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sabato 20 novembre 2010

la voce del comitato e failms

Per comprendere l'esito positivo della riunione dell' 18/11 con il prefetto e le aziende dell'indotto Fincantieri , si deve partire dal lontano 2008, anno in cui Fintecna, società a partecipazione statale, che gestisce le quote fincantieri, dopo aver messo sul tavolo la discussione privatizzazione del 51% allo stato è il 49% al privato, è fortemente contrastata dalle OO.SS. a livello nazionale, ribaltava la discussione investendo 400 ml di euro, proventi degli utili 2008, da utilizzare per portare all'avanquardia le infrastrutture dei vari siti sparsi per il territorio nazionale.E nello specifico per Stabia venivano stanziati 52 ml di euro, di cui una buona parte messa a disposizione per l'avvio della costruzione del "Bacino di  costruzione".
Dopo la verifica biennale sulla parte economica del contratto nazionale,Stabia ha subito non solo la cancellazione di due navi Grimaldi già acquistate 40 e 41, ma all'improvviso si è trovata ad affrontare nel maggio 2009 il primo esame congiunto sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali, cigo.Da quel momento buio totale fino al 18 dicembre 2009, giorni in cui il ministero sbloccava fondi pubblici utili alla risoluzione del momento congiunturale che investe la cantieristica nazionale.
Nel Febbraio 2010 come accordo preesistente, la fincantieri s' incontra con le OO.SS., per valutare l'equa distribuzione dei carichi di lavoro, ma stranamente C.mare già fortemente penalizzata vengono destinate 4000 tonnellate di ferro su un totale di 150 mila utilizzati per la costruzione dell'Oceania nel sito di Sestri, è sbloccato grazie all'intervento statale dei fondi SAGE.

Questa situazione non riuscendo a creare lavoro ne per i diretti ne per gli indiretti (indotto) ha permesso all'azienda nel Giugno 2010 il prolungamento degli ammortizzatori usando la legge Sacconi sugli "Eventi Improvvisi e Imprevisti" e come se non bastasse ad Ottobre il giornale la Repubblica esce con un piano industriale nel quale si paventa la chiusura di due siti del gruppo, uno di questi è Stabia, se non ci sono investimenti pubblici sulle infrastrutture.Nel frattempo con grande mobilitazione popolare a C.mare, l'AD Giuseppe Bono esce con una parziale smentita collegandola agli investimenti pubblici richiesti e ai vari enti preposti dove sono collegati i siti produttivi, la quale la Regione Campania in un tavolo del 16/11 si rende disponibile alla costruzione dell'opera pubblica, ma strettamente correlata ad un piano di investimenti dell'azienda per l'aspetto produttivo.

Quindi la risposta all'incontro del 18 in prefettura, fortemente richiesto dal sindaco Bobbio, ove, dopo aver accertato tramite gli assessorati competenti la presenza delle risorse economiche, si evidenzia chiaramente che gli strumenti usati per il rilancio della Fincantieri e dell'area Torrese/Stabiese sono strettamente correlati ai fondi più Europei, al Pos (comunale) e il Paser (regionali), è visto che la legge regionale sul lavoro che ha sbloccato 23 ml di euro per l'area Torrese/Stabiese, per progetti di industrializzazione...vedi pezzo pubblicato ieri.
Da oggi comincia una nuova epoca di discussione che da una parte attende l'esito del piano industriale Fincantieri, dall'altra la riconversione a nuove mansioni delle forze lavoro Stabiese.

Il comitato operai stabiesi e la Failms, ringrazia le OO.SS. tutti gli enti e in particolare l'Amministrazione Comunale e il primo cittadino Bobbio per l'impegno che stanno mettendo in campo per la risoluzione della crisi del lavoro che attanaglia la nostra città.

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