00 | EURO 10,00 |
BIGLIETTO ROSA | EURO 02,00 |
Fantacalcio, i consigli per la 30 giornata
Con la 30a giornata si ritorna ai consueti due anticipi del sabato. Ad aprire il programma Lazio-Cesena (ore 18.00) e Palermo-Milan (ore 20.45). Poi, toccherà a Fiorentina-Roma fornire l’antipasto domenicale delle 12.30 e a Napoli-Cagliari chiudere il tutto nel posticipo serale. Questi i consigli del fantapallonaro.
Portieri. Dando un’occhiata alle varie partite penso che tutti i portieri possano avere qualche grattacapo. Di conseguenza, starei attento ad evitare solo i vari Muslera, Eduardo e Sirigu, mentre dovrebbero essere in grado di fornire garanzie Handanovic, De Sanctis ed anche Buffon. Bel rebus in Bari-Chievo, ma è probabile che alla fine entrambi se la cavino.
Difensori. Il ritorno di André Dias non va affatto trascurato, mentre non mi ispira fiducia la retroguardia palermitana. De Silvestri potrebbe trovare forti motivazioni contro la Roma, anche se Mihajlovic pare intenzionato a riproporre Comotto. La Sampdoria può trovare in Gastaldello una possibilità da sfruttare in area di rigore. Occhio a Britos.
Centrocampisti. Tutta Palermo si aspetta molto da Javier Pastore, Almiron è il faro del Bari. Qualche stoccata dalla distanza potrebbe venire da Thiago Motta e Aquilani. Vedo bene Ricchiutie Asamoah.
Attaccanti. Pinilla e Miccoli possono mettere in difficoltà il Milan, ma Pato non è da meno. Di Vaio, tra le altre cose, è un ex del Genoa. Darei una chance ad Okaka e a Crespo.
Demolizioni, Bobbio: non manifesterò contro sentenze, nuovo condono unica strada
(Ph. Manzo) |
Lo ha specificato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, commentando notizie di stampa relative alla partecipazione dei primi cittadini dell'area stabiese a una marcia di protesta, a fine mese, a Roma.
Opere pubbliche, Bobbio rivendica progetti: noi governo del fare, nonostante problemi
(Ph. Manzo) |
1) Manutenzione straordinaria strade € 1.000.000,00
Delib. di G.C. n°137 del 25.10.10
2) Lavori di manutenzione straordinaria alla scuola elementare e materna
“Postiglione” € 500.000,00
Delib. di G.C. n°132 del 25.10.2010
3) Lavori di manutenzione straordinaria edifici scolastici “Stabiae” ed
“ex Seminario” € 1.200.000,00
Delib. di G.C. n°143 del 8.11.2010
4) Completamento ed adeguamento edifico scolastico “A.Panzini” € 1.036.000,00
Delib. di G.C. n°133 del 25.10.2010
5) Recupero e ristrutturazione muri di sostegno cavalcavia e impianti
sottoservizi delle strade viale Puglie e Panoramica fino alla statale 145 € 1.000.000,00
Delib. di G.C. n°134 del 25.10.10
6) Manutenzione impianti di illuminazione e di sollevamento acque bianche € 250.000,00
Delib. di G.C. n°135 del 25.10.10
7) Verifica lavori di messa in sicurezza di edifici non interessati da interventi specifici € 500.000,00
Delib. di G.C. n°136 del 25.10.10
8) Ampliamento edificio scolastico “Annunziatella” € 2.200.000,00
Delib. di G.C. n°144 del 8.11.2010
9) Centro sociale in loc. Annunziatella € 2.000.000,00
Delib. di G.C. n°142 del 8.11.2010
10) Recupero e ristrutturazione asilo nido “Carducci” nell’edificio ex ONMI € 870.000,00
Delib. di G.C. n°249 del 23.11.2010
11) Realizzazione di un asilo nido nell’edificio della scuola materna al plesso
“Lattaro” € 820.000,00.
Delib. di G.C. n°248 del 23.11.2010
Solo il progetto “Recupero e restauro Palazzo Farnese e immobili comunali” dell’importo di € 2.500.000,00 fu approvato con Delib. di G.C. n°279 del 29.12.06, ma a tale deliberazione non fu dato alcun seguito. Si fa presente che i progetti di cui sopra furono inseriti nella deliberazione di G.C. n°180 del 16.12.2009 con la quale si adottava lo schema di piano triennale delle opere pubbliche 2010-2013, approvato dall’attuale consiliatura unitamente al bilancio di previsione 2010. Buona parte dei suddetti progetti è stata inserita per prudenza anche nella 1^ annualità dello schema del programma triennale delle opere pubbliche 2011-2013, adottato da questa Giunta con deliberazione n°193 del 28.12.2010, in quanto in tale data non erano ancora pervenute le comunicazioni in merito al perfezionamento delle devoluzioni dei relativi mutui da parte della Cassa depositi e prestiti, la quale ha provveduto solo recentemente ad inviarle. Pertanto per tutti i progetti citati, ad eccezione degli asili nido per i quali si stanno perfezionando gli atti con la Regione per poi procedere all’affidamento dei lavori, è saranno aperti i cantieri entro l’anno in corso”.
Per il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, è da sottolineare che “la precedente Amministrazione aveva acceso finanziamenti per oltre € 10.000.000,00 fin dal dicembre 2006 approvando progetti, redatti da professionisti esterni con l’attivazione di fondi di rotazione, che in buona parte non hanno avuto seguito in quanto non interamente finanziati e/o non cantierabili, così come si evince dalla relazione allegata alla predetta delib. di G.C. n.193/2010. È fin troppo evidente, quindi, che la precedente Amministrazione ha tenuto ferme queste iniziative a favore della città per ben cinque anni, malgrado vi fossero progetti e finanziamenti. Chissà perché! La differenza tra la mia Amministrazione e la precedente è sempre la stessa: quella tra il fare e il dire”.
“Per quanto riguarda il completamento della scuola Panzini”, ha aggiunto il primo cittadino, “si precisa che non corrisponde al vero che 'fu evitato di dare all’esterno un oneroso incarico di progettazione per un lavoro già in possesso dell’Ente', in quanto l’incarico fu affidato dalla precedente Amministrazione ed espletato dai tecnici aggiudicatari di una gara di progettazione, ai quali furono invece liquidate le relative competenze. Con la predetta delib. di G.C. n° n.193/2010, fu inserito nell’annualità 2010 il progetto redatto dal Servizio Edilizia Scolastica del Comune in quanto “più realisticamente esclude l’utilizzo del piano interrato” essendo lo stesso non idoneo, per assoluta carenza di illuminazione, areazione e ventilazione dei locali, alle funzioni previste. Inoltre, poiché il progetto era stato redatto nel 2006, era necessario aggiornare i prezzi con conseguente insufficienza di copertura finanziaria. Spero, comunque, che questi chiarimenti possano essere utili anche a qualche amico in momentanea confusione, cui forse sfugge (non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere) che il nostro primo anno è inevitabilmente trascorso dovendo occupare parte (ma solo una parte, visto che tante altre cose sono state realizzate o programmate) del tempo a trovare il bandolo di una matassa che gli avversari ci avevano lasciato molto ingarbugliata e gravemente compromessa. Le cose serie si fanno così. Tutto il resto sono parole”, ha concluso Bobbio.
Enzo Cannavale è morto
E’ morto a Napoli, all’età di 82 anni, l’attore e caratterista di Castellammare di StabiaEnzo Cannavale.
L’attore, importante esponente del teatro e del cinema partenopeo, nella sua carrieraha lavorato in teatro con Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè, poi ha recitato dagli anni sessanta agli anni ottanta in numerose pellicole comiche e commedie (da Le quattro giornate di Napoli a Operazione San Gennaro, da Per Grazia ricevuta a Le vie del signore sono finite), collaborando con grandi nomi del cinema italiano come Nanny Loy, Dino Risi, Francesco Rosi, Bruno Corbucci, Alberto Lattuada, Pietro Germi, Salvatore Samperi, Luciano De Crescenzo, Massimo Troisi, Nino Manfredi e Lina Wertmüller.
Nel 1988 Cannavale vinse il Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo per la sua interpretazione di Alfonso Caputo, e l’anno dopo festeggiò la vittoria del Premio Oscar come miglior film straniero di Nuovo cinema paradiso (lui interpretò Spaccafico).
Dalla fine degli anni novanta l’attore ha ridotto le sue apparizioni al cinema prendendo parte ai film di Vincenzo Salemme Amore a prima svista e Ho visto le stelle!, alla commedia di Marcello Cesena Mari del sud e a quella di Enrico Oldoini I mostri oggi. Nel 2010 ha partecipato ad un episodio della fiction Mediaset, I delitti del cuoco.
Finalmente uniti per l'occupazione
Dopo svariate manifestazione di protesta nei confronti di questa politica assente, prima quella locale, la più evidente è poi quella regionale e nazionale, alcune forze politiche che hanno contribuito non da meno a quest'amministrazione per certi versi provocatoria nei confronti di una classe operaia,di incominciare ha mettere dei paletti ,"I gruppi politici Popolari per il Sud, Forza del Sud, Nuovo P.S.I., Noi Sud, i Popolari di Italia Domani, Stabia in Movimento, ad un anno dalla vittoria alle ultime elezioni amministrative del Sindaco Bobbio e della coalizione di centrodestra, cui hanno dato il loro decisivo contributo, ritengono che l'Amministrazione non abbia affrontato con azione incisiva e risolutrice i tanti problemi che attanagliano la nostra città e non sia ancora riuscita ad attuare efficacemente le linee programmatiche, che avevano dato vita all'alleanza elettorale".
Finalmente si incominciano ad aprire gli occhi verso un mondo, quello operaio, in netta difficoltà, finalmente dopo mesi di dure posizione di questo mondo si incomincia ad intravedere qualche risvolta, ma tutto ciò grazie alla costanza e all'abnegazione verso il proprio lavoro da parte di questi uomini che null'altro vanno cercando "Dignità e Lavoro".
Ancora oggi saranno chiamati ad ulteriori sacrifici, perché è in questi momenti che devono far sentire ancora maggiormente la loro voce, ed in questi momenti che non devono abbassare la guardia ed un loro porta voce fa sapere che stamattina saranno ancora sulla sorrentina. Ecco, quindi, che sei forze politiche "stringono un patto per Castellammare, fondato sui valori della convivenza civile, della famiglia, della solidarietà e sussidiarietà, per riaffermare la centralità della politica come dialogo e confronto d'idee, attraverso cui arrivare a proposte condivise ed iniziative efficaci, per rispondere alle istanze e ai bisogni dei cittadini".
Finalmente si incominciano ad aprire gli occhi verso un mondo, quello operaio, in netta difficoltà, finalmente dopo mesi di dure posizione di questo mondo si incomincia ad intravedere qualche risvolta, ma tutto ciò grazie alla costanza e all'abnegazione verso il proprio lavoro da parte di questi uomini che null'altro vanno cercando "Dignità e Lavoro".
Ancora oggi saranno chiamati ad ulteriori sacrifici, perché è in questi momenti che devono far sentire ancora maggiormente la loro voce, ed in questi momenti che non devono abbassare la guardia ed un loro porta voce fa sapere che stamattina saranno ancora sulla sorrentina. Ecco, quindi, che sei forze politiche "stringono un patto per Castellammare, fondato sui valori della convivenza civile, della famiglia, della solidarietà e sussidiarietà, per riaffermare la centralità della politica come dialogo e confronto d'idee, attraverso cui arrivare a proposte condivise ed iniziative efficaci, per rispondere alle istanze e ai bisogni dei cittadini".
Casalinge prostitute al Bingo Febbre del gioco: ecco le storie choc
L’età media oscilla tra i 18 e i 40 anni, il sesso riguarda in prevalenza donne, lo status sociale è di regola medio-basso, la motivazione è la continua (e disperata) ricerca del benessere economico e, nella gran parte dei casi, anche di quello psico-fisico (che non arriverà mai).
Alla base, soprattutto, c'è il quotidiano sperpero di denaro che li rende assuefatti a quella che diventa, col tempo, una vera e propria droga. Sono gli aficionados del gioco d'azzardo che, a Napoli e in Campania, tocca punte altissime. Con dati più che allarmanti: secondo le statistiche, infatti, il 99% dei giocatori associa l'uso di sostanze stupefacenti - in prevalenza cocaina - alla sfrenata passione per videopoker, slot machine e gratta e vinci.
Questi ultimi, divenuti uno dei passatempi più preoccupanti specie tra i giovani. A lanciare l'allarme è l'associazione Giocatori Anonimi di Napoli, che ha sede al civico 8 di via dei Cimbri e che ha attivato addirittura un centralino (si può chiamare al 3331437994) per combattere un fenomeno che si è trasformato nella piaga sociale del nuovo millennio. Storie choc, quelle raccontate dall’Associazione giocatori anonimi: si va dalle casalinghe che si prostituiscono nei bagni delle sale Bingo pur di racimolare soldi per giocare ai videopoker agli studenti tra i 16 e i 17 anni che rubano in vasa dei genitori.
«Abbiamo creato un gruppo di aiuto e ascolto - spiega uno dei responsabili, che per ovvie ragioni preferisce rimanere nell'anonimato - per spingere chi è affetto da questa dipendenza ad uscire allo scoperto e rivolgersi a noi. Occorre partire innanzitutto dall'autoconsapevolezza, o meglio dalla convinzione e dall'accettazione che si ha bisogno di essere aiutati. Ma non necessariamente da uno specialista, nella fattispecie uno psicologo o un sociologo, bensì attraverso il confronto ed il dialogo con gli altri».
Nella piccola comunità di via dei Cimbri sono attualmente circa una cinquantina coloro che si sono iscritti all'associazione per venir fuori dal tunnel in cui sono piombati, insieme alle loro famiglie, a causa del gioco d'azzardo. È nell'immobile dove pagano il fitto alla chiesa valdese, che ne è proprietaria, che uomini e donne si raccontano le loro storie personali.
Tutto partendo da un codice di regole da rispettare. «Le norme principali - spiega ancora il rappresentante dell'associazione - sono: prendere coscienza del problema, frequentare gli altri soci e ascoltare il loro vissuto, ma soprattutto non giudicare mai gli errori degli altri né i propri». Varia la provenienza geografica degli associati, che non sono soltanto partenopei. C'è chi viene, infatti, da altre regioni, come la Basilicata, la Calabria e il Molise.
Non è possibile, secondo i responsabili dei Giocatori Anonimi, tracciare un identikit standardizzato del giocatore d'azzardo «tipo». Alla categoria appartengono le fasce sociali più svariate: si va dalla casalinga all'impiegato, dall'imprenditore dapprima proprietario di una catena commerciale che ora è stato costretto a rimboccarsi le maniche e fare il salumiere dopo aver dissipato il proprio patrimonio o, ancora, al libero professionista che ha tentato invano di fare fortuna con video poker e slot machine in bar e tabaccherie, ritrovandosi invece abbandonato dalla consorte.
«Ma vi sono anche molti studenti - fanno sapere dall'associazione - che hanno di solito un'età compresa tra i 17 e i 18 anni, che arrivano addirittura a rubare in casa, ai genitori pur di far soldi per comprarsi abiti e scarpe griffati o il telefonino all'ultima moda. Ecco perché crediamo che sia importante soprattutto il recupero di chi cade nell'inganno del gioco, che regala soltanto un'effimera felicità».
Infine, un dato che emerge, tra gli altri: il 90% di chi è «ammalato» viene spinto a chiedere aiuto all'associazione da un parente e/o da un amico fidato. Affinché la speranza - come si suol dire - non sia l'ultima a morire.
Alla base, soprattutto, c'è il quotidiano sperpero di denaro che li rende assuefatti a quella che diventa, col tempo, una vera e propria droga. Sono gli aficionados del gioco d'azzardo che, a Napoli e in Campania, tocca punte altissime. Con dati più che allarmanti: secondo le statistiche, infatti, il 99% dei giocatori associa l'uso di sostanze stupefacenti - in prevalenza cocaina - alla sfrenata passione per videopoker, slot machine e gratta e vinci.
Questi ultimi, divenuti uno dei passatempi più preoccupanti specie tra i giovani. A lanciare l'allarme è l'associazione Giocatori Anonimi di Napoli, che ha sede al civico 8 di via dei Cimbri e che ha attivato addirittura un centralino (si può chiamare al 3331437994) per combattere un fenomeno che si è trasformato nella piaga sociale del nuovo millennio. Storie choc, quelle raccontate dall’Associazione giocatori anonimi: si va dalle casalinghe che si prostituiscono nei bagni delle sale Bingo pur di racimolare soldi per giocare ai videopoker agli studenti tra i 16 e i 17 anni che rubano in vasa dei genitori.
«Abbiamo creato un gruppo di aiuto e ascolto - spiega uno dei responsabili, che per ovvie ragioni preferisce rimanere nell'anonimato - per spingere chi è affetto da questa dipendenza ad uscire allo scoperto e rivolgersi a noi. Occorre partire innanzitutto dall'autoconsapevolezza, o meglio dalla convinzione e dall'accettazione che si ha bisogno di essere aiutati. Ma non necessariamente da uno specialista, nella fattispecie uno psicologo o un sociologo, bensì attraverso il confronto ed il dialogo con gli altri».
Nella piccola comunità di via dei Cimbri sono attualmente circa una cinquantina coloro che si sono iscritti all'associazione per venir fuori dal tunnel in cui sono piombati, insieme alle loro famiglie, a causa del gioco d'azzardo. È nell'immobile dove pagano il fitto alla chiesa valdese, che ne è proprietaria, che uomini e donne si raccontano le loro storie personali.
Tutto partendo da un codice di regole da rispettare. «Le norme principali - spiega ancora il rappresentante dell'associazione - sono: prendere coscienza del problema, frequentare gli altri soci e ascoltare il loro vissuto, ma soprattutto non giudicare mai gli errori degli altri né i propri». Varia la provenienza geografica degli associati, che non sono soltanto partenopei. C'è chi viene, infatti, da altre regioni, come la Basilicata, la Calabria e il Molise.
Non è possibile, secondo i responsabili dei Giocatori Anonimi, tracciare un identikit standardizzato del giocatore d'azzardo «tipo». Alla categoria appartengono le fasce sociali più svariate: si va dalla casalinga all'impiegato, dall'imprenditore dapprima proprietario di una catena commerciale che ora è stato costretto a rimboccarsi le maniche e fare il salumiere dopo aver dissipato il proprio patrimonio o, ancora, al libero professionista che ha tentato invano di fare fortuna con video poker e slot machine in bar e tabaccherie, ritrovandosi invece abbandonato dalla consorte.
«Ma vi sono anche molti studenti - fanno sapere dall'associazione - che hanno di solito un'età compresa tra i 17 e i 18 anni, che arrivano addirittura a rubare in casa, ai genitori pur di far soldi per comprarsi abiti e scarpe griffati o il telefonino all'ultima moda. Ecco perché crediamo che sia importante soprattutto il recupero di chi cade nell'inganno del gioco, che regala soltanto un'effimera felicità».
Infine, un dato che emerge, tra gli altri: il 90% di chi è «ammalato» viene spinto a chiedere aiuto all'associazione da un parente e/o da un amico fidato. Affinché la speranza - come si suol dire - non sia l'ultima a morire.
Iscriviti a:
Post (Atom)