Mi reco in uno studio medico privato di Napoli per sottopormi ad alcuni accertamenti diagnostici. Terminato l'esame chiedo alla ragazza che presiede la porta, vale a dire funge da segretaria, l'importo da pagare.
Mi risponde che sono 72 euro (compresa la singolare tassa occulta di 2 euro per il servizio di portineria) e alla normale richiesta di ricevuta fiscale, replica che allora fanno 100 euro, aggiungendo che si tratta di un'agevolazione che il dottore concede ai suoi pazienti.
In altri termini il professionista ha trasformato quello che è un suo dovere in una graziosa e generosa "concessione", calpestando da presunto benefattore un mio diritto.
Mi risponde che sono 72 euro (compresa la singolare tassa occulta di 2 euro per il servizio di portineria) e alla normale richiesta di ricevuta fiscale, replica che allora fanno 100 euro, aggiungendo che si tratta di un'agevolazione che il dottore concede ai suoi pazienti.
In altri termini il professionista ha trasformato quello che è un suo dovere in una graziosa e generosa "concessione", calpestando da presunto benefattore un mio diritto.
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