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venerdì 2 settembre 2011

L'assemblea dei lavoratori


L'assemblea inizia con un intervento introduttivo che delinea l'attuale fase politica.
Elemento centrale di partenza è la crisi economica che sancisce o meglio aggrava l'irreversibilità del fallimento del sistema capitalistico.
Una crisi globale , derivante da un non lontano 2007 , che ha visto il salvataggio del sistema bancario , entrando perfino in contaddizione
con gli stessi principi liberisti, da parte degli stati cosiddetti "sovrani". Siamo arrivati al 2011 ma a dispetto delle parole di Berlusconi, nelle quali
si diceva che la crisi era ormai un ricordo lontano , non ci sono stati segnali di ripresa in quanto il debito del sistema finanziario bancario è stato trasferito
ai debiti pubblici degli stati che ora rischiano seriamente di implodere(vedi la Grecia) nelle mani delle banche strozzine che detengono la stragande maggioranza dei debiti sovrani. Per questo motivo non c'è da sorprendersi se questa ultima manovra che il governo sta portando a termine , abbia come vero obbiettivo il pagamento dei debiti nei confronti degli istituti di credito internazionali. D'altronde queste scure che si abbatteranno sulle classi meno abbienti vedranno una macelleria sociale di un sistema , il cosidetto welfare state, già in profonda crisi in tutti i suoi settori(sanità, trasporti, scuola,pubbl. amminist, sistema assistenziale ect).
La risposta delle cosidette forze poltiche di opposizione istituzionale vede il lampante compromesso che si cerca a tutti i costi di ottemperare , pur di salvare gli interessi degli stessi settori confindustriali ed addirittura con le stesse forze politiche reazionarie della destra.
Ancora piu gravi sono le balbettanti risposte di Fds e di Sel che invece di distanziarsi completamente dalle politiche del Pd , cercano in tutti i modi di barattare, chi con piu credibilità e chi meno, un posto istituzionale nel futuro governo del centro sinistra post Berlusconi . Insomma si svendono per un piatto
di fagioli! Inoltre la crisi non investe solo il mondo politico ma investe ma è presente anche in quello sindacale. Criminoso è stato l'accordo del 28 Giugno che ha visto la Cgil, targata Camusso, vendere su un piatto d'argento tutte le conquiste del movimento operaio, firmando un accordo con la Confidustria e i suoi vassalli Cisl, Uil e Ugl. Ebbene dobbiamo tener presente che affermare con grande forza che in questo attuale momento non si può piu delegare le decisioni e i compromessi alle burocrazie sindacali , anzi si deve combattere per affermare la prospettiva di una rappresentanza sindacale dal basso che veda il grande protagonismo dei lavoratori per la salvaguardia dei propri posti di lavoro ed adoperare tecniche di lotta come le occupazioni ora piu che mai fondamentali.
Per questo motivo si deve mirare all'autorganizzazione ed alla formazione di una piattaforma programmatica che sappia rivendicare una grande assemblea
di tutte le forze che subiscono i costi della manovra , al di là delle proprie sigle sindacali di appartenenza.

Per quanto riguarda lo Sciopero Generale del 6 Settembre indetto sia dalla Cgil che dai sindacati di base su due piattaforme programmatiche completamente differenti, infatti quella sottoscritta dalla burocrazia Cgil non mette in discussione gli accordi del 28 Giugno e cerca in tutti i modi
di chiudere tutte le valvole di sfogo che possono aprirsi quando la manovra prenderà corpo. Altro punto centrale che la burocrazia Cgil si appresta a
fare è quella dell'acconsentimento dell'investitura che si vuole consegnare al prossimo governo tecnico di centro sinistra che avrà la benedizione di una larga parte della Confindustria e dei banchieri. Dall'altro campo , ossia da quello del sindacato di base, se si può considerare un passo avanti la volontà di manifestare lo stesso giorno (anche se in piazze diverse) dimostrando un'unità anche fra le stesse componenti (Usb,Slai Cobas, Cobas Confederazione, Orsa, Snater ect) , dobbiamo tener presente che la straordinaria violenza del padronato non permette la frammentazione dello stesso movimento di lotta dei lavoratori, per questo motivo combattiamo tutti i settarismi della varie burocrazie che tendono ad isolarsi dai lavoratori della Cgil ed a questi ultimi dobbiamo far capire che solo l'unità , la radicalità nelle lotte contro padroni e burocrazie può portare risultati concreti. Alla violenza del padronato si deve rispondere con un violenza contraria ed opposta dei lavoratori sotto le insegne degli insegnamenti rivoluzioni capaci di saper strappare veri risultati.

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