Grazie per aver trovato, ancora una volta in maniera assolutamente geniale ed imprevedibile, la
maniera per risolvere la crisi della cantieristica: 10 (dieci) ore di sciopero da effettuarsi entro il
mese di maggio!!
E’ un’idea formidabile: sono state rilanciate le 8 ore di sciopero generale del 6 maggio (speriamo
che sia sempre più chiaro perché FIM ed UILM non hanno condiviso la tempistica della riunione
del 27 aprile) ne sono state aggiunte altre 2 specifiche per la cantieristica ed il gioco è fatto.
Siamo infatti più che sicuri che, visto lo scarico di lavoro dei cantieri, l’Amministratore Delegato di
Fincantieri ed il suo staff staranno tremando per l’impatto devastante che questo sciopero produrrà
sull’azienda (a proposito, un messaggio per l’azienda: forse, una volta tanto, non sarà nemmeno
necessario accettare i biglietti di ferie dell’ultimo minuto e chiudere gli accessi per alzare la
percentuale degli assenti ….) ; ed inoltre il Governo, da subito, smetterà di pensare ai “bungabunga” o alle varie diatribe interne alla maggioranza e si affannerà per convocare,
immediatamente, le Parti Sociali.
Forse, se le ore proclamate, fossero state più di 10 (perché non 20??), anche gli armatori si
sarebbero affrettati ad ordinare qualche nave in più …..
E’ assolutamente incredibile come noi, sindacalisti mediocri, non ci siamo arrivati da soli a questa
soluzione, ed abbiamo avuto bisogno, ancora una volta, che qualcuno ci spiegasse come fare un
ennesimo regalo all’azienda.
Attendiamo quindi fiduciosi l’esito di queste 10 ore: alla fine potremmo verificare come si saranno
risolte le problematiche relative ai carichi di lavoro, come si saranno chiarite le incognite sui
cantieri di Castellamare, di Sestri, di Riva, di Ancona, come si saranno ristabilite tutte le posizioni
dei lavoratori degli appalti, come si sarà rilanciato il progetto industriale di Fincantieri e come in
questo progetto si sarà dato risalto e valore al lavoro, dando tranquillità e prospettiva a migliaia di
famiglie.
Se così non sarà, ci auguriamo che tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Fincantieri chiedano
conto dei risultati che si ottengono con questo modo di fare sindacato, e riflettano sull’opportunità
di continuare a dare fiducia a chi, con queste trovate geniali, continua a mettere in difficoltà i più
deboli senza far male ai più forti.
FIM ed UILM continueranno a richiedere la riconvocazione del tavolo di settore, nella certezza che
solo dopo aver capito da azienda e proprietà quale sia la situazione e quale sia la prospettiva, sarà
possibile organizzare un percorso per salvaguardare tutti i siti e tutta l’occupazione, nella
consapevolezza che la soluzione alla vertenza FINCANTIERI debba essere complessiva e non locale
Nessun commento:
Posta un commento