Non cambia la gara l'ingresso di Yebda Zuniga e Sosa Maggio sciupa due occasioni. La squadra di Mazzarri cede all'Inter (3 a 1) nella ripresa. Deludono i gioielli Lavezzi, Hamsik e Cavani
MILANO - Non c'entra il tabù. Sono altre le motivazioni della netta resa del Napoli (3-1) a San Siro, nella sfida d'alta classifica con i campioni dell'Inter. La squadra di Mazzarri ha pagato dazio alle lunghe vacanze di fine anno, che hanno tolto smalto a tutti i sudamericani (molto male Gargano e Lavezzi, sotto tono Cavani) e ha fatto un passo indietro nella personalità. Il gol di Pazienza ha salvato soltanto la bandiera, De Sanctis si è arreso a Thiago Motta (doppietta) e a Cambiasso. Esame non superato.
Ma i verdetto di San Siro, come annunciato da Mazzarri, non condizionerà le grandi manovre del Napoli sul mercato. Per lunedì, all'indomani della partita con la Juve, è in programma un vertice per fare il punto sulla situazione, a cui prenderà parte anche De Laurentiis. Il presidente, di ritorno dalle Maldive, incontrerà il dg Fassone, il ds Bigon e l'allenatore, per tirare le somme delle trattative avviate dalla società azzurra. La priorità è l'acquisto di un difensore mancino, individuato nell'uruguaiano Britos. Ma il Bologna, padrone del suo cartellino, continua a tentennare e non ha stabilito il prezzo, complice il recente passaggio di proprietà al vertice del club emiliano. Molto probabilmente sarà determinante la prossima settimana. Tira aria di ultimatum: dentro o fuori, altrimenti prenderanno quota gli obiettivi alternativi.
Piace parecchio il danese Agger, per cui è stato fatto più di un sondaggio con il Liverpool. Più facile arrivare a Ogbonna, anche se il Torino lo valuta almeno 6 milioni. Il prestito del giovane Dumitru può essere la chiave dell'affare. Meno semplice convincere Blasi a trasferirsi in B, con i granata. Toccherà al ds Bigon risolvere la questione del difensore. De Laurentiis, invece, è pronto a scendere in campo di persona per la operazione Inler: quella più importante del mercato di riparazione. Diretti e amichevoli i contatti tra il presidente del Napoli e il suo collega Pozzo, disposto a privarsi del forte centrocampista svizzero in cambio di un'adeguata contropartita: economica e tecnica. L'operazione andrà molto probabilmente in porto a giugno. Ma le due società, dopo i contatti dei giorni scorsi, stanno provando ad accelerare i tempi. La richiesta è alta: 15 milioni. Cifra che potrebbe essere limata inserendo nella trattativa i cartellini di un paio di giovani del vivaio di Castel Volturno: si parla di Iuliano, Ciano, Sepe e Maiello. La scelta spetterà al club friulano, meno interessato a Pazienza e Santacroce.
Il difensore italo brasiliano è molto più vicino al Lecce, che lo ha chiesto in prestito. Contatti anche con il Genoa, che ha offerto al ds Bigon il terzino Moretti e il jolly di centrocampo Kharja. "La destinazione Napoli è gradita. Il mio giocatore ha già avuto un colloquio telefonico con Mazzarri", ha detto ieri l'agente dell'algerino. La squadra azzurra ha sempre più appeal, nonostane il brusco passo falso di ieri sera a San Siro.
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