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lunedì 9 maggio 2011

Castellammare e la commedia del consiglio comunale

La posizione che sta caratterizzando da un po di tempo la vertenza Fincantieri sembra più una posizione di stallo che quella costruttiva che i lavoratori si meritano. Quello che si assiste da un po di tempo nei consigli comunali, non da ultimo quello di oggi pomeriggio, più che politica sembra proprio la commedia teatrale tra Totò e Peppino, in pratica la buffonata di una politica inefficiente che ci ha trasmesso la sinistra e il non adattarsi di una destra disfattista. Questi più che politici sembrano proprio dei politiciotti di paese, che vogliono strumentalizzare gli eventi in corso a loro piacimento, è d'altronde se il sindacato si mischia con la politica ci sono dei prezzi da pagare o da far pagare a chi è ignaro delle conseguenze. La politica non dovrebbe essere uno strumento al servizio del cittadino? Non dovrebbe essere uno strumento di rivalsa per quelle voci della città che gridano attraverso i loro rappresentanti dei lori problemi? E' se problema per il cittadino vorrà dire protestare per il lavoro che gli viene negato, allora la politica si deve rimboccare le maniche è scendere a braccetto con i lavoratori con ogni sua forma e motivazione. Ma qui a Castellammare e all'incontrario la politica va contro anzi fa di più prende seri provvedimenti nei confronti dei lavoratori come il multare i manifestanti, questo perché fa parte dell'essere onnipotente ed onnipresente su tutto è tutti da parte della politica è del sindacato. Questo modello carrozzone non va bene più ne per qualche sindacalista che vuole muovere le pedine sulla scacchiera Fincantieri è no per qualche politico che vive di populismo. Castellammare non può essere il teatro di questi commedianti, Castellammare vuole vivere attraverso il suo lavoro in primis è poi tutto quello che in tempi migliore ci volete abituare. 

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