Pochi giorni fa ho rinnovato la polizza dell’auto di mia moglie: più 15 per cento rispetto allo scorso anno. Nessun incidente e un miglioramento di classe non sono bastati a bloccare il prezzo. Perché l’aumento? "Una decisione concordata, regione per regione, con tutte le compagnie" mi hanno risposto dalla società.
La benzina vola perché c’è tensione sui prezzi dei prodotti petroliferi; ma, come dimostrano tutte le indagini delle associazioni dei consumatori, non scende mai quando il barile scivola verso il basso. E allora? Anche qui un cartello di imprese blinda prezzi e mercato a spese dei consumatori.
Altre stangate sono in arrivo, per le famiglie, dal fronte dei consumi energetici (elettricità e gas) e ancora peggio sta andando con i mutui, visto l’annunciato rialzo dei tassi. Qui il paradosso è doppio: da un lato le famiglie già scontano sulle rate dei mutui l’aumento annunciato (perché i conteggi si fanno sul tasso Euribor che intanto è salito) e dall’altro devono ingoiare l’ultima tassa che le banche si sono inventate: un prelievo sui prelievi di contanti. Tutto ciò avviene mentre, pur tirando la cinghia, le famiglie italiane vedono contrarre i loro risparmi, come ha annunciato la Banca d’Italia, ed aumentare i debiti. Abbiamo Antitrust, Mister Prezzi, vari organi di vigilanza: eppure la famiglia, quando si tratta di fronteggiare le speculazioni sul carovita, è lasciata letteralmente sola. Tutti, nel governo e all'opposizione, predicano politiche a favore della famiglia, magari per catturare la benevolenza della Curia o della Conferenza episcopale, ma alla prova dei fatti non esistono interventi a difesa del reddito delle famiglie e contro le speculazioni che subiscono. Specie quando si tratta di settori dove comandano i soliti cartelli di potenti aziende.
La benzina vola perché c’è tensione sui prezzi dei prodotti petroliferi; ma, come dimostrano tutte le indagini delle associazioni dei consumatori, non scende mai quando il barile scivola verso il basso. E allora? Anche qui un cartello di imprese blinda prezzi e mercato a spese dei consumatori.
Altre stangate sono in arrivo, per le famiglie, dal fronte dei consumi energetici (elettricità e gas) e ancora peggio sta andando con i mutui, visto l’annunciato rialzo dei tassi. Qui il paradosso è doppio: da un lato le famiglie già scontano sulle rate dei mutui l’aumento annunciato (perché i conteggi si fanno sul tasso Euribor che intanto è salito) e dall’altro devono ingoiare l’ultima tassa che le banche si sono inventate: un prelievo sui prelievi di contanti. Tutto ciò avviene mentre, pur tirando la cinghia, le famiglie italiane vedono contrarre i loro risparmi, come ha annunciato la Banca d’Italia, ed aumentare i debiti. Abbiamo Antitrust, Mister Prezzi, vari organi di vigilanza: eppure la famiglia, quando si tratta di fronteggiare le speculazioni sul carovita, è lasciata letteralmente sola. Tutti, nel governo e all'opposizione, predicano politiche a favore della famiglia, magari per catturare la benevolenza della Curia o della Conferenza episcopale, ma alla prova dei fatti non esistono interventi a difesa del reddito delle famiglie e contro le speculazioni che subiscono. Specie quando si tratta di settori dove comandano i soliti cartelli di potenti aziende.
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