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Dribbling con Pazzini (Afp) |
Prendere cinque gol, dire probabilmente addio allo scudetto ed essere comunque soddisfatti per la gara della propria squadra. Non è una contraddizione quella di Claudio Ranieri, perché la Roma ieri sera ha giocato alla pari con l'Inter, dimostrando carattere e credendoci fino in fondo. Anche sotto di tre gol e in inferiorità numerica, la formazione giallorossa è riuscita a tenere viva la partita fino all'ultimo. «Abbiamo fatto una buonissima partita - le parole del tecnicoa fine partita -. Gli episodi ci condannano e l'espulsione di Burdisso ha fatto il resto. Dobbiamo fare i complimenti all'Inter ma anche alla Roma». Che ci ha creduto fino in fondo. «Abbiamo giocato alla pari e non ci siamo mai arresi, abbiamo provato a riprendere la partita ma non ci siamo riusciti. In inferiorità numerica non si poteva fare diversamente».
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Loria tira per il terzo gol dei giallorossi (Reuters) |
Eppure nel primo tempo la Roma ha giocato alla pari con i nerazzurri. «Ci è mancata la continuità della rapidità d'azione, dovevamo alzare il ritmo con più costanza perché in quel mondo mettevamo in difficoltà l'Inter». Dopo la sconfitta di ieri lo scudetto è un miraggio, ma Ranieri ancora ci crede. «Rincorrere non è mai facile, finché vediamo la luce non dobbiamo arrenderci per la nostra dignità e dare sempre il massimo come abbiamo fatto contro l'Inter». Tra le colpe della formazione giallorossa c'è un atteggiamento un po' troppo passivo quando l'Inter aveva la palla. «Alcuni giocatori come Vucinic e Menez devono acquisire quella mentalità e determinazione che magari hanno Eto'o e Pazzini. Sono stupendi quando abbiamo noi il possesso della palla, ma quando la perdono devono ricompattare la squadra».
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Daniele De Rossi dribbla Pazzini (foto Ansa) |
La differenza ieri sera l'hanno fatta i cambi. «Senza sminuire la mia squadra, quando ti misuri con una squadra del genere è complicato. Loro hanno tantissima qualità nei cambi, e mettono sempre pedine determinanti che possono cambiare il risultato. Senza Adriano e Totti a noi manca questa possibilità». Si è sentita molto l'assenza di Mexes. «Philippe in questo periodo è il difensore più in forma. È uno istintivo e si è lasciato andare, questi sono errori che poi paghiamo. L'espulsione di Burdisso in questo senso non è una buona notizia visto che con il Napoli mancheranno entrambi». Partita dai due volti quella di Julio Sergio. «Posso fare meglio, nel primo tempo siamo entrati senza troppo carattere e alla fine è andata così. Nel secondo tempo ho dato un piccolo contributo, e mi dispiace che non sia bastato per recuperare la partita. Loro hanno giocato meglio e hanno vinto. Dello scudetto parleremo a maggio, noi ci proveremo fino alla fine». Sorprendenti, e niente affatto gradite dall'ambiente, le dichiarazioni di Marco Borriello: «Io mi sono divertito. È stata una delle più belle gare della stagione, non so come abbiamo fatto a prendere cinque gol. Ora mi godo la convocazione in Nazionale.
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