La cantieristica sta attraversando un periodo di “crisi gravissima, che coincide anche con la crisi militare. Il mio appello accorato è che almeno a breve vengano finanziate altre due Fremm (fregate multiruolo costruite da Italia e Francia, ndr) per garantire la continuità del programma”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, parlando in audizione in commissione Difesa del Senato. Bono ha ricordato che la Marina militare italiana su un programma iniziale per dieci Fremm ne ha ordinate sei ma ne sono state finanziate solo quattro.
Nel ricordare che per portafoglio produzione e capacità tecnologica “siamo i primi al mondo”, Bono ha spiegato che “la crisi l’abbiamo affrontata anticipando la ristrutturazione, non nascondendo la testa sotto la sabbia. C’è l’esigenza di dimagrire rispetto a una domanda che non ci aspettiamo cresca in futuro, il tutto in una situazione dell’azienda che non è in disastro, non è indebitata, a fine 2010 avevamo un surplus di cassa di 100 milioni, paghiamo i fornitori puntualmente. Abbiamo crediti vecchi nei confronti dello Stato e dovremmo cominciare a battere cassa. Ma dobbiamo pensare anche alle esigenze del Paese”, ha sottolineato.
Bono ha aggiunto che “la vita è dura ma ce la mettiamo tutta per superare questo periodo che non è facile”.
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