Il progetto si compone sostanzialmente di tre elementi :
Il boulevard collega i due porti ed offre alla città una sezione stradale articolata in modo da prevedere una pista ciclabile e il riuso delle rotaie esistenti per un collegamento tranviario pubblico.
E’ un collegamento viario ma anche luogo di sosta e di socialità con ampie zone destinate a verde e spazi pubblici attrezzati.
E’ un collegamento viario ma anche luogo di sosta e di socialità con ampie zone destinate a verde e spazi pubblici attrezzati.
La passeggiata a mare è un percorso in legno alla quota della spiaggia che si sviluppa per tutta la zona in oggetto di piano.
La passeggiata costituisce una sorta di confine dell'intervento, il limite oltre il quale non è possibile prevedere altro che attrezzature per la balneazione. L'aver fissato un confine fisico agli interventi previsti,per quanto sensibili possano essere, rappresenta un punto fondamentale dell'approccio progettuale. In questo modo si è cercato di tutelare una porzione considerevole dell'arenile da qualunque tentazione speculativa.
Lo spazio tra i due percorsi è letteralmente invaso dal giardino mediterraneo : un nuovo polmone verde a disposizione della città che raccoglie essenze diverse organizzate in un grande parco a tema.
Nel giardino mediterraneo sono previste le essenze arboree caratteristiche della zona insieme a vegetazione proveniente da alte aree mediterranee.
Il giardino mediterraneo, oltre ad essere un parco pubblico, diventerà anche un luogo di esposizione di opere d'arte, mostre, allestimenti.
Si possono prevedere piccoli spazi espositivi e comunque è auspicabile la creazione di un parco a tema che ospiti oggetti d'arte nel verde.
Su questa griglia progettuale si innestano una serie di attrezzature di pubblico interesse (attrezzature sportive, bar, ristoranti, uno spazio polifunzionale per eventi pubblici, spazi espositivi, servizi).
Il boulevard e la passeggiata a mare individuano anche le due quote altimetriche del progetto.
La differenza di quota tra il piano stradale e la spiaggia permette di stabilire un sistema di piani sfalsati su cui distribuire le attrezzature previste. Un sistema di rampe e di accessi risolve il problema delle barriere architettoniche.
Il boulevard diventa flessibile, si allarga per accogliere piazze, terrazze panoramiche, gli accessi ai pontili.
Analogamente altre attrezzature (spazio polifunzionale,impianti sportivi all'aperto, chioschi, etc.) si agganciano alla passeggiata a mare dal lato del giardino mediterraneo. Lo spazio trai due percorsi diventa così un luogo complesso con vari livelli immerso nel verde.
Il rapporto con il mare è ulteriormente rafforzato con l'introduzione di tre lunghi pontili, ideali estensioni del boulevard, che hanno come terminali quattro piattaforme galleggianti.
Tratto hotel Miramare - porto turistico
La situazione dell'area tra l'hotel Miramare e il porto turistico è completamente diversa dalla zona dell'arenile davanti alla villa comunale.
L'area è tuttora occupata da insediamenti industriali, alcuni dei quali dismessi, che contrastano con la destinazione d'uso prevista dal Piano Regolatore Generale. Di fatto una cortina di edifici impedisce, per lunghi tratti, l'accesso al mare e quindi uno sfruttamento della zona per fini turistico alberghieri.
La nostra ipotesi prevede che, in accordo con le disposizioni dei piani urbanistici vigenti, la fascia compresa tra il boulevard e la passeggiata a mare venga destinata ad attrezzature ricettive e turistiche al fine di rivalutare la zona non solo dal punto di vista ambientale che economico.
Si tratta, in conclusione, di un programma ambizioso, capace di restituire un'alta qualità ambientale ad una parte di città abbandonata per troppo tempo al degrado, e contemporaneamente collegare due zone distanti sia dal punto di vista fisico che funzionale.
E' importante ricordare ancora una volta quanto la volontà di tutela del paesaggio da interessi speculativi sia centrale nel nostro approccio progettuale. Ciò non significa che non sia possibile un apporto di finanziamenti privati fintanto che gli interessi degli investitori non sia in conflitto con le ipotesi del piano e, soprattutto, con gli interessi della collettività.
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