Mister Braglia suona la carica per la finale con l'Atletico Roma. Queste le sue dichiarazioni riportate dall'ufficio stampa della S.S. Juve Stabia: "Alla vigilia della gara contro i sanniti - riferendosi alla semifinale con il Benevento - ricordo bene ciò che la stampa scriveva riguardo alle nostre possibilità, però si sa che la carta conta fino ad un certo punto poi è il campo a parlare e dare i verdetti".
Il tecnico coglie l'occasione per raccontare un aneddoto risalente alla gara casalinga giocata contro il Benevento: "Prima del match giocato in casa contro i giallorossi, mister Galderisi mi ha sussurrato alcune frasi che io ho riferito alla squadra solo domenica scorsa. Alla fine però ho avuto ragione io!" .
La gara contro i capitolini nasconde tante insidie, a partire dall'elevato tasso tecnico della compagine, composta da uomini che hanno disputato diversi campionato della massima serie: " E' estremamente riduttivo ragionare sulla base di discorsi teorici in quanto solo il campo è il vero giudice. E' notorio che nel calcio ogni partita presenta delle difficoltà, per cui se non sei adeguatamente concentrato rischi di fare brutte figure".
Mister Braglia detta la sua ricetta: " Nel doppio confronto con l'Atletico dobbiamo dare il massimo per poter conquistare la vittoria, sfruttando le nostre solite armi senza snaturare la nostra identità di gioco. Grinta ed entusiasmo non dovranno mancare, atteso che loro sono superiori tecnicamente. Non va dimenticato il valore di Ciofani, Baronio, Franceschini".
Dal punto di vista tattico, rispetto al Benevento, quali le differenze? "l'Atletico è una squadra più raccolta in campo e, pur presentando grandi individualità, ha una sua struttura di gioco. Noi dobbiamo prepararci bene, dal punto di vista mentale e fisico. In poche parole dovremo vendere cara la pelle come abbiamo sempre fatto, dato che non so quante altre occasioni come questa potremo avere in futuro, e mi riferisco sia ad alcuni dei miei uomini che a me stesso".
Essere giunti in finale potrebbe già apparire come un successo, visti gli obiettivi dichiarati ad inizio stagione : "Io sono una persona che prova sempre a vincere, non mi piace fissare obiettivi minimi, si lavora sodo e poi si vede dove si può arrivare cercando sempre di evitare di prendere in giro le persone ovvero senza promettere cose non realizzabili e mostrando sempre chiarezza nei programmi".
Il tecnico delinea anche le particolarità della sua Juve Stabia rispetto alle altre squadre, dallo stesso allenate e che hanno vinto i play off : "Questa squadra è sicuramente migliore rispetto al Pisa che condussi in serie B. Infatti, con il lavoro svolto in sede di precampionato, siamo giunti ad acquisire un'identità tattica importante che a Pisa non c'era e sulla quale poi sono state fatte tante variazioni a livello di formazione e di modulo senza che ciò influisse sulla nostra filosofia di gioco".
Qualcuno ricorda che contro l'Atletico Roma, la Juve Stabia dovrà far fronte, in primis, alle assenze di Mezavilla e Dicuonzo : "Non preferisco parlare degli assenti - tuona il trainer - perché saranno fatte scelte opportune per affrontare al meglio l'impegno valutando come sostituire gli squalificati".
Di contro potrebbe contare sul recupero di alcuni infortunati: "Ciotola per me è un calciatore che con questa categoria ha poco a che vedere, ha grande qualità nel saltare l'uomo e spero di averlo al meglio soprattutto sotto l'aspetto mentale che è la sua unica pecca" .
Nel corso delle due gare della semifinale è forse mancato il contributo, in termini realizzativi, degli attaccanti : " Ritengo che Corona, in virtù della prova di domenica, possa avere uno scatto d'orgoglio e mostrare sul campo tutto il suo valore. Lui sa che non ha giocato al massimo. A proposito voglio sottolineare che, valutando tutto il campionato, non posso che ringraziare Giorgio per tutto quello che ha fatto a livello di spogliatoio dando sempre l'esempio. L'attaccante ha sempre accettato le mie scelte, l'unico appunto tattico che posso evidenziare e che debba evitare di isolarsi quando le cose in campo vanno male".
"Domenica scorsa al termine del match che ha portato la Juve Stabia in finale è arrivata una telefonata particolarmente gradita al tecnico, da parte del Presidente Giglio che assieme al Presidente Manniello, non han fatto mai mancare il loro sostegno a squadra: "Fa piacere contare sulla fiducia dei due Presidenti che si sono sempre impegnati, sotto tutti i punti di vista, per metterci in condizione di raggiungere determinati obiettivi".
Al riguardo mister Braglia lancia un monito:" Ritegno che la Città di Castellammare di Stabia debba stare vicino agli attuali Presidenti, senza lasciarseli sfuggire, perché sono competenti e sanno come investire il loro denaro".
Anche il giovane attaccante Diego Albadoro è soddisfattissimo della sua esperienza a Castellammare di Stabia :" All'inizio eravamo partiti con l'idea di fare un campionato tranquillo per salvarci ed ora non posso che provare orgoglio nel vedere che abbiamo portato a casa una Coppa Italia, siamo arrivati quinti in campionato alla pari con il Taranto e ci stiamo per giocare l'accesso alla serie B nella finale playoff contro l'Atletico Roma".
Albadoro con chiarezza fa emergere le motivazioni che accompagneranno la squadra nel corso della finale: "Siamo contenti di esser giunti fino a qui ed ora vogliamo fortemente dare una gioia a questa città che tanto sta soffrendo per le note vicende lavorative ed inoltre ci terrei a disputare il campionato di serie B con questa maglia".
Nel doppio impegno non può che risultare decisivo lo score ottenuto in casa: "Domenica in casa dobbiamo vincere bene con un risultato importante per poter preparare al meglio il ritorno a Roma, inoltre spero che il pubblico si presenti in massa come contro il Benevento, dove ci ha regalato davvero una grande emozione sostenendoci per tutto l'incontro".
Sul valore dell'Atletico Roma non ci sono dubbi : " E' una squadra composta da grandi calciatori, capaci di praticare un ottimo calcio. Però - avverte l'attaccante - noi siamo consapevoli di poter sovvertire il pronostico. Il fatto che loro sono più tecnici non ci spaventa, noi abbiamo un grande gruppo e, con grande spirito di sacrificio, vogliamo fare il salto di categoria" .
Il pensiero finale va alle vicende del calcio- scommesse: "Dispiace sentire ciò che sta accadendo e, soprattutto, vedere tanti campioni che non si mostrano all'altezza della loro fama. Colgo l'occasione per citare Corona che è sempre stato un esempio di professionalità sia in campo che fuori" .
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