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domenica 9 gennaio 2011

Juve, Toni subito in campo a Napoli


Il neo acquisto parte titolare. Ma Del Neri chiede altri rinforzi: «Preferisco avere due in tribuna piuttosto che zero in panchina»


Le vie del mercato sono infinite, e la Juve alle prese con l'emergenza attaccanti le sta battendo tutte, ma questa sera c'è il primo bivio per i bianconeri. A Napoli, in un San Paolo incandescente e tutto esaurito, in soli 90 minuti i destini della squadra di Del Neri possono essere quantomeno ridisegnati. In quello che doveva essere lo scontro diretto per eleggere l'anti-Milan, prima che l'Epifania portasse il carbone della sconfitta ad entrambe le squadre, la Juve si gioca non soltanto il rilancio in classifica, ma anche e soprattutto il futuro prossimo nel mercato di riparazione. 

Un risultato pieno col Napoli di Mazzarri aiuterebbe a raffreddare una piazza preoccupata dalla batosta casalinga col Parma e dall'infortunio a Quagliarella. In più un «riscatto immediato» della squadra (richiesta di Del Neri) sarebbe un ottimo assist per una dirigenza che deve ingaggiare una seconda punta entro fine gennaio, senza però poter contare su denari freschi. Solo dalla cessione di Amauri (proposto con insistenza al Liverpool che offre il terzino destro Johnson più uno sconto su Aquilani) e/o di Sissoko (lunedì il suo manager sarà a Torino per approfondire le offerte di Wolsfburg e Schalke) si materializzerebbe quel tesoretto che Marotta impiegherebbe volentieri per arrivare ad un attaccante giovane e di qualità. Il sogno porta a Sanchez, ma senza la certezza delle uscite e l'ingresso dei milioni di euro, la Juve studia le soluzioni «low cost». Come Mutu, messo fuori squadra dalla Fiorentina, Bojinov che non ha spazio nel Parma e a Floro Flores (Udinese) che viene inseguito anche dal Genoa.

L'arrivo di Toni - già pronto ed arruolato per fare coppia titolare con Del Piero, cinque anni dopo le notti Mondiali - non ha placato la fame bianconera sul mercato. Marotta ha lasciato aperta la porta ad ogni tipo di opportunità, mentre Del Neri ieri a Vinovo è stato più esplicito. «Una squadra dell'importanza della Juve - ha ragionato il tecnico - non può permettersi assolutamente di rimanere con dei buchi nei settori. Preferisco avere due giocatori in tribuna piuttosto che zero in panchina: a Verona ero senza centrocampisti, col Parma non c'erano attaccanti». Più che uno sfogo, un vero e proprio avviso ai naviganti. Del Neri chiede rinforzi per poter affrontare con la giusta serenità i rischi evidenti della seconda parte di stagione. «Dobbiamo creare un gruppo che possa portarci a maggio con una certa sicurezza su quello che dobbiamo ottenere. Ci vuole una rosa ampia per non pagare dazio con gli infortuni. Chi lo capisce sta e viaggia, chi non lo capisce cerca altre strade». Dalla società, Del Neri si aspetta un'altra punta in tempi rapidi. E forse non solo una punta. «I dirigenti parlano poco ed agiscono bene e quindi se c'è l'opportunità, procederanno anche adesso avendo le idee giuste».

Ieri da Firenze e Parma sono arrivate le conferme sui sondaggi bianconeri rispettivamente per Mutu e Bojinov. «La Juve mi ha chiesto Mutu - ha spiegato Giovanni Becali, agente del romeno, a Gsp Tv -, ma la società che resta più vicina ad Adrian è il Cesena». Il club viola ha messo fuori squadra il fantasista e vorrebbe lasciarlo in tribuna fino al termine della stagione: un muro contro muro dopo che la situazione è degenerata tra liti e avvocati. Marotta sta alla finestra e aspetta i prossimi sviluppi per intervenire. «Farò una battaglia per essere reintegrato - ha commentato Mutu, che ieri ha festeggiato 32 anni, al sito prosport.ro - e la mia prima opzione resta la Fiorentina, che però mi aveva detto di andare via gratuitamente. Se non sarà possibile cercheremo altre soluzioni». Meno in salita è la strada che porta a Bojinov: l'entourage del bulgaro conferma il contatto coi bianconeri e l'attaccante tornerebbe volentieri a Torino. Anche per ritrovare l'amico Nedved che non l'ha mai abbandonato.

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