Mister Braglia esalta lo spirito di sacrificio della squadra. L’attaccante Corona ed il difensore Fabbro pongono il risalto come le pessime condizioni del terreno di gioco abbiano condizionato l’andamento del match
La Juve Stabia esce imbattuta anche dal “ Vincenzo Presti “ di Gela, portando a casa un altro importante punto che va arricchire lo score ottenuto fino ad ora, nell’ambito di una stagione calcistica che sta regalando tante soddisfazioni al popolo gialloblù. Al termine della partita contro i gelesi, seconda trasferta consecutiva per le vespe, Mister Piero Braglia non è apparso soddisfatto della prestazione dei suoi uomini e con schiettezza ha analizzato le cause : “ la squadra non mi è piaciuta – così esordisce il tecnico - purtroppo dopo le soste troviamo difficoltà viste le nostre strutture fisiche. Il campo – aggiunge il trainer - non dove essere un alibi ed oggi elogio i ragazzi solo per lo spirito di sacrificio mostrato. Dal punto di vista tecnico – sottolinea mister Braglia - abbiamo giocato troppo sulla linea difensiva e non sul centrocampo. Con i cambi effettuati speravo di cambiare il volto alla partita”. A proposito dell’avversario di turno : “per l’impegno avrebbe meritato di vincere”. Anche l’attaccante Giorgio Corona commenta lo svolgimento del match :” E’ stata una brutta partita – così esordisce il bomber – nel corso della quale sono state costruite poche occasioni degne di rilievo. Sicuramente – continua Corona – le pessime condizioni del terreno di gioco, ridotto quasi ad una risaia, hanno influito sull’andamento dell’incontro. Da parte nostra ci siamo adeguati agli avversari”. Due punti persi o un punto guadagnato :” Il risultato è giusto – così ribadisce Corona – senza però dimenticare che, in due trasferte consecutive, abbiamo conquistato 4 punti in un campionato difficile dove, inutile ripeterlo, il girone di ritorno è un torneo a parte”. A chi si aspettava di vedere una Juve Stabia più intraprendente, essendo la terza forza del campionato :” La differenza rispetto al passato è che ora siamo terzi in classifica, non siamo più una promessa ma una realtà per cui gli avversari, conoscendo le nostre caratteristiche, si chiudono e ci aspettano”. Il difensore Alessandro Fabbro, così come Corona, pone in risalto le pessime condizioni del terreno di gioco che hanno penalizzato maggiormente la Juve Stabia :” Il pareggio è un risultato giusto – così il difensore chiarisce ogni dubbio – ottenuto su un campo impraticabile dove abbiamo fatto più fatica degli avversari perché, allenandoci sul sintetico, siamo abituati a giocare la palla e non a buttarla via e quindi oggi è stato impossibile applicare certi meccanismi e tessere le consuete trame di gioco”. A chi gli chiede di esprimere un giudizio sulla sua ex squadra:” Il Gela è una squadra viva che ha lottato su ogni palla”. Infine, in vista del prosieguo del torneo :”Abbiamo raggiunto la salvezza ed ora vogliamo conquistare un piazzamento nei play off. Tale traguardo potrà essere raggiunto solo non perdendo l’umiltà e lo spirito battagliero avuti fino ad ora”.
La Juve Stabia esce imbattuta anche dal “ Vincenzo Presti “ di Gela, portando a casa un altro importante punto che va arricchire lo score ottenuto fino ad ora, nell’ambito di una stagione calcistica che sta regalando tante soddisfazioni al popolo gialloblù. Al termine della partita contro i gelesi, seconda trasferta consecutiva per le vespe, Mister Piero Braglia non è apparso soddisfatto della prestazione dei suoi uomini e con schiettezza ha analizzato le cause : “ la squadra non mi è piaciuta – così esordisce il tecnico - purtroppo dopo le soste troviamo difficoltà viste le nostre strutture fisiche. Il campo – aggiunge il trainer - non dove essere un alibi ed oggi elogio i ragazzi solo per lo spirito di sacrificio mostrato. Dal punto di vista tecnico – sottolinea mister Braglia - abbiamo giocato troppo sulla linea difensiva e non sul centrocampo. Con i cambi effettuati speravo di cambiare il volto alla partita”. A proposito dell’avversario di turno : “per l’impegno avrebbe meritato di vincere”. Anche l’attaccante Giorgio Corona commenta lo svolgimento del match :” E’ stata una brutta partita – così esordisce il bomber – nel corso della quale sono state costruite poche occasioni degne di rilievo. Sicuramente – continua Corona – le pessime condizioni del terreno di gioco, ridotto quasi ad una risaia, hanno influito sull’andamento dell’incontro. Da parte nostra ci siamo adeguati agli avversari”. Due punti persi o un punto guadagnato :” Il risultato è giusto – così ribadisce Corona – senza però dimenticare che, in due trasferte consecutive, abbiamo conquistato 4 punti in un campionato difficile dove, inutile ripeterlo, il girone di ritorno è un torneo a parte”. A chi si aspettava di vedere una Juve Stabia più intraprendente, essendo la terza forza del campionato :” La differenza rispetto al passato è che ora siamo terzi in classifica, non siamo più una promessa ma una realtà per cui gli avversari, conoscendo le nostre caratteristiche, si chiudono e ci aspettano”. Il difensore Alessandro Fabbro, così come Corona, pone in risalto le pessime condizioni del terreno di gioco che hanno penalizzato maggiormente la Juve Stabia :” Il pareggio è un risultato giusto – così il difensore chiarisce ogni dubbio – ottenuto su un campo impraticabile dove abbiamo fatto più fatica degli avversari perché, allenandoci sul sintetico, siamo abituati a giocare la palla e non a buttarla via e quindi oggi è stato impossibile applicare certi meccanismi e tessere le consuete trame di gioco”. A chi gli chiede di esprimere un giudizio sulla sua ex squadra:” Il Gela è una squadra viva che ha lottato su ogni palla”. Infine, in vista del prosieguo del torneo :”Abbiamo raggiunto la salvezza ed ora vogliamo conquistare un piazzamento nei play off. Tale traguardo potrà essere raggiunto solo non perdendo l’umiltà e lo spirito battagliero avuti fino ad ora”.
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