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domenica 1 maggio 2011

Quattrosoldi/ Accumulare contributi fin da subito. Le regole per avere una pensione d'oro


Approfittando della prossima apertura, il 4 e il 5 maggio 2011 a Milano, presso Palazzo Mezzanotte (sede di Borsa Italiana) della prima Giornata Nazionale della Previdenza, che coinvolgerà una settantina tra enti, istituzioni previdenziali, assicurative e finanziarie, sei università italiane ed  un centinaio di esperti (ed i cui materiali resteranno a disposizione sul sito www.gnp2011.it oltre che su social network come Youtube e Facebook) , Affaritaliani ha chiesto al professor Alberto Brambilla, presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale presso il Ministero del Lavoro e coordinatore di Itinerari Previdenziali, se a suo giudizio in Italia si è diffusa a sufficienza la consapevolezza delle sfide che il futuro presenta ai lavoratori in termini previdenziali e assistenziali e come possa ciascuno garantirsi una pensione adeguata al proprio tenore di vita.
"In Italia la conoscenza delle tematiche previdenziali è ancora molto modesta e frammentata", premette l'esperto, che poi aggiunge: "il problema in Italia non è, come alcuni vorrebbero, quello di procedere a ulteriori riforme, ma informare le persone affinché adottino per tempo i comportamenti corretti".
Se si guarda ai maggiori paesi europei, l'Italia presenta una penetrazione dei fondi pensione ancora insufficiente, nonostante il tenore di vita sia tra i più alti al mondo. Occorre dunque abituarsi fin dai primi anni di lavoro a consumare un poco di meno accumulando contributi per la propria pensione.
Un discorso che riguarda non solo i lavoratori dipendenti ma anche, se non soprattutto, i liberi professionisti, i commercianti, i giovani che lavorano con contratti a tempo determinato o a progetto, i piccoli imprenditori.

Accumulare subito contributi senza aspettare troppo è dunque il primo consiglio, perché farlo in ritardo vorrebbe dire pagare contributi molto pesanti o rinunciare ad una fetta consistente della pensione, ma con appena il 23% degli over 54 anni attivi e solo il 35% delle donne in età da lavoro impiegate, la seconda "rivoluzione" dovrà per forza di cose riguardare un innalzamento del tasso d'occupazione sia a livello generale sia in particolare presso queste due tipologie di lavoratori. "Certo, a 55 anni non si può pensare di fare lo stesso lavoro che si faceva a 25 anni, occorre dunque trovare il modo di recuperare l'esperienza accumulata da ciascun lavoratore, evitando che vada dispersa" nota Brambilla. 

Il mito del posto fisso ha fatto purtroppo danni: anziché indignarsi per la possibile perdita di alcuni dei diritti di quei lavoratori che sono i più tutelati, suggerisce l'esperto, gli italiani farebbero meglio a favorire un giusto compromesso tra la flessibilità (e una maggiore efficienza) del mercato del lavoro, come già accade in altri paesi al mondo, dalla Gran Bretagna al Giappone, e la possibilità di accedere a strumenti idonei a garantire un tenore di vita dignitoso in età avanzata, quando si uscirà dal mercato del lavoro.
Gli italiani debbono forse temere nuove "stangate" sotto forma di ulteriori riforme previdenziali? Brambilla non lo crede: "con l'introduzione degli ultimi due stabilizzatori automatici l'Italia si è più che allineata" alle best practices europee e dunque il sistema dovrebbe avere bisogno solo di una attività di "manutenzione ordinaria" più che nuove rivoluzioni, come ad esempio la previsione della possibilità di continuare a lavorare fino al raggiungimento della soglia desiderata di prestazione previdenziale anche a chi ha già maturato i requisiti d'anzianità ma non ha accumulato contributi sufficienti.
Il problema, semmai, riguarderà quella parte del paese e delle istituzioni che pervicacemente non si vuol rendere conto che lo scenario è cambiato: "Il futuro non sarà certamente come il passato - conclude Brambilla - ed occorre prenderne atto, agendo di conseguenza". La possibilità di arrivare alla pensione, insomma, esiste per tutti, anche coloro che oggi sono giovani precari. A patto che a tutti sia chiaro come fare e quali siano i mezzi a disposizione, senza perdere tempo a rimpiangere un passato che non c'è più.

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