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venerdì 1 aprile 2011

Fincantieri:Ora uniti più che mai

Il bello della vertenza è il credere in ciò che fai per la salvaguardia dei posti occupazionali, no nei contorni o le condizioni che si creano per far in modo che tutto ciò avvenga. Molte volte si accusa l'altro ma non si vede nel proprio armadio. Tutti siamo pronti ad indicare l'altro di una colpa che forse e di tutti, tutti siamo bravi ha giudicare dopo che qualcuno cerca di fare per te qualcosa che tu non vuoi fare. Il confronto o lo scontro con le parti in gioco fa parte della vertenza, ma da qui ha dire che dietro ad ogni azione ci sia una strumentalizzazione c'è ne passa, l'importante è essere chiari come la luce del sole.


Ad ogni evento c'è un'azione ad ogni azione c'è un'evento, certo il palcoscenico e allettante fino al punto della diffidenza dell'attore che ti è vicino, ma anche questo è il gioco ma sopratutto fa bene alla causa. Ognuno è protagonista sul palcoscenico della vertenza, l'importante è costruire e no tramare. Ieri al primo incontro dopo mesi ognuno ha voluto dare una lettura, ognuno si deve sentire parte integrante di un sistema di opinioni costruttive tali da dare una sola chiave di lettura alla riunione di ieri.


Oggi ne un passo avanti, ne un passo indietro la cosa certa è che si riapre un dialogo, no una progettualità di costruzioni, ma anche a questo ci arriveremo con le categorie Fim, Fiom e Uilm. Il silenzio non fa bene, bisogna iniziare ha dialogare con tutte le parti della causa comune ed ognuno nella sua realtà deve fare la sua parte. La salvaguardia dei posti occupazionali deve passare anche per tutti gli attori di questo palcoscenico, ognuno deve essere chiamato in causa ha fare la sua parte ha partire dallo stesso dipendente diretto ed indiretto, dalle istituzioni a finire dalla stessa Fincantieri.


Ora diviene più necessario essere uniti, non vanifichiamo il cammino fatto fino ad ora, non facciamo le mine vaganti, non facciamo le solite vittime del protagonismo, parliamo è costruiamo insieme la progettualità del nostro futuro, noi siamo gli strumenti no gli strumentalizzati anzi come dice sempre un mio amico i "Burattini" del momento. E' dopo che leggi ed anch'io che lo scrivo non strumentalizziamo il pensiero del momento. Solo uniti siamo arrivati a ridialogare, solo uniti potremo vincere è dire il cantiere non si tocca.

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