ORA DI BASTA!!!!
PANE SAPERE LIBERTA' !!!
LA RIVOLUZIONE PACIFICA E' POSSIBILE 1
Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall'Islanda?
Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca
dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa
sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in
bancarotta.
2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al
Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir
Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (
Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate.La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone
una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti
di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5
MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia
islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso
di interesse del 5,5%.
2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a
gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento
sopracitato.
2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto
alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo
popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento
del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il
Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente
le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i
primi mandati di arresto per diversi banchieri e mem! bri
dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare
i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano
l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta
un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa
incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che
sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di
quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al
Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi
da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle
votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte
quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito,
erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di
almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia
il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna
Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee
guida" ! prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse
assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La
Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del
Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative
che si terranno.
Ecco brevemente la cronologia dei fatti:
2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca
dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa
sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in
bancarotta.
2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al
Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir
Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (
Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate.La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone
una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti
di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5
MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia
islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso
di interesse del 5,5%.
2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a
gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento
sopracitato.
2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto
alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo
popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento
del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il
Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente
le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i
primi mandati di arresto per diversi banchieri e mem! bri
dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare
i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano
l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta
un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa
incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che
sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di
quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al
Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi
da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle
votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte
quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito,
erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di
almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia
il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna
Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee
guida" ! prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse
assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La
Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del
Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative
che si terranno.
LA RIVOLUZIONE PACIFICA E' POSSIBILE.
I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di
Democrazia Diretta e di Sovranità Popolar! e e Monetaria a tutta
l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il
potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del
mondo.
Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione
nei mass-media?
Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa
romantica storia di piazza e farla diventare leggenda,
divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i
mezzi che più ci aggradano: i "nostalgici" potranno usare il
telefono, gli "appassionati" potranno parlarne davanti a una
birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso. I più
"tecnologicamente avanzati" potranno fare un copia/incolla e
spammare questo racconto via e-mail oppure, con un semplice
click sui pulsanti di condivisione dei Social Network in fondo
all'articolo, lanciare una salvifica catena di Sant'Antonio su
Facebook, Twitt! er, Digg o GoogleBuzz. I "guru del web" si
sentiranno il dovere di riportare, a modo loro, questa
fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTube,
postando un articolo ad effetto sui loro blog personali o
iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.
L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di
bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed
abbattere così il castello di carte di questa politica
bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle
banche d'affari e delle corporazioni multinazionali e sempre
più lontana dal nostro Bene Comune.
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