per quelli che aspettano che i fondi europei vengono spesi bene per il sud
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Raffaele Fitto |
01/11/2010 Capri - Il ministro Raffaele Fitto arriva sul palco del "Quisisana" e deve subito modificare la scaletta del suo intervento , dopo le bordate che sono state indirizzate a Berlusconi e al suo esecutivo da parte degli industriali. "Qui il cerino acceso non può finire nell mani del governo. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Il governo si assume le sue, gli altri devono fare altrettanto". La difesa del governo da parte di Fitto è a tutto tondo: "Le polemiche di questi giorni non possono cancellare i buoni risultati di questi due anni, sono polemiche artificiali che spesso prefigurano scenari politici inesistenti" - Diventa un ciclon Fitto soprattutto sui temi della spesa dei fondi strutturli europei nel Sud. "Qui c'è un problema di organizzazione delle Regioni del Mezzogiorno. Vogliamo dirla tutta? Dalla ricognizione del governo, a fronte della risorse Fas disponibili l'utilizzo reale è del 39-40 per cento. I fondi strutturali della tranche 2007-2013: abbiamo risorse per 43 miliardi di euro, a questo momento il loro utilizzo è del 7%. Allora vogliamo mettere in discussione le modalità con cui queste risorse vengono assegnate ai territori? Dobbiamo evitare un frammentazione in mille rivoli che rendono di nessun inpatto questa spesa" Fitto continuando sul federalismo - "Sul federalismo sono d'accordo con D'Amato - su questo sono d'accordo con lui non su altro - . Questa riforma è una grande opportunità per il Mezzogiorno. I principi di responsabilizzazione della classe dirigente e del miglioramento della spesa sono questioni fondamentali per il rinnovamento della classe dirigente. Il federalismo ha elementi di unità nazionale. Sono quelli scritti nella legge, che spesso neppure si legge: c'è la perequazione integrale cioè la possibilità di garantire in modo integrale la copertura delle spese, al 100 per cento, per le funzioni fondamentali"voli che rendono di nessun impatto questa spesa".
Caro ministro, perchè allora non si mettono in discussione le assegnazioni di queste risorse? Cerchiamo un pò di sferzare le ragioni di queste terre del sud, come la nostra Castellammare martoriata da decenni dalle politiche mal curanti da quei signori Onorevoli che da queste parti compaiono solo nelle fasi delle elezioni. La nostra città a bisogno dei fatti, di una politica locale conseguenziale e non solo del dire, ci sono è adesso vedremo. La politica qui, come quasi in tutta Italia, si base solo di polemiche e gossip, la nostra città vive in una profonda crisi occupazionale ma quei signori di palazzo Farnese si stanno rendendo conto della pesantezza che si respira nell'aria?
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