Accanto alle organizzazioni sindacali, da 24 mesi è stata costituita all'interno dell'indotto un sindacato per i lavoratori della piccola e media impresa che ha unito l’idea di confederalità al concetto di autonomia, anche se pur rimanendo in una grande madre è chiaro che dai primi giorni l'identità dell'indotto, è rimasta tale.
Questa Organizzazione sindacale, inserita in un quadro di relazioni territoriali e regionali, è volta alla rappresentanza degli interessi e delle rivendicazioni di lavoratori appartenenti all'indotto e vari ettori produttivi.
Confederalità, autonomia, vocazione: con queste caratteristiche la rappresentanza dell'indotto, con circa 130 iscritti, fortemente radicata nelle imprese del mondo del lavoro, si propone al confronto con tutte le parti istituzionali.
Il sindacato dell'indotto è un soggetto sociale in forte crescita, dotato di un progetto adeguato alle sfide del nuovo contratto d'aria, e basato su tre parole d’ordine: Confronto, Solidarietà, Qualificazione. Confronto: il sindacato deve trattare con le controparti tutto ciò che riguarda il trattamento economico e previdenziale dei lavoratori e più in generale le loro condizioni di vita ed il loro benessere.
Solidarietà: noi non rifiutiamo la globalizzazione dei mercati, ma ci battiamo per l’umanizzazione dell’economia e del profitto. Lo sviluppo di Castellammare sarà perfettamente inutile se non avrà come scopo il miglioramento delle condizioni di vita di tutte le persone che vi abitano.
In questo senso, deve concretizzarsi sempre più l’impegno di destinare una quota agli investimenti contro il sottosviluppo. Qualificazione: se i lavoratori vogliono confrontarsi con la globalizzazione e con il costante mutamento delle tecnologie e dei mercati, devono essere posti in grado di acquisire costantemente un’adeguata preparazione professionale.
A Castellammare, il sindacato dovrà battersi contro ogni forma di sfruttamento del lavoro clandestino e minorile, per la piena dignità dei lavoratori immigrati, secondo una programmazione delle opportunità di lavoro che tenga comunque conto dell’obiettivo primario della piena occupazione dei cittadini Stabiesi.
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