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lunedì 25 aprile 2011

25 Aprile - la Resistenza dei civili e dei religiosi




Era Resistenza anche quella di chi combatteva contro la fame,
di chi aiutava o collaborava coi partigiani, o nascondeva militari
alleati, degli abitanti inermi dei paesi vittime degli eccidi nazisti con
la fattiva collaborazione dei fascisti repubblichini (ma è provato in
qualche caso l'apporto delle 20000 SS italiane), ma era resistenza
anche quella dei civili morti sotto i bombardamenti e, vi sembrerà
strano, anche di quelli che pur essendo con o dei repubblichini, a
volte evitava di vedere.... salvando così partigiani o ebrei.
Era Resistenza anche quella dei tanti sacerdoti che nascondevano,
rischiando, ebrei, militari alleati, armi per i partigiani, gli stessi
partigiani.... oppure semplicemente li aiutavano (anche solo
dando loro qualche conforto).
Su tutti, qui voglio citare Don Pietro Pappagallo (cui si inspirò
Rossellini per Roma città aperta, morto nelle fosse ardeatine)
e Don Berto Ferrari, cappellano della Divisione
garibaldina (comunisti) Mingo.
Uno personaggi più importanti di (Genova) Sampierdarena!
La storia siamo noi, puntata dedicata alla strage di marzabotto:

le tante stragi e gli eccidi che hanno insaguinato l'Italia

Roma città aperta di R Rossellini
 

Paisà di R Rossellini
 
Strage di Marzabotto
Martiri della Benedicta, al confine fra Liguria e Piemonte
E' stato un doloroso spartiacque per la lotta partigiana...
prima ogni formazione faceva da se, il coordinamento era
scarso, centinaia di ragazzi male armati o che non avevano
mai preso un fucile in mano, la forte diffidenza fra comunisti
e tutti gli altri (e viceversa), solo con la svolta di Salerno
(con cui il leader del pci, Togliatti disse che si doveva
innanzitutto combattere il nazi fascismo, solo a guerra
conclusa si sarebbe risolta la questione della forma istituzionale
dell'Italia), maggior coordinamento e più fiducia fra le varie
formazioni, le cose cambiarono in meglio!
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