Ancona, 2011 - I lavoratori della Fincantieri hanno indetto uno sciopero a sorpresa, questa mattina. Almeno 300 persone sono partite in corteo dallo stabilimento per raggiungere la stazione ferroviaria. Secondo Giuseppe Ciarrocchi della Fiom, la polizia avrebbe cercato di sbarrare la strada ai manifestanti, che stanno però andando avanti.
Al momento non si sa se, una volta arrivati in stazione, i manifestanti bloccheranno i treni. "Vogliamo dar vita ad una protesta civile, ma forte - spiega Ciarrocchi - Il cantiere sta morendo e il nostro stabilimento sta chiudendo. Sono almeno 500 gli operai già in cassa integrazione. Di chiacchiere ne sono state fatte tante, ma ancora per il futuro dei lavoratori non c'è nessuna prospettiva seria".
Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, intorno a mezzogiorno ha raggiunto i lavoratori della Fincantieri e, dopo una breve trattativa, li ha convinti ad abbandonare i binari, che erano stati occupati qualche ora prima. I manifestanti avevano infatti chiesto di parlare proprio con il presidente sulla situazione dello stabilimento dorico. Il governatore ha promesso loro un incontro, fissato per martedì, in cui sarà esaminata la vertenza e saranno valutate le prospettive del cantiere. I treni hanno accumulato in media ritardi di un’ora. Non si sono verificati incidenti ma non sono mancati momenti di tensione.
Sulla questione della Fincantieri è intervenuta anche Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, intervenendo a margine di una riunione dei quadri: "Chiediamo che il governo convochi un incontro con l’ad Bono. Su Fincantieri abbiamo chiesto al governo da lungo tempo che si dia continuità a un tavolo che era iniziato e che poi non ha avuto sorte. Sappiamo che c’è un’idea di Fincantieri di avviare un piano, vorremmo conoscerlo, vorremmo discuterlo e soprattutto vorremmo sapere che intenzione ha il governo perchè la cantieristica non diventi un fantasma di questo paese".
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