Dal prossimo luglio andare al cinema costerà un euro in più. Un emendamento del Governo e alle milleproroghe prevede l'applicazione del pagamento di un «contributo speciale a carico dello spettatore pari a un euro», per finanziare le agevolazioni fiscali alla produzione cinematografica. Ma si teme che detta tassa possa allontanare gli spettatori dalle sale. A mio avviso è una tassa iniqua in quanto esclude dalla tassazione gli altri soggetti che usano il prodotto cinematografico, cioè telefonia, le TV a pagamento, i produttori di DVD , i provider internet ed altri. Inoltre, per l' accesso alle sale cinematografiche delle comunità ecclesiali o religiose non è prevista nessuna tassazione. Detto questo ritengo che detta tassa potrebbe esser dimezzata coinvolgendo nella tassazione, senza eccezioni di sorta, tutte le parti interessate
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