«Grazie all’opera insistente di “pressing” operata sul piano locale e nazionale, che ha visto in prima linea la Cisl e i lavoratori, abbiamo ottenuto la convocazione del tavolo per la Fincantieri per il 31 marzo, a Roma» ha dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale Cisl Campania.
«La convocazione riapre l’opportunità di confronto. Resta necessario, tuttavia, tenere “il fiato sul collo” alla Regione Campania, al Governo Nazionale e alla stessa Azienda. Restano pertanto confermate tutte le iniziative previste, a cominciare dallo sciopero in programma il prossimo 25 marzo. La politica locale si svegli – ha continuato Lucci - nella sola area di Castellammare di Stabia ci sono tremila famiglie – i lavoratori delle Terme non prendono lo stipendio da quattro mesi, l’azienda Avis ha chiuso e Stabia Porto fa ricorso ad ammortizzatori sociali – appese a scelte che stentano ad arrivare, noi continuiamo a perdere occasioni di rinvio in rinvio e questo non è più tollerabile. Tanto più che si tratta di territori dalle compravate potenzialità sul piano industriale e per i quali ci sono strumenti specifici per intervenire, a cominciare dal contratto d’area fermo al palo da 3 anni».
«Per quanto riguarda lo sciopero del 25 marzo prendiamo atto dell’adesione anche di alcune forze politiche – ha concluso Lucci. – Spiace dover notare che taluni di quelli che si sono attivati sono gli stessi che fino a ieri avevano ruoli di grande responsabilità nella gestione della cosa pubblica e che hanno contribuito enormemente a portare la situazione economica e occupazionale in Campania nelle condizioni disastrose in cui versa ora. Non di opportunismo politico ha bisogno la Campania, né della continua gestione dei problemi a ogni rinnovo delle cariche, bensì della determinazione di tutti per risolvere finalmente questioni aperte da troppo tempo»
«La convocazione riapre l’opportunità di confronto. Resta necessario, tuttavia, tenere “il fiato sul collo” alla Regione Campania, al Governo Nazionale e alla stessa Azienda. Restano pertanto confermate tutte le iniziative previste, a cominciare dallo sciopero in programma il prossimo 25 marzo. La politica locale si svegli – ha continuato Lucci - nella sola area di Castellammare di Stabia ci sono tremila famiglie – i lavoratori delle Terme non prendono lo stipendio da quattro mesi, l’azienda Avis ha chiuso e Stabia Porto fa ricorso ad ammortizzatori sociali – appese a scelte che stentano ad arrivare, noi continuiamo a perdere occasioni di rinvio in rinvio e questo non è più tollerabile. Tanto più che si tratta di territori dalle compravate potenzialità sul piano industriale e per i quali ci sono strumenti specifici per intervenire, a cominciare dal contratto d’area fermo al palo da 3 anni».
«Per quanto riguarda lo sciopero del 25 marzo prendiamo atto dell’adesione anche di alcune forze politiche – ha concluso Lucci. – Spiace dover notare che taluni di quelli che si sono attivati sono gli stessi che fino a ieri avevano ruoli di grande responsabilità nella gestione della cosa pubblica e che hanno contribuito enormemente a portare la situazione economica e occupazionale in Campania nelle condizioni disastrose in cui versa ora. Non di opportunismo politico ha bisogno la Campania, né della continua gestione dei problemi a ogni rinnovo delle cariche, bensì della determinazione di tutti per risolvere finalmente questioni aperte da troppo tempo»
fa piacere che la cisl.prende atto.di tt la iniziativa ma attacare cosi la polita.precedente....a.me fa capire che nn e 1 sindacato che difende i diritti..ma e cm il nostro amatissimo sindaco pronti solo a polemizare ma senza produrre risulti...questo e il momento di fare.....unione e no...a dire..di chi e la colpa...raggazi ribeliamoci.....x riprenderci.tttttt.in sieme...il nostro futuro.... lavoro lavoro
RispondiElimina