-Buongiorno a tutti i lavoratori che oggi sono scesi in piazza, sono tra virgolette un delegato sindacale dell'imprese dell'indotto Fincantieri di C/mare di Stabia e a nome di tutti i lavoratori presenti e no, di Fincantieri e dell'indotto voglio ringraziare la Cisl nella sua interezza per questa occasione che consente di porre i problemi della vertenza Fincantieri all'attenzione di tutta la Regione Campania.
-I lavoratori, questa mattina sono in piazza per rivendicare un'azione più incisiva da parte della Regione Campania nella vertenza aperta a livello nazionale con la società Fincantieri tale da garantire continuità produttiva al cantiere. I lavoratori diretti ed indiretti che da mesi sono in lotta per ottenere un piano industriale che con la continuità produttiva renda possibile salvare l'occupazione diretta e indiretta utilizzando la loro grande professionalità acquisita in anni di duro lavoro.
-La città di Castellammare e tutta la zona limitrofa non possono perdere con la Fincantieri la loro più grande realtà industriale per il disinteresse dei politici napoletani, per l'incapacità di un sindaco o per l'indecisione della Regione Campania nello stanziare le risorse necessarie per la costruzione del Bacino di costruzione che rimetterebbe il cantiere all'avanguardia mondiale in fatto di produttività.
-La mano d'opera del cantiere e delle imprese è giovane ed è molto qualificata ma ha bisogno degli impianti per competere. La Regione Campania deve prendere atto di questo dato al tal modo da uscire dai tentennamenti nei confronti di Fincantieri che si nasconde dietro la mancanza del Bacino per non fare scelte produttive nella distribuzione dei carichi di lavoro in favore del sito Stabiese, non si possono cancellare 226 anni di storia industriale fatta di navi sempre competitive, in una zona già colpita da un tasso di disoccupazione altissimo che gravita intorno al 37%.
-Questa mattina con questa grande manifestazione i lavoratori di Castellammare con la Cisl, dicono a chiare lettere e da ogni angolo dell’organizzazione sindacale “Il cantiere non si tocca”, anzi da questa piazza deve arrivare una voce verso la politica regionale, provinciale e quella del comune di Castellammare di muoversi nel fare il loro dovere con maggiore impegno. Noi continueremo a lottare e sollecitare l’opinione pubblica anche attraverso il volantinaggio che da settimane si fa sulla statale 145, ma ai massimi esponenti della Cisl chiediamo che faccino in modo che venga attivato un tavolo permanente presso la presidenza del consiglio perché la Campania non perda questa realtà industriale è tutte le piccole e medie imprese che gli gravitano intorno. Questo impegno lo devono prendere anche i politici di destra ,di sinistra e di centro con il presidente Caldoro. Grazie.
-I lavoratori, questa mattina sono in piazza per rivendicare un'azione più incisiva da parte della Regione Campania nella vertenza aperta a livello nazionale con la società Fincantieri tale da garantire continuità produttiva al cantiere. I lavoratori diretti ed indiretti che da mesi sono in lotta per ottenere un piano industriale che con la continuità produttiva renda possibile salvare l'occupazione diretta e indiretta utilizzando la loro grande professionalità acquisita in anni di duro lavoro.
-La città di Castellammare e tutta la zona limitrofa non possono perdere con la Fincantieri la loro più grande realtà industriale per il disinteresse dei politici napoletani, per l'incapacità di un sindaco o per l'indecisione della Regione Campania nello stanziare le risorse necessarie per la costruzione del Bacino di costruzione che rimetterebbe il cantiere all'avanguardia mondiale in fatto di produttività.
-La mano d'opera del cantiere e delle imprese è giovane ed è molto qualificata ma ha bisogno degli impianti per competere. La Regione Campania deve prendere atto di questo dato al tal modo da uscire dai tentennamenti nei confronti di Fincantieri che si nasconde dietro la mancanza del Bacino per non fare scelte produttive nella distribuzione dei carichi di lavoro in favore del sito Stabiese, non si possono cancellare 226 anni di storia industriale fatta di navi sempre competitive, in una zona già colpita da un tasso di disoccupazione altissimo che gravita intorno al 37%.
-Questa mattina con questa grande manifestazione i lavoratori di Castellammare con la Cisl, dicono a chiare lettere e da ogni angolo dell’organizzazione sindacale “Il cantiere non si tocca”, anzi da questa piazza deve arrivare una voce verso la politica regionale, provinciale e quella del comune di Castellammare di muoversi nel fare il loro dovere con maggiore impegno. Noi continueremo a lottare e sollecitare l’opinione pubblica anche attraverso il volantinaggio che da settimane si fa sulla statale 145, ma ai massimi esponenti della Cisl chiediamo che faccino in modo che venga attivato un tavolo permanente presso la presidenza del consiglio perché la Campania non perda questa realtà industriale è tutte le piccole e medie imprese che gli gravitano intorno. Questo impegno lo devono prendere anche i politici di destra ,di sinistra e di centro con il presidente Caldoro. Grazie.
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