FOTO DI STABIA

sabato 12 marzo 2011

Una volta era indotto ora lo chiamiamo "Mostro"


In base agli eventi di questi giorni dove l’indotto Fincantieri è sempre in prima linea, e anche nell’ultima manifestazione lo ha dimostrato, è dove lo stesso in più occasioni a dimostrato il senso di appartenenza alla città e al suo rilancio, viene spontaneo e necessario coordinarsi è dichiarare di essere la controparte alla dichiarazione e alla etichettatura del primo cittadino in quanto il “Mostro” non ci appartiene, l’abito che ci vuole fare indossare non ci piace, anzi con fiera affermazione dove in questi lunghi mesi di posizione abbiamo dimostrato che i nostri abiti si chiamano “lavoro e dignità”.
Noi ricordiamo ancora il primo incontro che questa amministrazione ci concesse, dove nel nostro palazzo Farnese in presenza di alcuni consiglieri “Scevola e Mercatelli”, lei prese atto di questa realtà e se ne fece carico e garanzia,ora invece come usa fare questa politica lo scarica e al danno ci aggiungiamo la beffa del Mostro. Noi in più riprese è più protagonisti abbiamo denunciato le politiche imprenditoriali scellerate con fatti è dichiarazioni, noi sempre in prima linea, sacrificando figli e mogli a differenza delle sicurezze che i dipendenti  Fincantieri posseggono.
La nostra sicurezza si chiama lavoro, quello che deve avvenire attraverso il rilancio o piano industriale per Fincantieri.Noi siamo stanchi è consapevoli che non possiamo prescindere da una politica coesa e ne da un sindacalismo consequenziale, ma allo stesso tempo non più strumentalizzati. Il nostro interlocutore si chiama primo cittadino è siamo pronti ha tracciare una linea guida purché si chiami lavoro.
Oggi attraverso la stampa noi denunciamo il fatto, di un assenza di fronti alla problematica, che essa purtroppo si chiami assistenzialismo, oggi con un vostro intervento diretto ed immediato potrebbe dare una svolta a questa categoria in difficoltà. Noi siamo pronti a qualsiasi interlocuzione, l’importante è che sia diretta,concreta e immediata purché sia alla luce del giorno.

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