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sabato 4 dicembre 2010

"Pompei crolla. Come l'Italia"

Il patrimonio culturale italiano e il suo stato di degrado e di abbandono in un lungo articolo dell’Independent. 
L’Italia sta cascando a pezzi. “Il suo patrimonio culturale senza prezzo sta lentamente ma integralmente scivolando e lo stato di abbandono del famoso sito archeologico è una metafora del declino della nazione. Pezzi che cascano dal Colosseo di Roma, la inevitabile decadenza di Venezia: il mondo guarda con ansia se questa rovina possa essere in qualche modo arginata. Pochi 831 222Italy Pompeii Collapse.sff.standalone.prod affiliate.58 Pompei crolla. Come lItaliapaesi al mondo hanno un così ampio patrimonio culturale ed archeologico come l’Italia, ma gli esperti avvertono: pochi paesi li maltrattano come l’Italia”: paroledure.
PATRIMONIO CULTURALE –L’attacco, eloquente, è dell’Independent, il giornale inglese che hainterrogato una serie di storici dell’arte e dottiitaliani sullo stato del nostro patrimonio artistico e paesaggistico in lento ed inesorabile declino, secondo le analisi. “Erano anni che gli storici lamentavano lo stato di abbandono del sito archeologico a sud di Napoli” quando nel novembre scorso la splendida casa dei Gladiatori di Pompei è venuta giù. Vecchia di 2000 anni, non ha retto. “Uno scandalo mondiale”, ha scritto la Repubblica, biasimando il governo conservatore di Silvio Berlusconi per il taglio dei fondi, e per aver posto personaggi“incompetenti” nei posti di sorveglianza del patrimonio culturale italiano: “Per ‘persone incompetenti’, si intende Sandro Bondi, il ministro dei Beni Culturali italiani”. Ma non c’è nulla di cuisorprendersi, dicono gli esperti: “Le rovine non sono affatto tenute in buono stato: è un miracolo che non siano venute giù tutte insieme, e da parecchio tempo”, secondo Andrea Carandini, un archeologo di fama mondiale che è consulente del ministero dei Beni Culturali. “Persino alcuni membri del governo erano allarmati: Roberto Cecchi, sottosegretario del ministero, aveva detto che ‘non c’è stata alcuna manutenzione continua ed efficace del sito archeologico”, scrivono dall’Inghilterra.
POMPEI, E NON SOLO – Insomma, tutti lo sapevano e nessuno agiva. “E non è solo Pompei a cadere a pezzi”. Le pietre che cadono dal Colosseo? La Domus Aurea di cui è crollato il soffitto? “Gli esperti dicono inoltre che lo stato del Palatino, dove gli antichi imperatori avevano la loro dimora, è sempre più preoccupante”, secondo l’Independent. E il giornale inglese si rivolge ai membri dell’opposizione per capirci qualcosa: per Giovanna Melandri, già ministra nei governi di D’Alema, è colpa di Berlusconi, che ha definanziato il programma di recupero nazionale dei beni culturali predisposto dagli esecutivi di centrosinistra. Ma ci sono altri problemi: uno, ad esempio, è il management. Per un docente dell’università la Sapienza di Roma, sentito dal media inglese, “avere milioni di visitatori all’anno che calpestano Venezia e Pompei, è già di per se un problema”: a parlare è Clementina Panella, archeologa. Così, l’Independent elenca tutte le vertenze sui beni culturali per ora irrisolte: “Venezia? Sta sprofondando nell’Adriatico. Roma? Il Colosseo e gli altri monumenti che ogni anno attraggono milioni di turisti stanno cadendo a pezzi. A Milano? C’è il Duomo da restaurare, e non si sa chi metterà i soldi: forse i privati. Ancora, a Firenze Italia Nostra ha di recente denunciato all’Irish Times che ‘nella galleria degli Uffizi alcune stanze sono sporche, puzzano, e dal pavimento piove”. Per finire, ildisastro di Pompei, che è sotto gli occhi di tutti.

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