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lunedì 14 febbraio 2011

Indotto Fincantieri, la storia infinita

Altre due aziende dell'indotto Fincantieri, la Servind srl e la Navaltechno srl, si trovano in grosse difficoltà con i propri dipendenti, 33 unità lavorative di cui 18 sono operai di Castellammare e dintorni, ed gli altri di Ancona e Massa Carrara. Un'altra tragica storia di Castellammare che va verso la fine, una storia cosparsa di contorni bui e duri per questi lavoratori si perché non tutti sono a pieno reggime con le retribuzioni salariali, alcuni di essi si trovano in arretrato di mensilità addirittura da Ottobre 2010. Questi la loro cassa la dovevano percepire in anticipo dal loro datore di lavoro, perché è stato uno di quei imprenditori che all'inizio dell'anno 2010 invece di farla in comune come tutta la gran parte dell'indotto che la fece con la Regione Campania, lui invece consigliato dal suo commercialista "Unimpresa" la fece ministeriale è si offri volontario per l'anticipo, il quale secondo me lo fece diretto nelle proprie tasche. Con questo sistema legale gli ha permesso di fare tutto quello che voleva sia per quanto riguardava le retribuzioni, facendo i pagamenti a suo piacimento, è sia per quanto riguarda i periodi di cassa. Stamattina invece presso gli sportelli INPS, i dipendenti di Castellammare, che nel fra tempo anno fatto avviare una procedura di mobilità, la quale anch'essa in direttiva di arrivo, andranno ha fare un controllo a tappeto sui versamenti contributivi perché alcuni di essi si sono resi conto che c'è di qualcosa di anomalo. Insomma una vera storia senza fine, un vero è proprio braccio di ferro con il male affare dell'imprenditoria stabiese, ma quanto ancora si deve subire in questa terra sventrata e al collasso, della fame di lavoro è di una politica locale e nazionale assente su una spaccatura sociale e democratica. Qui, gente comune e normale piena di principi come la famiglia e il lavoro quanto ancora devono subire, d'altronde altro non si chiede Lavoro e Dignità.

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