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mercoledì 16 febbraio 2011

Il coordinamento dei lavoratori.L'indotto è quello che si aspetta

Ieri sera si è svolta una riunione del  coordinamento dei lavoratori, come sempre a fare le aperture del dibattito c'è stato il solito operaio dell'indotto stabiese "Voglio ringraziare in primis, l'associazione Oiermo nelle persone di Don Bartolo  e l'amico Mimmo per la gentile concessione di questo locale; così evitiamo ogni forma di dubbi per i soliti diffidenti. Sono contento che  questo appello abbia risposto una buona parte di una città operaia, vedo gli amici di AVIS, il Comitato operai, ex Sintesi,Stabia Porto,Terme, Fincantieri, forse potevamo essere qualcosa in più, l'importante è iniziare. In molti qui presenti mi conoscono e sanno la battaglia che insieme a voi, amici, stiamo affrontando da due anni a questa parte per la vicenda Fincantieri , e proprio correlata a questa vertenza la maggior parte di noi si è trovato investita di assistenzialismo, ovvero dalle Cig, mobilità o chi meno di me addirittura in disoccupazione.E questo purtroppo è una nota dolente dell'intera vicenda.In questi lunghi mesi molti di noi si sono dovuti rapportare con tante piccole realtà, ognuna diversa dalle altre.Purtroppo, io come i tanti presenti vengo da una media impresa, e nelle imprese come la mia è molto difficile rapportarsi, anche in vigore di eventi controversi per queste aziende, tipo, l'aspetto economico, le commesse e la normalizzazione dei lavoratori che ora non sto qui a sindacalizzare; ma voglio precisare, che oggettivamente ora  si sta affrontando un'altro anno di crisi e se la vicenda Fincantieri, dove purtroppo si evidenzia una totale assenza da parte dell'amministratore delegato nei confronti del sito di Castellammare,che non prende una svolta. Che essa sia il carico di lavoro, il  quale poteva avvenire con le due costruzioni della ferrovia dello stato che Fincantieri ha commissionato a un privato, o la costruzione del bacino, cosa non molta chiara ma sicuramente dovrà essere la svolta per l'intera città, altrimenti  Castellammare non sarà in grado di parare a niente.Oggi noi dobbiamo correlarci si a Fincantieri, ma dobbiamo capire anche le realtà di molte aziende sono diverse, oggi vinciamo per il 2011, l'assistenzialismo, ma resta il fatto che parecchie aziende mandano segnali palesi che si trovano in grosse difficoltà.E' qui che noi dobbiamo coordinarci, è qui che noi dobbiamo essere più intelligenti, nel capire dove ci sta portando la politica. Quando si parla di politica non deve essere solo rivolta a quella locale, è palese che anche il nostro Sindaco deve fare la sua parte, ma no quella del dire, la loro parte in queste vertenze la devono fare anche l'Aggiunta Regionale, le Confederazioni Sindacali che oltre a fare applicare i  decreti si deve fare un piano di sviluppo per le industrie stabiesi, e questo  già si è dato merito a quanto scritto nel primo documento. Io come coordinatore, oggi, di tanti lavoratori dell'indotto Fincantieri, mi pongo queste domande, ma i tavoli inerenti al lavoro dove sono? Il piano industriale, Fincantieri, da dove deve venire? ma l'abbattimento e il riqualificamento di Savorito parte, e se, quando? 
Ma la cosa più importante è che noi dobbiamo dire basta a questa storia che l'ex area AVIS, diventino case. La nostra zona industriale deve essere tale, per lo più dobbiamo iniziare a parlare di conversione, facendo in modo che quelle aree, ridiano lavoro a tante famiglie.Le problematiche nella nostra terra sono tantissime correlate al lavoro,ma se noi oggi siamo capaci di unire le nostre forze per avviare un progetto, che esso si chiami coordinamento, e che porti nei dovuti tempi risposte allora, muoviamoci, e facciamo si che stasera nasca il coordinamento tra più realtà lavorative.Il mio augurio sia quello di poter fare un programma fattibile, ma soprattutto nell'immediato perché la città vuole delle risposte che si chiamano lavoro, la Castellammare di cui parlo, e che vuole le dovute risposte, parte da Fincantieri a tutto l'indotto stabiese,dall'indotto AVIS, da AVIS a Terme, da Terme a Porto da Porto a ex Sintesi, da Sintesi a MEB.


                                                                                                Rolando Cardone

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