Comunicato della Società in merito al comportamento del patron dell'U.S. Foggia
Da quando siamo diventati soci della S.S. Juve Stabia spa ci siamo imposti delle regole fondamentali: fare calcio senza alzare i toni, stemperare le polemiche e soprattutto far ricredere coloro che avevano una concezione sbagliata di Castellammare di Stabia, indicata, nel calcio, come una piazza violenta con un ambiente caldo da far tremare le gambe agli avversari. Smentire queste dicerie è stato semplicissimo, anche perché a Castellammare di Stabia si è soliti accogliere le squadre avversarie con tutti i crismi dell’ospitalità. Alla S.S. Juve Stabia spa l’ospite è sempre gradito, in special modo quando rappresenta una società dove ci sono rivalità sportive tra le tifoserie. Non vogliamo passare per eroi, essere ospitali è una delle regole del saper vivere nella comunità, ma solo rimarcare l’assurdo comportamento assunto dal patron del Foggia Pasquale Casillo che con una telefonata al responsabile dell’area tecnica Salvatore Di Somma ha, senza mezzi termini, ha “esortato” i dirigenti della S.S. Juve Stabia a non recarsi a Foggia al seguito della squadra in quanto persone non gradite. Inoltre, lo stesso Casillo ha negato l’invio dei consueti biglietti omaggio da destinare alla società ed i pass auto. Al signor Casillo, semmai se ne fosse dimenticato, la S.S. Juve Stabia ricorda l’accoglienza avuta dallo stesso e dal suo ampio entourage nella gara d’andata quando (su sua espressa richiesta) gli vennero gentilmente concessi numero 100 (cento) accrediti del settore tribuna e 4 pass per le auto. A tutto questo va aggiunto che anche al termine della gara, col Foggia uscito vincente per 2 a 0 in una sfida appassionante, il signor Casillo, il suo ampio entourage, i tecnici ed i tesserati del Foggia sono stati trattati con signorilità e rispetto. Questo atteggiamento assunto del signor Casillo ci lascia perplessi e sgomenti. A cosa servono i dibattiti e le tavole rotonde per risolvere la violenza negli stadi quando poi sono i presidenti e gli addetti ai lavori ad esasperare i toni? Sembra, all’improvviso, essere ritornati indietro di decenni quando si assisteva alla vecchia Coppa Intercontinentale, quando per intenderci, le squadre europee affrontavano in un doppio confronto quelle sudamericane con tutte le incognite derivanti dal “clima caldo” creato ad arte dalle formazioni del Sud America. E’ questo il suo modo di fare calcio signor Casillo? E’ questo il modo di preparare una semplice gara di calcio, inasprendo gli animi ed incattivendo quello che dovrebbe essere uno spettacolo? Stia tranquillo signor Casillo, non ci lasceremo influenzare dalle sue parole, la Juve Stabia verrà a Foggia a giocare la sua onesta partita, con ardore ma senza cattiveria o violenza.
Da quando siamo diventati soci della S.S. Juve Stabia spa ci siamo imposti delle regole fondamentali: fare calcio senza alzare i toni, stemperare le polemiche e soprattutto far ricredere coloro che avevano una concezione sbagliata di Castellammare di Stabia, indicata, nel calcio, come una piazza violenta con un ambiente caldo da far tremare le gambe agli avversari. Smentire queste dicerie è stato semplicissimo, anche perché a Castellammare di Stabia si è soliti accogliere le squadre avversarie con tutti i crismi dell’ospitalità. Alla S.S. Juve Stabia spa l’ospite è sempre gradito, in special modo quando rappresenta una società dove ci sono rivalità sportive tra le tifoserie. Non vogliamo passare per eroi, essere ospitali è una delle regole del saper vivere nella comunità, ma solo rimarcare l’assurdo comportamento assunto dal patron del Foggia Pasquale Casillo che con una telefonata al responsabile dell’area tecnica Salvatore Di Somma ha, senza mezzi termini, ha “esortato” i dirigenti della S.S. Juve Stabia a non recarsi a Foggia al seguito della squadra in quanto persone non gradite. Inoltre, lo stesso Casillo ha negato l’invio dei consueti biglietti omaggio da destinare alla società ed i pass auto. Al signor Casillo, semmai se ne fosse dimenticato, la S.S. Juve Stabia ricorda l’accoglienza avuta dallo stesso e dal suo ampio entourage nella gara d’andata quando (su sua espressa richiesta) gli vennero gentilmente concessi numero 100 (cento) accrediti del settore tribuna e 4 pass per le auto. A tutto questo va aggiunto che anche al termine della gara, col Foggia uscito vincente per 2 a 0 in una sfida appassionante, il signor Casillo, il suo ampio entourage, i tecnici ed i tesserati del Foggia sono stati trattati con signorilità e rispetto. Questo atteggiamento assunto del signor Casillo ci lascia perplessi e sgomenti. A cosa servono i dibattiti e le tavole rotonde per risolvere la violenza negli stadi quando poi sono i presidenti e gli addetti ai lavori ad esasperare i toni? Sembra, all’improvviso, essere ritornati indietro di decenni quando si assisteva alla vecchia Coppa Intercontinentale, quando per intenderci, le squadre europee affrontavano in un doppio confronto quelle sudamericane con tutte le incognite derivanti dal “clima caldo” creato ad arte dalle formazioni del Sud America. E’ questo il suo modo di fare calcio signor Casillo? E’ questo il modo di preparare una semplice gara di calcio, inasprendo gli animi ed incattivendo quello che dovrebbe essere uno spettacolo? Stia tranquillo signor Casillo, non ci lasceremo influenzare dalle sue parole, la Juve Stabia verrà a Foggia a giocare la sua onesta partita, con ardore ma senza cattiveria o violenza.
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