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venerdì 11 febbraio 2011

Prigioniero della Burocrazia Ritorno a casa 2


Amiche ed amici,
questo non è il proseguo dell’altra volta, ma un nuovo capitolo della serie “Il salto del fosso continua”, infatti dopo il primo ricovero ho avuto una brusca ricaduta e il 24 gennaio sono tornato all’ospedale di Gragnano. Mi spiace dirlo, ma questa volta c’è stato dolo, un po’ perché spesso i medici non ascoltano il malato, io lamentavo il progressivo peggioramento, venivo solo tranquillizzato, inoltre ho scoperto che mi veniva dato un antibiotico diverso, quello che serviva scarseggia e mi sa che ci sono ordini di risparmio. Immedesimandomi nei panni di un dirigente posso anche capirlo, ma qui si parla di vite umane, come può dominare la stramaledetta burocrazia?
Domenica 30 mi sono svegliato con una forte oppressione toracica, non riuscivo più a tossire, ma quasi non ero creduto dalla dottoressa di turno, i bronchi erano liberi, ma per esperienza io e mio padre sapevamo che non stavo affatto bene, mi feci fare pure la barba, pensai <<Almeno muoio pulito…>>, e così dopo un lieve collasso causata da un’iniezione ed un continuo aggravamento respiratorio non percettibile da chi non mi conosce chiedemmo il trasferimento presso un centro più adeguato. Era domenica, tutto è fermo, l’unica soluzione era portarmi a Castellammare, almeno c’era la rianimazione se fosse servita, comunque le analisi parlavano chiaro, broncopolmonite, diagnosi che già mi ero fatto dalla mattina.
Per farla breve, un’altra settimana di terapia massiccia, il resto a casa, e domenica scorsa sono uscito e ricominciato la fase di ripresa.
Saranno le bestemmie di chi mi sono inimicato, ma quest’inverno mi ha dichiarato guerra, comunque sia, come disse Benigni, l’ultima cosa che farò sarà morire, per ora io non ci penso proprio!!!
A presto

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