Gennaro Scognamiglio la serie B l’ha vissuta di riflesso l’anno scorso. Appena cinque apparizioni con il Crotone dopo esserne stato uno dei pilastri della vittoria ai playoff (finale vinta contro il Benevento). Qualche mese fa, quando la Juve Stabia ha iniziato a marciare spedita in zona playoff, Scognamiglio ha dichiarato di avere un sogno nel cassetto. Quel sogno, nemmeno a dirlo, si chiama serie B. “Una delle tante motivazioni che mi stanno spingendo a giocare al massimo è proprio quella di avere questa voglia di rivincita - spiega Gennaro Scognamiglio - Non nascondo che quando vado in campo ripenso a come sono stato trattato a Crotone e ciò mi dà una carica in più”.
Anche Scognamiglio fa parte del partito di quelli che non vogliono fare calcoli e lasciano il discorso playoff al destino. “Sinceramente avrei preferito affrontare il Taranto - rivela il difensore della Juve Stabia - anche se ci ha battuto già due volte. La stessa cosa mi è capitata a Crotone. Nei playoff beccammo l’Arezzo che ci aveva sconfitto nelle due gare di campionato. Alla fine è andata che abbiamo vinto la semifinale playoff sia in casa che fuori”.
Atletico Roma spauracchio. Una cosa è certa: l’Atletico Roma pare sia la squadra meno gradita da tutte. “Sembra di sì - conferma Scognamiglio - Qualche mese fa, magari, tutti volevano incontrarla. Ora, dopo il cambio di allenatore, ha ripreso a macinare e fa paura. Comunque per noi c’è poca differenza tra Benevento e Atletico Roma”.
L’impresa di Benevento. La prospettiva di poter disputare la semifinale col Benevento non preoccupa il calciatore della Juve Stabia. “Affrontare i sanniti mi rievoca bei ricordi - aggiunge Scognamiglio - Col Crotone andammo a vincere contro ogni pronostico la finale di ritorno e andammo in B”.
Fattore campo. Juve Stabia che al 90% dovrebbe disputare l’andata della semifinale al Romeo Menti e non è detto che non sia un vantaggio. “Infatti. Se siamo fortunati e giochiamo come sappiamo possiamo vincere con qualche gol di scarto - osserva l’ex Crotone - Questo, poi, potrebbe agevolarci nella gara di ritorno dove andremo a gestire il risultato”. Domenica per le Vespe sarà il primo test di preparazione in vista dei playoff davanti ad un pubblico caldo. “Ci servirà per iniziare a capire cosa troveremo negli spareggi - conclude Scognamiglio - Per me, però, il fattore ambientale conta relativamente perchè, alla fine, i protagonisti siamo sempre noi calciatori”.
Anche Scognamiglio fa parte del partito di quelli che non vogliono fare calcoli e lasciano il discorso playoff al destino. “Sinceramente avrei preferito affrontare il Taranto - rivela il difensore della Juve Stabia - anche se ci ha battuto già due volte. La stessa cosa mi è capitata a Crotone. Nei playoff beccammo l’Arezzo che ci aveva sconfitto nelle due gare di campionato. Alla fine è andata che abbiamo vinto la semifinale playoff sia in casa che fuori”.
Atletico Roma spauracchio. Una cosa è certa: l’Atletico Roma pare sia la squadra meno gradita da tutte. “Sembra di sì - conferma Scognamiglio - Qualche mese fa, magari, tutti volevano incontrarla. Ora, dopo il cambio di allenatore, ha ripreso a macinare e fa paura. Comunque per noi c’è poca differenza tra Benevento e Atletico Roma”.
L’impresa di Benevento. La prospettiva di poter disputare la semifinale col Benevento non preoccupa il calciatore della Juve Stabia. “Affrontare i sanniti mi rievoca bei ricordi - aggiunge Scognamiglio - Col Crotone andammo a vincere contro ogni pronostico la finale di ritorno e andammo in B”.
Fattore campo. Juve Stabia che al 90% dovrebbe disputare l’andata della semifinale al Romeo Menti e non è detto che non sia un vantaggio. “Infatti. Se siamo fortunati e giochiamo come sappiamo possiamo vincere con qualche gol di scarto - osserva l’ex Crotone - Questo, poi, potrebbe agevolarci nella gara di ritorno dove andremo a gestire il risultato”. Domenica per le Vespe sarà il primo test di preparazione in vista dei playoff davanti ad un pubblico caldo. “Ci servirà per iniziare a capire cosa troveremo negli spareggi - conclude Scognamiglio - Per me, però, il fattore ambientale conta relativamente perchè, alla fine, i protagonisti siamo sempre noi calciatori”.
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