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venerdì 31 dicembre 2010

Crisi nera, i cassintegrati aumentano del 200 per cento


Le cifre drammatiche dell'emergenza occupazione in Campania in uno studio presentato da Italia Lavoro




Economia al palo, regione in affanno. In Campania la cassa integrazione è aumentata del 200 per cento nell’ultimo anno. Tredici mesi in cui la crisi si è abbattuta sulle imprese e ha finito per metterla in ginocchio. Tremilatrecento le aziende coinvolte, 44 mila le unità in cig a dicembre 2010, di cui 22 mila nuovi ingressi che vanno ad aggiungersi alle 22 mila 127 unità di ottobre 2009.

È quanto emerge da uno studio presentato da Italia Lavoro, in occasione della presentazione del bilancio delle attività del 2010, svolte dall’agenzia del welfare su incarico del ministero del Lavoro. Progetti che hanno condotto all’assunzione di 1685 lavoratori ex novo (il 50 per cento sono donne), con quattro azioni di intervento (Inla 2, Ar.Co, Lavoro & Sviluppo 4, Quadrifoglio), sviluppate proprio per contrastare la crisi. Azioni tampone che hanno avuto il merito di utilizzare sul campo strumenti come il tirocinio retribuito e i bonus per l’assunzione alle aziende, sistemi che hanno consentito alle imprese di sperimentare direttamente sul campo i giovani disoccupati per un periodo di sei mesi, con lo scopo di giungere all’assunzione.

Interventi che però non hanno la capacità di risolvere l’emorragia continua di posti di lavoro. «La crisi economica è ricaduta sul nostro territorio in maniera molto forte — dice Michele Raccuglia, responsabile di Italia Lavoro per Campania e Calabria — adesso ci apprestiamo ad attivare un sistema di ricollocazione per i lavoratori espulsi. Ma attendiamo dalla Regione un piano di sviluppo decennale per il lavoro. Non possiamo fare altro».

Un progetto regionale è necessario soprattutto per i circa 22 mila lavoratori ancora in cig in deroga e per i 2.500 in mobilità in deroga, per i quali manca poco più di un anno per uscire dal mercato del lavoro ed entrare nel limbo della disoccupazione. «Il 50 per cento di quei lavoratori appartiene ad aziende ormai chiuse o in fallimento — spiega Raccuglia — si tenterà la ricollocazione, abbiamo già verificato la loro competenza. Ma ci fermiamo qui. Senza l’intervento della Regione è una missione impossibile».

Il dato più alto dei lavoratori in cig e mobilità riguarda Napoli, 21.595 lavoratori, 1.675 imprese. Segue Caserta con 10.161 unità e 666 aziende, Salerno con 6.377 lavoratori e 516 industrie, Avellino con 4.169 dipendenti e 300 unità produttive, infine Benevento con 1.881 lavoratori e 148 imprese. I dati sono aggiornati a dicembre di quest’anno.

Italia Lavoro fornisce assistenza tecnica su incarico del ministero del Lavoro ai centri per l’impiego per tutti i percettori di ammortizzatori sociali in deroga, attivati per fronteggiare la crisi. L’agenzia del Welfare agisce in questo modo sul cinquanta per cento dei percettori (24.201 lavoratori su 44.183) e realizza piani di reintegro e formazione per l’inserimento. Progetti come Inla2, capaci di sviluppare il 70 per cento delle assunzioni (931 giovani disoccupati su 1536 entrati in imprese, studi associati e aziende noprofit grazie ad uno stage), realizzate su tutto il territorio della Campania, a eccezione di Napoli e provincia (escluse finora dal progetto ma coinvolte dal prossimo gennaio).

L’intervento, avviato nelle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno ha visto partecipare donne (54 per cento), uomini (46 per cento), con licenza media superiore (44,5 per cento), diploma di scuola media inferiore (39 per cento), licenza elementare (un per cento) e laurea (16 per cento). Le aziende interessate sono al 90 per cento piccole imprese con meno di dieci dipendenti, provenienti soprattutto dal mondo dell’edilizia, i giovani coinvolti hanno dai 18 ai 32 anni. Il progetto è partito a novembre del 2009.
«Nel 2011 — precisa Raccuglia — ci sarà una linea dedicata ai giovani tra i 18 e 32 anni, con l’attivazione di 370 tirocini retribuiti (dai 128 ai 450 euro al mese per sei mesi) agganciati tramite polizza fideiussoria all’impegno di assunzione con un contratto di almeno un anno per le imprese che accoglieranno i ragazzi».

Il bando rivolto alle imprese di Napoli e provincia sarà pubblicato il prossimo gennaio. In partenza anche il bando per cinquanta ragazzi disagiati inseriti nel progetto Quadrifoglio, voluto dal cardinale Sepe per i ragazzi dei quartieri a rischio. «Un grande successo, esteso a tutta la provincia — dicono dagli uffici dell’agenzia — i ragazzi sono entrati nelle aziende, hanno portato a termine un tirocinio. E alcuni di loro sono stati assunti a tempo indeterminato. Da Gay Odin, ad esempio, ancora oggi lavorano due giovani del progetto Quadrifoglio, entrati con un tirocinio di venti giorni».
Riservato alle piccole aziende dell’artigianato e del turismo è invece il progetto Ar. Co, rivolto a soggetti svantaggiati, partito a luglio del 2008 e in conclusione a luglio 2011, 554 sono i nuovi assunti.

Tra le nuove iniziative in partenza nei prossimi mesi, c’è anche un programma riservato a 960 immigrati dell’area di Napoli e Caserta, collegato al piano per l’integrazione nella sicurezza, varato dal governo lo scorso giugno, che mira a contrastare il lavoro irregolare, soprattutto nel mondo dell’agricoltura e a creare occupazione per i lavoratori stranieri
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