Non c’è un attimo di tregua. Dopo Gela, la Juve Stabia torna subito in campo per tentare di scrivere una pagina di storia dei 100 anni del calcio made in Castellammare. La location è l’Arena Garibaldi di Pisa. Un’arena in tutti i sensi perchè i calciatori stabiesi troveranno un clima infuocato perchè i nerazzurri non hanno alcuna voglia di recitare il ruolo di comparsa. In palio c’è la finalissima della coppa Italia di Lega Pro, obiettivo vicino per la Juve Stabia dell’ex Piero Braglia che deve difendere il 2-0 dell’andata. Guai, però, a pensare che si tratterà di una passeggiata. Il Pisa di Pagliari è vivo e lo dimostra la vittoria di domenica nel derby con la Lucchese. Sarà partita vera e aperta ed è per questo che Braglia, uno che quando ritorna a Pisa è sempre venerato per la promozione in B ottenuta quattro anni fa, manderà in campo un undici all’altezza composto da tanti titolarissimi nonostante la sfida con l’Andria di domenica. Quella col Pisa è anche una sfida infinita in questa stagione. Le vespe, per la cabala, sono favorite visto che non hanno mai perso. In campionato un pareggio (1-1) all’andata e la vittoria nel ritorno per 1-0 (gol di Scognamiglio). Ma ciò che conta è la vittoria dell’andata per 2-0 messa al sicuro dopo un primo tempo spettacolare con l’autorete di Passiglia e il capolavoro di Tarantino su calcio di punizione. Una Juve Stabia che avrebbe persino potuto arrotondare il punteggio nel corso della partita. Alla squadra nerazzurra di Pagliari serve l’impresa, insomma, una partita perfetta per strappare il biglietto per la finale. La Juve Stabia, però, alla coppa Italia ci ha fatto la bocca e non vuole snobbare l’impegno proprio adesso che vede il traguardo finale all’orizzonte con la possibilità di un derby tutto campano con la Nocerina.
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