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lunedì 20 dicembre 2010

ISTAT:oltre un giovane su cinque non studia e non lavora

 Non studiano, non lavorano; sembrano non possedere alcuna buona speranza per il futuro e vivere in un limbo di disincato perenne: secondo l'Istat, nel 2009, i "neet" (not in education, employment or training) in Italia erano oltre 2 milioni.
Il fenomeno interessa più giovane su cinque; con un allarmante 21,2% in riferimento alla popolazione globale ed un ancor meno edificate 26,3% se si considera la facia d'età specifica compresa tra i 15 i 29 anni. Tra i più giovani (tra i 15 e i 24) la percentuale scende al 18,3% ma rappresenta comunque un dato di malessere sociale evidente e preoccupante.
I neet italiani sono soprattutto donne (24,4% contro il 18% dei giovani maschi) e vivono prevalentemente al Sud. Tra le diverse parti del paese, spiccano infatti notevole differenze. I "no lavoro e no studio", nel Mezzogiorno, arrivano addirittura al superare il 30%. La percentuale cala al 16.1% nel centro e al 14,5% al Nord. In generale, quindi, la situazione presentata dai dati Istat, parla in maniera fin troppo eloquente di un paese che ha smesso di credere nei giovani e dei giovani che hanno smesso di credere nel proprio paese.

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