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sabato 30 aprile 2011

Fincantieri: in arrivo piano industriale

Il puzzle sempre più completo da quel piano che usci mesi fa su la rivista Repubblica ad oggi mi sembra che non sia cambiato niente anzi dai vari comunicati sembra percepire sempre aria di bufera. Il piano industriale di Fincantieri e' in arrivo, già' ai primi di maggio secondo indiscrezioni, e fa tremare lavoratori e amministrazioni regionali per i tagli e, addirittura, le possibili chiusure di stabilimenti che, secondo voci sempre più' insistenti, colpiranno alcuni siti.
A lanciare l'allarme e' stata  la Liguria, molto preoccupata di perdere due stabilimenti su tre, quelli di Sestri Ponente e Riva Trigoso, in provincia di Genova, se la scure sara' molto affilata. Ma timori e passaparola si estendono velocemente in tutte le regioni dove gli stabilimenti rappresentano da decenni risorse lavorative di eccezionale portata. Quindi se si parla di tagli per la stessa Fincantieri, quella etichettatura del "Mostro indotto" per non meglio dire Indotto GAME OVER venne fatta per una visione o per un dato di fatto? Ma la visione del nostro mondo politico sui questi lavoratori qual'è e se sopratutto è un dato di fatto perché non si fa in modo che si sappia, credo che ora i tempi siano maturi ma ora lo sono anche per i Sindacati che taciono sulla vicenda dal giorno 31 Marzo.  Le parole dette dall'ad Giuseppe Bono hanno acuito il disagio. 
Fincantieri andra' incontro a un ''processo di riorganizzazione al quale tutti devono partecipare - ha affermato l'amministratore delegato -. I sacrifici dovranno essere affrontati da tutti con l'obiettivo di non lasciare per strada nessuno''. Ma, ha aggiunto Bono, ''e' sbagliato dire che non bisogna toccare i cantieri''.
Da Mestre, la Fiom nazionale mette in guardia l'ad Bono e gli dice che ''va bene toccare i cantieri per migliorarli, ma nemmeno uno va chiuso''. A Trieste si agita l'Ugl: ''e' da troppo tempo che i lavoratori di Fincantieri aspettano risposte sul loro futuro. Se e' vero che sara' convocato un tavolo a breve, speriamo sia l'occasione per un dialogo condiviso e non un modo per comunicare decisioni prese unilateralmente''.Nell'attesa della scure si preparano le contromisure.

Il presidente della Liguria Claudio Burlando ha espresso preoccupazione perché non ci sono notizie sull'annunciato accordo di programma per il ribaltamento a mare di Sestri Ponente per il quale il governo ha stanziato nei mesi scorsi 70 milioni di euro. ''Non abbiamo notizie da mesi - ha detto Burlando -. Non ci sono iniziative negative ma neppure si e' proseguito sul percorso avviato. Forse dobbiamo dedurre che il piano che parlava della riduzione dei cantieri liguri aveva una verità'.

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