E’ dal primo contratto d’Area che Castellammare di Stabia sta aspettando la fase dello sviluppo, ma questa è diventata una “palla da gioco” che rimbalza dal Comune alla Regione senza che nessuno si prenda la responsabilità di una scelta seria e definitiva, la manifestazione pacifica di ieri è stata solo un conseguenza di 12 mesi di assenza da parte di una classe politica, non è stata al mio avviso una marcia contro Bobbio ed a favore della minoranza. In quella marcia si è solo sottolineato l’assenza di una parte politica che dice di essere con i lavoratori ma nel concreto si nasconde dietro ai proclami fatti sui vari siti e testate giornalistiche. Li c’era una classe di una città che chiede una politica unita per contrastare una crisi che di fatto sta diventando strutturale. Castellammare aspetta da troppo tempo risposte e adesso per Fincantieri non possiamo più permetterci tentennamenti, né tanto meno assenze, come quella del sindaco di Castellammare e di qualche consigliere che fa l’ago della bilancia per un suo tornaconto. Gli amministratori delle altre città come Ancona, Genova, Marghera fino a Palermo insieme ai sindacati e alla politica di tutti gli schieramenti, hanno saputo mettere davanti a tutto gli interessi delle città e delle persone che rappresentavano, riuscendo ad avere l’attenzione adeguata ai loro problemi. Perché qui non si è in grado di fare lo stesso? Bobbio: non ha dato una grande prova di sé “chiudendosi” nel palazzo, senza presenziare e senza sostenere la piazza dei lavoratori: la dignità ed il decoro di un popolo non lo si tutela con la “castità” vietando le minigonne alle ragazze, o gli emendamenti sindacali anti assembramento, ma difendendo i diritti dei cittadini, il primo tra tutti quello al lavoro. Sicuramente l’immagine della legalità è diversa, anche perché lui da Magistrato è il Maradona su questo. Il Sindacato non si lascia fuori dalle discussioni, mentre nelle stanze segrete si fanno compromessi, queste due strutture devono per ragione di forza camminare a braccetto, perché insieme si deve fare il bene di una collettività che questa manifestazione grida a gran voce; lanciando un appello a tutte le forze politiche in maniera bipartisan, ai nostri parlamentari, alla Regione, al Comune di Castellammare e ai vertici della Fincantieri, affinché si apra subito un tavolo con fatti e risorse per dare risposte reali ai lavoratori della Fincantieri e dell'indotto a partire dall’avvio del bacino di costruzione.
Indotto Fincantieri Cardone Rolando
scusate ma siete gli stessi che il 28 dicembre 2010 ringraziarono pubblicamente con una lettera il sindaco bobbio ?
RispondiEliminaIl ringraziamento del 28 non era inteso all'uomo, ma doveva essere un segnale provocatorio ad una politica che di fatto incominciava ha fare qualcosa, aprendo una appendice verso il mondo operaio.Nella vita c'è sempre da imparare a differenza di te che ti firmi anonimo io ci metto il nome, quella lettera ora purtroppo è storia ma no è quella lettera che pur sbagliando ci debba fermare,anzi è stato uno stimolo nel continuare un cammino fatto di uomini che credono nel cantiere e nel lavoro.
RispondiEliminarolando