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giovedì 2 dicembre 2010

Pompei, crollano altri pezzi degli scavi. Giù due muri

Sono crollati altri due muri all'interno dell'area archeologica di Pompei. La notizia è stata confermata dal sindaco di Pomepi, Claudio d'Alessio. Dalle prime informazioni ad andare giù due muretti della lunghezza complessiva di due metri. Il primo è avvenuto in via Stabiane mentre il secondo cedimento si è verificato nel Lupanare Piccolo.
In entrambi casi si tratti di muri senza affreschi anche se la Soprintendenza sta valutando i casi. Il cedimento sarebbe conseguenza della pioggia abbondante caduta negli ultimi giorni.

La nota della Soprintendenza. «Stamane, tra le 7 e le 7,30 si è verificato il cedimento per un altezza di circa 2 metri e per una larghezza di circa tre metri della parte superiore del muro grezzo in opera incerta divisorio tra i civici 1 e 2 della reg. VII, ins. 2, lungo la via Stabiana. La zona è stata immediatamente transennata e si stanno già mettendo in atto i primi interventi». Lo comunica una nota della soprintendenza per i beni archeologici di Napoli e Pompei. «Contestualmente -si legge ancora nella nota- è stato rilevato anche il cedimento della parte superiore della parete d'accesso di un piccolo ambiente laterale di servizio della casa detta del lupanare piccolo (Reg. IX, ins.5, nr.16), chiusa al pubblico. Anche in questo caso si sono immediatamente posti in opera gli interventi del caso. Le cadute di tali parti murarie vanno verosimilmente riportate alla perdita di coesione della malta antica che le legava a seguito delle martellanti piogge di questi giorni».

«Si tratta di episodi possibili - dichiara la Soprintendente Jeannette Papadopoulos- nel corso
della vita di uno vasto sito archeologico di 2000 anni, soprattutto in condizioni climatiche come
quelle di questi giorni e che non devono generare alcun allarmismo nè generare casi sensazionalistici».
Ieri c'è stato il crollo di un muretto grezzo di sei-sette metri nel giardino della Casa del Moralista mentre il 6 novembre scorso ci fu il cedimento della Schola Armaturarum.

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