Come è da prassi ormai negli ultimi consigli comunali, anche ieri mattina si è assistito all'interno dell'aula consiliare alla dura protesta dei lavoratori stabiesi. La vertenza lavoro, ed in particolare quella legata al futuro della Fincantieri, sembra non avere sbocchi. Dopo mesi di silenzio, il governatore della regione Campania, Stefano Caldoro, è uscito allo scoperto garantendo gli investimenti per la realizzazione del bacino di costruzione a Castellammare di Stabia. A breve l'amministratore delegato di Fincantieri renderà noto il piano industriale. La paura è che il cantiere stabiese possa essere tagliato fuori. "Noi tutti siamo stabiesi e crediamo nelle potenzialità dei nostri lavoratori - afferma Lorenzo Esposito, consigliere comunale Nuovo PSI - Purtroppo questo primo anno della nuova amministrazione è stato contraddistinto dall'aggravarsi della crisi dell'Avis, della Fincantieri e persino dal problema delle strisce blu. Il sindaco Luigi Bobbio sta portando avanti sia in Regione che a livello nazionale la lotta in favore della nostra cantieristica e, conoscendo io di persona il governatore Caldoro, spero che abbia interagito con il Presidente del consiglio per garantire a Castellammare gli investimenti promessi per la realizzazione del bacino di costruzione. Nel meridione sono state pianificate cinque grandi opere, noi tutti ci auguriamo che il bacino qui possa essere una di queste". "La nostra città sta assistendo al sommarsi di crisi occupazionali legate a vari settori ed aziende - sottolinea Nicola Corrado, consigliere comunale Officina Democratica - Quello attuale è un momento delicato sia a livello locale che mondiale ed anche se qui nessuno ha poteri magici per poter risolvere lo stato di crisi, i lavoratori hanno ragione a protestare quando chiedono al sindaco la condivisione umana del dramma che stanno vivendo".
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