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mercoledì 4 maggio 2011

Fincantieri: soluzioni complessiva! GRAZIE FIOM!!!


Grazie per aver trovato, ancora una volta in maniera assolutamente geniale ed imprevedibile, la 
maniera per risolvere la crisi della cantieristica: 10 (dieci) ore di sciopero da effettuarsi entro il 
mese di maggio!! 
E’ un’idea formidabile: sono state rilanciate le 8 ore di sciopero generale del 6 maggio (speriamo 
che sia sempre più chiaro perché FIM ed UILM non hanno condiviso la tempistica della riunione 
del 27 aprile) ne sono state aggiunte altre 2 specifiche per la cantieristica ed il gioco è fatto. 
Siamo infatti più che sicuri che, visto lo scarico di lavoro dei cantieri, l’Amministratore Delegato di 
Fincantieri ed il suo staff staranno tremando per l’impatto devastante che questo sciopero produrrà 
sull’azienda (a proposito, un messaggio per l’azienda: forse, una volta tanto, non sarà nemmeno 
necessario accettare i biglietti di ferie dell’ultimo minuto e chiudere gli accessi per alzare la 
percentuale degli assenti ….) ; ed inoltre il Governo, da subito, smetterà di pensare ai “bungabunga” o alle varie diatribe interne alla maggioranza e si affannerà per convocare, 
immediatamente, le Parti Sociali. 
Forse, se le ore proclamate, fossero state più di 10 (perché non 20??), anche gli armatori si 
sarebbero affrettati ad ordinare qualche nave in più ….. 
E’ assolutamente incredibile come noi, sindacalisti mediocri, non ci siamo arrivati da soli a questa 
soluzione, ed abbiamo avuto bisogno, ancora una volta, che qualcuno ci spiegasse come fare un 
ennesimo regalo all’azienda. 
Attendiamo quindi fiduciosi l’esito di queste 10 ore: alla fine potremmo verificare come si saranno 
risolte le problematiche relative ai carichi di lavoro, come si saranno chiarite le incognite sui 
cantieri di Castellamare, di Sestri, di Riva, di Ancona, come si saranno ristabilite tutte le posizioni 
dei lavoratori degli appalti, come si sarà rilanciato il progetto industriale di Fincantieri e come in 
questo progetto si sarà dato risalto e valore al lavoro, dando tranquillità e prospettiva a migliaia di 
famiglie. 
Se così non sarà, ci auguriamo che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Fincantieri chiedano 
conto dei risultati che si ottengono con questo modo di fare sindacato, e riflettano sull’opportunità 
di continuare a dare fiducia a chi, con queste trovate geniali, continua a mettere in difficoltà i più 
deboli senza far male ai più forti. 
FIM ed UILM continueranno a richiedere la riconvocazione del tavolo di settore, nella certezza che 
solo dopo aver capito da azienda e proprietà quale sia la situazione e quale sia la prospettiva, sarà 
possibile organizzare un percorso per salvaguardare tutti i siti e tutta l’occupazione, nella 
consapevolezza che la soluzione alla vertenza FINCANTIERI debba essere complessiva e non locale

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