In riferimento ad alcune notizie di stampa relative a un presunto ritiro dell'ordinanza sindacale anti-assembramento, l'Amministrazione comunale specifica quanto segue: il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, non ha in alcun modo e sotto nessuna forma revocato il divieto de quo – che è e resta in vigore – ma semplicemente rettificato i riferimenti normativi che, nella prima ordinanza, erano all’art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000 e al decreto del ministero dell’Interno 05/08/2008, e che - nella nuova redazione del provvedimento sindacale – sono stati sostituiti dagli artt. 4 e 40 del vigente Regolamento di Polizia Urbana, approvato con delibera del Consiglio Comunale in data 25/10/2010.
Peraltro, mentre per la prima ordinanza si applicavano le sanzioni pecuniarie previste genericamente dallo stesso Tuel (da euro 25 a euro 500) e, in caso di inottemperanza al ripristino dei luoghi, la sanzione penale ex art. 650 c.p., nella novellata modificatrice ordinanza la sanzione pecuniaria – già prevista dal regolamento di polizia urbana – non poteva che essere la medesima, da euro 25 ad euro 150, ed è rimasta confermata, in caso di inottemperanza al ripristino dello stato dei luoghi, la sanzione penale ex art. 650 c.p.
Peraltro, mentre per la prima ordinanza si applicavano le sanzioni pecuniarie previste genericamente dallo stesso Tuel (da euro 25 a euro 500) e, in caso di inottemperanza al ripristino dei luoghi, la sanzione penale ex art. 650 c.p., nella novellata modificatrice ordinanza la sanzione pecuniaria – già prevista dal regolamento di polizia urbana – non poteva che essere la medesima, da euro 25 ad euro 150, ed è rimasta confermata, in caso di inottemperanza al ripristino dello stato dei luoghi, la sanzione penale ex art. 650 c.p.
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