L'accordo di programma va siglato entro il mese per non perdere l'opportunità dei fondi per il ribaltamento a mare. La Liguria deve difendere la sua posizione nel settore della cantieristica
L'incontro di ieri a Roma con l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e con il Presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo mi fa guardare con più ottimismo al futuro dello stabilimento di Sestri Levante. Dopo mesi finalmente ci sono le condizioni concrete per firmare l'accordo di programma. Se a questo aggiungiamo lo sblocco da parte del Cipe dei trenta milioni per il viadotto di Voltri (opera infrastrutturale molto importante per il terminal del ponente genovese) possiamo dire che è stata davvero una giornata molto positiva per le prospettive di sviluppo economico della Liguria.
Abbiamo ora una sfida urgente da vincere: siglare l'accordo entro questo mese per non perdere la grande opportunità dei settanta milioni stanziati con il Milleproroghe per il ribaltamento a mare. Ma non è che l'inizio: la partita decisiva sarà quella che dovremo giocare come territorio (ognuno per la sua parte, istituzioni e imprese) per il rilancio della cantieristica a livello nazionale. La Liguria è ancora leader nel settore e deve fare il possibile per conservare il valore dell'intera filiera, indotto compreso.
Per questo ieri ho parlato anche con il ministro Tremonti. Gli ho chiesto di fare qualcosa di molto concreto per la cantieristica: mettere in campo un sistema di accesso al credito e di copertura del rischio analogo a quello che Francia e Germania offrono ai loro imprenditori.
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